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Assunzione dell'incarico di Comandante provinciale di Bologna del Colonnello Pierluigi Solazzo.

"Sono molto lieto, assumendo l'incarico di Comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, di entrare a far parte di una comunità operosa e ricca di tradizioni. Nel rivolgere il mio saluto e la mia stima a tutti i cittadini e ai rappre-sentanti civici, rinnovo il forte impegno dell'Arma nel solco dei posi-tivi risultati sinora conseguiti. Lo sviluppo di ogni società è strettamente connesso con la realizza-zione di concrete condizioni di sicurezza che consentano il sereno svolgimento di tutte le legittime attività. Spero, pertanto, di poter con-tribuire alla crescita della provincia operando, in sinergia con le altre forze dell'ordine, ogni possibile sforzo per offrire un servizio sempre più incisivo sulla criminalità e indirizzare un'azione di prevenzione aderente alle esigenze del territorio. Sono certo di poter trovare in questo il sostegno di tutte le componen-ti sociali: dagli organi di polizia locale, alle istituzioni civiche, alle as-sociazioni cui sin d'ora esprimo la piena disponibilità ad una aperta collaborazione.
L'orgoglio e la gratificazione che provo oggi sono garanzia del mio impegno per consolidare quel credito di fiducia che, da sempre, la cit-tà e la provincia di Bologna accordano all'Arma dei Carabinieri".

 

CURRICULUM - Nato a Carmiano (LE) l'8 febbraio 1969, coniugato e con due figli, ha intrapreso la carriera militare nel 1989, frequentando i corsi dell'Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri in Roma.
Dopo aver ottenuto la maturità scientifica, si è laureato in Giurisprudenza, Scienze Internazionali/Diplomatiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna. Si è poi abilitato all'esercizio della professione forense e ha conseguito i Masters universitari in Studi Internazionali Strategico-militari e di II livello per Esperti in Scienze della Sicurezza e dell'Organizzazione, nonchè ha frequentato, da Tenente Colonnello, il 12° Corso Superiore di Stato Maggiore e l'11° Corso per Consigliere Giuridico in diritto internazionale umanitario e diritto delle operazioni militari nelle Forze Armate, presso il Centro Alti Studi della Difesa.
E' conoscitore delle lingue inglese e spagnola.
Nel grado di Tenente, è stato Comandante di Plotone dapprima presso la Scuola Marescialli di Firenze (settembre 1993 - settembre 1995) e successivamente all'Accademia Militare di Modena (settembre 1995 - settembre 1997).
Da Capitano, ha retto dal 1997 al 2000 il Comando della Compagnia di Imola (BO), negli anni di piena operatività dell'Autodromo, e dal 2000 al 2003 quella di Fasano (BR), durante l'Operazione Primavera condotta contro il dilagante fenomeno del contrabbando di TLE, di armi e di droghe sulle coste adriatiche pugliesi.
Da Ufficiale Superiore, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello, ha ricoperto, presso il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, gli incarichi di Addetto e Capo della 1^ Sezione dell'Ufficio Operazioni (2003 - 2012), tra l'altro occupandosi della pianificazione - sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica - di grandi eventi, partecipando a numerosi gruppi di lavoro (112 NUE, Banca dati DNA, ecc.), collaborando alla redazione di documentazione sulla pianificazione operativa, sulla materia dell'anti-terrorismo, sul coordinamento delle Forze di polizia, sull'analisi di fenomeni criminali e sull'emanazione di direttive operative.
Inoltre, da Tenente Colonnello, ha retto l'incarico di Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale (PA; settembre 2012 - luglio 2015), con competenza sulle storiche roccaforti della mafia della provincia palermitana e conducendo indagini sui mandamenti di Corleone, San Giuseppe Jato, Partinico e quelli delle Madonie.
Promosso Colonnello, è rientrato al Comando Generale di Roma, dove ha diretto per oltre due anni la Sala Operativa (luglio 2015 - ottobre 2017), organo di coordinamento delle operazioni dell'Arma in Patria e all'estero e di informazione verso le Autorità di Vertice, dirigendo anche - nell'ambito delle attività di Protezione Civile - gli interventi dell'Arma in occasione delle calamità nel Centro Italia e, nel contesto del sistema di prevenzione generale, l'azione delle unità antiterrorismo Carabinieri (API e SOS).
Successivamente, ha retto l'Ufficio del Vice Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, quale collaboratore dei Gen. C.A. Vincenzo Coppola e Riccardo Amato.
Dal 10 settembre 2018, è Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna.

