I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) hanno denunciato una quarantottenne per procurato allarme presso l’autorità.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) hanno denunciato un ventenne imolese per rapina impropria in concorso.
Imola 16 giugno 2020 - Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) hanno effettuato un servizio di controllo del territorio, con particolare riferimento a una zona di Viale Giosuè Carducci che i cittadini imolesi avevano recentemente segnalato per la presenza di soggetti molesti e ubriachi con l’abitudine a bivaccare e rompere bottiglie di bevande alcoliche sotto la pensilina degli autobus, situata davanti all’ingresso di un supermercato.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un quarantenne bolognese per lesioni personali gravissime. E’ successo questa mattina all’alba, quando i militari sono dovuti intervenire d’urgenza presso un chiosco di panini situato in Largo Nigrisoli, dove il quarantenne, dopo aver aggredito il titolare del baracchino, perché non voleva pagare la sua consumazione (una birra e due panini), aveva sferrato un pugno in faccia a un altro cliente, trentenne bolognese, che aveva preso le difese dell’esercente, dicendo che era buona norma pagare il conto.
Il Torelli Team ha partecipato con tre mezzi stravaganti alla Sfilata dei Fantaveicoli
La creatività da sola non basta. Dove essa finisce, inizia l'ingegno. L'inventore parmigiano Roberto Torelli di Coloreto (Parma) si è aggiudicato il secondo posto al Carnevale di Imola 2020 nella categoria “Fantaveicoli” presentando la sua ultima fatica: la "500 Big Foot".
Tra le vie della città romagnola, Torelli ha sfilato partendo dall'Autodromo Enzo e Dino Ferrari a bordo di un mezzo stravagante realizzato con una vecchia Fiat 500 bianca alla quale sono state aggiunte grandi ruote da trattore per trasformarla in un monster truck.
Grazie ad una piattaforma estensibile elettrica riusciva poi a sollevarsi raggiungendo diversi metri di altezza dinanzi allo stupore del pubblico. La manifestazione imolese è conosciuta in tutta Italia per la sua originalità e particolarità.
I Fantaveicoli sono infatti i protagonisti assoluti di questo evento e sono rigorosamente ecologici, ad emissioni zero e costruiti il più possibile con materiali naturali o riciclati.
Il Torelli Team ha partecipato anche con il "Baby Kart" e con il "Pronto soccorso psicologico", Fantaveicolo ideato ispirandosi liberamente al libro "Amori 4.0" edito da Alpes Italia. Una sorta di ambulanza a pedali per curare le dipendenze da smartphone. Con un messaggio molto apprezzato da pubblico e giuria: "- Social + Love".
500 Big Foot di Roberto Torelli - Foto Isolapress
Imola (BO): mamma lascia la figlia in auto davanti a scuola per prendere l'altro figlio e arriva il ladro.
Bologna 24 gennaio 2020 - I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’autore di un furto aggravato, commesso ieri pomeriggio nell’abitacolo di un veicolo parcheggiato davanti a una scuola di via San Benedetto. Fortunatamente, il ladro, dopo aver sfondato il finestrino, lato guida dell’auto, ha rubato soltanto una borsa da donna contenente una cinquantina di euro e alcuni effetti personali, evitando di prendere altre iniziative pericolose nei confronti di una bambina di undici anni, seduta sul sedile posteriore, e impegnata a fare un disegno, in attesa del ritorno della mamma che era andata temporaneamente a scuola a prendere un altro figlio.
A parte l’enorme spavento, dovuto all’esplosione dei vetri infranti da una gomitata sferrata dal malvivente, la bambina è rimasta illesa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO).
A Imola il Gruppo Hera riparte con T.A.G. per la rigenerazione artistica delle cabine elettriche e non solo.
Imola 4 settembre 2019 - Il progetto della multiutility, in collaborazione con l’Associazione Noi Giovani, trasformerà entro fine anno quattro cabine elettriche in altrettanti punti di riferimento per i cittadini. Si completerà così il percorso ciclopedonale lungo il tratto cittadino del fiume Santerno, iniziato con le 8 torri già realizzate nel 2018, prima edizione del progetto, creando così una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto senza interruzioni. Gli artisti saranno al lavoro anche su sette cabine del gas.
