Dalla piramide al cerchio

Dalla piramide al cerchio

Guido Zaccarelli, è docente di informatica, giornalista, saggista, consulente aziendale e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016).
 
Bibliografia:
  1. Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) -
  2. La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) -
  3. Finestre di casa nostra (2013) -  
  4. Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016).

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di Guido Zaccarelli Mirandola 28 luglio 2018 - Chi è il nomade? Aristotele chiamava villaggio «la prima comunità formata da diverse famiglie per la soddisfazione di bisogni che erano più puramente di tutti i giorni».

I nomadi vivevano per la comunità. All'origine delle attuali città ci sono quindi le comunità dei villaggi tribali, ovvero l'unione di più famiglie allo scopo di migliorare le condizioni di vita dell'altrui persona e condividere una cultura e uno stile di vita etico ed economico. Le persone hanno vissuto in comunità per circa due milioni di anni. La caccia è sempre stata l'attività principale destinata a garantire a tutti, in egual modo, e egual misura, la possibilità di nutrirsi.

L'avvento dell'agricoltura ha modificato l'organizzazione della comunità, passando da circolare a piramidale, dovuto al cambio delle attività, dalla caccia alla coltivazione e all'allevamento. Dalla relazione paritetica tra i membri delle comunità scompare la figura del nomade, che si struttura in una organizzazione verticistica, e la cooperazione a vantaggio della dominazione, che ha imposto l'uso della forza fisica e concettuale.

Il nomade analogico è la persona che fin da subito, o nel corso della propria esistenza, decide di lavorare in proprio sfruttando le abilità manuali e intellettive di cui dispone, il falegname, lo scultore, il pittore e l'agricoltore.

Il nomade digitale è una nuova figura professionale che sfrutta le moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione per lavorare da remoto creando una comunità digitale dove le persone condividono i valori e gli scopi. Cosa hanno in comune i nomadi analogici e digitali?: il benessere della persona e la possibilità di disporre in modo concreto e costruttivo delle proprie abilità lavorando in un contesto felice. Il punto di partenza e di arrivo è la serenità evitando di lavorare in aziende piramidali dove le persone non sono valorizzate, dove le attività sono concentrate sulla produzione di massa, sull'individualismo economico e di carriera e viene tolto il respiro alla creatività.

Il conforto o comfort è la condizione di sollievo, di essere sollevato da un peso che oscura la luce della mente e dello Spirito. Le persone ambiscono a vivere situazioni di benessere dove stare bene con se stesse e in relazione con le altre. Oggi più di ieri si avverte, non solo nell'aria ma anche nella realtà, il forte desiderio di vivere a proprio agio i contesti nei quali sono presenti le condizioni fondamentali per dare conforto e gioia alla propria anima. Quando questa situazione è diffusa in ogni angolo del nostro corpo anche lo Spirito ne trova beneficio e motiva le persone al fare. La zona di comfort è quella dimensione individuale dove le persone stabilizzano la loro condizione psico-fisica evitando di compiere qualsiasi tipo di movimento per l'insana paura di trovarsi in situazioni difficili da gestire e di fallire. Rimanere a lungo nella zona di comfort limita l'esistenza dell'uomo. Nel caso in cui le persone rimangono nella zona di comfort, pur consapevoli della presenza di un forte disagio interiore, vivono una condizione di profonda insoddisfazione che a lungo termine è in grado di limitare, se non annullare, le condizioni psico-fisiche che legano l'uomo alla sua stessa esistenza: l'azione. Le persone perdono interesse per ogni cosa che accade, per sé e intorno a sé, riducendo progressivamente la disponibilità al movimento ed entrando in un circolo vizioso dal quale spesso è molto difficile uscire.

Tipiche sono le situazioni lavorative legate alla necessità economica del dipendente, o dei singoli membri di una famiglia, di rimanere legati a contesti nei quali è forte il legame con il disagio e l'uscita di scena sarebbe la strada da preferire per raggiungere la salvezza. In molti sperano di ricevere conforto dagli altri per rimarginare le situazioni e dare un senso compiuto alle situazioni che stanno vivendo. «Non è facile trovare una voce amica».

Differente è la posizione di molte persone che vivono nella zona di comfort i cui contesti sono appaganti e dai quali ricevono un conforto positivo e che desiderano vivere il più a lungo possibile. La consapevolezza è il punto di contatto che lega le persone al conforto. Sapere cosa le persone desiderano e quali sono i propri obiettivi abilita a vivere la permanenza e la condizione di benessere nella di zona di comfort in modo completamente differente. Le condizioni dove il desiderio di conoscere per crescere induce all'azione, sono quelle che favoriscono il passaggio alla zona dell'apprendimento.

La condizione si ottiene quando l'individuo è in movimento e compie ogni giorno un passo dopo l'altro come se dovesse salire le scale della propria abitazione per raggiungere il piano superiore: «se le persone non gettano un sasso nello stagno l'acqua non sarà mai in grado di generare i cerchi, se non appoggiano il piede sul gradino successivo non saranno mai in grado di raggiungere il piano superiore». La motivazione è la condizione che spinge le persone a mettersi in viaggio per raggiungere sempre nuovi obiettivi, dove sfidare le avversità e coglierne le opportunità.