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Comune di Malalbergo, UniCredit e il Comando Carabinieri uniti contro le truffe agli anziani. In programma un incontro pubblico e gratuito per aiutare la comunità a difendersi dalle diverse tecniche di raggiro più utilizzate dai malviventi

Venerdì 21 Settembre 2018 - presso la Bocciofila "La Fontana" di Via Lavinia Fontana a Malalbergo (Bologna) alle 14 - è in programma "Non ci casco", incontro gratuito rivolto a tutti i cittadini e focalizzato sul tema delle truffe.

Un'iniziativa di formazione e informazione per aiutare la comunità a difendersi dalle diverse tecniche di raggiro più utilizzate dai malviventi. Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, nel rispetto dei reciproci ruoli, per accrescere la sicurezza sul territorio.

Apriranno l'incontro i saluti istituzionali del Sindaco di Malalbergo, Monia Giovannini.
Interverranno come relatori: Valentina Nocciolini, Direttore della filiale di Altedo UniCredit SpA; Claudio Dapporto, Group Physical Security UniCredit SpA; e il Maresciallo dei Carabinieri di Malalbergo Emanuele Milani che, con l'aiuto di video e contenuti multimediali specifici, illustreranno alla platea le tecniche più diffuse e recenti che i truffatori usano per mettere in atto i loro raggiri, offrendo i suggerimenti più idonei su cosa fare per non cadere in trappola e assicurare il malvivente alle forze dell'ordine.

Anche contro le truffe, infatti, un'arma preziosa è la prevenzione: un cittadino informato è un cittadino più sicuro.

 

Malalbergo 21 Settembre 2018, ore 14
"NON CI CASCO"

alla Bocciofila "La Fontana"

Giovedì, 13 Settembre 2018 08:00

Fugge tra i boschi dopo l'incidente.

Il fatto è accaduto nella serata di ieri, lungo la Strada Provinciale 59, in Località Rovine, dove P.D., ventinovenne, nato a Bologna, residente a Grizzana Morandi, a bordo di una Lancia Y, in preda ai fumi dell'alcool, causava un incidente stradale contro un'altra autovettura, dandosi poi alla fuga per le vie adiacenti.

Bologna 12 settembre 2018 - Allertati dai malcapitati, un settantunenne alla guida di un fuoristrada e una trentanovenne seduta sul sedile di fianco, che venivano successivamente trasferiti presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna (avendo riportato lesioni fortunatamente guaribili in pochi giorni), giungevano sul posto i Carabinieri della Stazione di Monzuno che acquisite le prime informazioni si mettevano alla ricerca del fuggitivo. Lo stesso veniva rintracciato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Vado, tratto in arresto per omissione di soccorso ed accompagnato questa mattina nelle aule del Tribunale di Bologna.

In sede di Giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e in attesa dell'udienza posticipata a seguito della richiesta dei termini a difesa, il giovane automobilista è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria.

Il ventinovenne si era peraltro reso responsabile di un'altra vicenda lo scorso 7 settembre, allorquando ancora una volta ubriaco, ed armato di coltello, aveva fatto accesso ad un locale sito in via Porrettana Nord, a Marzabotto, minacciando il titolare per avere da bere. Nell'occasione il giovane era stato prontamente bloccato ed arrestato dai Carabinieri della locale Stazione.

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Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno tratto in arresto, un corriere di droga che trasportava ovuli di "hashish".

Bologna 12 settmbre 2018 - Nel corso di un controllo dei passeggeri presso l'Aeroporto "G. Marconi" i Finanzieri del I Gruppo Bologna, hanno individuato, anche con l'ausilio del cane anti-droga "Calma", un cittadino di nazionalità nord-africana, residente in Italia, con volo proveniente dal Marocco con scalo a Malaga.

Il comportamento anomalo tenuto dal fermato nel corso del controllo ha indotto gli operanti ad ulteriori approfondimenti investigativi che, grazie al supporto di esami diagnostici eseguiti presso un ospedale felsineo, hanno permesso di individuare la presenza di corpi estranei quantificati, una volta recuperati, in 113 ovuli termosaldati di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo pari a circa 1200 grammi.

