1 milione erogato a 64 attività dell'Emilia Romagna, di cui 12 nel reggiano per dare impulso alla nascita e alla ristrutturazione di piccole attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Nessuna tipologia di attività è esclusa dalla candidatura. Il Presidente, Marco Amelio: «Il requisito fondamentale - insiste il presidente - è avere un'idea imprenditoriale sviluppabile, supportata da grande passione e concretezza. Capace di guardare in prospettiva».-
Reggio Emilia, 30 ottobre 2015 -
Oltre 210 mila euro a 12 aziende di Reggio Emilia. E' quanto ha erogato Cofiter (Confidi Terziario Emilia Romagna) nell'ambito dell'operazione microcredito realizzata col Fei (Fondo Europeo per gli investimenti) per dare impulso alla nascita e alla ristrutturazione di piccole attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Dei 3 milioni complessivi messi a disposizione, in dieci mesi, con dati al 30 settembre, 1 milione è già stato erogato a 64 attività dell'Emilia Romagna, di 12 appunto nel reggiano. E in Cofiter si respira soddisfazione, sia per il risultato raggiunto sia perché «questo evidenzia - conferma il Presidente, Marco Amelio - che abbiamo intercettato un bisogno di realizzazione personale che va di pari passo con l'economia reale». Detto più esplicitamente, in linea con un mercato che sta riscoprendo le piccole attività come motore, anche, della riqualificare del tessuto urbano. Nessuna tipologia è esclusa dalla candidatura: da una piadineria a una merceria passando per un centro estetico.
«Il requisito fondamentale - insiste il presidente - è avere un'idea imprenditoriale sviluppabile, supportata da grande passione e concretezza. Capace di guardare in prospettiva». E non manca un aspetto squisitamente sociale. Destinatari sono quanti, pur a fronte di un progetto fattibile, hanno difficoltà ad accedere a tradizionali finanziamenti, quindi giovani, donne, stranieri ed espulsi dal mondo del lavoro desiderosi di trasformarsi da ex dipendenti a lavoratori. «Che noi aiutiamo - rimarca - fornendo loro una consulenza mirata, guidandoli nel percorso che vede la trasformazione dell'idea in progetto». Dal momento della presentazione della pratica all'emissione della garanzia non passano più di 30 giorni. «Un aspetto fondamentale - chiude Amelio - in tempi in cui le lungaggini burocratiche vengono considerate tra i fattori che frenano e disincentivano la produttività e alimentano la sfiducia». Info, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.