Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 24 14 giugno 2015
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SOMMARIO Anno 14 - n° 24 15 giugno 2015
1.1 editoriale La mucca deve magnà!
2.1 eventi Le eccellenze agroalimentari di Ferrara in esposizione.
3.1 Lattiero caseario Lattiero caseario, calma piatta su tutti i fronti.
4.1 cereali Materie prime. I dati USDA fanno salire le quotazioni.
5.1 mercati Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari
6.1 expo 2015 Viaggio storico letterario del vino attraverso le interpretazioni di tre scrittori del novecento.
6.2 agea Tegole sull'AGEA.
6.3 carburanti Carburante agricolo, è ora di denuncia.
7.1 expo Expo, Verdicchio e Oxfam insieme per sfidare la fame
8.1 Parmigiano e APP Audioguida in 11 lingue per il Parmigiano Reggiano
9.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
11.1 promozioni "vino" e partners
Mercati ancora instabili e preoccupazioni per i raccolti di soia negli USA a causa di intense piogge che rallentano i raccolti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 giugno 2015 -
Prosegue la fase di volatilità del rapporto di cambio €/$ che influenza, in modo abbastanza significativo, i decisori d'acquisto e di vendita. Ieri, ad esempio, si è toccato la punta di 1,13865 seppure poi, il rapporto di cambio, si sia stabilizzato a 1,12882.
Permane quindi una diffusa insicurezza sul futuro, senza perciò che possa manifestarsi una chiara tendenza dei prezzi.
Nella giornata della diffusione dei dati USDA (9/6 sera), infatti, la reazione dei mercati è stata disomogenea, scomposta, ma con una chiara tendenza rialzista.
Alcune quotazioni 10 giugno 2015
SEMI luglio 951,40 (+7,2) agosto 937,00 (+7,6)
FARINA luglio 316,50 (+7) agosto 308,40 (+6,2)
CORN luglio 365,00 (-0,20) settembre372,40 (-0,2)
GRANO luglio 532,20 (+4,2) settembre 538,60 (+4,6)
Diversi fondi, infine, hanno accorciato il livello di scopertura diffusamente un po' su tutti i fronti seppure, al momento, non vi siano "notizie" di natura allarmistica salvo una certa preoccupazione determinata dal ritardo dei raccolti di soia statunitense in quegli areali interessati da intensa attività piovosa.
Indicatori internazionali 10/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 612, il petrolio quota a 61,0 dollari al barile e il cambio continua la risalita e si fissa 1,12882 avendo toccato nella giornata odierna (10/6) con punta a 1,138865 ma anche una flessione sino a 1,125393.
Mercato Interno -
Il mercato interno sembra non risvegliarsi più. Calma piatta sul versante dei consumi e gli scambi rimangono molto limitati.
Una situazione involutiva che preoccupa molte filiere agroalimentari dal latte, alla carne, dalle uova ai cereali ancor più appesantita dalla volatilità dei valori di cambio.
La "paura" sta condizionando sia chi è in necessità di acquistare e sia chi deve scegliere il miglior periodo di esitazione dei prodotti.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 23 7 giugno 2015
(in allegato il pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 23 07 giugno 2015
1.1 editoriale Garibaldi in camicia verde
3.1 Lattiero caseario Lattiero caseario. Una settimana di tregua.
4.1 cereali Materie prime condizionate dalla volatilità del cambio
5.1 expo2015 Expo Milano 2015 stila il bilancio del primo mese di apertura
5.2 expo2015 Cucina ecosostenibile.
6.1 expo 2015 Il balletto dei numeri e la Svizzera ci deride?
6.2 expo2015 La spesa virtuale tra 1.000 marchi del food made in Italy ne padiglione "Cibus é Italia"
7.1 filiera latte Meno stalle e minor prezzo. La crisi del settore lattiero.
9.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.1 promozioni vino" e partners
E' pesante il condizionamento del rapporto di cambio Euro Dollaro sui prezzi delle materie prime.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 giugno 2015 -
La volatilità del rapporto di cambio €/$ sta fortemente condizionando il mercato dei cereali con rapide e frequenti escursioni tra 1,09 e 1,12.
Mentre qui si festeggiava l'anniversario della Repubblica il rapporto di cambio ha sfiorato anche 1,12 con l'immediato rialzo di Chicago.
Quasi in concomitanza, lo scorso lunedi 1 giugno, il mercato di Chicago aveva accusato alla notizia circa la regolamentazione a favore dell'utilizzo del biodiesel. A seguito di ciò si è registrato un immediato rialzo dell'olio e del seme e la flessione della farina di soia: luglio 296,60 (-9,1) e agosto 291,30 (-7,1). Valori poi parzialmente recuperati il giorno seguente con un +5,20.