Il cittadino marocchino è stato arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e associato, su disposizione del Magistrato di turno, presso la casa circondariale di Bologna.

Lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe reso, secondo stima prudenziale diecimila euro.

Il risultato illustrato evidenzia la costante attività di controllo effettuata giornalmente dalla Guardia di Finanza presso il locale scalo aeroportuale, anche con l'ausilio delle unità cinofile specializzate, per contrastare l'introduzione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di droga.

 

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Operazione Evasion Bluffing – frode carosello, riciclaggio, reati fiscali e fallimentari. Disposti sequestri per 234 milioni di euro.

Dalle prime luci dell'alba di ieri i militari della Guardia di Finanza di Bologna e Reggio Emilia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di quest'ultimo capoluogo di Provincia, stanno eseguendo una serie di perquisizioni in tutta Italia nei confronti degli appartenenti a un sodalizio criminale responsabili – a vario titolo – della commissione di una pluralità di reati di natura fiscale e fallimentare, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e altri reati comuni.

Contestualmente è in corso il sequestro preventivo per equivalente dei beni e delle disponibilità finanziarie degli indagati e delle società agli stessi riconducibili per un ammontare complessivo di 234 milioni di euro, in esecuzione a provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Emilia.

Le indagini – condotte su più fronti dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Emilia e di Bologna e sviluppatesi ab origine in distinti contesti investigativi – hanno consentito di individuare e ricostruire la complessa struttura criminale composta da oltre 100 persone che, attraverso l'impiego di un numero consistente di società aventi sede nel centro-nord Italia e la contabilizzazione di false fatture per centinaia di milioni di euro, ha indebitamente generato falsi crediti d'imposta e false compensazioni per diverse decine di milioni di euro.
Lo schema di frode prevedeva l'utilizzo di società "fantasma" e false fatturazioni nelle transazioni economiche tra soggetti comunque controllati dall'organizzazione criminale al fine di ottenere: in alcuni casi beni a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato ed in altri notevoli risparmi d'imposta per effetto delle cd. "indebite compensazioni".

Più nel dettaglio l'organizzazione – dopo aver individuato e acquisito il controllo di imprese in evidenti difficoltà finanziarie – le utilizzavano per frapporle fittiziamente nelle transazioni tra soggetti economici controllati dagli indagati, generando, a seconda dei casi, crediti di imposta fittizi, utilizzati per la compensazione con altri debiti (reali) tributari, previdenziali o assistenziali, o costi parimenti fittizi, grazie ai quali l'organizzazione riusciva ad immettere i prodotti sul mercato a prezzi decisamente bassi con i conseguenti effetti negativi sulla concorrenza.

Le società "cartiere" – ovviamente inadempienti sotto tutti i punti di vista agli obblighi di natura fiscale – terminato il loro "ciclo vitale" della durata di qualche anno venivano intestate a soggetti prestanome nullatenenti e trasferite di sede in paesi esteri al fine di renderne più complessa l'individuazione in caso di eventuali controlli.
Al termine delle indagini è stato possibile quantificare il profitto del reato di tale ingente frode fiscale e di sequestrare consistenze patrimoniali equivalenti a detto illecito profitto, nei confronti delle persone ritenute responsabili, tra cui: 114 fabbricati, 38 terreni, 48 automezzi, quote di partecipazione nelle società investigate e saldi attivi di rapporti bancari, per ammontare complessivo di oltre 234 milioni di euro.

L'operazione sviluppata dalla Guardia di Finanza si inquadra nelle rinnovate linee strategiche dell'azione del Corpo, volte a rafforzare l'azione di contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e insidiosi, nonché a incrementare ulteriormente la qualità degli interventi ispettivi, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con le indagini di polizia giudiziaria e garantendo il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l'effettivo recupero delle somme frutto, oggetto o provento delle condotte illecite.

In tale contesto, la lotta alle frodi fiscali costituisce l'ambito di intervento dove meglio si esprime la valenza dell'azione della Guardia di Finanza, cui sono contestualmente attribuite – com'è noto – le funzioni di polizia giudiziaria e di polizia economico finanziaria.

