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Busseto, 20 gennaio 2022 - E’ attivo a Busseto il nuovo servizio per la micro-raccolta dell’amianto che consente alle utenze domestiche di smaltire gratuitamente piccoli manufatti di amianto.
Un menù firmato direttamente dallo chef “stellato” Luca Marchini in arrivo a Castelfranco Emilia (MO) per le scuole del territorio, dai nidi fino alle primarie, grazie al progetto che vede protagonisti insieme il Comune e le cucine di Camst group. Obiettivo di questa nuova partnership, che non ha eguali per tipologia e specificità, predisporre per i bambini un’alimentazione sempre più bilanciata, sana e varia sostenendo così una crescita serena ed armoniosa, senza dimenticare, inoltre, che educare a mangiare con gusto cibi sani, genuini e di sapore gradevole, aiuta il giovane di oggi a rimanere in salute anche in età adulta.
“La sfida che Comune, Scuole e Gestore vogliono cogliere con questo percorso è quella di elaborare un intero menù scolastico non solo sano ed equilibrato, ma anche appetibile e riconoscibile, educando così i ragazzi al senso del gusto e alla conoscenza dei prodotti tipici locali, introducendo piatti tipici della gastronomia emiliana, per scoprirne l’identità e mantenerne la tradizione in un’ottica sempre educativa e culturale – ha dichiarato il Sindaco Giovanni Gargano ponendo al contempo l’accento sull’altro - grande obiettivo: iniziare ad andare concretamente oltre il covid. Siamo infatti reduci da due anni di difficoltà senza precedenti, sotto tutti i punti di vista, compreso quello psicologico. Vogliamo pertanto dare una sferzata e, seppur senza mai abbassare la guardia, iniziare a guardare avanti andando appunto oltre la pandemia, come sempre proponendo e costruendo progetti, concreti e innovativi. In questa caso con una valenza ulteriormente centrale, quella appunto legata all’alimentazione dei nostri figli. Ed è un orgoglio per noi lanciare questa iniziativa, resa unica anche dalla presenza di uno chef stellato riconosciuto anche a livello internazionale come Luca Marchini. A lui, alla Camst group e a tutti i nostri uffici scolastici, va il mio plauso e il mio sentimento di profonda gratitudine”.
"L'educazione alimentare – ha poi aggiunto l’Assessore alla Scuola Rita Barbieri - è importante per valorizzare il cibo e contrastarne lo spreco. Stare "insieme" a tavola provando il "gusto" dell'esplorazione ai sapori è il modo conviviale di porsi all'altro. Aprirsi e sperimentarsi consente di valorizzare la centralità del "sano” e di insegnare a valorizzare l'importanza di avere il cibo e di non sprecarlo, pensando al futuro e al benessere di tutti”.
Il Comune di Castelfranco Emilia, lo ricordiamo, offre quotidianamente a circa 1800 ragazzi che frequentano le mense scolastiche, menù elaborati dai dietisti del gestore del servizio Camst group, tenendo conto delle linee guida nazionali e regionali sulla ristorazione scolastica con grande attenzione alla stagionalità: 2 menù con una rotazione su 5 settimane diversificate tra loro.
Il nuovo menù, che sarà studiato nei prossimi mesi nelle cucine di Camst group, si avvarrà quindi della consulenza dello Chef Luca Marchini del Ristorante l’Erba del Re (MO), Cuoco stellato che entrerà nelle mense scolastiche e lavorerà insieme a cuochi e dietisti di Camst group, si confronterà con le commissioni mensa, incontrerà ragazzi e docenti con lo scopo di elaborare insieme piatti rispettosi non solo della salute ma anche del gusto.
"Ritengo sia una grande opportunità reciproca quella di unire competenze ed esperienze nella gestione della composizione e produzione dei menù destinati alla scuola. Un lavoro rivolto a bambini e giovani, ovvero coloro che un giorno, se ben indirizzati, avranno l'opportunità di maturare quel senso del "buono" e del "gusto" tanto importante per le loro scelte alimentari quotidiane. Una prospettiva possibile solo se "coltivata" e stimolata con un insegnamento sul valore del cibo e sull'esperienza del saper conoscere e assaporare il cibo – spiega lo chef Luca Marchini - Il mio compito sarà principalmente quello di inserire prodotti locali che fungano da volano per un menù dal linguaggio e sapore "emiliano", permettendo in tal modo a tutti di degustare l'eccellenza del nostro territorio. Un menù fatto di piatti semplici e gustosi, nel quale i punti di forza saranno soprattutto il prodotto utilizzato e l'attenzione nel gestire i processi produttivi già ampiamente consolidati".
Il menù, articolato nelle tre sezioni nidi, infanzia e primaria, proporrà per 5 giorni la settimana i piatti del giorno (primo, secondo, contorno e merenda) e sarà declinato nelle due versioni stagionali:
Prevederà nuove ricettazioni e la rivisitazione di piatti già abitualmente proposti con l’obiettivo di renderli ancora più graditi ai piccoli utenti.
Un altro importante obiettivo è quello di far entrare nelle mense scolastiche i prodotti gastronomici tipici del nostro territorio. Il percorso avrà una durata di circa 2 anni e coinvolgerà attivamente tutti gli attori della ristorazione scolastica (docenti, operatori di settore, famiglie e ragazzi).
Il percorso operativo, che prenderà avvio nei prossimi giorni, farà entrare lo Chef Luca nella cucina che produce i pasti veicolati, da qui una fase di Ricerca ed analisi dei prodotti del territorio da inserire nei piatti del menù; saranno valutate le aziende locali (Km 0), i Prodotti tipici, saranno prese in esame le certificazioni di prodotto e valutato il gradimento dei bambini rispetto ai piatti proposti.
