Convegno di studi organizzato da Confcooperative Modena domani - mercoledì 4 novembre. L'iniziativa è in programma dalle 9.30 alle 13 a palazzo Europa (sala C - primo piano) a Modena ed è riservata alle cooperative aderenti a Confcooperative Modena. -

Modena, 3 novembre 2015

Si parla del Jobs Act, cioè della riforma del lavoro e della gestione dei nuovi ammortizzatori sociali, nel convegno di studi organizzato da Confcooperative Modena domani - mercoledì 4 novembre. L'iniziativa è in programma dalle 9.30 alle 13 a palazzo Europa (sala C - primo piano) a Modena ed è riservata alle cooperative aderenti a Confcooperative Modena. Intervengono Eufranio Massi, esperto di diritto del lavoro, e Alessandro Monzani, responsabile dell'ufficio sindacale di Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

1 milione erogato a 64 attività dell'Emilia Romagna, di cui 12 nel reggiano per dare impulso alla nascita e alla ristrutturazione di piccole attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Nessuna tipologia di attività è esclusa dalla candidatura. Il Presidente, Marco Amelio: «Il requisito fondamentale - insiste il presidente - è avere un'idea imprenditoriale sviluppabile, supportata da grande passione e concretezza. Capace di guardare in prospettiva».-

Reggio Emilia, 30 ottobre 2015 -

Oltre 210 mila euro a 12 aziende di Reggio Emilia. E' quanto ha erogato Cofiter (Confidi Terziario Emilia Romagna) nell'ambito dell'operazione microcredito realizzata col Fei (Fondo Europeo per gli investimenti) per dare impulso alla nascita e alla ristrutturazione di piccole attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Dei 3 milioni complessivi messi a disposizione, in dieci mesi, con dati al 30 settembre, 1 milione è già stato erogato a 64 attività dell'Emilia Romagna, di 12 appunto nel reggiano. E in Cofiter si respira soddisfazione, sia per il risultato raggiunto sia perché «questo evidenzia - conferma il Presidente, Marco Amelio - che abbiamo intercettato un bisogno di realizzazione personale che va di pari passo con l'economia reale». Detto più esplicitamente, in linea con un mercato che sta riscoprendo le piccole attività come motore, anche, della riqualificare del tessuto urbano. Nessuna tipologia è esclusa dalla candidatura: da una piadineria a una merceria passando per un centro estetico.

«Il requisito fondamentale - insiste il presidente - è avere un'idea imprenditoriale sviluppabile, supportata da grande passione e concretezza. Capace di guardare in prospettiva». E non manca un aspetto squisitamente sociale. Destinatari sono quanti, pur a fronte di un progetto fattibile, hanno difficoltà ad accedere a tradizionali finanziamenti, quindi giovani, donne, stranieri ed espulsi dal mondo del lavoro desiderosi di trasformarsi da ex dipendenti a lavoratori. «Che noi aiutiamo - rimarca - fornendo loro una consulenza mirata, guidandoli nel percorso che vede la trasformazione dell'idea in progetto». Dal momento della presentazione della pratica all'emissione della garanzia non passano più di 30 giorni. «Un aspetto fondamentale - chiude Amelio - in tempi in cui le lungaggini burocratiche vengono considerate tra i fattori che frenano e disincentivano la produttività e alimentano la sfiducia». Info, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 


Quaranta giovani laureati e venti manager sono i protagonisti dell'iniziativa di formazione realizzata a Bologna da ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Confindustria Emilia Romagna e con il supporto di UniCredit. -

Parma, 27 ottobre 2015 –

Sono 40, arrivano un po' da tutta l'Italia; in gran parte classe 1990, hanno una laurea in tasca (economia, marketing e comunicazione, ma anche lettere e lingue) e un'opportunità in più. Sono i giovani laureati che da ieri, lunedì 26 ottobre, prendono parte al master gratuito in Export Management, organizzato da ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Confindustria Emilia Romagna e con il supporto di UniCredit.
Proprio palazzo Magnani, quartier generale del Gruppo bancario a Bologna, è la sede dei corsi che impegneranno i 40 neolaureati fino alla fine di gennaio 2016. 
Per loro, quindi, seguirà un periodo di stage, fino a febbraio 2016 presso imprese, società cooperative e consorzi interessati a realizzare "project work" e piani di sviluppo export sui mercati esteri.
Obiettivo dell'iniziativa – per la quale sono giunte quasi 300 candidature da tutta Italia è formare Temporary Export Manager, in grado di assistere le imprese sui mercati esteri.
Nel progetto avviato da ICE con Confindustria Emilia Romagna rientra anche un periodo di formazione destinato a 20 professionisti/manager e avviato lo scorso 9 ottobre presso la sede degli industriali a Bologna, in via Barberia.

"E' con grande piacere – sottolinea UniCredit - che mettiamo a disposizione di questo progetto formativo le nostre competenze e la nostra professionalità. UniCredit è un Gruppo internazionale che conta su un network distribuito in circa 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale sul territorio, circa 8.000 sportelli e 130.000 dipendenti, il tutto a servizio di oltre 40 milioni di clienti. Per sua natura, dunque, e per mission UniCredit lavora per lo sviluppo dell'internazionalizzazione delle imprese locali attraverso prodotti, servizi bancari e professionisti in grado di sostenere le aziende nell'elaborazione di strategie mirate. Ci è sembrato quindi naturale aderire all'iniziativa che ci vede al fianco di ICE e Confindustria Emilia Romagna e nella quale riconosciamo una duplice valenza: sostenere i giovani dando loro l'opportunità di prendere parte, gratuitamente, ad un percorso altamente formativo; sostenere le aziende, contribuendo alla formazione di manager capaci di accompagnare le imprese nello sviluppo di business oltre confine".

"Le piccole e medie imprese hanno bisogno di strumenti e servizi qualificati per essere accompagnati verso nuove strategie di crescita e internazionalizzazione" – afferma Gino Cocchi, Presidente della Commissione internazionalizzazione di Confindustria Emilia-Romagna – "per intraprendere questo percorso sono necessari percorsi di riorganizzazione interna, con l'assistenza o l'inserimento di risorse umane con nuove competenze. Servono esperti in grado di assistere le imprese in piani di sviluppo export, gestire processi complessi di internazionalizzazione, affrontare i rischi "cross border" dovuti alle improvvise e forti instabilità dei mercati a cui ci stiamo sempre più abituando: vedi i casi recenti del Nord Africa, Brasile, Grecia, Russia ed ora anche Cina. Il Master TEM Academy va proprio in questa direzione."

Per maggiori informazioni: www.exportraining.ice.it

(Fonte:ufficio stampa Unicredit)

Il gruppo, nato su Facebook, conta migliaia di iscritte che chiedono al Governo la possibilità di andare in pensione a 57 anni di età e 35 di contributi anche dopo la fine del 2015 per conciliare famiglia e lavoro. Stilato un "manifesto" in cinque punti con le richieste, che sono state mandate anche al Presidente della Repubblica Mattarella e al Ministro del Lavoro Poletti.

MODENA- Si chiama "Opzione Donna Proroga al 2018" ed è un gruppo nato su Facebook lo scorso luglio, ma che conta già diverse migliaia di iscritte, di cui molte emiliane.
Creato da Germana Giani, a cui si sono aggiunte la amministratrici Vania Barboni, Giulia Molinaro e Maria Antonietta Ferro il gruppo, che ha già all'attivo diverse iniziative e manifestazioni in tutta Italia, chiede, a nome di tutte le iscritte "che il Governo dia alle donne lavoratrici la possibilità di andare in pensione a 57 anni di età e con 35 anni di contributi anche dopo la fine del 2015", spiega Maria Antonietta Ferro.

In poco tempo sono state raccolte migliaia di adesioni, tanto da attirare l'attenzione di media . Nel gruppo oltre alle lavoratrici dipendenti, si ritrovano anche molte lavoratrici autonome, per le quali la richiesta, al passo con la sperimentazione 243/2004, è di poter andare in pensione a 58 anni di età e sempre con 35 anni di contributi alle spalle, oltre la soglia del 2015.

Opzione donna 2018 ha messo nero su bianco un programma di 5 punti, riuniti in una sorta di "manifesto", che è stato inoltrato, nei mesi scorsi, alla Commissione Parlamentare del Lavoro proprio allo scopo di spiegare nel dettaglio le ragioni delle lavoratrici. Questi 5 punti sono anche il leit motiv delle numerose manifestazioni e iniziative che, portate avanti e sostenute con garbata tenacia, non sono passate inosservate nemmeno da parte delle istituzioni governative.

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Le richieste prendono le mosse dalla legge Maroni 243/2004, ritenuta da molte lavoratrici positiva perché, come sostengono le iscritte, "ha permesso di poter conciliare famiglia e mondo del lavoro".
Come scrivono le stesse sostenitrici della legge, e come già riportato da www.stamptoscana.it", in Italia le donne ancora oggi rivestono un ruolo di caregiver e rappresentano l'unico ammortizzatore sociale in un welfare pressoché inesistente". Ecco che, allora,"potersi dedicare a nipoti, familiari disabili, genitori anziani, uscendo anticipatamente dal lavoro con la certezza di un reddito fisso, è divenuta un'esigenza. A 57/58 anni diviene difficile poter continuare a svolgere bene entrambe le mansioni dentro e fuori casa. L'opzione donna sarebbe dunque l'unica ancora di salvezza per le lavoratrici che sono in queste situazioni particolari o hanno esse stesse problemi di salute".