Nonostante i vari rimbalzi dovuti a fattori valutari il mercato, nei suoi aspetti fondamentali, può considerarsi piuttosto basso. Tanto è che, per esempio, la soia proteica base luglio-dicembre 2015 quota attorno a 352€/ton partenza ai porti e per gli interi 12 mesi del 2016 è attorno a 347-348€/ton valori che non si registravano dal 2008/2009.
Indicatori internazionali 3/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 591, il petrolio quota a 60,90 dollari al barile e il cambio €/$ gira a 1,11170.
Mercato Interno -
Un mercato interno ancora molto calmo nei consumi e con scambi limitati.
Nel comparto cerealicolo anche questa settimana, secondo l'overview di Ismea, in attesa dei nuovi raccolti, le trattative, se non altro sul circuito dei frumenti, proseguiranno lentamente. Mais e soia manterranno invece un andamento negativo in un mercato ben approvvigionato e piuttosto debole nella dinamica degli ordinativi.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Mais & Soia: dati previsionali 2015-16 - maggio 2015
MAIS: Dati previsionali per 2015-16
La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 989.83 Mio t (-0.6% rispetto alla stagione 2014-15; -0.1% rispetto alla stagione 2013-14).
Si prevedono maggiori raccolti in Cina, Sud Africa, India, Canada, Russia ed Argentina, mentre negli Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Ucraina e Messico la produzione è stimata inferiore rispetto alla stagione 2014-15.
Negli Stati Uniti la produzione di Mais per la stagione 2015-16 è attesa in diminuzione, a causa della minor superficie dedicata alla coltivazione e della minor (- 4.2 bushels/acro) resa dei terreni a 166.8 bushels/acro (equivalenti a 10.59 tons/ettaro).
È atteso un aumento dell'export USA, supportato da prezzi più competitivi e dall'aumento della domanda mondiale.
L'impiego di Mais per la produzione di etanolo è previsto invariato rispetto alla stagione 2014-15, mentre gli Stock Finali sono stimati in diminuzione sia a livello USA (-5.7%), sia a livello mondiale (-0.3%).
SOJA: Dati previsionali per 2015-16
La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista di 317.30 Mio t, invariata rispetto alla stagione 2014-15 e in aumento del 12% rispetto alla stagione 2013-14.
Si attendono maggiori raccolti in Brasile, grazie all'espansione delle aree coltivabili, in India, Paraguay ed Ucraina, bilanciati da una minor produzione prevista per gli Stati Uniti, Argentina e Cina.
Negli Stati Uniti la resa dei terreni è prevista in diminuzione (-1.8 bushels/acro) a 46 bushels/acro. Anche in Argentina è attesa una minor resa. In Cina i Produttori modificano la destinazione delle aree, scegliendo colture più redditizie.
Le produzioni record attese in Sud America potrebbero limitare le esportazioni statunitensi nella prima metà della campagna.
Le importazioni cinesi sono attese a 77.5 Mio t, in aumento del +5.4% rispetto alla stagione 2014-15 e del +10.1% rispetto alla stagione 2013-14.
(In Galleria immagini altri interessanti grafici)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 21 24 maggio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 21 24 maggio 2015
(in allegato il pdf scaricabile)
1.1 editoriale Diritti acquisiti, per molti ma non per tutti
3.1 cereali Materie prime. Persiste l'incertezza.
4.1 Lattiero caseario Rimbalzo del latte spot.
5.1 expo2015 I primi riflessi di Expo. Un maggio tra luci e ombre.
5.2 turismo Allarme di Federalberghi. In diminuzione il turismo nazionale.
5.3 Vino OCM Vino, su OCM promozione si poteva fare di più
6.1 MAIS & SOIA Mais & Soia: maggio 2015
7.1 pomodoro Interprofessione, i contenuti del Decreto preoccupano l'OI Pomodoro da Industria
7.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano:prosegue il boom dell'export
8.1 pasta Record di pasta esportata nel 2014
9.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.1 promozioni "vino" e partners
Mais & Soia: dati previsionali 2015-16 - maggio 2015
MAIS: Dati previsionali per 2015-16
La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 989.83 Mio t (-0.6% rispetto alla stagione 2014-15; -0.1% rispetto alla stagione 2013-14).
Si prevedono maggiori raccolti in Cina, Sud Africa, India, Canada, Russia ed Argentina, mentre negli Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Ucraina e Messico la produzione è stimata inferiore rispetto alla stagione 2014-15.
