A parlare è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini. "E' evidente infatti che la ratio non può essere quella di agevolare la transazione energetica, nell'aumento delle accise del diesel non vi è alcun fine ambientale ma solo ed esclusivamente il desiderio di far quadrare i conti di una Manovra che si preannuncia lacrime e sangue - continua Cinzia Franchini -. Capiamo che il Governo abbia le tasche vuote, ma a farsi carico del problema non possono essere in modo particolare gli autotrasportatori che, dopo aver sopportato per diversi anni un costo del carburante altissimo, stanno beneficiando in questi mesi di prezzi più contenuti in virtù della riduzione del costo delle materie prime. Una boccata d'ossigeno vitale che il Governo vuole soffocare, tradendo peraltro tutte le promesse fatte dalle forze politiche che lo sostengono in campagna elettorale proprio sul taglio delle accise. Inutile dire, infine, che questa scelta scellerata alimenterebbe meccanismi di speculazione nei processi intermedi della filiera, con un aumento dei prodotti sugli scaffali che verrebbe imputato strumentalmente proprio ai maggiori costi del trasporto, mentre sappiamo tutti che le imprese del settore non avrebbero la forza per aumentare le tariffe dei trasporti".