Di redazione Parma, 6 dicembre 2021 -
Campagna dell'Iniziativa Internazionale: Giustizia per i Curdi. APPELLO URGENTE PER LA CANCELLAZIONE DEL PKK DALL'ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE DELL'UE. Nell'interesse della pace, della democrazia e dei diritti umani, chiediamo al Consiglio dell'Unione Europea di rimuovere il PKK dall'elenco delle organizzazioni terroristiche vietate.
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus: Un messaggio solidale direttamente dai campi profughi di Shebba
E’ la diramazione nazionale di Heyva Sor a Kurdistané, la più grande organizzazione umanitaria per il Kurdistan, attiva in Germania dal 1993. La sede italiana nasce da un gruppo di cittadini curdi e italiani con lo scopo di organizzare iniziative di sensibilizzazione e raccolte fondi per la campagna internazionale di solidarietà con il popolo curdo. L’associazione si propone di fornire assistenza senza discriminazioni alle popolazioni civili, specialmente in aree povere, colpite dalla guerra o da calamità naturali. Serkan Xozatli, rappresentante della Stampa Curda in Italia, ci fa arrivare le emozionanti immagini e il messaggio di solidarietà di tutta la comunità curda:
“in questo momento così difficile per l’Italia, tutti i profughi residenti a Shebba si stringono intorno a tutti voi, ben consapevoli di cosa significa vivere in un contesto come il nostro.
Vi siamo vicini e condividiamo il vostro dolore e le vostre paure: paure per i propri cari, per le persone a cui vogliamo bene, per le proprie città. Sappiamo fin troppo bene cosa significa non avere la possibilità di muoversi liberamente, di non poter abbracciare familiari e amici”.
La solidarietà che abbiamo dimostrato loro in questi anni di terribili conflitti ci viene restituita oggi, con l’empatia di chi sa cosa stiamo provando. Grazie al popolo curdo per il loro affetto, andrà tutto bene!
Manifestazione a Bologna per il popolo Curdo - Riceviamo e pubblichiamo il servizio di Ioana Pal, videomaker e reporter, sostenitrice del popolo Curdo presente ieri alla manifestazione di Bologna.
Di Ioana Pal 11 gennaio 2020 - Grande successo e partecipazione per la manifestazione di Bologna a sostegno del popolo Curdo. Affluenza da ogni angolo della regione per una causa che sta a cuore a tantissime persone e che ha come tema principale la giustizia e la libertà. Ma perché siamo scesi in piazza?
- per ricordare Sakine, Fidan e Leyla;
- per difendere la rivoluzione del Rojava e la rivoluzione delle donne;
- per l'autoderminazione dei popoli in Siria;
- per il ritiro dell'esercito turco dalla Siria;
- per continuare a promuovere il boicottaggio economico e politico del regime e la solidarietà alle donne e agli uomini che resistono all'autoritarismo di Erdogan;
- per costringere l'Italia e l'Europa a cessare la vendita e la fornitura di armi e ogni altra forma di sostegno al regime turco;
- per la libertà nel nord est della Siria e in tutto il Medioriente;
Galleria fotografica e video di Ioana Pal
Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook Rete Kurdistan Emilia Romagna a questo link: https://m.facebook.com/Rete-Kurdistan-Emilia-Romagna-655510344965603/?ref=bookmarks
Ieri sera, 21 ottobre, il Consiglio Comunale di Parma ha discusso la Mozione di solidarietà e sostegno alla popolazione curda della Siria che impegnerà il Sindaco e la Giunta Comunale a condannare fermamente quanto avvenuto, ad intervenire presso il Governo perché promuova in tutte le sedi istituzionali, con particolare riferimento all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa, alla Nato e all'ONU, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che contempli l'invio di una forza di interposizione dei caschi blu e affinché vengano attivati tutti i canali diplomatici per spingere il Governo turco a cessare gli attacchi contro i curdi nel Nord della Siria e ad evitare l'ennesima tragedia ai danni del popolo curdo.
