Il commento di Confartigianato Imprese Apla: «Bene esclusione piccole imprese. Adesso procedere verso il superamento dell’attuale sistema» -

 

Parma, 30 aprile 2014 -

È molto positivo il commento di Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese APLA di Parma, all’annuncio della firma da parte di Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, del decreto che esclude dall’obbligo di aderire al Sistri per le imprese con meno di dieci dipendenti.

 

«Questo è un grande risultato che premia l’impegno delle associazioni di rappresentanza delle piccole imprese che hanno contrastato, per anni, un sistema che non teneva conto della reale composizione del tessuto produttivo italiano. L’ideazione e messa in opera del Sistri è stata da subito molto chiacchierata, inoltre, anche dal punto di vista penale, ci sarebbero stati presunti reati commessi da persone che lavoravano nell’ambito di società o enti direttamente coinvolti nella ideazione e nell’applicazione del sistema. Oltre ai benefici in termini di semplificazione ci dobbiamo compiacere soprattutto perché è stato uno dei più evidenti risultati ottenuti grazie anche alla manifestazione di protesta nazionale dello scorso 18 febbraio a Roma». 

 

«Il decreto firmato dal ministro cancella l’assurda equiparazione dei rifiuti di un piccolo artigiano o commerciante con quelli di un’impresa di maggiori dimensioni. Adesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti».

 

(Fonte: ufficio stampa Confartigianato Apla Parma)

 

Ogni anno alcune decine di professionisti, studenti e docenti universitari stranieri visitano le cooperative sociali modenesi, considerate un esempio di effettiva realizzazione del principio di solidarietà.

 

Modena, 30 aprile 2014 -

Nei giorni scorsi sono stati a Modena alcuni operatori dell'associazione belga Les quatre vents, che accoglie singoli e famiglie in difficoltà. Gli ospiti hanno visitato il gruppo Ceis e Torre Muza, la comunità per adulti gestita dalla cooperativa sociale Piccola Città.

«La qualità dei servizi socio-educativi, l'innovatività delle soluzioni e la capacità di mettere in rete risorse e competenze sono gli elementi che più colpiscono i colleghi che da ogni parte d'Europa vengono nella nostra regione – spiega il direttore della cooperativa Ceis Formazione Andrea Ascari - Ciò che ci viene spesso invidiato, non solo a livello internazionale, ma anche da parte di colleghi di altre regioni, è la possibilità di progettare e concertare insieme tra pubblico, privato sociale e mondo del volontariato; rispondendo in maniera puntuale e tempestiva ai bisogni del territorio e individuando soluzioni efficaci e sostenibili».

La cooperativa sociale Ceis Formazione è uno degli enti fondatori dell'associazione senza scopo di lucro ECEtt Network Asbl, con sede a Nivelles (Belgio), che dal 2009 promuove la formazione degli operatori attraverso la visita di altre realtà, lo scambio di conoscenze e la rilevazione di buone pratiche da esportare in altri contesti. Sono una ventina i paesi europei coinvolti in questa rete, ma sono stati ospitati operatori sociali di altri continenti. In maggio saranno a Modena laureandi nel corso di assistente sociale dell'università di Goteborg (Svezia), che visiteranno i servizi Ceis per minori, e operatori croati che verranno in visita ai servizi di inserimento lavorativo nell'ambito di un progetto realizzato da Irecoop. In giugno arriveranno a Modena tre educatori di un servizio per le dipendenze di Bordeaux (Francia), che vedranno come funzionano le comunità terapeutiche e i servizi di pronta accoglienza. In luglio sarà la volta di un gruppo di operatori da diverse strutture del Regno Unito che operano tra i detenuti per supportare percorsi riabilitativi per le dipendenze patologiche.

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

 

La CCIAA investe sui giovani per valorizzare le nostre eccellenze sul web -

 

Reggio Emilia, 30 aprile 2014 -

 

Favorire la digitalizzazione delle imprese e delle filiere produttive del made in Italy ed accrescere la competitività dei sistemi territoriali attraverso l’impegno di giovani in uscita dai percorsi universitari. E’ questo l’obiettivo che la Camera di Commercio di Reggio Emilia si pone aderendo all’iniziativa di Google e Unioncamere per l'assegnazione di borse di studio a giovani che per 6 mesi opereranno all’interno delle Camere di Commercio con il compito di affiancare le piccole e medie imprese nel percorso verso la digitalizzazione.