È proprio di questi giorni l'incontro con alcune persone che a metà del loro cammino lavorativo hanno deciso che il benessere è l'obiettivo principale della loro esistenza e per raggiungerlo, hanno stabilito di uscire da aziende piramidali per fare gioire la loro identità e dare un senso compiuto alla loro esistenza, diventando nomadi analogici o digitali.

I nomadi del terzo millennio sono persone che all'inizio del loro cammino lavorativo, o ad un certo punto della loro esistenza, hanno deciso che il benessere è la moneta principale con la quale finanziare il loro stare bene. Innanzi ad una strada piana, o tutta in discesa, preferiscono mettersi alla prova e dare spazio alla possibilità di uscire dalla zona di confort per raggiungere quella dell'apprendimento dove è difficile rimanere per la mancanza di punti di riferimento stabili. Questa è la forza del nuovo nomade. La passione, la perseveranza e la sensibilità a comprendere le situazioni che si vengono a creare in ogni momento, sono i farmaci più utilizzati dalle persone per superare il disagio e il dubbio che si instaura quando entrano in contatto con situazioni completamente nuove.

Una volta stabilizzata la posizione, e reso confortevole il contesto, il passo successivo abilita il passaggio verso una nuova condizione di apprendimento fino a quando l'obiettivo principale non viene raggiunto.

La zona di comfort è una zona dove è fondamentale rimanere per consolidare le situazioni che sono importanti per le persone senza perdere mai di vista il desiderio di apprendere e scoprire nuovi mondi per vivere la vita nella pienezza del tempo. Il terzo millennio è in continuo movimento e apprendimento. Il vero patrimonio sono le persone, siamo NOI, non lasciamo agli altri la possibilità di vincere questa sfida che obbliga gli individui a vivere nella zona di comfort quando invece potrebbe vivere felice nella zona di apprendimento e godere ogni giorno della luce proveniente dall'oltre.

 

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

La matematica è una scienza antica, la Conoscenza Condivisa è di questo secolo. La prima nata per apprendere le modalità con le quali fare calcoli, studiare grandezze fisiche e logiche, quantità e figure spaziali, la seconda per farla diventare una scienza con la quale apprendere le modalità per realizzare organizzazioni circolari declinate sul valore delle persone.

di Guido Zaccarelli Mirandola 21 luglio 2018 - La matematica ci porta al concetto di ordine, naturalmente approdato a Noi dal cosmo, come insieme ordinato di tutte le cose. La Conoscenza Condivisa approda in Noi per cercare di dare ordine alle organizzazioni modificando la struttura aziendale, da piramidale a circolare, creando punti in equilibrio tra loro ed equidistanti dal centro. La relazione che nasce è di uguaglianza di due entità a, b, che in possesso di identità differenti si pongono entrambi sullo stesso piano di osservazione. L'uguaglianza a = b introduce il concetto di mutuo, di scambio, che confina con l'aiutarsi in modo reciproco, alla pari.

Ciò che vede una entità a, (o dominio) vede l'altra entità b, da prospettiva differente, ma insieme osservano il tutto: nel caso di un cerchio, il punto centrale. Se all'uguaglianza a = b aggiungiamo = c possiamo applicare il principio della transitività: se a, sta b e b sta a c, allora a sta a c. Questo principio si pone come base scientifica per rappresentare in termini assoluti la reciprocità che ricordiamo essere: un dare senza perdere un prendere senza togliere. La matematica ci riporta all'armonia delle cose rappresentata ed è raffigurata dalla Dea MAAT responsabile della disposizione e dell'ordine delle costellazioni. Figlia del dio-sole RA è stata inviata sulla terra per stabilire un nuovo ordine delle cose.

La Conoscenza Condivisa non ambisce ad essere rappresentata da una Dea. Certamente aspira ad assumere un ruolo chiave nel variegato contesto economico, sociale e produttivo dove ogni giorno incontra aziende che si muovono in modo indipendente, e senza una visione comune, lontani dal riunirsi intorno ad un tavolo per adottare un protocollo condiviso tra soggetti destinatari di una nuova identità imprenditoriale. Raggiungere ciò che la Dea MATT rappresentava: l'equilibrio della relazione per agire verso l'ottenimento di risultati fino a quel momento lontani dall'essere osservati, studiati e in ultima analisi confutati. L'ordine arriva dopo il caos, dopo un temporale, ecco apparire all'orizzonte l'arcobaleno. Il caos è nelle frazioni, nel rapporto tra le due entità a, e b,: chi sta sopra non vede chi sta sotto e viceversa. Chi è al numeratore non vede il valore espresso da chi è posto al denominatore. Osserva solo il risultato numerico. Una organizzazione aziendale dove chi sta in cima non conosce, e non vede, chi sta sotto è destinata nel terzo millennio a scomparire nel panorama economico locale e globale.