Cecilia Pini Direttore locali Camst group: “Siamo molto contenti di avviare questo percorso in collaborazione con il Comune di Castelfranco Emilia e dedicato ai piccoli fruitori delle nostre mense scolastiche. L’esperienza e l’inventiva dello chef stellato Luca Marchini, unite alla passione e alla abilità dei nostri cuochi e dei nostri nutrizionisti, porteranno certamente alla nascita di un menù unico in cui, oltre alla valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, si accrescerà nei bambini la consapevolezza e il rispetto per il cibo in tutte le sue espressioni. Il nostro obiettivo comune è mettere al centro i bambini, il loro rapporto con la scoperta del cibo e delle materie prime, a partire anche dal loro gradimento”.
Il menù nei prossimi mesi sarà dinamico: dopo le prove di fattibilità dei piatti in laboratorio, saranno fatti “stress test”, ovvero assaggi ed analisi del gradimento; solo dopo aver verificato sul campo la gradibilità del piatto sperimentale introdotto, lo stesso sarà inserito in menù. La popolazione scolastica sarà tenuta costantemente aggiornata attraverso format comunicativi contenenti le variazioni di menù con la nuova ricetta del giorno e i riscontri sull’esito del piatto test che saranno trasmesse tramite newsletter. Dopo la validazione seguirà l’inserimento del piatto nel menù stagionale di riferimento e alla fine dell’intero percorso avremo come restituzione alla comunità il primo menù scolastico “stellato”.
Le iniezioni di filler e il botulino sono due trattamenti anti-age di chirurgia e medicina estetica che hanno lo scopo di ringiovanire l’aspetto della pelle, principalmente appianando e riempiendo le rughe.
I due metodi utilizzano sostanze differenti così come sono diverse le indicazioni per ricorrervi ed è fondamentale rivolgersi a un chirurgo estetico per sottoporsi a un intervento di filler o di botox.
Chiediamo al dottor Naser Jabbarpour, medico chirurgo estetico, quali sono le differenze tra questi due trattamenti e come vengono impiegati in medicina estetica.
“La tossina botulinica attenua ed elimina le rughe di espressione che sono causate da un uso continuo dei muscoli mimici della fronte, dal corrugare le sopracciglia o arricciare il naso. Si va ad agire sui muscoli ipercontratti paralizzandoli temporaneamente, in questo modo si va a riequilibrare l’armonia estetica e a togliere l’espressione di stanchezza dal viso. Il tempo di applicazione è di circa 15 minuti e ci vogliono 2-3 giorni per poter apprezzare il risultato finale.”
E per quando riguarda i filler?
“Il filler riassorbibile più utilizzato attualmente è l’acido ialuronico che è naturalmente presente nel corpo umano, ma che con l’avanzare di età, per un’eccessiva esposizione solare o per tabagismo, si riduce progressivamente. Tale sostanza che idrata e dà volume alla pelle, invecchiando si riduce, creando rughe e segni sul viso.
Il trattamento medico estetico con acido ialuronico riempie le rughe e restituisce vitalità alla pelle, dona un aspetto giovanile, sano e gradevole. Un’operazione questa che non deve sconvolgere l’espressione personale o modificare le linee naturali del viso. Il tempo per il trattamento facciale è di circa 15 minuti mentre l’effetto apprezzabile si nota immediatamente dopo l’intervento.”
Viene utilizzato anche per le labbra?
“Si. Serve per correggere inestetismi e volumizzare le labbra per renderle esteticamente più belle e proporzionate.”
Quando dura l’effetto?
“Mediamente 6 mesi. Questo dipende da molteplici fattori come l’alimentazione, l’idratazione, l’esposizione ai raggi solari e al fumo. Va ricordato che se non si decide di ripetere il trattamento periodicamente si torna allo stadio iniziale della cura.”
Sono trattamenti dolorosi?
“Assolutamente no, con il botulino si ha una leggera sensazione di bruciore che scompare immediatamente dopo l’iniezione . I piccoli segni delle punture svaniscono rapidamente e ogni parte interessata si omogenea in pochi minuti.”
A chi consiglia questo tipo di trattamenti?
“Non ci sono controindicazioni, quindi li possono fare tutte le persone in età adulta. E tenendo conto che dai 25 anni si inizia ad invecchiare, prima si comincia e più a lungo ci si mantiene giovani.”
Il dott. Naser Jabbarpour è un medico chirurgo estetico di origine Iraniana, esperto in medicina estetica. Ha conseguito la laurea e la specializzazione in medicina e chirurgia presso l’Università di Parma, città dove risiede da più di 30 anni. Ha frequentato numerosi corsi di medicina e chirurgia estetica in Italia e all’estero ed è autore di diverse pubblicazioni. È iscritto all’ordine dei medici chirurghi di Parma n° 4925.
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L’ordinamento italiano ha ratificato e adottato diverse convenzioni internazionali, tali convenzioni per le regole della così detta “gerarchia delle fonti” devono ritenersi sovraordinate rispetto alle norme ordinarie, questo non può che essere una certezza nonostante la distopia dilagante che distorce ed annichilisce la certezza del diritto, necessaria però perché si possa parlare di Stato di Diritto.
L'amministrazione Biden ha classificato il fenomeno come un «incidente sanitario anomalo». I casi risalirebbero alla scorsa estate, ma la notizia è trapelata solo ora
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