Negli Stati Uniti la produzione di Mais per la stagione 2015-16 è attesa in diminuzione, a causa della minor superficie dedicata alla coltivazione e della minor (- 4.2 bushels/acro) resa dei terreni a 166.8 bushels/acro (equivalenti a 10.59 tons/ettaro).
È atteso un aumento dell'export USA, supportato da prezzi più competitivi e dall'aumento della domanda mondiale.
L'impiego di Mais per la produzione di etanolo è previsto invariato rispetto alla stagione 2014-15, mentre gli Stock Finali sono stimati in diminuzione sia a livello USA (-5.7%), sia a livello mondiale (-0.3%).
SOJA: Dati previsionali per 2015-16
La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista di 317.30 Mio t, invariata rispetto alla stagione 2014-15 e in aumento del 12% rispetto alla stagione 2013-14.
Si attendono maggiori raccolti in Brasile, grazie all'espansione delle aree coltivabili, in India, Paraguay ed Ucraina, bilanciati da una minor produzione prevista per gli Stati Uniti, Argentina e Cina.
Negli Stati Uniti la resa dei terreni è prevista in diminuzione (-1.8 bushels/acro) a 46 bushels/acro. Anche in Argentina è attesa una minor resa. In Cina i Produttori modificano la destinazione delle aree, scegliendo colture più redditizie.
Le produzioni record attese in Sud America potrebbero limitare le esportazioni statunitensi nella prima metà della campagna.
Le importazioni cinesi sono attese a 77.5 Mio t, in aumento del +5.4% rispetto alla stagione 2014-15 e del +10.1% rispetto alla stagione 2013-14.
(In Galleria immagini altri interessanti grafici)
Le esportazioni di pasta di semola hanno registrato un significativo incremento superando la soglia di 2 milioni di tonnellate (+ 4,2% sul 2013) per un controvalore pari a oltre 2,2 miliardi di euro (+4,1%): il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare.
di LGC 21 maggio 2015 - Negli ultimi 15 anni le esportazioni di pasta di semola hanno registrato costanti incrementi arrivando a superare, a fine 2014, la soglia di 2 milioni di tonnellate. A segnalarlo è il report di aprile 2015 elaborato da Ismea il quale evidenzia come il tasso di crescita sia stato mediamente del 2,3% in volume e del 5% in valore.
"Facendo specifico riferimento al segmento della pasta di semola secca - sottolinea il report dell'istituto d'analisi agroalimentare - che esprime mediamente più dell'85% in volume e del 70% in valore dell'intero comparto delle paste alimentari, nel 2014 le spedizioni oltre confine hanno sfiorato 1,8 milioni di tonnellate (+3,2%) corrispondenti in valore a poco più di 1,6 miliardi di euro (+2,6%)."
Unico neo registrato all'interno del periodo d'analisi è il dato relativo al 2008 (-4,9% in volume) determinato dalla esplosione dei prezzi della materia prima
"Nel biennio successivo, - prosegue Ismea - con il ridimensionamento dei prezzi agricoli e il sopraggiungere della crisi economica globale che ha determinato un crollo del commercio agroalimentare mondiale, si è avuto un calo transitorio anche dei valori di export della pasta, mentre le quantità hanno continuato a crescere in tutti gli anni dopo il 2008."
Ripartizione territoriale
La ripartizione territoriale dei mercati di sbocco è tradizionalmente molto concentrata, evidenziando la netta prevalenza dei paesi comunitari, con particolare riferimento a Germania, Francia e Regno Unito che hanno assorbito congiuntamente il 46% circa dell'export complessivo nel 2014. Considerando i primi dieci paesi destinatari, inoltre, si rileva una dinamica di lungo periodo significativamente positiva per tutti i principali acquirenti; fanno eccezione solo gli Stati Uniti per i quali si è registrata una netta contrazione degli acquisti della pasta italiana nel 2008, scendendo al di sotto delle 100 mila tonnellate annue (-31% sul 2007), in ragione verosimilmente della marcata rivalutazione dell'euro che si era registrata durante quel periodo e dell'aumento dei prezzi all'export. La progressione annua degli acquisti di pasta di semola è apparsa particolarmente evidente nel caso della Russia (+15% il tasso medio annuo di crescita): da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 le esportazioni verso Mosca si sono spinte oltre 59.000 tonnellate nel 2014.
Grano in altalena per effetto degli interventi dei fondi, corn e semi di soia in ribasso. Il cambio €/$ rappresenta la vera incognita destabilizzante dei valori di mercato nel vecchio continente.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 maggio 2015 -
I mercati internazionali delle materie prime continuano a vivere un prolungato periodo di incertezza determinato dalla concomitanza di ricorrenti e diversi fattori congiunturali. Gli ultimi in ordine di tempo sono l'eliminazione dei dazi russi sul grano, le notizie di un prossima comparsa di "El Nino" che farà sentire i suoi malefici effetti sulle produzioni australiane. Infine l'instabilità dell'indice di cambio tra la moneta statunitense e quella europea che incide, non poco, sull'instabilità dei prezzi in Europa.