Quando i mercati erano orientati a realizzare prodotti per soddisfare i bisogni dei clienti, l'organizzazione piramidale, a base frazionaria, poteva permettersi il lusso di mantenere alti livelli di redditività compensati dall'automazione di processo e di prodotto. Il marketing emozionale sostenuto dalla necessità di soddisfare i desideri delle persone impone che le entità a, b, c, d, ecc. possano dialogare alla pari e mutuare le conoscenze e le competenze per un fine comune applicando sempre il principio della transitività.

Come eliminare il rapporto a vantaggio della relazione? Un cambio di mentalità, come transitare dal medioevo al rinascimento. La conoscenza condivisa è l'espressione autentica di un nuovo rinascimento organizzativo. Quanto a Noi, In ambito sociale o familiare, ci siamo mai chiesti se stiamo vivendo una relazione o un rapporto? Chi sono, a, oppure b,?

La risposta ci deve condurre a considerare la relazione come il modello di riferimento utilizzato per raggiungere gli obiettivi comuni, nel secondo caso, essere frutto dell'imposizione. Se non riusciamo a dare una risposta certa alla domanda, possiamo chiedere aiuto alla matematica e alla Dea MAAT, oppure dietro l'angolo c'è sempre ad attenderci la Conoscenza Condivisa.

 

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Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Domenica, 15 Luglio 2018 07:15

Dall'IO al NOI: nasce la Wiki Azienda

di Guido Zaccarelli Mirandola 14 luglio 2018 - Cos'è la Wiki Azienda? è una azienda liquida che adotta al proprio interno la conoscenza condivisa. È rapida, veloce, grazie alla partecipazione di tutti i soggetti, che vengono così coinvolti in un processo decisionale allargato. La Wiki azienda si caratterizza per la portata storica che caratterizza la sua presenza nel mondo economico e produttivo: la scomparsa dell'IO a vantaggio del NOI dove le persone sono parte attiva del cambiamento per raggiungere il fine comune. Il processo di differenziazione, che la pone al centro del reale mutamento di ogni comparto delle aziende, è il processo che consente di raggiungere un risultato maggiore della somma dei singoli sforzi. Il valore delle persone non è unitario. La disponibilità a collaborare consente di coagulare gli sforzi e raggiungere una energia complessiva maggiore della somma dei singoli apporti.

La rilevanza che si ottiene da questo processo di cambiamento consente di rivedere la struttura gerarchica, che pur mantenendo ruoli e funzioni, si dispone in forma circolare. Thomas Samuel Kuhn, fisico e filosofo statunitense, nel libro La struttura delle rivoluzioni scientifiche riporta con forza la parola paradigma riferito alla possibilità di vedere la stessa cosa in modo completamente diverso. Il cambio di paradigma nelle WiKi azienda si ottiene postulando il cambio nel modo d'intendere l'organizzazione delle aziende concepita in forma piramidale. Entrare in azienda e vedere lo schema circolare è un primo passo per cambiare il modo con il quale si osserva la stessa informazione. Il secondo passo è la consapevolezza che il clima del mondo è cambiato.

L'effetto serra ha radicalmente cambiato l'evoluzione ciclica delle stagioni provocando un insano aumento della temperatura della terra, come pure la crisi economica mondiale ha inciso profondamente nella ricchezza degli stati e delle persone. Le due realtà devono cambiare il modo con il quale entrambe osservano la realtà che cambia. Il terzo passo è la persona al centro. Cambiamenti che necessariamente devono indurre le persone e la società civile ed industriale ad una riflessione affinché si possa giungere ad una nuova presa di coscienza collettiva. Il progredire del tempo dovrebbe porre l'uomo nelle condizioni di avvertire l'urgenza di mettere in atto il cambio di paradigma e immaginare la WiKi azienda come l'origine di un nuovo cosmo che spinge l'organizzazione verso il NOI.

«Il pianeta-uomo che segue un preciso ordine delle cose e mette a disposizione del pianeta-organizzazione ogni elemento per poter entrare in contatto con il pianeta-conoscenza per fornire l'equilibrio al sistema-azienda». «Questa è la sfida più grande che l'uomo ha davanti a sé. Se non vi è un cambiamento nel modo di percepire, di giudicare la realtà vuole dire che la radice dell'IO non è stata investita da nessuna novità e che l'organizzazione non è riuscita a trasmettere in modo corretto i propri intenti per rendere consapevole le persone del cambiamento in atto».

La Wiki Azienda nasce per educare le persone a risolvere i problemi insieme e spingerle verso un nuovo modo d'intendere le relazioni sociali: nasce il paradigma della conoscenza condivisa.

"Nessun uccello vola troppo in alto, se vola con le proprie ali"  - William Blake da "Il Matrimonio del cielo dell'Inferno"

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale. Franco Angeli Editore.

 

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
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Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

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