Le borse di studio che saranno assegnate nella nostra provincia, del valore di 6.000 euro l’una, sono due e prevedono attività di promozione, affiancamento e supporto organizzativo delle aziende del territorio e delle filiere produttive. Le eccellenze agroalimentari reggiane verranno accompagnate nel percorso di digitalizzazione per conoscere le opportunità offerte dal web per una maggior visibilità sul mercato interno, ma anche su quello internazionale.

Le borse di studio sono aperte a laureandi e neolaureati che dovranno dimostrare di avere competenze di economia, marketing e management, competenze digitali orientate al web marketing e avere conoscenza della lingua inglese, del territorio e del contesto economico-sociale dell’area nella quale si candideranno a operare.

 

Il termine per presentare la candidatura è il 28 maggio prossimo alle ore 14,00.

 

Il bando e il regolamento per l’assegnazione delle borse di studio sono scaricabili dal sito http://www.unimercatorum.it/eccellenze-in-digitale/ 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato)

 

In programma tre appuntamenti giovedì 8-15 e 22 maggio. L'iniziativa è promossa dalla Provincia con Ausl, Direzione territoriale del lavoro, Inps, Inail e Camera di Commercio -

 

Piacenza, 29 marzo 2014 -

 

Riparte il ciclo di seminari rivolti alle imprese, organizzato dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con Ausl, Direzione territoriale del lavoro, Inps, Inail e Camera di Commercio di Piacenza. Si tratta di un ciclo di incontri rivolti ai giovani imprenditori e alle imprese che operano sul territorio di Piacenza. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i partecipanti sul tema della sicurezza del lavoro, di aggiornare sulle normative in materia di Contratti di lavoro e informare sulle opportunità di finanziamenti e incentivi messi a disposizione delle imprese. I temi vengono trattati da tecnici con un approccio pratico, utile ai neo imprenditori e alle imprese che potranno portare la propria esperienza e porre quesiti in merito ai temi trattati.

I temi trattati nei seminari riguardano: contratti di lavoro (giovedì 8 maggio ore 14,30); sicurezza sul lavoro (giovedì 15 maggio ore 9) e, infine, incentivi alle assunzioni, Incentivi Inps e Inail (giovedì 22 maggio ore 10). Tutti gli incontri si svolgeranno presso i Centri per l'impiego di Piacenza (Borgo Faxhall, piazzale Marconi nella sala CSA al terzo piano). 

La partecipazione ai seminari e' gratuita; per iscrizioni e maggiori informazioni è possibile rivolgersi allo sportello autoimprenditoria della Provincia di Piacenza (al numero 0523/795531 o all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

 

"Lavorare in salita: come sopravvivere in tempo di crisi": un progetto basato sulla formazione organizzativa, comportamentale e psicologica dell'imprenditore. Mercoledì 7 maggio (ore 18.30) la presentazione presso la sede provinciale CNA  -

 

Modena, 29 aprile 2014 -

Da un’indagine nazionale sull’umore delle imprese, scaturisce una proposta formativa unica nel suo genere: l’impatto di un mercato sempre più ostico sull’imprenditore, e sulla persona dietro di esso, offre lo spunto per una radicale e necessaria inversione di tendenza. Dall’esperienza professionale di Maria Ludovica Lombardi e Riccardo Varvelli, rispettivamente psicologa e ingegnere, nasce “Lavorare in salita: come sopravvivere in tempo di crisi”: un progetto basato sulla formazione organizzativa, comportamentale e psicologica dell’imprenditore. Il corso offre un approccio interdisciplinare e dinamico ai problemi di autostima e di motivazione personale: l’energia caratteristica dei piccoli imprenditori diventa lo spunto per analisi inedite, sul valore economico del tempo e il suo impatto sul risultato, sul fronte dell’organizzazione aziendale, sull’approccio alle relazioni interpersonali, sul marketing di se stessi.

Il corso, suddiviso in quattro moduli, verrà presentato mercoledì 7 maggio a partire dalle 18.30 presso la sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).