Altro argomento "forte" delle lavoratrici, riguarda la sostenibilità sociale delle stesse. Infatti, la proroga del regime sperimentale fino al 31/12/2018 consentirebbe a chi non ha più un lavoro certo di non dover divenire un peso per la società. Concedendo una pensione a 57 anni, peraltro ampiamente guadagnata e sostenuta dai 35 anni di contributi, ci si troverebbe a non dover ricorrere a eventuali sussidi di disoccupazione o ammortizzatori sociali. Senza contare poi che allo Stato, nel lungo periodo, conviene pure: infatti, andrebbe incontro a notevoli risparmi dal momento che l'assegno verrebbe calcolato col sistema contributivo.

Che dire poi del ricambio generazionale? La disoccupazione giovanile è alle stelle, ma non si "liberano" posti mandando in pensione i "vecchi" lavoratori. Se davvero si vuole il turnover tra anziani e giovani, la scelta dovrebbe essere dettata dal semplice buonsenso.

Il punto più importante, riguarda la libertà di scelta. L'opzione deve rimanere tale. Intesa ,cioè, come libertà di scelta sulla propria vita e sul proprio futuro. Sono molte, infatti, le donne, che rinuncerebbero a una quota importante dell'assegno mensile, pur di accedere alla pensione anticipata, senza per questo ledere il diritto sacrosanto di altre lavoratrici di scegliere altrimenti.

Sulla base dei "5 punti" sono state inviate due lettere, rispettivamente al Presidente della Repubblica Mattarella sia al Ministro del Lavoro Poletti.
E proprio al Ministero del Lavoro, all'inizio di ottobre, una delegazione formata da due amministratrici e un' iscritta ha incontrato due esponenti dello staff del Ministro Poletti. In quell'occasione, sono state date loro rassicurazioni generiche sul fatto che le proposte verranno prese in considerazione.

Come si legge in alcune note del gruppo, mettere mano alle pensioni non è una semplice questione contabile o finanziaria, perché "ad andarci di mezzo" è la vita vera, quella più gelosa e intima delle persone, tra l'altro in periodi dell'esistenza in cui si comincia a essere più "indifesi".
Ma se "non ci sono le risorse?". "Obiezione classica, sospirano le donne, "Ecco il suggerimento: una seria spending review, che ad esempio dimezzi radicalmente i costi della politica. Dal canto nostro, ecco la proposta che ci sentiamo di fare: si eliminino le trattenute previdenziali dai nostri stipendi e si lasci a noi la scelta di come investire sulla nostra previdenza".

Capaci e determinate, le donne sono ben decise a "non farsi prendere in giro". Ciò cui si riferiscono sarebbe l'ipotesi, circolata da qualche tempo, che riguarderebbe l'innalzamento dell'età minima di Opzione donna a 62 anni e 35 di contributi. Due enormi iniquità, secondo il Gruppo, come scrivono al ministro Poletti, "che andrebbero ad aggiungersi alle già tante e vistose che si sono accumulate negli anni sul nostro sistema pensionistico, come dichiarato dal Prof. Boeri all'atto del suo insediamento alla Presidenza dell'Inps".

La prima obiezione riguarda la "totale assenza di gradualità tra l'Opzione Donna 57+35 e quella ventilata 62+35. Un baratro di ben 5 anni che andrebbero a sperequare le donne nate magari a distanza di pochi giorni una dall'altra". Inoltre, se si alzasse l'età a 62 anni, che ne sarebbe del principio fondante di Opzione donna (occuparsi di genitori anziani e nipotini)? Le ragioni anagrafiche ne farebbe giustizia
La seconda obiezione: se l'ipotesi avanzata contenesse (come sembrerebbe) la "rigidità dell'Opzione 62+35", si avrebbero alcune donne in pensione anticipata con 35 anni di contributi, ma molte altre che, a 62 anni, supererebbero abbondantemente i 40.
La campagna di Opzione Donna 2018 continua. In alcuni video e fotografie pubblicate sui social, molte delle iscritte ci hanno letteralmente "messo la faccia", raccontando le loro storie. Inoltre, sono stati istituiti presidi davanti alle Prefetture di tutta Italia a sostegno delle loro ragioni. E in attesa di una risposta dal Presidente Mattarella, sono in calendario altre iniziative, tra cui una gentile, ma fermissima, manifestazione a Roma.

Tazzina

Un'azione di incoming che porterà sul territorio una decina di buyers tedeschi e un business day al quale hanno aderito 135 aziende. Venerdì 23 ottobre, al PalaPanini si svolgeranno gli incontri di Creiamo Valore, l'evento di matching aziendale dedicato alle micro, piccole e medie imprese, all'interno delle iniziative dell'Associazione modenese per celebrare i suoi 70 anni. -

Modena, 22 ottobre 2015 -

Per una volta non sarà la pallavolo la protagonista del PalaPanini. Il colpo d'occhio, venerdì 23 ottobre, lo darà il centinaio di tavoli su cui si svolgeranno gli incontri di CREIAMO VALORE, l'evento di matching aziendale dedicato alle micro, piccole e medie imprese. Che hanno risposto davvero numerose all'iniziativa organizzata da CNA: saranno 135, infatti, le aziende presenti, rappresentate da oltre 250 operatori – titolari, amministratori, funzionari - che daranno vita ad oltre 1.000 incontri per circa 500 ore di incontri individuali.

"In una giornata solo – osserva Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – gli imprenditori di tantissime imprese avranno così l'occasione di allacciare rapporti commerciali che altrimenti richiederebbero un grande dispendio di tempo e ingenti investimenti.
In questo modo, invece, dalle 9.30 alle 19, le imprese potranno confrontarsi per offrire prodotti e servizi, ma anche individuare nuovi partner con i quali sviluppare idee e progetti.
Ad accompagnare la giornata una serie di seminari che permetteranno di sviluppare alcuni temi importanti nella gestione aziendale. Gli esperti della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, ad esempio, si soffermeranno sui contratti di rete, l'internazionalizzazione e i finanziamenti agevolati per il PMI. Il broker assicurativo Assiteca, invece, approfondiranno i temi dell'assicurazione dei crediti e della tutela legale e della responsabilità civile dei CDA. "Insomma – continua Venturi – cercheremo di andare oltre alle finalità commerciali e produttive, contribuendo a fornire elementi utili allo sviluppo aziendale".

Questo "business day", peraltro, vuole essere solo un primo passo verso una serie di attività in grado di consentire alle imprese di ampliare il proprio mercato e le proprie relazioni. "Nelle prossime settimane – continua il presidente di CNA Modena – presenteremo, infatti, un market place virtuale, una vera e propria business community, nella quale le imprese potranno fare affari tra di loro, reperire informazioni, consultare banche dati. E presentarsi ai consumatori, visto che questo mercato virtuale avrà anche una funzione vetrina".
Particolarmente significativo il fatto che CREIAMO VALORE vada al di là dei confini provinciali. "L'iniziativa – sottolinea Venturi - è infatti la prima tappa di un percorso che porterà all'organizzazione di eventi simili anche a Bologna, Reggio Emilia e Pistoia, realtà con le quali abbiamo condiviso le finalità e l'organizzazione di questa iniziativa".

Non è quindi casuale che circa un 20% delle iscritte arrivino da fuori Modena (non solo Bologna, Reggio Emilia e Pistoia, ma anche Mantova, Belluno, Pesaro, Ancona, persino da Germania e Francia). Per ciò che riguarda i settori produttivi, invece, il 70% delle aziende appartengono al mondo della subfornuitura manifatturiera (meccanica e plastica), mentre il 30% viene dal settore dei servizi (consulenza, ict, trasporti, eccetera).

Assieme a questa iniziativa CNA ha organizzato l'arrivo sul nostro territorio di una decina di buyers tedeschi del settore agroalimentare che faranno visita a numerose imprese modenesi (43 gli incontri programmati), oltre a visitare le bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche del nostro territorio. "Quello che abbiamo voluto fare con questa iniziativa – conclude Venturi – è celebrare il settantesimo della costituzione di CNA mettendoci davvero al servizio delle imprese e del territorio, perché la nostra storia e il nostro futuro passano da entrambi questi fattori, l'economia e la comunità. Il successo e la ricchezza modenesi sono arrivati quando la prima e la seconda hanno saputo svilupparsi insieme, in armonia e anche i successi futuri dipenderanno da queste sinergie. Credo di poter dire che CNA, abbia saputo recitare un ruolo importante in questa direzione, un ruolo che vogliamo continuare a svolgere in futuro, anche con iniziative come queste".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Spinta all'export: oggi e domani le imprese della meccanica e della subfornitura si misureranno con il mercato tedesco e austriaco. -

Reggio Emilia, 19 ottobre 2015 -

E' un mese di ottobre decisamente segnato da una spinta all'export quello che sta vivendo la Camera di Commercio di Reggio Emilia.
A pochi giorni di distanza dall'incoming con un gruppo di operatori commerciali canadesi e in contemporanea con quello relativo all'agroalimentare che interessa una delegazione di buyer di Paesi dell'area asiatica (Singapore, Hong Kong, Thailandia e Malaysia), oggi, lunedì 19 e martedì 20 ottobre le imprese della meccanica e della subfornitura si misureranno con il mercato tedesco e austriaco.

Il 20, in particolare, sarà a Reggio un gruppo di operatori commerciali dei due Paesi per una serie di incontri b2b con imprese reggiane e modenesi (l'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Modena e la sua azienda speciale Promec), mentre oggi è in programma un incontro finalizzato a tutte le aziende del comparto, cui saranno offerte indicazioni e informazioni specifiche proprio sul mercato tedesco e austriaco riguardante meccanica e subfornitura.

L'incontro - gratuito - rientra nei periodici focus che l'Ente camerale propone alle imprese reggiane per analizzare le opportunità sui diversi mercati esteri e offrire indicazioni (da quelle legali e contrattualistiche, fino alla ricerca online dei buyer di riferimento) utili ad accrescere l'efficacia delle strategie commerciali sui mercati internazionali.

