Martedì, 14 Febbraio 2023 19:25

Cavallino emozionante In evidenza

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La Ferrari presenta a Fiorano la SF-23, e la esibisce subito in pista per i primi km. Un lancio vecchio stile con tanta sostanza. Evoluzione della vettura che ha disputato lo scorso campionato, si fa notare per soluzioni interessanti. Le speranze? sempre le stesse.

di Matteo Landi

Una presentazione vecchio stile. Coriandoli, fuochi artificiali, passerelle per gli sponsor? Niente di tutto questo. Emozioni sì, tanto che l'aplomb di Vasseur per un attimo vacilla. Il nuovo Team Principal del team di Maranello è raggiante, Leclerc e Sainz esprimono fiducia nel potenziale della nuova creatura, ed il nuovo Cavallino Rampante scalcia per la prima volta, addirittura già in pista per alcuni chilometri. Non si nascondono: l'obiettivo Ferrari è la vittoria dei due titoli iridati. Chi si aspettava una rivoluzione è rimasto deluso: la nuova SF-23 è un'evoluzione della monoposto che l'ha preceduta. Ed in fondo, a pensarci bene, non poteva essere altrimenti. La F1-75, la vettura del ritorno all'effetto suolo, era nata bene. Nel 2022 è stata la mancanza di affidabilità a minarne il rendimento, e di conseguenza a rallentare gli sviluppi, che non sempre sono andati nel verso giusto. La nuova nata è un adattamento alle nuove regole: bordi del fondo rialzati di 15 mm e gomito dell'estrattore di 10 mm. Tutto questo per limitare il porpoising delle vetture. Ed a differenza di quanto avvenuto con la direttiva DT39, entrata in vigore a giochi in corso durante la passata stagione, la nuova creatura non dovrebbe soffrire tali modifiche regolamentari. In attesa di vedere la nuova Red Bull e la nuova Mercedes possiamo però dire che a Maranello non si sono limitati ad effettuare piccole modifiche ad un pacchetto teoricamente vincente. La vettura, figlia della gestione Binotto, presenta delle soluzioni veramente interessanti. Evoluzione quindi, ma sostanziale. Muso più corto, un'ala anteriore che ricorda quella bocciata dalla Federazione alla Mercedes lo scorso anno (ma in linea con le nuove regole), e delle pance che riprendono i concetti aerodinamici della vettura 2022, ma estremizzati.

"Le power unit sono congelate dallo scorso anno, e le modifiche consentite sono quelle legate all'affidabilità", sottolinea Enrico Gualtieri, responsabile del reparto power unit. Azzerare le battute a vuoto (frequenti durante la scorsa stagione) è un obiettivo che non comporta solo aumentare la consistenza ma anche incrementare le prestazioni. In Ferrari lo sanno bene, ed i cavalli in più arriveranno anche dalla possibilità di poter liberare tutta quella potenza inespressa nel 2022, per paura di rotture. Sarà importante partire forte, e questo dipenderà dalla base del progetto frutto della vecchia gestione, ma anche azzeccare gli sviluppi giusti, e qui entrerà in ballo la gestione Vasseur.

Una carezza di nero sulle pance e sui lati del muso le consegna un aspetto slanciato e snello. Sull'ala posteriore la scritta "Ferrari" emoziona. L'avessero fatta gialla, come sulla F1-75 che ha corso a Monza la scorsa stagione, avrebbero accontentato i desideri dei molti fan rimasti piacevolmente colpiti dalla scelta stilistica fatta in occasione dell'ultimo GP d'Italia. Poco importa, la monoposto è comunque un sogno in movimento. Porta una grande responsabilità: riportare il titolo a Maranello. Kimi Raikkonen, colui che nel 2007 battendo Hamilton ed Alonso artigliò l'ultimo iride piloti del Cavallino è un felice pensionato. Felipe Massa, suo compagno nel 2008, anno dell'ultimo mondiale costruttori vinto, è lontano dalla F1 da tempo. Il tempo passa ed a Maranello lo sanno bene. Non è ammessa un'ulteriore stagione interlocutoria. Il tempo delle scuse è finito ma vincere rimane un mestiere difficilissimo. Specialmente con degli avversari, Red Bull e Mercedes su tutti, così strutturati e competitivi. Ferrari, la domanda è ancora la stessa del 2022, se non ora, quando?

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