Ecco come da un viaggio impervio una giovanissima promessa della fotografia fa nascere 'The man in Amazonas'. Un omaggio all'Amazzonia, ma anche un modo per aiutare chi ha più bisogno.
di Alexa Kuhne
Parma, 16 aprile 2016
Se tutti i diciassettenni fossero come Lorenzo si potrebbe tirare un sospiro di sollievo e immaginare un mondo più bello.
Perché i suoi occhi sensibili e attenti, spinti dal desiderio di vedere e di andare oltre, sono stati capaci di cogliere quello a cui spesso gli adulti non fanno caso...
Ne è nato un lavoro fotografico di grande bellezza e forza: "THE MAN IN AMAZONAS", una photogallery che scopre l'Amazzonia brasiliana lungo le rive del Rio Negro e che verrà presentata il 5 maggio a Brescia, al Centro Congressi Auditorium "Capretti" in via Piamarta.
L' intento, dice Lorenzo, bresciano, studente del liceo scientifico Copernico, sostenuto, in questa sua passione, da mamma e papà, viaggiatori appassionati e instancabili, è benefico.
Perché questo giovane talento vuol tradurre il suo amore per gli scatti in contributo alle popolazioni brasiliane più bisognose.
Lorenzo si è sentito motivato da una bella responsabilità e ha messo tutta la sua creatività e la sua capacità tecnica in modo autentico nel suo obiettivo, senza alcun condizionamento, ma con il massimo impegno per fermare momenti di vita indigena e fotogrammi di natura reali e spettacolari.
Ha accantonato sovrastrutture e pregiudizi che ci si porta inevitabilmente addosso quando si viene dall'Occidente e si è vestito della sua passione e della sua inseparabile 'macchina da lavoro'. Solo così ha potuto dare libero sfogo alla sua sensibilità e, indipendentemente dalle condizioni di luce diurna e notturna, ha fotografato bambini, animali, scenari di natura sconfinata e immensa, lasciando trasparire ogni volta il suo stato d'animo, stupito o sorpreso, intenerito o commosso, con l'avidità del viaggiatore che si vuol gustare i ricordi di quelle emozioni per sempre.
"L'Amazzonia – racconta Lorenzo Viscardi, con una maturità che stupisce - fa questo effetto a tutti: fa tornare alle origini, all'essenza della vita, al soddisfacimento dei bisogni primari, conferendo all'anima uno stato di appagamento unico, che vorresti fosse eterno. Le popolazioni indigene custodiscono alla perfezione questi luoghi incontaminati integrandosi con foresta, fauna e acqua ".
Lorenzo si è educatamente mescolato alle popolazioni indigene, con animo aperto, per carpire la loro spiritualità. Ed è quello che esce prepotentemente fuori dai suoi scatti.
In questa esperienza unica c'è la lezione che lo ha fatto riflettere e, probabilmente, cambiato: "Ho capito il valore della conservazione della foresta pluviale amazzonica, il polmone del mondo, un patrimonio universale che assicura la maggior parte di biodiversità terrestre in cui vivono migliaia di specie arboree, pesci e uccelli rari, anche in pericolo di estinzione.
Queste fotografie ci fanno riflettere e pensare che tutti hanno il dovere di contribuire a preservare il pianeta, l'Amazzonia ed i suoi indios e ciascuno lo può fare a suo modo, con grandi o con piccoli gesti quotidiani".
Il giovane fotoreporter che non è la prima volta che visita il Brasile, racconta: "Rispetto alla prima mi accorgo di essere cambiato. Ogni volta che viaggio mi rendo conto di vedere il mondo in maniera diversa sviluppando e migliorando man mano tecnica e idee.
Queste fotografie sono frutto di emozioni passeggere, indescrivibili e di sentimenti difficili da ricordare. Rimangono invece perfettamente nitide nella mente le esperienze che ho vissuto e fotografato. Tutt'ora mi sembra di rivedere il colore del Rio Negro, la natura incontaminata, la magica Via Lattea, ma soprattutto gli uomini, le donne e i bambini che vivono nel mezzo dell'Amazzonia, gli indios. Nel nostro viaggio siamo entrati in contatto con varie popolazioni, alcune più evolute altre meno, ma tutte accomunate dall'attaccamento alla propria terra e alla natura selvaggia".
Infine, c'è il messaggio più bello e universale, quello che induce alla riflessione e che, detto da un diciassettenne, ti fa sentire un essere piccolo e immaturo: "Nella foresta amazzonica l'uomo, nonostante viva così lontano dal resto della civiltà, si dimostra molto più rilassato di qualsiasi cittadino che goda del benessere offerto dalla vita in città. Ho impressi nella memoria visi così sereni e felici di uomini che vivono senza schemi, che cercano soltanto di sfruttare al meglio quello che la natura ed ogni singola giornata può offrire...".
Tutte queste riflessioni si completano e hanno un significato ancora più forte con la finalità che questo inviato speciale vuol raggiungere. Un obiettivo pratico, di aiuto effettivo: "La photogallery vuole offrire la possibilità di migliorare le situazioni precarie di vita di molte persone, specialmente dei bambini, a cui verrà devoluto il ricavato della vendita di questo volume".
Il sostegno è per i progetti benefici in Brasile di: SCAIP , Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino Casa Arte da Criança (Lagoa Encantada, Bahia).
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Lorenzo Viscardi classe 1998, frequenta il Liceo Scientifico "N.Copernico" di Brescia e da alcuni anni fa della fotografia uno dei suoi hobby preferiti. Ricerca creativa e tecnica fotografica sono le sue passioni, interessi che sono stati recentemente apprezzati nella Maratona Fotografica Brescia 2014 in cui ha vinto il primo premio della sezione "Brescia, patrimonio dell'Unesco". www.facebook.com/LorenzoViscardiPh
In allegato l'invito digitale alla mostra