L'organizzazione criminale scoperta, in effetti, si è dimostrata particolarmente pericolosa non solo per l'entità delle imposte evase alla collettività e ai cittadini onesti, ma soprattutto per le modalità attuative concretamente poste in essere, fondate sull'utilizzo di documentazione falsa e, in quanto tale, espressiva di condotte criminali fortemente aggressive.

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Mercoledì 12 settembre la SaxBo Orchestra del Conservatorio di Bologna apre il nuovo ciclo di appuntamenti in musica a Palazzo Magnani. L’iniziativa rientra nel programma di attività artistiche e culturali promosso dalla Fondazione del Monte e da UniCredit per valorizzare la Quadreria e i suoi capolavori.

 

Tornano a settembre gli appuntamenti con i Concerti della Quadreria. Come lo scorso anno, infatti, il cortile di Palazzo Magnani, storico edificio di via Zamboni 20 a Bologna, ospiterà la performance di eccellenti musicisti impegnati in programmi avvincenti e aperti alla città, per un dialogo originale tra arte e musica di forte impatto che il pubblico potrà apprezzare in un’ambientazione di particolare bellezza.

I concerti si inseriscono nel programma di attività artistiche e culturali voluto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e da UniCredit per valorizzare la Quadreria e i suoi capolavori. 

Si inizia quindi mercoledì 12 settembre, alle ore 18,30, con la SaxBo Orchestra del Conservatorio di Bologna che, sotto la direzione del Maestro Daniele Faziani, eseguirà un programma molto vario che spazia da Mozart a Brubeck, passando per Rossini, Bernstein e Carson Parks, in un insieme di grande vivacità.

Il secondo appuntamento è fissato per giovedì 27 settembre, con un ensemble dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna; mercoledì 3 ottobre si esibiranno gli Strumentisti della Filarmonica della Scala

L’ingresso ai concerti è gratuito. A causa del numero limitato di posti è necessaria la prenotazione (massimo due posti) all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  

Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In caso di maltempo i concerti si terranno all’interno del Palazzo.

 

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Quarantenne trova una bomba a mano e la porta in caserma. Attivati gli Artificieri dei Carabinieri. Cosa fare in caso di ritrovamenti bellici.
Ieri mattina, un quarantenne italiano si è presentato dai Carabinieri di Minerbio con una bomba a mano che aveva trovato nei pressi dell'abitazione. Alla vista dell'ordigno, modello "SRCM anno di produzione 1972", che il soggetto custodiva all'interno della sua automobile, i militari hanno attivato le procedure di sicurezza informando subito gli Artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna. L'episodio offre l'opportunità per ricordare quello che era già stato detto ad ottobre in merito al ritrovamento di un altro ordigno. 

L'Arma, lancia un appello  a coloro che casualmente o a seguito delle ricerche che conducono abitualmente gli appassionati di reperti storici, trovano ordigni bellici simili a rischio di deflagrazione: bisogna immediatamente avvisare le Forze dell'Ordine, chiamando il 112 o i Carabinieri del luogo, senza prendere altre iniziative, quali il maneggio, lo spostamento o perfino il trasporto e la detenzione presso le proprie abitazioni.

Queste azioni oltre ad essere molto pericolose per la propria e altrui incolumità, possono configurare reati e comportare l'arresto o la denuncia dei responsabili.

All: Foto – Stazione Carabinieri San Giovanni in Persiceto.

 

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DEFINITO PROGETTO PER LA RICOSTRUZIONE DEL VIADOTTO IN TEMPI SERRATI

Bologna, 9 agosto 2018 - La Direzione di Tronco di Bologna di Autostrade per l'Italia comunica che è stata definita oggi la soluzione tecnica di ricostruzione del viadotto, parzialmente crollato a causa del gravissimo incendio divampato il 6 agosto scorso in conseguenza dell'incidente determinato da una cisterna che trasportava liquido altamente infiammabile lungo il Raccordo di Casalecchio.

Il progetto di ricostruzione comprime di circa tre mesi i normali tempi di intervento, che sarà realizzato in due mesi contro i cinque mesi inizialmente preventivati, consentendo di realizzare l'operazione in tempi record grazie al supporto delle strutture centrali di Autostrade per l'Italia e delle risorse di costruzione e progettazione del gruppo, nonché grazie al pieno supporto degli enti locali e del Ministero competente. Tale progetto è stato presentato oggi agli uffici della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, che l'hanno fortemente condiviso.