In questo contesto, il peso di Germania e Austria appare evidente. I mercato tedesco, infatti, è a vertici della graduatoria dei Paesi di destinazione delle esportazioni reggiane, con un valore superiore agli 1,2 miliardi e una crescita che nel primo trimestre 2015 si è attestata all'1,3%; l'Austria, dal canto suo, importa prodotti reggiani per 206 milioni di euro, e nel primo semestre 2015 ha fatto registrare una crescita del 2,5%.
Al seminario di oggi - in programma alle 14,30 a Palazzo Scaruffi, in via Crispi, nel centro cittadino – interverrà alle ore 15,15 Alessandra De Santis, vicesegretario generale della Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte.

(Fonte:Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Dare impulso alla nascita di nuove attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Destinatari: le persone in difficoltà ad accedere a tradizionali finanziamenti, quindi giovani, donne, stranieri ed espulsi dal mondo del lavoro desiderosi di trasformarsi da ex dipendenti a lavoratori. -

Parma, 19 ottobre 2015 -

Un milione di euro di microcredito erogati a 64 attività in Emilia Romagna, negli ultimi 10 mesi da Cofiter (Confidi terziario Emilia Romagna) nell'ambito dell'operazione microcredito lanciata lo scorso autunno col Fei (Fondo Europei per gli investimenti) per dare impulso alla nascita di nuove attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Numeri, al 30 settembre, che soddisfano i vertici Cofiter, che diretta da Marco Barbero e presieduta da Marco Amelio - oltre 30 mila associati e una consolidata collaborazione con le reti Confcommercio Confesercenti, puntualizzano che «si tratta di realtà che soddisfano carenze e capaci di guardare al futuro».

Per le quali «si è attuato dunque un principio di selezione basato sulla prospettiva di longevità - sottolinea Amelio - e di cui, dall'agenzia web a un centro estetico passando per una moderna merceria, interi quartieri ravvisano l'esigenza ma che 10 anni fa erano completamente oscurate dalla grande distribuzione».

Con un secondo obiettivo, affatto trascurabile. Destinatari sono infatti quanti hanno difficoltà ad accedere a tradizionali finanziamenti, quindi giovani, donne, stranieri ed espulsi dal mondo del lavoro desiderosi di trasformarsi da ex dipendenti a lavoratori. Delle 64 aziende, anche individuali, ben 51 sono start up, «il che ci rende molto soddisfatti - dichiara Amelio - e conferma che abbiamo intercettato un bisogno di realizzazione personale che va di pari passo con il sostegno all'economia reale». La prevalenza, pari al 40 per cento, riguarda il commercio, seguono il turismo, i servizi, l'artigianato. Ancora, a mettersi in gioco sono soprattutto le donne, che superano il 50 per cento.

Domani, giovedì 15 ottobre, in CNA Provinciale una giornata di presentazione di corsi per disoccupati finalizzati all'inserimento nel mondo lavorativo di figure specializzate. -

Modena, 14 ottobre 2015 -

Prende il via la nuova offerta formativa di CNI-ECIPAR (ente di formazione qualificato di CNA Modena), ideata in stretta collaborazione con le imprese e dedicata a persone inoccupate e disoccupate, giovani o adulte, finalizzata all'inserimento di figure qualificate e richieste sempre di più oggi dal mondo lavorativo.
I corsi, riservati ai residenti o domiciliati in Regione Emilia Romagna, sono gratuiti perché finanziati con il contributo del Fondo Sociale Europeo. Saranno realizzati da novembre 2015 con una durata variabile da 300 a 600 ore a seconda del percorso scelto e una parte di attività di stage da realizzarsi presso aziende del settore di riferimento.
Tra le offerte formative proposte troviamo tecnico della domotica, modellista di pelletteria, progettista meccanico esperto in stampa 3d e prototipazione rapida e operatore della lavorazione carni e insaccati.
La giornata di presentazione dei corsi si terrà domani - giovedì 15 ottobre - alle ore 15.00, presso la sede di CNA provinciale in via Malavolti 27 a Modena. I coordinatori dei corsi di CNI-Ecipar si renderanno disponibili a fornire a tutti gli interessati le informazioni utili e ad illustrare nel dettaglio contenuti e calendari delle attività.
Per partecipare è necessaria l'iscrizione sul sito www.cniecipar.com
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Vania Spezzani di CNI-Ecipar al numero 059-269800, oppure tramite e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

InTandem e Stars&Cows, due delle cooperative costituite grazie a Imprendocoop 2014, incontrano il pubblico per raccontare la loro esperienza e scambiare idee con le persone interessate a creare nuove cooperative in settori innovativi. -

Modena, 14 ottobre 2015

Si presentano al pubblico due delle cooperative nate dalla prima edizione di Imprendocoop, il progetto di Confcooperative Modena per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità. L'evento è in programma domani - giovedì 15 ottobre - alle 18.30 presso lo spazio Coop Working (11 esimo piano palazzo Europa, via Emilia Ovest 101, Modena).

I soci di InTandem e Stars&Cows, due delle cooperative che si sono costituite grazie a Imprendocoop 2014, incontrano il pubblico per raccontare la loro esperienza e scambiare idee con le persone interessate a creare nuove cooperative in settori innovativi. Ricordiamo che Confcooperative Modena mette a disposizione degli aspiranti cooperatori un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Come la prima, anche la seconda edizione di Imprendocoop è stata sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe. Il progetto è patrocinato dal Comune di Modena e sostenuto da Emil Banca. A questi soggetti si uniscono quest'anno l'Università di Modena e Reggio Emilia e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese.

Imprendocoop si sviluppa tra autunno 2015 e primavera 2016. È prevista la selezione finale di tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. I progetti vincenti potranno avere, inoltre, uno spazio co-working per sei mesi, servizi amministrativi, fiscali ed elaborazione servizi del personale gratuiti per tutto il 2016, accesso ai servizi di Confcooperative Modena, agevolazioni per i finanziamenti di Emil Banca. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa e all'adesione a Confcooperative Modena. La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it  e termina il 31 ottobre. Info: tel. 059.384602

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Inaugurata ieri dal vescovo Erio Castellucci la sala polivalente del centro parrocchiale S. Francesco. La struttura è stata costruita dalla cooperativa Fontanaluccia Formigine. -

Modena, 12 ottobre 2015 -

È stata costruita dalla cooperativa edile Fontanaluccia la nuova struttura della parrocchia di Formigine inaugurata ieri – domenica 11 ottobre – alla presenza dell'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci. Si tratta della sala polivalente del centro parrocchiale S. Francesco, che comprende già un edificio con cappella e sale per il catechismo, spogliatoi e campi da calcio in erba sintetica.

La nuova struttura, intitolata a Clementina Secchi (uccisa a 14 anni nel 1884 mentre rincasava dalla messa), occupa una superficie di 920 metri quadrati e può contenere 500 persone. È composta da un porticato, atrio, salone, palcoscenico, retropalco, balconata, area bar, cucina, interrato, tre aule al primo piano e quattro zone per i servizi igenici; tutti i livelli sono serviti da ascensore. La sala polivalente sarà utilizzata per le attività di aggregazione, formazione e pastorale organizzate dalla parrocchia di Formigine, che è la più grande in Emilia-Romagna. La cooperativa Fontanaluccia ha realizzato le fondazioni e la struttura in cemento armato, i muri e il solaio, gli intonaci e i cappotti termoisolanti, la posa dei pavimenti e ha fornito l'assistenza agli impianti.

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Aderente a Confcooperative Modena, la Fontanaluccia è specializzata in edilizia, sia nuova che ristrutturazioni, e ha quindici dipendenti, tutti soci. La cooperativa ha recentemente festeggiato il 70 esimo anniversario di costituzione, essendo stata fondata il 21 agosto 1945 nell'omonima frazione di Frassinoro per iniziativa di don Mario Prandi, il sacerdote reggiano (scomparso nel 1986) fondatore delle Case della Carità.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Gran finale con il settore del Turismo. Oltre 30 cooperative allo stand di Confcooperative e centinaia di partecipanti alle diverse iniziative proposte. -

Parma, 12 ottobre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo -

Si è chiusa, ieri, la settimana da protagonista in Expo di FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Sette giorni che hanno dato la possibilità a decine di cooperative di presentarsi, grazie a momenti di intrattenimento e di approfondimento, spettacoli ed eventi.

A seguire le testimonianze del settore Sport, sabato, la giornata è stata dedicata alle cooperative scolastiche. Sono circa 200, gestiscono scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti di formazione professionale e sono attive in vari settori educativi. Nello stand di Confcooperative hanno dato vita ad un momento di confronto sui grandi temi dell'Expo spiegati ai ragazzi.

"L'EXPO e' stata un'esperienza unica per le cooperative scolastiche che l'hanno visitata - ha dichiarato Giuseppe Negro, responsabile del settore scuole e formazione della Federazione -. La possibilità' per i ragazzi di conoscere mondi e culture diverse ha suscitato in loro il desiderio di approfondire questo incontro con l'altro. Si favorisce cosi' anche l'attivita' scolastica che si basa sullo stupore e sul desiderio di conoscenza. La fatica delle code e ' stata ampiamente ripagata da quello che hanno visto."
"Ci preme rammentare - ha proseguito Negro- come le scuole gestite in forma cooperativa rappresentino un valido percorso educativo e costituiscano un'assunzione di responsabilità' per quelle famiglie ed insegnanti che le hanno create e che ogni giorno si impegnano con passione per la crescita del nostro capitale umano".