La Mozione, sostenuta dalle sezioni locali di +Europa, Siamo Europei, Italia in Comune, Volt, Italia Viva, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Verdi, Effetto Parma, Possibile , è firmata da 24 Consiglieri Comunali, di maggioranza e opposizione, e dagli Assessori Michele Alinovi, Marco Bosi, Nicoletta Paci, Laura Rossi, Ines Seletti .
I promotori auspicano che l’impegno e l’attenzione della comunità internazionale non si spenga con il semplice passare del tempo e prima di aver ottenuto risultati concreti e che venga esteso a tutte le altre guerre e aggressioni a minoranze etniche spesso dimenticate dai media e dall’opinione pubblica.
+Europa | Gruppo di Parma
Strada San Donato 4/F | 43122 Parma | Italy
T +39 0521 487869| M +39 348 3390220| F +39 0521 484732
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Rete Kurdistan in relazione all'assemblea pubblica di domenica 20 ottobre.
Di Rete Kurdistan Parma - Visto le drammatiche notizie che ci arrivano dal Rojava e la volontà espressa da moltissimi solidali di costruire una campagna di azioni in sostegno alla resistenza curda, propongo un' assemblea della Rete Kurdistan, aperta a singoli e gruppi interessati, domenica 20 ottobre alle 17 presso Art Lab in borgo Tanzi 26.
La guerra non è ancora finita e i curdi non hanno intenzione di arrendersi. La lotta è per la giustizia e per la libertà. Non lasciamo che si compia questo massacro che non risparmia nessuno. Sono tutti sotto attacco... Donne, bambini, anziani, uomini, interi paesi, ospedali.... Questa è strage!
Assemblea pubblica. Tutti possono partecipare. Non mancate!
Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook Rete Kurdistan Emilia Romagna a questo link:
https://www.facebook.com/Rete-Kurdistan-Emilia-Romagna-655510344965603/
Di Nicola Comparato Parma, 14 ottobre 2019 - A seguire alcuni scatti del corteo di protesta organizzato da Rete Kurdistan Parma per dire NO all'invasione turca del Rojava. Dopo la manifestazione di mercoledì 9 ottobre, Rete Kurdistan Parma torna di nuovo piazza per protestare contro il governo turco. Il corteo partito alle ore 19 da piazzale Santa Croce è proseguito lungo via D'Azeglio per concludersi in piazza Garibaldi. Centinaia di persone hanno affollato le strade della città.
"OVUNQUE RESISTENZA OVUNQUE ROJAVA"
Oltre ai tanti cittadini hanno preso parte all'iniziativa:
Il sindaco Luigi Lucchi di Berceto, Art Lab Occupato, Collettivo La Rage, Rete Diritti in Casa, Officina Popolare Parma, Usi-Cit Parma, Anpi Parma, Parmantifascista 2.0, LINK - Studenti Indipendenti Parma, L'Otto anche domani- La libertà delle donne libera tutti, Altra Emilia-Romagna, Info Movimento Parma, Associazione Amo-Colorno, Ciac Onlus, Rete Kurdistan Emilia Romagna, Cgil Parma, PD Parma, Forum Solidarietà, Associazione UDU Parma, Partito Socialista Italiano Federazione di Parma e provincia, Jambo Fidenza, Libertari Berceto Lorenzo Orsetti, Sinistra Classe Rivoluzione Parma, Potere al Popolo, PCI, Partito Rifondazione Comunista.
Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook Rete Kurdistan Emilia Romagna a questo link:
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Video protesta: https://youtu.be/YZzqIPR5yb0
E’ stata la forza di terra più determinata a distruggere lo Stato islamico in terra di Siria. Oggi il popolo curdo è lasciato solo a difendersi dalla Turchia.
di Lamberto Colla Parma 13 ottobre 2019 - C’è solo una parola per definire l’atteggiamento delle diplomazie occidentali in questo frangente: vigliaccheria.