Attualmente l'area sottostante il viadotto è stata completamente liberata dai materiali di risulta, me tre domani mattina inizieranno le attività di ripristino degli appoggi del nuovo impalcato, che si concluderanno lunedì prossimo.

Nell'ultima settimana di agosto inizierà la consegna delle nuove travi da parte dei fornitori individuati, che si concluderà entro la prima settimana di settembre con successivo avvio dell'armatura e getto della soletta. Meteo permettendo, la completa riapertura al traffico della carreggiata autostradale e della Tangenziale sud è prevista entro la metà del mese di ottobre. L'intervento riprodurrà lo schema statico preesistente con 12 travi in cemento armato precompresso a 2 metri di interasse e soletta collaborante.

Autostrade per l'Italia ha inoltre offerto la sua piena disponibilità a supportare, nella gestione del sinistro nei confronti dell'assicuratore del mezzo responsabile del tragico evento, tutte le persone che hanno subito danni. La società coinvolgerà a tal fine uno studio legale specializzato nella gestione di sinistri complessi, metterà a disposizione la propria piattaforma informatica ed assicurerà, attraverso la Direzione di Tronco di Bologna e il broker Willis di Bologna, il supporto necessario per la raccolta, valutazione e classificazione delle richieste di risarcimento.

Direzione di Tronco di Bologna
Autostrade per l'Italia

A dare il via a una serie di esplosioni a catena uno scontro tra un tir che trasportava materiale infiammabile e un'auto nella zona di Borgo Panigale. Chiusa l'A14 tra Bologna e Casalecchio. I percorsi alternativi.

di Manuela Fiorini  Bologna 6 agosto 2018 – Una scena apocalittica, con un bilancio, ancora purtroppo provvisorio, di due morti e oltre 60 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. È quello che si sono trovati di fronte i tanti automobilisti e i primi soccorritori che sono intervenuti, oggi attorno alle 14, sul raccordo tra la A1 e l'A14, all'altezza di Borgo Panigale.

A innescare una serie di esplosioni a catena e un vasto incendio ci sarebbe stato, secondo le prime ricostruzioni, uno scontro tra un tir che trasportava materiale infiammabile e alcune auto. Il mezzo pesante sarebbe prima andato in fiamme, poi esploso, causando il crollo di una porzione del ponte che sovrasta la via Emilia. Il vasto incendio si è poi propagato sui supporti di legno che costeggiano il ponte con la funzione di barriere fonoassorbenti e di protezione.

Le fiamme hanno poi raggiunto alcune auto appartenenti a due concessionarie che si trovavano nella zona interessata dall'incidente, mentre l'esplosione del tir ha mandato in frantumi anche le finestre di alcune abitazioni. Il fumo denso e nero si è visto in tutta Bologna, mentre la macchina dei soccorsi è immediatamente scattata. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, le Forze dell'Ordine e diverse ambulanze del 118. Assai difficili le operazioni a causa delle alte temperature scatenate dall'incendio.

Il primo bilancio parla di due morti e circa una sessantina di feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. 55 persone sono state portate all'Ospedale Maggiore di Bologna con ustioni dal primo al terzo grado, di queste, 18 sono poi state trasferite nei nosocomi di Budrio, San Giovanni e Bentivoglio. Due pazienti gravi sono stati portati a Parma e a Cesena, mentre una decina con ferite lievi sono state medicate a Bazzano.

Tra i feriti ci sono anche 11 carabinieri e due poliziotti della Stradale che stavano dirigendo il traffico dopo un precedente sinistro.

I PERCORSI ALTERNATIVI

Il raccordo autostradale di Casalecchio è stato chiuso in entrambe le direzioni.
Coloro che viaggiano lungo la A14 in direzione Firenze-Roma, si consiglia di uscire a Cesena e percorrere la E45 Ravenna-Orte. Si consiglia di percorrere la E45 anche per coloro che sono in viaggio lungo la Al in direzione nord.
Per chi viaggia lungo la Al e ha già superato Firenze, si consiglia di proseguire lungo la A14 utilizzando uno svincolo appositamente aperto all'altezza del km 189 della autostrada Al.
Per coloro che dalla A13 debbono proseguire in direzione della Al Sud oppure dalla A14 debbano proseguire verso la Al Sud si consiglia di prendere la Al in direzione Nord e uscire al casello di Modena Sud e riprendere poi la autostrada Al in direzione di Firenze-Roma sempre dal casello di Modena Sud.
Non vi sono ripercussioni alla viabilità per coloro che, invece, sono in viaggio lungo la Al in direzione Sud e debbano raggiugere Firenze o debbano proseguire sulla Al4 in direzione Sud.