Sabato pomeriggio, CO.PA.T., cooperativa del settore culturale che svolge anche attivita' di didattica museale, ha dato vita ad un laboratorio sul tema "Chiare, fresche e dolci acque", per i piccoli dai 4 ai 10 anni. L'acqua come soggetto dell'attività: dal colore alla sensazione.

Ieri, domenica 11 ottobre, Cascina Triulza è stata la sede del gran finale, con il settore del Turismo. Una giornata conclusiva con oltre 30 cooperative allo stand di Confcooperative e centinaia di partecipanti alle diverse iniziative proposte.

 La cooperativa FASE ha presentato il progetto "Firenze è Experience", un progetto turistico che guarda alla sostenibilità delle attività proposte: "Insieme ad altri soggetti del territorio - ha spiegato Marco Tortora - vogliamo proporre delle iniziative e dei nuovi percorsi che abbiano al centro la sostenibilità e la responsabilità sociale".
 Ancora protagonista anche la musica, con la Banda della Cooperativa Verde Azzurra di Galliate. "Siamo una cooperativa storica - ha spiegato il Presidente Italo Fonio - nata nel 1945, oggi siamo impegnati nella formazione musicale e vogliamo far crescere giovani con valori e principi sani".

Nel pomeriggio un simbolico viaggio in Liguria con la cooperativa Costa Balenae. "Proponiamo laboratori di educazione ambientale alle scuole - ha commentato Barbara Nani -. La cooperativa nasce dalla passione di alcuni biologi e naturalisti che hanno cercato di raccontare la bellezza del Mar Ligure. Oggi guardiamo a un nuovo progetto con una barca green per attività alla scoperta delle bellezze naturalistiche del nostro mare".
 Nel pomeriggio, le esperienze di Contrada 34, un esempio di workers buyour, una cooperativa al femminile che ha presentato la propria attività nel settore dei viaggi, con una particolare attenzione al turismo responsabile e sostenibile.
 Sempre nel settore turistico, la cooperativa Fo.b.a.p: "Abbiamo un nuovo importante progetto - ha spiegato il responsabile Valter Chiari - con l'Ostello Villa dalla Rosa del Garda. Un ostello per persone con disagio psichico che vuole promuovere una bella esperienza di inclusione sociale". 
Ci si sposta poi nell'Alto Adige, con la cooperativa Frazlab. "Abbiamo voluto presentare una nuova guida ai luoghi più cool e interessanti del nostro territorio. Una guida per un turista curioso, che va alla ricerca di posti non ancora così conosciuti".




A conclusione della settimana, il commento del Presidente Nazionale FederCultura Turismo Sport, Andrea Ferraris -. Molte cooperative hanno potuto presentare i propri progetti e farsi conoscere attraverso spettacoli ed eventi. Il risultato è stato sorprendente: un quadro davvero variegato di iniziative che ha mostrato la ricchezza di idee e la creatività delle cooperative di FederCultura, la qualità e la passione nel lavoro di ciascuno, i valori e i principi della buona cooperazione. Questo ci porta a confermare l'impegno per la crescita delle nostre cooperative, a stretto contatto con i propri territori. Noi continueremo in questo percorso di scoperta delle nostre cooperative che meritano di essere valorizzate sempre di più".




Dai prossimi giorni, sul canale youtube FederCultura Turismo Sport saranno disponibili tutte le clip con gli approfondimenti della settimana in Expo.

Venerdì, 09 Ottobre 2015 12:12

Modena - CNA crea valore

L'Associazione presenta una serie d'iniziative volte a dare nuove opportunità commerciali alle imprese del territorio modenese: un meeting di affari pensato per la filiera della subfornitura e un'iniziativa buyer stranieri per l'agroalimentare. -

Modena, 09 ottobre 2015 -

Sempre più frequentemente le imprese chiedono nuove opportunità: opportunità per fare affari, per crescere, per sviluppare collaborazioni, idee, progetti. CNA ha voluto dare una risposta in questa direzione organizzando, venerdì 23 ottobre al PalaPanini di Modena, CREIAMO VALORE, un evento dedicato alle micro e alle piccole e medie imprese che vogliono fare affari, condividere idee e progetti, estendere le proprie relazioni commerciali.

Una proposta che sta raccogliendo il consenso delle imprese, visto che, a poco meno di venti giorni dall'evento, sono più di una ottantina le imprese che, ad oggi, hanno aderito a questa iniziativa, il 70% appartenenti al mondo della meccanica, le rimanenti di diversi settori di servizio alle imprese: consulenza, logistica, informatica, reti. Aziende non solo modenesi, visto che tra le iscritte oltre il 30% arriva da fuori provincia (Bologna, Reggio Emilia, Parma) e addirittura da altre regioni (Pesaro, Mantova, Belluno, finanche un'impresa tedesca).
Di particolare significato l'adesione di importanti imprese manifatturiere, che parteciperanno all'iniziativa per selezionare eventuali nuovi fornitori. Fra queste ricordiamo la Modena Parts (produzione ricambistica macchine movimento terra, Modena), la Mix srl (macchine per il mescolamento e la filtrazione, Cavezzo), la Steelcom Fittings(produzione tubi in acciaio, Ostiglia), la Ptl (carpenteria metallica e montaggi, Mirandola), la Protesa (Gruppo Sacmi, Bologna), l'Eurocold (produzione di sistemi refrigeranti, Bomporto), la Worgas (bruciatori, Formigine), l'Unimac-Gherri (Reggio Emilia), e la Var Group (Pistoia).

"Si tratta della prima volta che sul nostro territorio è organizzata un'iniziativa di questo tipo, studiata appositamente per le micro, piccole e medie imprese, che potranno, in una sola giornata, avere contatti che normalmente si ottengono in molti mesi di trattativa a costi molto rilevanti", commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena.

Questo, peraltro, è l'obiettivo della giornata, durante la quale gli imprenditori avranno a loro disposizione nove ore per conoscersi e fare business attraverso incontri individuali di 25' minuti ciascuno sulla base di un calendario elaborato con il coinvolgimento delle imprese partecipanti.

COME FUNZIONA

Le aziende che aderiscono a CREIAMO VALORE 2015 si registrano sul sito dell'evento presentando la loro attività, i prodotti e servizi, i vantaggi delle proprie offerte, le proprie aspirazioni e idee i propri interessi nell'incontrare altre aziende. E' qui che l'Azienda propone anche quello che può fare per gli altri e con gli altri; ogni impresa, cioè, mette in rete la propria capacità di richieste e di offerte e, analizzando i propri bisogni, individua tra le imprese partecipanti, quelle che maggiormente desidera incontrare. I partecipanti avranno a disposizione una settimana, nel periodo antecedente all'evento, per inviare tramite il sito web www.creiamovalore.eu  una richiesta di contatto all'azienda che desidera incontrare. Se l'azienda invitata conferma anch'essa il suo interesse all'incontro, tramite uno specifico software, sarà organizzato l'appuntamento informando sull'ora e il numero di tavolo dell'incontro. Dall'incrocio tra la richiesta d'incontro e l'accettazione di quest'ultimo, ogni azienda partecipante ottiene in tempo reale un'agenda di appuntamenti personalizzata e dettagliata per il giorno dell'evento.

In più, i partecipanti potranno seguire seminari su temi attinenti alla gestione d'impresa (finanziamenti, tutela assicurativa, sicurezza, formazione...). A fornire consulenza in questo ambito saranno prestigiosi compagni di viaggio come la BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA e ASSITECA, primario broker assicurativo.
Il tutto a prezzi davvero accessibili: iscriversi (c'è tempo sino al 16 ottobre, direttamente sul sito www.creiamovalore.eu ) costa infatti 150 € per le imprese associate a CNA, 250 € per le non associate.

Creiamo Valore, iniziativa che gode del patrocinio della Provincia di Modena, sarà arricchita da un'attività di incoming dedicata alle aziende agroalimentari: una decina di operatori di lingua tedesca, infatti, tra il 21 ed il 23 ottobre sono attesi da visite presso aziende modenesi selezionate, oltre che da tour turistici e momenti culturali. Un'azione che s'inserisce nel novero di quelle iniziative che fanno riferimento all'Expo di Milano.

"Non si tratta dell'unica attività nella quale siamo impegnati per dare opportunità alle imprese della filiera della subfornitura – spiega ancora Venturi - Stiamo lavorando, ad esempio, a una business community virtuale e ad altre attività che consentano alle imprese di migliorare la reciproca conoscenza e allargare i rispettivi mercati. E' con questo obiettivo che a luglio si è svolta la prima edizione di Exchange, un progetto voluto dal nostro settore che segue le imprese della comunicazione per contribuire a diffondere la cultura dell'ict tra le imprese – nel caso specifico si parlò di e-commerce e dintorni – promuovendo nel contempo le professionalità delle aziende modenesi che lavorano in questo campo".

"Peraltro – continua il presidente di CNA – molte di queste iniziative hanno un respiro extra provinciale. Creiamo Valore, ad esempio, rientra nell'ambito di un road show che farà tappa nei prossimi mesi a Bologna, Reggio Emilia e Pistoia".

(fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il 7 ottobre, in occasione del "Salone della CSR e dell'innovazione sociale", svoltosi presso l'Università Bocconi di Milano, la premiazione della cooperativa reggiana, scelta tra 124 imprese provenienti da tutt'Italia. -

Reggio Emilia, 8 ottobre 2015 -

Una realtà reggiana di rilievo locale e nazionale in ambito sociale ed assistenziale, la cooperativa Coopselios, si è aggiudicata il premio Unioncamere "Grande Impresa Responsabile" ed è stata premiata ufficialmente in occasione del Salone della CSR e dell'innovazione sociale il 7 ottobre scorso, assicurandosi anche un cortometraggio promozionale sulla sua attività, di 6 minuti, realizzato da Sky Reteconomy.