Si tratta di un vero e proprio Master, che prevede un attestato di partecipazione finale e il totale coinvolgimento dei partecipanti. Il corso prevede anche otto test auto-valutativi – dall’etologia animale alla griglia del comando, ai percorsi di autoanalisi sullo spirito di iniziativa e sulla capacità di prendere decisioni sotto stress – a completamento di un percorso di ridefinizione del sé imprenditore.

“Siamo consapevoli  del grande sforzo psicologico richiesto agli imprenditori” spiega Lauro Venturi, esperto di coaching professionale e referente del progetto per CNA, “ma sappiamo anche che è fondamentale investire su se stessi per superare i nuovi ostacoli proposti dallo scenario economico globale”.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

 

Nunzio Dallari, Presidente CNA: “Adesso procedere verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità” -

 

Reggio Emilia, 28 aprile 2014 -

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’esclusione delle piccole imprese dal Sistri, da noi a lungo richiesta e ora finalmente ottenuta. E’ una vittoria importante per le piccolissime aziende raggiunta grazie all’azione di rappresentanza di CNA e di Rete Imprese Italia (composta da CNA, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e Casartigiani). Adesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti”.

 

Il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari commenta così il decreto Sistri, che prevede l'obbligo di adesione solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti cancellando l’assurda equiparazione dei rifiuti di un piccolo artigiano o commerciante con quelli di un’impresa di maggiori dimensioni.

 

“L’esclusione delle imprese di piccola dimensione dal sistema era un atto importante e atteso, - continua Dallari - visto che lo stesso Ministero aveva riconosciuto la validità delle nostre ragioni. Il ministro Galletti ha saputo mantenere con coerenza l’impegno assunto con le rappresentanze delle Pmi. 

 

Tuttavia – conclude la nota del Presidente CNA - non basta a far mutare il nostro giudizio profondamente negativo sulle attuali disposizioni del Sistri, tra cui l’interoperabilità, che hanno dimostrato troppe criticità ed inefficienze. Il sistema è scarsamente trasparente ed è causa di pesanti e onerosi adempimenti per le imprese. Per questo auspichiamo nel prossimo incontro di poter affrontare una volta per tutte la questione Sistri nella sua interezza, a cominciare dall’esclusione anche per i piccoli trasportatori e i piccoli gestori”.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

 

Gli strumenti e le opportunità per le imprese al centro del prossimo seminario CNA -

 

Reggio Emilia, 24 aprile 2014 -

CNA Produzione chiama a raccolta artigiani e imprenditori interessati a conoscere le ultime novità normative in materia di certificazione Qualità ISO 9001 – CENTRO DI TRASFORMAZIONE – SALDATURA - prodotti da costruzione (reg.ue in vigore dal 1 luglio 2014) e del certificato di origine dei materiali, per un seminario che si terrà lunedì 28 aprile alle 20.30 presso la sede provinciale CNA in via Maiella 4.

 

Dopo l’introduzione del Presidente di CNA Produzione Sauro Maccorin, interverranno Stefano Ravagli, Direttore ASQ-STS scuola di servizi e tecnologie di saldatura acciai e polietilene, e Adrio Vezzani, consulente Driade-CNA.

 

“L’incontro – spiega il Presidente Sauro Maccorin - è dedicato a chiarire le novità riguardanti le certificazioni e ad orientarsi tra gli obblighi dettati dalle direttive italiane ed europee e le opportunità che ne conseguono: poter esibire un’azienda certificata sia sui processi produttivi che sui prodotti è una garanzia per il mercato nazionale e internazionale. Di certo si tratta di appesantimenti burocratici e di investimenti costosi, ma è sicuramente un primo passo per aumentare la propria competitività e poter accedere a bandi, commesse e lavori anche di sub-fornitura”.

 

Nella serata si parlerà infatti di come finanziare le spese da sostenere, come scegliere i certificatori più adatti, come rimanere informati sulle novità legislative e quali strumenti CNA mette in campo per aiutare e sostenere le imprese in questo percorso, in quanto buona parte delle normative di certificazione sono obbligatorie per legge ma spesso non sono ben conosciute dalle imprese, che rischiano inconsapevolmente dolorose conseguenze.

 

Prima delle conclusioni a cura di Giuliano Medici, Responsabile Unione CNA Produzione, sarà lasciato ampio spazio alle domande e agli interventi dei partecipanti.

