Domenica, 09 Ottobre 2016 14:25

F1, Giappone: Vince Rosberg. Mercedes ancora campione! In evidenza

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F1, Giappone: Vince Rosberg. Mercedes ancora campione! foto tratta dalla pagina Facebook "F1"

Hamilton sbaglia e Rosberg si avvicina al titolo. Mercedes conquista il terzo titolo costruttori di fila. Ferrari strategia suicida ed affidabilità che vacilla: il podio resta un miraggio.

di Matteo Landi

Terzo anno di Formula ibrida, terzo mondiale Mercedes. A Suzuka il costruttore tedesco si aggiudica con quattro gare d'anticipo il mondiale costruttori. Lo fa con una gara perfetta di Rosberg, l'ennesima in un campionato che potrebbe consegnargli il suo primo titolo iridato, nel giorno in cui Hamilton, reduce dal ritiro per motivi tecnici della Malesia, sbaglia e non va oltre alla terza posizione perdendo altri dieci punti iridiati nei confronti del capoclassifica. Dopo la debacle di una settimana fa ci si aspettava un Hamilton determinato e più affamato che mai, invece le polemiche da lui create su presunti favoritismi Mercedes nei confronti del suo compagno di squadra, quest'anno con una vettura complessivamente più affidabile, hanno finito per destabilizzarlo. L'inglese, dopo l'esitazione al via che lo ha visto sprofondare dalla seconda all'ottava posizione, si è rimboccato le maniche ed è risalito fino al podio, assistito da un mezzo come al solito superiore alla concorrenza, con la Ferrari che gli ha ridotto le fatiche quando con una strategia suicida ha negato a Vettel la gioia dello champagne.

Ferrari: questa volta sbaglia la squadra. Manca anche l'affidabilità meccanica

La squadra di Maranello è una barca che fa acqua da tutte le parti. Dopo l'errore di Vettel in Malesia ecco quello della squadra a Suzuka. Il ferrarista, qualificatosi quarto ma penalizzato di tre posizioni per quanto accaduto appunto in Malesia, è tornato a mostrare tutte le sue potenzialità quando nel corso di poche tornate si è issato in zona podio, pronto ad aggredire Verstappen, in quel momento secondo. Poi l'errore della squadra che ha deciso di lasciarlo troppo a lungo in pista con gomme ormai usurate, ma convinti che con le gomme morbide montate all'ultima sosta Vettel avrebbe potuto rimontare ed arrivare alle spalle di Rosberg. Fatto il pit stop il tedesco si è trovato dietro ad Hamilton. Per qualche giro Vettel ha cercato il sorpasso, poi gli suoi pneumatici hanno perso di efficacia ed ha terminato quarto, davanti a Raikkonen. Se Vettel ha subito la strategia errata scelta dal box Ferrari, il finlandese ha invece da recriminare per l'ennesimo problema tecnico che ha vanificato la sua qualifica da sogno: dopo la terza posizione conquistata sabato, al box del Cavallino hanno dovuto sostituire il cambio alla vettura di Raikkonen che così ha dovuto scontare cinque posizioni di penalità. Partito ottavo con pazienza è risalito fino alla quinta posizione finale. L'amarezza dei ferraristi mostrata nel dopo gara è più che giustificata, considerando la velocità mostrata dalla loro vettura, forse non al livello della Mercedes, ma sicuramente superiore alle Red Bull di Verstappen e Ricciardo.

Red Bull ancora sul podio

L'australiano, reduce dal successo malese, questa volta non ha convinto ed è risultato complessivamente meno veloce ed incisivo di Verstappen. Al via l'olandese ha approfittato dell'errore di Hamilton e si è issato in seconda posizione. Quando al penultimo giro l'inglese ha tentato di sorpassarlo Verstappen ha difeso con i denti la posizione portando all'errore il tre volte campione del mondo che è stato costretto a tagliare la chicane.

Verstappen richiamato dai commissari

Questa volta il giovane pilota, spesso graziato dai commissari nonostante la sua condotta scorretta, ha agito nei limiti delle regole ma la durezza con cui lo ha fatto gli è costata un richiamo da Charlie Whiting. Avvertimento abbastanza ridicolo da parte del direttore di gara che non aveva sentito il bisogno di sanzionare il giovane pilota a Spa, quando ha spinto fuori pista Raikkonen, sostanzialmente la stessa manovra che costò una penalità a Rosberg in Germania quando non lasciò spazio proprio a  Verstappen. Altre volte il pilota Red Bull si è spesso reso protagonista di atteggiamenti pericolosi per sé e per i suoi colleghi ma in direzione gara se ne accorgono solo adesso, quando a farne le spese è il campione del mondo in carica. La ramanzina ricevuta da Verstappen non è però bastata alla Mercedes che ha avanzato un reclamo ufficiale contro la condotta del pilota Red Bull. La richiesta, che visti i precedenti cadrà con ogni probabilità nel vuoto, riceverà una risposta solamente ad Austin, sede del prossimo Gran Premio, non potendo i commissari ascoltare i piloti coinvolti in quanto hanno già lasciato il circuito di Suzuka.

Hamilton: fra lui ed il titolo una montagna da scalare

Hamilton adesso si trova a ben 33 punti di distacco dal compagno di squadra Rosberg che, a quattro gare dal termine, sente odore di titolo mondiale. Sarebbe una rivincita importante per un pilota che sembrava designato a subire la personalità e la velocità di Hamiton ed invece si ritrova nei panni, conquistati con una determinazione tutta teutonica, di punta del diamante Mercedes.

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