Alla premiazione era presente, in rappresentanza della Giunta della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Lorenzo Giberti, all'interno dell'organismo camerale delegato ad innovazione, ricerca e formazione.
L'iniziativa "Premio Impresa Responsabile" è stata lanciata per la prima volta quest'anno a livello nazionale da Unioncamere, in collaborazione con Terzocanale e con il Salone della CSR e dell'innovazione sociale, con il contributo delle Camere di Commercio, per valorizzare l'impegno delle imprese che sanno conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali ed ambientali, creare modelli di sviluppo sostenibile, facilitare il dialogo tra attori della filiera nel rispetto della trasparenza e della legalità.

Coopselios si è distinta sin dal 1984 per questo impegno su più fronti, sviluppando la propria attività in ambiti assistenziali modulati secondo le differenti necessità dell'utenza, dagli anziani al settore infanzia, dal settore disabili alle problematiche giovanili, con una strategia aziendale che, pur con la crescita dimensionale della propria struttura avvenuta negli anni, ha sempre posto innanzi a tutto i principi di Responsabilità Sociale d'Impresa, l'impegno per la trasparenza e la legalità, il rispetto per l'ambiente, la qualità delle condizioni di lavoro e la centralità delle risorse umane, nonché la trasparenza nei rapporti con il mercato ed il coinvolgimento della comunità.

(fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

incontro di approfondimento su Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e giunto alla seconda edizione. -

Modena, 7 ottobre 2015

Aperitivo Imprendocoop domani – giovedì 8 ottobre – alle 17.30 al Bar Malagoli – Bottega Storica, in via Carteria 74 a Modena. Si tratta di un incontro di approfondimento su Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e giunto alla seconda edizione.

La centrale cooperativa di palazzo Europa mette a disposizione delle persone interessate a costituire cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Come la prima, anche la seconda edizione di Imprendocoop è stata sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena. Il progetto è patrocinato dal Comune di Modena e sostenuto da Emil Banca. A questi soggetti si uniscono quest'anno l'Università di Modena e Reggio Emilia e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Domenica, 04 Ottobre 2015 09:32

Cara vendemmia quanto mi costi!

Se cotanto zelo zelo fosse stato riservato ai controlli estivi forse si sarebbe risparmiata qualche vita. Ma se l'irruzione fosse stata riservata a Sting nella sua bella tenuta chiantigiana, cosa sarebbe accaduto? Buonsenso cercasi disperatamente!

Parma - 04 ottobre 2015

Anche chi non fosse nato in campagna associa la vendemmia a una festa che travolge da nord a sud e da est a ovest ogni contrada d'Italia.

Gli inviti si sprecano per andare a dare "una mano" a quello o a quell'altro amico al solo scopo di starsene in compagnia a godersi gli ultimi scampoli d'estate con temperature miti accompagnate dai caldi colori autunnali. Così dovrebbe averla pensata anche il pensionato cuneese, possessore di un vigneto, quando decise di invitare gli amici per celebrare l'antico rito della vendemmia. Ma si sa non sempre le ciambelle vengono con il buco e quella che doveva essere una giornata di festa si è trasformata in incubo.

Circondati dai Carabinieri e dai funzionari dell'ispettorato del lavoro che, conti alla mano, con l'accusa di avere favorito il lavoro nero hanno affibbiato al 63enne una multa di 19.500€ corrispondente a 3.900€ per ogni "lavoratore irregolare" trovato all'opera.

Ci sarebbe da ridere a crepapelle se quest'estate non fosse stata funestata da una quindicina di morti sui campi di lavoro.
Una piaga, quella del caporalato e del conseguente sfruttamento lavorativo, che deve essere contrastata con forza e determinazione ma non può esprimersi come nel caso del signor Battista Battaglino di Granera, nel cuore del Roero, che prima di tutto mette in ridicolo l'onorata Arma e l'ispettorato stesso.

Un episodio che alimenta la rabbia collettiva e allontana sempre più il cittadino dalle dalle istituzioni.

Il primo pensiero che ha attraversato le menti dei beceri cittadini è stato: perché è accaduto in Piemonte e non in Puglia o Calabria o Sicilia? Ma se tanto zelo fosse stato esercitato lo scorso agosto si sarebbero potute salvare alcune vite?

Credo si debba recuperare, anche nell'esercizio delle funzioni pubbliche, la regola d'oro del buonsenso e allora molto ricomincerebbe a girare nel verso giusto.

Fortunatamente, seppure tardivamente, il Ministero è intervenuto lo scorso giovedì e come riporta La Stampa è stato proprio il segretario generale del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi a dichiarare «C'è stato l'incontro alla Direzione territoriale di Cuneo, a seguito della verifica ispettiva. Al riscontro delle carte, la situazione è stata chiarita, anche in ciò che poteva lasciare margini di dubbio. Si è accertato che nella vigna con il proprietario c'erano un nipote e la compagna, insieme con un amico di famiglia e un'altra persona. Nessuno legato da rapporti di lavoro dipendente».

Tutto è bene ciò che finisce bene ma come l'ha chiarito il Ministero potevano benissimo chiarirlo i rappresentanti della funzione pubblica intervenuti in azienda. Una pubblicità negativa che, nonostante la marcia indietro, non giova ai rapporti tra i due schieramenti sempre più contrapposti: cittadini e istituzioni.

Chissà cosa sarebbe potuto accadere a Sting, che addirittura chiedeva 262€, se avessero fatto l'irruzione mentre gli ospiti raccoglievano le sue uve e le sue olive nella splendida tenuta chiantigiana. O forse che il lavoro da Sting è considerato antistress mentre dai contadini è in nero oppure, terza ipotesi, che "No, sui Police non si può!"

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Note: a onor del vero Sting offriva anche altri servizi professionali nell'ambito dell'enoturismo.

Buonsenso: Capacità naturale dell'individuo di valutare e distinguere il logico dall'illogico, l'opportuno dall'inopportuno, e di comportarsi in modo giusto, saggio ed equilibrato, in funzione dei risultati pratici da conseguire (Hoepli)

L'iniziativa - voluta da Fondazione Mission Bambini, Fondazione Canali Onlus, Fondazione San Zeno e UniCredit Foundation – darà un'opportunità d'impiego 
a tanti giovani senza lavoro. A titolo gratuito Manageritalia Milano - Gruppo Volontariato Professionale accompagnerà i vincitori nella realizzazione dei progetti. Il Bando "Occupiamoci!" è aperto dal 28 settembre al 6 novembre. -

Parma, 2 ottobre 2015 -

Come favorire l'occupazione giovanile nel nostro Paese? Sostenendo chi fa impresa, ma lo fa senza scopo di lucro e puntando - naturalmente - sui giovani. La risposta arriva dalle quattro Fondazioni private promotrici del Bando Nazionale "Occupiamoci!" edizione 2015: Fondazione Mission Bambini, Fondazione Canali Onlus, Fondazione San Zeno e UniCredit Foundation.

I fondi messi a disposizione attraverso il Bando – pari a 600.000 euro – serviranno a favorire l'inserimento lavorativo di giovani disoccupati tra i 16 e i 29 anni d'età, attraverso il sostegno ad attività imprenditoriali gestite da organizzazioni del privato sociale. I progetti d'impresa dovranno essere finalizzati all'avvio di nuove attività o allo sviluppo di attività esistenti e dovranno avere tutte le carte in regola per stare sul mercato con successo. Potranno interessare qualsiasi settore, a titolo d'esempio: ristorazione, cultura, arte, turismo, e-commerce, agricoltura, produzione di beni e servizi in genere.

Le organizzazioni proponenti, caratterizzate per l'assenza di scopo di lucro, dovranno essere costituite da almeno due anni e i progetti d'impresa proposti dovranno avere una durata minima di 18 e massima di 24 mesi. Le richieste che rispetteranno i requisiti formali, verranno classificate in tre graduatorie separate, sulla base dell'area geografica di realizzazione del progetto (Nord, Centro, Sud Italia). Questo per garantire una distribuzione omogenea su tutto il territorio nazionale delle risorse disponibili.

I vincitori beneficeranno di un contributo massimo di 70.000 euro e comunque non superiore all'80% del costo complessivo del progetto. Manageritalia Milano - Gruppo Volontariato Professionale, partner tecnico dell'iniziativa, a titolo gratuito accompagnerà le organizzazioni selezionate nella fase realizzativa dei progetti, con particolare cura agli aspetti di gestione economica ed organizzativi.
I promotori – che nel Bando hanno trovato lo strumento ideale per unire risorse e competenze maturate singolarmente nel contrasto alla disoccupazione giovanile – vogliono scommettere su attività d'impresa che, oltre a dare lavoro ai giovani, siano solide dal punto di vista economico e offrano buone prospettive future di impiego stabile. Una scommessa importante per il nostro Paese, considerato che in Italia la disoccupazione giovanile rimane ancora sopra la soglia del 40% (dato Istat). E, soprattutto, una scommessa che si può vincere, come dimostrano i risultati dell'edizione 2013 del Bando "Occupiamoci!" che ha finanziato 14 progetti (selezionati tra 270 richieste pervenute) dando un'opportunità di lavoro a più di 100 giovani in condizione di svantaggio sociale (che hanno abbandonato gli studi, in carico ai servizi sociali, affetti da disabilità fisiche o psichiche, minori immigrati non accompagnati).