Macchie di colore che fanno capolino tra gli alberi, immagini evocative che appaiono improvvisamente mentre si percorrono le vie della città, rimandi alla storia dei luoghi che tracciano un legame nel tempo. Questo è il progetto T.A.G., Torre Arte e Graffiti, che riprende in questi giorni, per terminare entro l’anno, promosso da Inrete Distribuzione Energia - la società del Gruppo Hera che gestisce la distribuzione di gas ed energia elettrica in Emilia-Romagna. La trasformazione in opera d’arte urbana riguarderà questa volta quattro cabine elettriche, tre delle quali andranno a completare il percorso ciclopedonale cittadino lungo il fiume Santerno, iniziato lo scorso anno con le prime otto torri realizzate. A queste si aggiungeranno anche ulteriori sette cabine del gas. Prosegue quindi l’impegno di Inrete in questo progetto di rigenerazione urbana. Una scelta non scontata, per una società che opera nel campo dell’energia, ma che trova radici nel supporto che Hera da sempre fornisce alle attività di valorizzazione del territorio; radici ancora più forti in questo caso, perché il progetto è nato all’interno di Inrete stessa da un’idea di giovani tecnici, ha avuto l’assenso di Con.Ami. proprietario delle strutture, per poi svilupparsi e realizzarsi con la collaborazione dell’associazione culturale imolese Noi Giovani.
Una galleria d’arte all’aria aperta sta quindi prendendo forma gradualmente nella città, senza alcun consumo ulteriore di suolo: su ciascuna cabina del Gruppo Hera, come già fatto in precedenza, dipingeranno uno o più giovani artisti locali, nazionali o internazionali, che con i loro diversi stili regaleranno ai cittadini un itinerario artistico, con opere capaci di raccontare una storia legata al contesto in cui sono inserite.
Le cabine coinvolte
Le quattro cabine elettriche coinvolte in questa seconda edizione del progetto si trovano in via Pirandello (all’interno dell’area che ospita le giostre), in via San Pietro in Pitolo (nei pressi dell’incrocio tra via Santa Lucia e via Pirandello), in via S. Agostino (nei pressi della rotonda tra via Pirandello, via S. Benedetto e via S. Agostino) e in via 1° Maggio sulla rotonda con via Mattei.
Le 7 cabine del gas invece sono situate lungo via Oriani (vicino al palazzetto dello sport), in via Saffi (all’altezza dell’incrocio con via S. Agostino), in via Aspromonte di fronte allo Zoo Acquario, in via 1° Maggio (sulla rotonda con via Mattei), in via Cavour (all’incrocio con via D’Azeglio), in viale Rivalta (incrocio via Mazzini, nei pressi della scuola materna) e in via Marconi (di fronte civico 93 vicino al campo da calcio di via Pambera).
Gli artisti al lavoro e tante storie da raccontare
Tanti gli artisti al lavoro, tra cui Tristan Vancini di Bologna, Zed1 di Firenze, la milanese Camilla Falsini, Mr Thoms di Roma, Andrea Buscaroli (Imola), Alessandro Suzzi (Trani), ExitEnter (toscano).
Anche in questa edizione, si alterneranno differenti stili e rappresentazioni. Alcune opere saranno, infatti, realizzate in chiave astratta (lettering, graffiti, etc), per altre invece sarà utilizzato un linguaggio più figurativo (di realismo, street art).
Per ogni cabina elettrica e del gas sono stati scelti un tema e un artista responsabile dell’intervento. Il direttore artistico del progetto, Cesare Bettini, ha fornito a ogni street artist una documentazione completa con informazioni, foto, video e testimonianze relative alla zona, garantendo al progetto completezza e uno stretto legame con il territorio e le sue tradizioni.