Simonetta Saliera - cordoglio

"La tragedia di Borgo Panigale colpisce tutti noi: esprimo cordoglio per le vittime e le più sentite condoglianze ai loro cari, vicinanza ai feriti, ai loro famigliari e a tutti coloro che (agenti delle forze dell'ordine, vigili del fuoco, operatori della sanità) sin dai primi momenti dopo l'esplosione si sono adoperati per la nostra comunità". Così Simonetta Saliera in merito al grave incidente avvenuto alle porte di Bologna.

 

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Due casi in poche ore tra Altedo e Castel San Pietro. I Carabinieri hanno denunciato un 45enne di Noto (SR) e un ventenne romano residente a Noto (SR).

La truffa dello specchietto retrovisore rotto: quarantacinquenne di Noto denunciata dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Altedo hanno denunciato una quarantacinquenne di Noto (SR) per tentata truffa. E' successo qualche giorno fa, quando la malvivente, al volante di un'Alfa Romeo 147, con un passeggero a bordo, ha messo in atto "la "tecnica dello specchietto retrovisore rotto" ai danni di due automobiliste, una casalinga sessantottenne e una pensionata settantatreenne che stavano transitando in via del Corso.

La truffa non è stata portata a termine perché le vittime erano a conoscenza del fenomeno e quando si sono viste affiancare dalla truffatrice hanno capito cosa stava succedendo e seppur spaventate, hanno trovato la forza di reagire, respingendo qualsiasi addebito e recandosi subito dai Carabinieri per raccontare l'accaduto. Appresa la notizia, i militari hanno informato la Centrale Operativa dei Carabinieri di Molinella che a sua volta ha ordinato le ricerche dell'auto sospetta a tutte le pattuglie presenti sul quel territorio. Pochi minuti dopo, l'Alfa Romeo 147 è stata bloccata dai Carabinieri di Budrio. Alla guida dell'auto c'era la quarantacinquenne di Noto (SR), mentre seduto al suo fianco c'era un diciassettenne. La donna è stata riconosciuta da entrambe le vittime. Ispezionando l'automobile, i Carabinieri hanno trovato un bullone nella tasca laterale dello sportello anteriore, lato passeggero e hanno notato che lo specchietto retrovisore esterno, lato guidatore, si staccava dal resto della sua struttura di plastica, rendendolo "pronto all'uso" nella citata tipologia di truffa.

Castel San Pietro Terme, 28 luglio 2018 – La truffa dello specchietto retrovisore rotto: ventenne denunciato dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno denunciato un ventenne romano, residente a Noto (SR) per tentata truffa. E' successo mercoledì mattina, quando una sessantacinquenne italiana è andata dai Carabinieri per denunciare un giovane che aveva tentato di truffarla con la "tecnica dello specchietto retrovisore rotto" nei pressi del parcheggio dell'Ospedale di Castel San Pietro Terme.

La vittima riferiva ai militari che, dopo aver sentito un tonfo metallico sullo sportello della sua auto, un giovane alla guida di una Ford Fiesta aveva attirato la sua attenzione dicendole: "Non vedi cosa mi hai fatto signora? Mi hai danneggiato lo specchietto dell'auto". In seguito, la sessantacinquenne affermava che il ragazzo pretendeva di essere risarcito subito con 170 euro in contanti, per evitare di mettere in mezzo le compagnie assicurative. Anche in questo caso, però, la vittima, a conoscenza dell'attività informativa dei Carabinieri sulle truffe agli anziani e delle notizie riportate sulla cronaca locale, ha respinto ogni addebito, si è scritta il numero di targa dell'auto in uso al giovane e ha chiamato il 112. Il truffatore è salito velocemente in macchina ed è fuggito. Durante le indagini, i Carabinieri sono riusciti a risalire al ventenne romano, un ragazzo con precedenti di polizia specifici.

 

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