Per partecipare al Bando Nazionale "Occupiamoci!" edizione 2015 presentando un progetto di impresa sociale c'è tempo fino a venerdì 6 novembre (ore 12.00). Il Bando integrale e la modulistica sono consultabili online a partire da lunedì 28 settembre, sui siti internet: www.missionbambini.org, www.canali.com/fondazione, www.fondazionesanzeno.org, www.unicreditfoundation.org

Le dichiarazioni dei promotori del Bando Nazionale "Occupiamoci!" edizione 2015

"La disoccupazione giovanile in Italia - dichiara Goffredo Modena, Presidente di Fondazione Mission Bambini – rimane stabilmente sopra la soglia del 40%. Dal 2011 Mission Bambini è impegnata per dare ai giovani del nostro Paese l'opportunità di muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Ora grazie al Bando 'Occupiamoci!' facciamo ancora una volta fronte comune con altre Fondazioni private italiane per offrire concrete possibilità di impiego ai nostri giovani, perché un Paese ha futuro solo se lo hanno le sue giovani generazioni".

"Crediamo fortemente che un'iniziativa come 'Occupiamoci!' – dichiara Maria Grazia Canali, Presidente di Fondazione Canali Onlus - possa dare un supporto concreto ai problemi relativi all'occupazione giovanile, in perfetta sintonia con quella che è la linea guida della Fondazione Canali Onlus - 'fare la differenza e farla adesso'. Solo così si può dare un contributo vero sul fronte sociale".
"Alla luce della situazione di crisi nel mondo del lavoro in Italia che colpisce in particolare la fascia giovanile – dichiara il Dott. Sandro Veronesi, Presidente di Fondazione San Zeno Onlus e fondatore del Gruppo Calzedonia – sono convinto che la creazione e lo sviluppo di iniziative economiche possano dare un impulso positivo alla costruzione di una propria autonomia economica e di pensiero a quei giovani che si trovano a porre le basi per il loro futuro".

"Attraverso la nostra esperienza di fondazione corporate – dichiara Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation – abbiamo potuto verificare come l'impegno solidale e civile, sostenuto da progetti innovativi, si possa tradurre in impresa moderna, sostenibile e competitiva. In questo senso, investire in impresa sociale può contribuire anche a creare concrete opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro e quindi indicare dei possibili nuovi percorsi per dare una svolta al problema occupazionale".

"I nostri Manager – dichiara Giancarla Bonetta, Coordinatrice del Gruppo Volontariato Professionale di Manageritalia Milano - condividono l'iniziativa "Occupiamoci!" per sostenere i giovani e per realizzare un passaggio generazionale di competenze. L'esperienza accumulata in decenni di attività di gestione d'azienda è il patrimonio che i giovani imprenditori riceveranno in dote dai nostri volontari, esperienza del tutto indispensabile al nostro Paese per affrontare le sfide di oggi e di domani".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Letizia Sandri coordina l'Area Commerciale di Carpi, in cui UniCredit è banca di riferimento con 23 agenzie e 1 Centro Corporate. -

Carpi, 2 ottobre 2015 - 

Letizia Sandri è nata a Bologna e ha 36 anni. Il suo percorso professionale in banca prende il via nel 1998, dal 2001 è in UniCredit dove ha cominciato come operatrice di sportello, salendo poi tutti i gradini del percorso Retail: è stata consulente Personal e poi Small Business, Direttore di Agenzia e, dal 2012, Direttore di Distretto in diversi centri della provincia di Bologna. L'ultimo è stato Budrio, il più grande dell'area, dove ha coordinato una rete composta 45 persone.

E' appassionata di sport, viaggi, musica (per sette anni ha frequentato il conservatorio studiando pianoforte), cinema, teatro e, soprattutto, di cucina.

Letizia Sandri, da settembre 2015, coordina quindi l'Area Commerciale di Carpi, in cui UniCredit è banca di riferimento con 23 agenzie e 1 Centro Corporate; e un team composto da 178 dipendenti, di cui 19 consulenti First, 12 gestori Piccole Imprese e 5 Corporate.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Domani – venerdì 2 ottobre – sconto per tutti i nonni che fanno acquisti al garden gestito dalla cooperativa sociale Solgarden in via Madre Teresa 5 a Sassuolo. -

Modena, 1 ottobre 2015 -

Sconto del 15 per cento per tutti i nonni che domani – venerdì 2 ottobre – fanno acquisti al garden gestito dalla cooperativa sociale Solgarden in via Madre Teresa 5 a Sassuolo. Domani, infatti, ricorre in tutto il mondo la Festa dei Nonni, celebrata in Italia dal 2005. Diffusa da anni in Paesi come Germania, Spagna e Slovenia, la Festa dei Nonni ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul ruolo sempre più prezioso svolto dai nonni nelle famiglie e nella società, nonché per valorizzare la conoscenza ed esperienza che possono trasmettere alle giovani generazioni. La Solgarden, per la verità, la Festa dei Nonni la celebra 52 volte l'anno: anche il martedì, infatti, la cooperativa riserva ai nonni lo sconto del 15 per cento su tutti gli acquisti.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Confartigianato Imprese Apla è molto preoccupata per le conseguenze che il blocco auto avrà sulle imprese, perché numerose attività economiche saranno penalizzate. -

Parma, 1 ottobre 2015 -

Entra in vigore il primo "Piano aria integrato regionale", avallato anche dal Comune di Parma e Confartigianato Imprese Apla è molto preoccupata per le conseguenze che il blocco auto avrà sulle imprese, perché numerose attività economiche saranno penalizzate se utilizzano autovetture diesel Euro 3 e precedenti.

Diversamente dagli anni scorsi, da oggi 1° ottobre e fino al 31 marzo 2016, intere categorie non potranno più utilizzare le deroghe previste: fra queste le attività di servizio, manutenzione e pronto intervento, ma anche gli agenti e rappresentanti sono stati compresi nella manovra e senza alcun preavviso.

«Questo provvedimento, oltre a stravolgere l'attività di moltissimi d'imprenditori, incide negativamente sui servizi ai cittadini - dice Leonardo Cassinelli, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Apla -. Per questo chiediamo una proroga delle precedenti deroghe, così da dare tempo alle imprese di adeguarsi, potendo programmare il passaggio e i conseguenti investimenti a veicoli meno inquinanti. Siamo pronti a promuovere, verso gli associati, un più rapido turn over del parco auto (sempre che poi le case produttrici non barino sulle emissioni nocive...) e iniziative per incrementare il numero dei veicoli elettrici e ibridi utilizzati dalle imprese, ma non si può pretendere che questo avvenga da un giorno all'altro e senza preavviso».

(fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

Entra in vigore da domani il primo "Piano aria integrato regionale". Cna Modena chiede un incontro urgente all'Assessore all'Ambiente finalizzato a intervenire sul problema relativo al blocco delle auto. -

Modena, 30 settembre 2015 -

Cna Modena chiede un incontro urgente all'Assessore all'Ambiente finalizzato a intervenire sul problema relativo al blocco delle auto, provvedimento che penalizza fortemente numerose attività economiche che, per la loro attività, utilizzano autovetture diesel Euro 3 e precedenti.

Infatti, a causa del blocco deciso dalla Regione e avvallato dal Comune, diversamente dagli scorsi anni da domani, 1 ottobre, fino al 31 marzo 2016, intere categorie non potranno più utilizzare le deroghe previste. In particolare le attività di servizio, manutenzione e pronto intervento, ma anche gli agenti e rappresentanti sono stati compresi, peraltro senza preavviso, nella manovra.

"L'Amministrazione Comunale ci coinvolge spesso sui problemi dell'economia cittadina - afferma Nicola Fabbri Presidente di Cna comunale - ma questa volta emana un'ordinanza che stravolge l'attività di centinaia di imprenditori e che incide negativamente sui servizi ai cittadini, peraltro senza nessuna consultazione preventiva".
Per questo Cna chiede una proroga delle precedenti deroghe per dare tempo alle imprese di adeguarsi, potendo programmare per tempo il passaggio – e i conseguenti investimenti – a veicoli meno inquinanti.

Questi provvedimenti molto pesanti per imprese e cittadini spesso non danno i risultati sperati rivelandosi anacronistici, come testimonia il "dieselgate" che ha coinvolto Wolkswagen e altre marche famose che hanno barato sui dati relativi alle emissioni nocive.
"Siamo pronti – chiosa Fabbri - a fare proposte che possano in tempi brevi migliorare la qualità dei mezzi circolanti, ma senza bloccare nell'immediato chi deve gestire un'impresa". Ad esempio, una strada potrebbe essere un'autocertificazione dell'imprenditore per l'utilizzo del mezzo "in pronta reperibilità" per far fronte alle esigenze dei clienti. CNA è inoltre disponibile a collaborare con l'Amministrazione comunale per promuovere, verso gli associati, un più rapido turn over del parco auto e iniziative per incrementare il numero dei veicoli elettrici e ibridi utilizzati dalle imprese.

I dati confermano che la qualità dell'aria a Modena è notevolmente migliorata negli ultimi anni: "crediamo –conclude Nicola Fabbri Presidente CNA della città di Modena - che lo spazio si possa trovare, chiediamo un po' di buona volontà e sano realismo".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Domani a Rovigo seminario di una cooperativa modenese. Lo staff di Aida presenta strumenti per comunicare qualunque tipo di messaggio e innovativi ausili adattabili a qualunque disabilità motoria. -

Modena, 29 settembre 2015 -

Grazie a una cooperativa sociale modenese, domani – mercoledì 30 settembre – a Rovigo si parla di metodi per facilitare la comunicazione per i disabili. L'iniziativa è di Aida (Ausili informatici per disabili e anziani), una cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena e specializzata nella progettazione e sviluppo di ausili informatici per disabili e anziani per consentire loro di utilizzare il computer senza mani. Su questi temi i dirigenti della cooperativa hanno organizzato un seminario in programma domani – mercoledì 30 settembre – alle 19 all'hotel Capital di Rovigo. Lo staff di Aida presenta strumenti per comunicare qualunque tipo di messaggio e innovativi ausili adattabili a qualunque disabilità motoria.