Già al lavoro su due cabine del gas
Sono due le cabine del gas sulle quali si sta già lavorando. L’artista imolese Andrea Buscaroli si sta occupando della cabina in via Oriani, che si inserisce idealmente lungo il percorso ciclopedonale lungofiume della parallela Via Graziadei. Qui sono posti in primo piano gli elementi della vegetazione circostante. Alessandro Suzzi, invece, sulla cabina di Via Saffi è all’opera per simboleggiare l’amore del dare e del ricevere, tipico valore dell’Avis e del donare sangue.
Prosegue il connubio tra arte e tecnologia
“Il connubio tra arte e tecnologia a cui abbiamo dato vita lo scorso anno con il progetto T.a.g. ci è piaciuto molto – commenta Alessandro Baroncini, Amministratore Delegato di Inrete -, tanto che abbiamo deciso di estenderlo quest’anno anche alle cabine del gas. Una rivoluzione esterna che procede in parallelo all’ammodernamento e all’innovazione costante che caratterizza la gestione delle reti. Da segnalare in particolare l’evoluzione tecnologica che stiamo gradualmente implementando alle cabine elettriche di Imola che favorirà la riduzione dei tempi di intervento e di ripristino dell’alimentazione, migliorando il servizio ai clienti; le manovre sulle reti esercitabili anche da remoto, ad esempio dal polo di telecontrollo Hera di tutta la rete del gas e non solo, collocata a Forlì, che rappresenta un’eccellenza a livello europeo”.
La riscoperta dei luoghi e il coinvolgimento dei cittadini
"L'entusiasmo di proseguire la riqualificazione di luoghi simbolo della città e così ramificati nel territorio è forte nella nostra associazione - afferma il presidente dell’associazione Noi Giovani, Vincenzo Rossi -. Continuiamo a riscoprire luoghi e a far emergere racconti, storie, suscitando attenzioni e interesse dei passanti, provenienti anche da altre città, che ammirano le opere d'arte. Il progetto T.a.g sta creando un legame tra la città e la comunità proprio tramite l'arte, sperando sempre di più di animare quel dibattito culturale e valoriale utile alla crescita di tutti noi. Il progetto permette a Imola, già famosa per la sua cultura, di essere sempre di più una delle città italiane con più siti di street-art, aumentando l'interesse di tanti artisti da tutto il mondo che stanno iniziando a conoscerla come luogo nella quale la libertà artistica è di casa”.
Fallimento "Mercatone Uno": le novità sulla società maltese e il timore di riciclaggio delle banche italiane. Nuovi dati recuperati a Malta fanno emergere una traccia della società Star Alliance Limited, compagnia maltese che controlla al 100% la società milanese Shernon Holding Srl, protagonista del fallimento di Mercatone Uno.
Nei giorni scorsi tutti i media hanno riportato l'eclatante notizia del fallimento di "Mercatone Uno" lo storico marchio della grande distribuzione non alimentare, nato ad Imola alla fine degli anni Settanta. Come si è potuto apprendere a seguito del tam tam mediatico a partire dal mese di agosto del 2018, il marchio e la stragrande maggioranza dei punti vendita erano finiti sotto controllo della Shernon Holding Srl, società milanese a sua volta controllata al 100% dalla maltese Star Alliace Ltd.
Proprio alla luce di quanto accaduto, anche a Malta un team di giornalisti ha cercato di appurare di cosa si occupa questa azienda registrata nell'isola al centro del Mediterraneo.
L'Associazione Fornitori Mercatone Uno A.S., nata a Bassano del Grappa (Vicenza) per tutelare le imprese vittime di insolvenze avrebbe, quindi, fornito l'indirizzo presso cui avrebbe sede legale la Star Alliance Limited. Ma oggi nuovi dati recuperati a Malta fanno emergere una traccia della società Star Alliance Limited, compagnia maltese che controlla al 100% la società milanese Shernon Holding Srl, protagonista del fallimento di Mercatone Uno. Dopo la sede "fantasma" di Gzira recuperata da fonti italiane (non aggiornate) e non rinvenuta fisicamente, un ulteriore approfondimento tramite l'archivio del Registro Imprese Maltese ha portato alla luce un altro indirizzo: la nuova sede di Star Alliance Limited è a Ta' Xbiex, presso il Blue Harour Business Centre Level 1 – Yacht Marina, dove è situato un noto complesso di uffici aziendali.