E’ stato sufficiente il “cinguettio” di Donald Trump che annunciava l’intenzione di ritirare le truppe dalla Siria che le colonne dei blindati hanno lasciato le caserme turche alla volta dei territori curdi siriani e solo 24 ore dopo i missili con la “mezza luna” avevano già solcato i cieli e fatto le prime vittime civili.
Una missione contro le ultime nicchie del terrorismo islamista, è la giustificazione di Erdogan, che però lasciano aperti molti dubbi e poche speranze per il popolo curdo che occupa le terre nel nord della Siria.
E purtroppo è nota l’idiosincrasia turca verso il popolo curdo che da secoli chiede quantomeno una identità e una autonomia regionale da sempre negata con forza dalle autorità ottomane prima e turche poi.
Divieti di lingua ma anche di folklore e costumi curdi per arrivare a torture e violenze inaudite pur di cercare di negare l’identità curda. Almeno 50.000 sarebbero i morti curdi sulle coscienze turche ma è vietato di parlare di genocidio proprio per il veto posto dalla Turchia all’ONU sullo specifico argomento.
Ebbene, sino a ieri abbiamo osannato le coraggiose ragazze soldato che hanno sconfitto i terroristi del Daesh (Daesh Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham - Stato islamico dell'Iraq e del Levante-, in precedenza ISIS) subendo violenze sessuali, torture e mutilazioni prima di essere giustiziate e oggi si volta le spalle a questi, che ancora vivono nelle macerie, divenuti essi stessi prede della vendetta turca.
Avrebbe potuto essere una buona occasione per negoziare, se non uno stato indipendente una regione autonoma per il popolo curdo sparpagliato tra Iraq Siria e Turchia, e invece restiamo qui inermi a osservare un probabile nuovo massacro, perché di genocidio non si può parlare.
Attenzione ai formalismi e non alla sostanza sembra essere l’imperativo delle diplomazie occidentali, sempre più deboli e incapaci su ogni fronte.
Sarebbe sufficiente che Putin e Trump prendessero in disparte Erdogan per ricondurlo alla ragione. E invece siamo costretti a ascoltare le reazioni e le dichiarazioni, all’acqua di rosa ma con toni perentori, dei nostri diplomatici.
Erdogan, invece, è così terrorizzato dal proseguire a far quel che vuole e anzi minaccia di mandarci i profughi che “detiene legalmente”, facendo il lavoro sporco per nostro conto a fronte di un compenso di 6 miliardi di Euro donati dall’Unione Europea per nascondere le magagne agli occhi televisivi e quindi al mondo intero.
Ecco quello di cui le nostre diplomazie son capaci di fare: comprare.
Incapaci e vigliacchi, ecco quello che tutti noi siamo. Stiamo coprendo una nuova vergogna.
Da oggi i Turchi entrano di buon diritto nel club dei “Nostri splendidi Alleati”.
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(Per leggere i precedenti editoriali clicca qui)
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Direttamente dalla pagina Facebook dell'associazione Ciac Onlus di Parma, pubblichiamo le informazioni per partecipare al corteo di protesta organizzato da Rete Kurdistan Parma.
"NON POSSIAMO RESTARE INDIFFERENTI A QUANTO STA ACCADENDO AL POPOLO KURDO!"
Lunedì 14 ottobre a Parma ci sarà un corteo per protestare contro l’invasione del nord della Siria da parte dell’esercito Turco che sta facendo decine di morti anche tra i civili.
La manifestazione partirà da piazzale Santa Croce alle ore 19, percorrerà via D’Azeglio e si concluderà in Piazza Garibaldi alle ore 20,30.
OVUNQUE RESISTENZA OVUNQUE ROJAVA!!!
Per maggiori informazioni:
La pagina Facebook di Rete Kurdistan Emilia Romagna
https://www.facebook.com/Rete-Kurdistan-Emilia-Romagna-655510344965603/
La pagina Facebook dell'associazione CIAC Onlus di Parma
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