«L'uso del computer tramite l'ausilio informatico è spesso fondamentale per chi ha un handicap motorio grave e, a maggior ragione, per chi ha anche impedimenti nel linguaggio – spiega Simone Soria, presidente della cooperativa fondata nel 2005 insieme all'amico Emanuele Perini – Attraverso il computer si può comunicare, scrivere, studiare, lavorare, giocare e navigare in internet. Mediante l'ausilio tecnologico il disabile può esprimere la propria autonomia, per esempio scegliendo egli stesso cosa mangiare. Può sembrare una banalità, ma per molti di noi questa è una conquista di grande valore. In altre parole, l'ausilio giusto permette di sentirsi parte del mondo». Lo sa bene lo stesso Soria, che dieci anni fa si è laureato in ingegneria informatica con 110 e lode nonostante una grave disabilità motoria (non cammina, non usa le mani e articola le parole con fatica).

Info: www.paralisicerebraleinfantile.it 

(Fonte: ufficio stampa confcooperative MO)

Mancano pochi giorni per iscriversi alle due nuove iniziative della Camera di Commercio di Reggio Emilia finalizzate ad affinare le conoscenze necessarie a valorizzare i loro prodotti sui mercati esteri. -

Reggio Emilia, 29 settembre 2015 -

Le imprese reggiane hanno a disposizione ancora pochi giorni per iscriversi alle due nuove iniziative della Camera di Commercio di Reggio Emilia finalizzate ad affinare le conoscenze necessarie a valorizzare i loro prodotti sui mercati esteri.
In particolare, è ormai imminente il primo dei due seminari programmati dall'Ente camerale, che si terrà il 5 ottobre, dalle ore 9.00 alle 13.00, nella Sala Grasselli della Camera di Commercio.

In quella sede l'avv. Alessandro Russo di IFOA (Istituto Formazione Operatori Aziendali di Reggio Emilia) parlerà di "Vendere all'estero: nuove tecniche di commercio internazionale", prendendo le mosse da un'analisi complessiva dei fenomeni di internazionalizzazione delle imprese, per passare successivamente all'individuazione delle strategie più efficaci per inserirsi al meglio in un contesto internazionale.
Sotto i riflettori, in particolare, le tecniche di vendita e di gestione delle trattative d'affari e delle tipologie per la distribuzione commerciale e le modalità di pagamento da scegliere.

Il 16 ottobre, poi, saranno affrontate le "Novità IVA 2015 nei rapporti internazionali: normativa, prassi e giurisprudenza con riflessi negli scambi con l'estero"; a parlarne saranno il dr. Andrea Toscano e il dr. Mattia Carbognani dello Studio Toscano di Parma, con approfondimenti specifici su tematiche tecniche attinenti, ad esempio, alle problematiche intracomunitarie doganali, alle modalità con cui interagire in caso di verifiche doganali, alle eventuali sanzioni comminate dalle autorità preposte in caso di irregolarità.

Le due iniziative hanno il patrocinio e l'accreditamento dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dell'Ordine Forense di Reggio Emilia, che hanno previsto crediti formativi per i propri iscritti.
Info e iscrizioni: pagina "Convegni, Eventi, Incontri e seminari" del sito www.re.camcom.gov.it 

(Fonte: dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Industree Communication Hub, gruppo con sedi a Milano, Reggio Emilia, Bologna, è alla ricerca di nuovi giovani professionisti della comunicazione da inserire nell'organico. -

Reggio Emilia, 28 settembre 2015 –

Industree Communication Hub, gruppo con sedi a Milano, Reggio Emilia, Bologna, è alla ricerca di nuovi giovani professionisti della comunicazione da inserire nell'organico.
Sono cinque le posizioni aperte: art director, junior account, social media manager senior, digital adv specialist e impiegato amministrativo.
L'agenzia ricerca anche la collaborazione di grafici freelance per la produzione di progetti di motion graphics e grafica 3D.

(fonte: ufficio stampa Industree Communication Hub)

Importante chiarimento ottenuto da CNA a favore delle attività nell'area colpita dal terremoto 2012. -

Modena, 28 settembre 2015 -

La vicenda è nota: il contributo concesso a favore di chi aveva delocalizzato temporaneamente la propria attività a causa del sisma 2012 (bando POR-FESR ASSE IV) sino a ieri era soggetto a tassazione, come se si trattasse di un "normale" reddito d'impresa. Un'interpretazione penalizzante per le imprese, che CNA aveva, con rammarico, subito ravvisato, in contrasto con altre interpretazioni. Una valutazione, quella dell'Associazione, confermata poi dalla Regione Emilia Romagna.
CNA, però, non si è accontentata di avere ragione in questo senso, ma si è subito attivata per cambiare questa interpretazione, muovendosi – prima come Rete Imprese Italia, poi autonomamente - a livello regionale e nazionale, con l'Agenzia delle Entrate, per cercare di ottenere il riconoscimento di quelle ragioni oggettive che avrebbero dovuto giustificare la detassabilità dei contributi.
E' di questi giorni il pronunciamento dell'Agenzia che recepisce le motivazioni addotte da CNA e stabilisce la detassabilità del contributo per la delocalizzazione, con l'unica condizione che il danno conseguente al sisma sia comprovato da un perizia giurata, peraltro spesso già in possesso delle imprese.

Di seguito il testo del pronunciamento dell'Agenzia:
Alla luce delle predette valutazioni, si ritiene che il "contributo POR-FESR", erogato dalla Regione Emilia Romagna per le finalità innanzi rappresentate, possa essere "detassato" a norma dell'articolo 6-novies del decreto legge n. 43 del 2013, esclusivamente al ricorrere, in capo a ciascun soggetto beneficiario dell'intervento di delocalizzazione, dei requisiti e delle condizioni, più sopra descritti, posti dalla norma agevolativa (i.e., il beneficiario deve aver subito un danno per effetto degli eventi sismici; il danno deve essere comprovato da perizia giurata; non deve esserci una sovra compensazione dei danni subiti per effetto degli eventi sismici). A tale ultimo riguardo, corre l'obbligo di evidenziare che il vantaggio fiscale conseguente alla non concorrenza del contributo in parola "alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell'imposta regionale sulle attività produttive", in quanto finalizzato anch'esso a compensare i danni connessi agli eventi sismici, concorre – al pari di ogni altro "aiuto" – al plafond massimo di aiuti che può essere concesso alla singola impresa (pari al 100% dei danni accertati, per evitare una sovra compensazione degli stessi).

Si tratta di un notevole beneficio economico per le imprese, in molti casi pari a qualche migliaia di euro. Un risultato concreto ottenuto da CNA, che ha voluto andare fino in fondo ad una vicenda che rischiava di penalizzare ingiustamente tante attività economiche alle prese con la ricostruzione.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Sabato, 26 Settembre 2015 09:30

Le cooperative sociali si incontrano a Carpi

Lunedì 28 settembre open day di Federsolidarietà. Si parlerà della riforma del Terzo settore con il deputato modenese Edoardo Patriarca (Pd).-

Modena, 26 settembre 2015

Si terrà lunedì 28 settembre a Carpi l'open day di Federsolidarietà, l'organismo che rappresenta le 46 cooperative sociali (3 mila addetti, 100 milioni di euro di fatturato complessivo) aderenti a Confcooperative Modena. L'incontro si svolgerà dalle 9 alle 13 presso la cooperativa sociale Nazareno (via Bollitora Interna 130). Si parlerà della riforma del Terzo settore con il deputato modenese Edoardo Patriarca (Pd), componente della commissione Affari sociali della Camera e consulente del governo su questi temi. Durante l'incontro sarà approfondito anche un altro tema legato alla nuova legge regionale sulle cooperative sociali: il bilancio sociale.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Cna incontra gli imprenditori di S. Damaso, CNA: "Una situazione che diverge in modo pesante dai numeri ufficiali, che parlano di un calo dei reati nel nostro territorio comunale e provinciale." -

Modena, 24 settembre 2015 -

Rabbia e rassegnazione. Questo il clima che si respira tra gli imprenditori della frazione di San Damaso, che CNA ha incontrato nei giorni scorsi per fare il punto sulla situazione della sicurezza nella frazione cittadina. Una situazione che diverge in modo pesante dai numeri ufficiali, che parlano di un calo dei reati nel nostro territorio comunale e provinciale.
Raccontando le esperienze professionali, è emerso che sono numerose le imprese che negli ultimi tre anni hanno subito furti, un trend che peraltro sta peggiorando. E peggiora anche il clima conseguente, visto che il 40% degli imprenditori intervistati ritiene inutile denunciare i furti.

Fra gli interventi sono emerse situazioni molto diverse fra loro: dalle persone insospettabili ma maestri nel furto con destrezza, ai ladri improvvisati che procurano molti danni per rubare nulla o quasi, passando per i "professionisti" del settore, talvolta veri e propri acrobati, che conoscono perfettamente come inattivare o superare i sistemi di allarme.

Nella discussione ha procurato inoltre forte sconcerto e rabbia la situazione dei ladri professionisti, ben conosciuti anche agli imprenditori di San Damaso, che si trovano a piede libero malgrado siano stati riconosciuti come esecutori di furti.
"Certezza della pena e maggiore presidio del territorio sono le prime soluzioni che chiediamo siano poste in essere. Proprio per questo invitiamo agli imprenditori di denunciare i furti subiti, perché al di là del clima di sfiducia e degli adempimenti burocratici, sono i dati ufficiali che determinano gli investimenti in sicurezza, in termini di uomini e mezzi, sul nostro territorio.