Il trasferimento sarebbe avvenuto all'inizio di quest'anno, tra gennaio e marzo.Un'altra informazione rilevante riguarda la storia di questa compagnia: non è stata creata appositamente per l'operazione di acquisizione della catena di supermercati dopo il suo primo fallimento, in quanto risulta essere stata registrata il 5 dicembre 2002. Vale a dire circa sedici anni fa. Anche se non si conosce la natura della sua attività, passata e presente. Spulciando il ridotto organico, la figura chiave dell'azienda resta l'italiano Valdero Rigoni, in qualità di direttore, rappresentante legale e proprietario insieme al socio svizzero Michael Charles Thalmann. Risulta inoltre che tra febbraio e aprile 2019 il controllo di Shernon Holding sia passato dalle mani di Star Alliance Limited a quelle dell'azienda Maiora Invest, di proprietà sempre del duo Rigoni-Thalmann, con sede a Padova nella residenza di quest'ultimo. Malta sarebbe quindi uscita di scena con la cessione di 100% del capitale sociale pari a un milione di euro, nonostante Star Alliance sia ancora in vita, anche se inattiva.Il trasferimento da Malta all'Italia, secondo una ricostruzione del Corriere del Veneto pubblicata lo scorso 29 maggio, è motivato in una lettera di Nicola Muner, avvocato di Rigoni, indirizzata a uno degli amministratori straordinari. In questa missiva Muner spiega che le banche italiane non aprirebbero i rubinetti del credito a Shernon Holding a causa di perplessità (o forse anche pregiudizi) nei confronti di una società di diritto maltese, in riferimento a quello che viene definito l'«ormai quasi insormontabile scoglio rappresentato dalla normativa antiriciclaggio così come interpretata dagli istituti bancari italiani».Ora la questione resta quasi tutta italiana, con gli occhi puntati in particolare sulle responsabilità del ministero dello Sviluppo Economico: da qui, a cavallo tra la guida dell'ex ministro Carlo Calenda e dell'attuale Luigi Di Maio, sono state gestite le operazioni di cessione (con clausole di salvaguardia) della Mercatone Uno a Shernon Holding, e sempre da qui sarebbero dovuti arrivare i necessari controlli sull'operato dei nuovi acquirenti in relazione al piano di rilancio annunciato.
Ad oggi l'unico drammatico risultato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" sono i 90 milioni di euro di debiti accumulati da Mercatone Uno nell'ultimo anno, 67 dei quali verso fornitori, e 1.800 dipendenti rimasti da un giorno all'altro senza lavoro, e senza preavviso. Le accuse tra i due titolari del dicastero sono reciproche, come vuole la prassi, ma gli approfondimenti sul loro operato nelle varie puntate di questa vicenda, si spera, faranno chiarezza.
(12 giugno 2019)
Altre operazioni di servizio in materia di droga da parte dei Carabinieri della Compagnia di Imola che per stroncare il traffico di sostanze stupefacenti lungo la via Emilia hanno arrestato altri due italiani, madre e figlio di 48 e 24 anni. E' successo durante un blitz in appartamento che i Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno effettuato nell'abitazione dei due parenti. Marijuana, un bilancino elettronico di precisione, 2.200 euro in contanti e altri elementi utili per lo sviluppo delle indagini è quanto i Carabinieri hanno trovato e sottoposto a sequestro. La sostanza stupefacente è stata affidata ai tecnici del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna e i due soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna.