Tutto questo ha portato consistenti incrementi sulla farina di soia dell'ordine di circa 10/11 euro alla tonnellata dai minimi osservati Lunedì pomeriggio.
In questo preciso momento, riguardo ai proteici, il prezzo lo fa maggiormente la scarsità di prodotto, farine di girasole e colza, piuttosto che l'indice di cambio.
Nel caso dei cereali, invece, nonostante la manifesta debolezza, il tasso di cambio sta rallentando la caduta di prezzo. Anzi, a tale riguardo, si segnala che i valori fob esteri sono più' elevati di quelli riscontrati sul mercato nostrano a conferma, se ce ne fosse stata la necessità, di una consolidata crisi di consumi. Nella giornata di mercoledi circolavano posizioni di mais contratto 103 da Ottobre a Giugno reso Lombardia a 165€/ton e compratori non serviti dai pochi venditori allineati a 170. Per l'orzo solo venditori da Luglio a Settembre a 170/175 euro ma nessun interesse da parte acquirente, mentre l'industria molitoria è alla ricerca di grano da Luglio a Settembre offrendo per il panificabile di qualità 190 euro arrivo stabilimento.
Situazione questa che fa riflettere sulla prossima campagna cerealicola nazionale.
Indicatori internazionali (21/5/2015)-
l'Indice dei noli è sceso a 606 punti, il petrolio quota intorno a 59,00 dollari al barile, e il cambio €/$ riprende la strada verso la parità e nella mattinata del 21 maggio ha toccato 1,10770.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Nuovi sconvolgimenti nel mercato dei cereali e delle materie prime. I computer che assistono i fondi sono intervenuti sul mercato del grano e la Russia ha tolto i dazi doganali sulle esportazioni di grano.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 maggio 2015 -
Una settimana intensa quella che si è chiusa ieri contraddistinta dall'incertezza. Prima un tonfo e poi subito dopo una ripresa dei prezzi e da ultimo, nella giornata di venerdi, due fatti straordinari si sono susseguiti.
Prima il "risveglio" dei computer che assistono i fondi di investimento nelle loro ricoperture che, entrando i funzione, principalmente sul grano hanno fatto schizzare i prezzi di quest'ultimo con un +6% chiudendo con un sensibile rialzo di 21, 32 e 33 centesimi. Un'operazione che ha di riflesso ha coinvolto anche il mercato del corn che ha chiuso in aumento di 5 e 6 centesimi. Al momento la soia non è stata ancora interessata dal vento rialzista salvo la farina che ha guadagnato 8-9 dollari a tonnellata chiudendo a 310,60$.
Troppo presto per comprendere come reagirà il mercato ma il segnale d'allarme, lanciato dai fondi che hanno ripreso a acquistare, lascia intravedere ulteriori rialzi. Complice potrebbero essere le notizie dell'arrivo di El Nino che farà sentire la sua pesante influenza, nella seconda parte dell'anno, sulle produzioni del granaio australiano.
Indicatori internazionali (15/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 637 punti, il petrolio è leggermente sceso a 59,90 dollari al barile, e il cambio €/$ ruota attorno a 1,1412 dopo avere toccato anche 1,1364.
Infine, come avevamo anticipato alcune indiscrezioni la scorsa settimana, la Russia ha annullato i dazi doganali che ha operato dal 1° febbraio.
The Government of Russia canceled the customs duties on wheat exports, which operated since February 1, 2015. On May 15, Dmitry Medvedev, Prime Minister of Russia, signed the corresponding decree #467 "On approval of the rates of export customs duties on the goods exported from the Russian Federation outside the territory of the member-states of the Customs Union, and Invalidation of the certain legislative acts of the Russian Federation" and repealed the decree of the Government dd. December 25, 2014, #1495 "On amendments to the rates of export customs duties on the goods exported from the Russian Federation outside the customs territory of the member-states of the Customs Union". According to the press-service of the Government, the signed decree canceled the export duties on wheat. Such action will withdraw nearly 1 mln tonne of wheat from the market at the expense of export supplies, and provide additional funds to Russian agricultural commodity producers, in order to assist to hold the spring crops planting campaign. It is expected that the decree will prevent oversupplying of the market, and stop falling prices for grains in the period of the harvesting campaign below the prime cost level. The reporting decree covers all legal relations arising since May 15, 2015, informed the press service.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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