Da questo punto di vista, gli imprenditori hanno reclamato a gran voce un maggiore presidio della frazione, manifestando interesse per iniziative immediate quali l'organizzazione di presidi
da parte di vigilantes e l'adozione di sistemi di controllo di vicinato tramite smartphone e messaggistica, magari con segnalazioni pubbliche relative all'esistenza di questi sistema di sorveglianza civile,. Come accade anche in altri comuni italiani.

L'iniziativa di San Damaso rientra nell'ambito del ciclo di incontri che CNA sta organizzando in tutto il territorio provinciale per monitorare la situazione della criminalità negli insediamenti produttivi.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì, 24 Settembre 2015 16:11

Export d'eccellenza, UniCredit premia due aziende

L'istituto di credito ha consegnato due speciali riconoscimenti per i risultati raggiunti in termini di internazionalizzazione alla UNITEC di Lugo (Ravenna) e alla neozelandese ZESPRI. La premiazione è avvenuta nel corso di una serata di gala organizzata in collaborazione con Macfrut, la grande fiera dell'ortofrutta di cui UniCredit è sponsor e partner tecnico

Parma, 24 settembre 2015 –

Onore al merito dell'internazionalizzazione, da Lugo alla Nuova Zelanda. Le aziende in lizza erano le oltre 1000 presenti a Macfrut e con ottimi requisiti. Ma i risultati raggiunti - in termini di crescita e qualità nell'export e per l'alto grado di innovazione nella strategia di marketing - non hanno lasciato molti dubbi per l'attribuzione dell'"UniCredit award for internazionalization". Lo speciale riconoscimento è stato conferito quindi alla Unitec Group - che dalla sua base a Lugo (Ravenna) si è affermata nel mondo come produttore di innovative macchine, impianti e linee per la lavorazione dell'ortofrutta - e dalla neozelandese Zespri, colosso del kiwi.

I premi sono stati consegnati da Luciano Cenedese, Responsabile UniCredit International Center Italy, ai rappresentanti delle due aziende - Angelo Bendetti, General Manager e Presidente Unitec; e Callum Kay (Global technical development manager di Zespri) - nel corso della serata di gala che mercoledì ha riunito – tra gli altri - i rappresentanti di oltre 300 tra le maggiori aziende dell'agroalimentare; Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord UniCredit, Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit; e il Presidente di Cesena Fiere, Renzo Piraccini.

CENEDESE KAY ZESPRI rid

L'iniziativa si inserisce nell'ambito dell'ampio piano di collaborazione operativa stretto tra MacFrut e UniCredit che ha voluto essere non solo sponsor ma anche partner tecnico della grande fiera.

"L'orizzonte export e la valorizzazione del Made in Italy – spiega Carlo Marini, Responsabile dell'ufficio Group Clients Internationalization di UniCredit - costituiscono un elemento fondamentale per lo sviluppo anche per il settore agroalimentare. Per questo UniCredit ha deciso di sostenere l'edizione 2015 della manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta. Il ruolo di UniCredit non poteva essere e non è stato quello di semplice sponsor. Abbiamo operato anche e soprattutto come partner strategico, perché siamo un Gruppo internazionale con radici ben salde sul territorio non solo italiano ma anche europeo, capaci per questo di contribuire in concreto ad alcuni degli obiettivi primari del Macfrut: favorire l'internazionalizzazione delle imprese locali sia attraverso prodotti appositamente concepiti per gli operatori internazionali, sia fornendo un'assistenza diretta all'individuazione e al coinvolgimento di buyers esteri di particolare rilievo. Aspetti che costituiscono la base di un processo vincente per l'avvio e la crescita del business".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

La cooperativa sociale Ceis Formazione di Modena coinvolta negli eventi della Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium di Roma ad Expo. -

Modena, 24 settembre 2015

La cooperativa sociale Ceis Formazione di Modena è stata coinvolta negli eventi che la Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium di Roma ha organizzato all'Expo di Milano ieri – mercoledì 23 – e oggi - giovedì 24 settembre. La due giorni, intitolata "Nutrire il corpo, educare la persona, coltivare il sogno", si è svolta nel padiglione Don Bosco, di cui ricorre il bicentenario della nascita. In collaborazione con l'Istituto Superiore di Scienze dell'Educazione e della Formazione "G. Toniolo", che cura un corso di laurea triennale per educatori sociali rivolto a studenti lavoratori, è stato presentato il lavoro quotidiano svolto dagli educatori nelle comunità gestite dal Ceis.

Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione, ha tenuto un workshop su "La comunità che nutre, la comunità che educa". «Per gli educatori il nutrire il corpo non ha a che fare soltanto con i bisogni delle persone che incontrano. È un gesto pieno di significati, un modo di accogliere, formare e mettersi in relazione – ha detto Ascari - Sedersi a tavola e condividere un pasto nelle case e comunità che accolgono persone impegnate a riprogettare la propria vita (tossicodipendenti, minori stranieri, malati di Aids), è un modo magnifico per educare le persone e un punto di partenza per coltivare i sogni».

BALUGANI DON LUCA 2 rid

Il sacerdote modenese don Luca Balugani, direttore dell'Istituto Toniolo, ha preso parte a una tavola rotonda dal titolo "Periferie dell'educazione". «Sulla superficie di una sfera, come è la società globalizzata, è difficile definire dove è il centro e dove la periferia – ha detto don Balugani - Tra le categorie di persone che vengono lasciate al margine vi sono senz'altro i minori non accompagnati (fenomeno in aumento del 400%) e i giovani. I primi non votano, non sono iscritti a sindacati o associazioni di categoria; i secondi vengono sempre chiamati in causa, ma sono esclusi dalle responsabilità e dunque dalla partecipazione. Oltre ai minori che soffrono perché non hanno famiglia, vi sono i minori che soffrono nella famiglia, per violenze o abusi. Una sofferenza parzialmente negata, forse perché supera il limite di tollerabilità dell'opinione pubblica. In un mondo adultocentrico, il bambino si trova sempre in periferia. Ogni volta che entriamo in contesto educativo ci poniamo in periferia. Senza una rivoluzione dei modelli culturali sarà impossibile combattere la violenza. È illusorio tentare di portare al centro chi è al margine. È realistico, invece, coltivare le possibilità di farsi vicini dovunque ci sia qualcuno da nutrire nel corpo, nello spirito, nella dignità e nei diritti fondamentali».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Verrà presentato il lavoro quotidiano svolto dagli educatori nelle comunità gestite dal Ceis. Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione, terrà un workshop intitolato "La comunità che nutre, la comunità che educa". -

Modena, 22 settembre 2015

La cooperativa sociale Ceis Formazione di Modena è coinvolta negli eventi che la Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium di Roma organizza all'Expo di Milano domani – mercoledì 23 – e dopodomani - giovedì 24 settembre. La due giorni si intitola "Nutrire il corpo, educare la persona, coltivare il sogno" e si svolge nel padiglione Don Bosco, di cui ricorre il bicentenario della nascita. In collaborazione con l'Istituto Superiore di Scienze dell'Educazione e della Formazione "G. Toniolo", che cura un corso di laurea triennale per educatori sociali rivolto a studenti lavoratori, viene presentato il lavoro quotidiano svolto dagli educatori nelle comunità gestite dal Ceis. Andrea Ascari, direttore di Ceis Formazione, terrà un workshop intitolato "La comunità che nutre, la comunità che educa" presentando come, il nutrire il corpo per gli educatori, non ha a che fare soltanto con i bisogni delle persone che incontrano.

«È un gesto pieno di significati, un modo di accogliere, formare e mettersi in relazione – spiega Ascari - Sedersi a tavola e condividere un pasto nelle case e comunità che accolgono persone impegnate a riprogettare la propria vita (tossicodipendenti, minori stranieri, malati di Aids), è un modo magnifico per educare le persone e un punto di partenza per coltivare i sogni». Il sacerdote modenese don Luca Balugani, direttore dell'Istituto Toniolo, prenderà invece parte a una tavola rotonda dal titolo "Periferie dell'educazione", evento aperto a tutti gli operatori nel sociale e non solo, con testimonianze di rappresentanti delle varie comunità che accolgono quotidianamente persone "di periferia".

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Il primo appuntamento (domani, mercoledì 23 settembre) del ciclo di incontri gratuiti "I mercoledì del No Profit" di CNA. L'incontro è aperto a tutti gli interessati. -

Modena, 22 settembre 2015 -

CNA organizza una serie di incontri gratuiti per il mondo del no profit con l'obiettivo di fornire una "cassetta degli attrezzi" ai volontari e operatori del terzo settore per la corretta gestione delle loro attività. Un mercoledì al mese per parlare della ricerca di risorse economiche, delle responsabilità dei dirigenti e degli aspetti igienico-sanitari per la gestione dei bar e delle cucine dei circoli privati.
Il primo appuntamento è previsto per domani (mercoledì 23 settembre) alle ore 20.30 presso la Sala Arcelli della sede Provinciale di CNA, in via Malavolti 27 a Modena. Tema dell'incontro è la raccolta fondi a sostegno delle diverse iniziative no profit, attraverso metodi alternativi come il Crowdfunding e il Fundraising.

Dopo l'introduzione di Paola Nizzi, responsabile settore No Profit per CNA Modena, la parola sarà lasciata a Agnese Agrizzi, presidente di Ginger – Gestione Idee Nuove e Geniali in Emilia Romagna, che esaminerà nel dettaglio le caratteristiche e il corretto utilizzo di questi nuovi metodi per la raccolta fondi per le attività del terzo settore.
L'incontro è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Ampio spazio sarà lasciato alle domande e al dibattito.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito di CNA www.mo.cna.it

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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