Proseguono costantemente i controlli anti droga dei Carabinieri della Compagnia di Imola lungo le strade del Nuovo Circondario Imolese. Così, dopo i recenti sviluppi investigativi ottenuti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola e da quelli della Stazione di Dozza, è stata la volta dei colleghi di Medicina che hanno arrestato un 64enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' successo ieri pomeriggio, quando l'uomo, fermato in via Pietro Nenni da una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza di Medicina, mentre si trovava al volante di un'auto, è stato trovato in possesso di un portamonete contenete alcuni grammi di hashish. Conoscendo l'indole criminale del soggetto, i Carabinieri gli hanno perquisito anche l'abitazione, trovando 83 grammi della stessa sostanza stupefacente. In attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, il 64enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno denunciato due italiani, un 18enne e un 23enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' successo ieri pomeriggio sulla via Emilia, all'altezza di Toscanella, quando i Carabinieri della Stazione di Dozza, impegnati in un servizio anti droga nel Nuovo Circondario Imolese, hanno sorpreso il 23enne con alcuni grammi di marijuana, 560 euro in contanti e una bilancina di precisione. La sostanza stupefacente si trovava all'interno di un marsupio che il giovane aveva nell'auto che stava guidando in compagnia di un passeggero, l'amico 18enne risultato negativo al controllo veicolare, ma non a quello domiciliare. I militari, infatti, sospettando qualcosa, hanno approfondito il controllo nell'abitazione dei due ragazzi. Negativa la perquisizione domiciliare a carico del 23enne, positiva, invece, quella a carico del 18enne trovato in possesso di un'ascia e altri grammi di marijuana.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola hanno arrestato un 25enne imolese ai sensi dell'Art. 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 "Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope". E' successo durante una perquisizione domiciliare che i Carabinieri hanno eseguito a casa del giovane, a seguito di un'attività info-investigativa tesa a stroncare il traffico di sostanze stupefacenti nel Nuovo Circondario Imolese. Le ipotesi investigative dei Carabinieri sono state confermate dal ritrovamento di piante e ramoscelli di cannabis in corso di essiccazione, un bilancino elettronico di precisione e una discreta quantità di attrezzatura (lampade al sodio, termostato digitale, ventilatore, aspiratore e deumidificatore) idonea a ricreare il clima adeguato per la crescita delle piante. La sostanza stupefacente è stata analizzata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna. Ieri mattina, in sede di giudizio direttissimo presso il Tribunale di Bologna, l'arresto è stato convalidato e il giovane è stato rimesso in libertà con l'obbligo di presentarsi tre volte a settimana presso gli uffici della Polizia Giudiziaria.
All: Foto - Comando Provinciale Carabinieri Bologna.
I Carabinieri della Stazione di Imola hanno individuato l'autore di un fatto accaduto qualche giorno fa all'interno di un parco pubblico situato in via Ottorino Respighi.
L'uomo, 58enne, domiciliato a Imola è stato denunciato per aver preso a pugni una 57enne imolese che gli aveva "rimproverato" i suoi due cani razza "Bull Terrier". In particolare, la donna, mentre stava passeggiando col suo cane al guinzaglio – come previsto dal regolamento comunale in merito alla conduzione dei cani nei luoghi pubblici – era stata improvvisamente raggiunta dai due "molossoidi" di colore bianco sprovvisti di guinzaglio che, dopo essersi fermati a breve distanza, avevano iniziato a ringhiare contro il suo "Shiba Inu", una razza canina di taglia media. Nel tentativo di allontanare i due "Bull Terrier" ed evitare ulteriori conseguenze, la donna era stata improvvisamente "attaccata", non dai due "temibili" cani, ma da loro padrone che trovandosi in zona e avendo assistito alla scena, non aveva gradito le sue rimostranze.
Così, dopo aver scansato i suoi due cani, il 58enne entrava in azione, mandando la donna al "tappeto" con un pugno al volto. Incredula da tanta cattiveria, la donna afferrava il cellulare e nel tentativo di chiedere aiuto al 112, si vedeva nuovamente attaccata, sempre dal padrone, che dopo averle strappato dalle mani il telefono glie lo scaraventava a terra. A quel punto, l'uomo si allontanava in compagnia dei suoi due cani che restavano liberi, senza guinzaglio, mentre la donna, dopo aver chiesto aiuto ai Carabinieri, si recava al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Imola per farsi medicare.
Il 58enne è stato individuato dai Carabinieri della Stazione di Imola e denunciato per lesioni personali, violenza privata e omessa custodia di animali.
All: Foto – Compagnia Carabinieri Imola.