 

Per maggiori informazioni e adesioni rivolgersi a Fosca Bonaretti, Tel 0522 356350 – Fax 0522 356351. E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Giuliano Medici, Tel. 0522 356327, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Un percorso formativo d'avanguardia rivolto agli agenti immobiliari organizzato da ANAMA Confesercenti e CESCOT l’ente formativo dell’associazione -

 

Modena, 22 aprile 2014 -

L’attenzione di Confesercenti Modena verso l’innovazione, fondamentale per il sostegno alle PMI e utile a creare nuove opportunità di mercato, si è tradotta in un percorso formativo d’avanguardia rivolto agli agenti immobiliari. Prenderà infatti al via a breve il primo corso di ‘Home Staging’, messo a punto da ANAMA, il sindacato dei mediatori immobiliari modenesi aderente a Confesercenti e organizzato da CESCOT Modena, l’ente formativo dell’Associazione imprenditoriale.   

“Si tratta – spiega Archimede Pingiori, presidente provinciale di ANAMAdi una metodologia di marketing esclusiva per il settore immobiliare, utilizzata da anni negli USA e in Gran Bretagna, ma ancora poco o per nulla conosciuta e diffusa in Italia e a cui abbiamo applicato anche le nostre conoscenze. Consiste nell’apprendere le tecniche per preparare al meglio un immobile, casa, ufficio, negozio, etc., in vendita o in affitto così da presentarlo in modo adeguato e renderlo quindi maggiormente appetibile a chi si appresta all’acquisto o all’affitto. Importanti accorgimenti utili da sapere, volti all’incremento della qualità e a soddisfare la ricerca della stessa in un periodo ancora di forti difficoltà per il settore immobiliare nonostante deboli segnali di ripresa”.

“Dal nostro Osservatorio – aggiunge Pingiori – rileviamo infatti una flebile inversione di tendenza, anche se le difficoltà sul territorio modenese permangono. I costi degli immobili in generale risultano molto contenuti, oltre che ridotti e i tempi medi per chiudere una trattativa restano ancora lunghi: 6/8 mesi circa quando si trova l’accordo. È indispensabile quindi mettere in atto quanto possibile per infondere nuova linfa al mercato immobiliare e questo corso ci pare vada nella giusta direzione”. 

“Secondo gli esperti di Home Staging, pratica che richiede un investimento modesto – precisa Francesca Sola, direttore di CESCOT Modena - con pochi accorgimenti – piccole ritinteggiature, riorganizzazione degli ambienti, eliminazione di oggetti superflui - è possibile non solo migliorare e quindi rendere lo stabile più gradevole, ma anche accelerare la vendita di un immobile”.

Le tecniche basilari dell’HOME STAGING saranno illustrate, in forma teorica e pratica in occasione del primo corso formativo appositamente dedicato e rivolto ad agenti immobiliari e a tutti i professionisti del settore. Il percorso della durata di 24 ore – completamente gratuito per iscritti a Confesercenti - è articolato in sei lezioni da 4 ore ciascuna. L’inizio del corso è previsto entro maggio 2014. Informazioni dettagliate presso CESCOT MODENA, Angela Pireddu 059 892633, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

 

Ci sono 160.000 euro a fondo perduto a disposizione dei giovani reggiani che intendono avviare nuove attività imprenditoriali e delle società per sviluppare o creare reti d’impresa.

 

Reggio Emilia, 22 aprile 2014 -

I contributi vengono dalla Camera di Commercio, che con il prossimo 5 maggio apre i due specifici bandi destinati a sostenere proprio la creazione di nuove imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile e quelle che, per accrescere i livelli di competitività, ricorrono a quel “contratto di rete” che consente di creare reti di impresa senza vincoli dimensionali o territoriali, con l’aggiunta del mantenimento di un’autonomia individuale che non impone – come invece accade per le associazioni temporanee - di nominare una capogruppo con una rappresentanza irrevocabile.

Per quanto riguarda i giovani (100.000 euro a disposizione), gli aspiranti imprenditori possono essere sia occupati che disoccupati o inoccupati, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, mentre le spese sulle quali potrà scattare il contributo sono raggruppate in un’ampia casistica che va da quelle notarili per la costituzione, all’acquisto di macchine e arredi, alle ricerche di mercato, alle consulenze nel campo della logistica, del marketing, dei sistemi informativi.

Rispetto ai problemi che i giovani stanno scontando sul piano del lavoro – osserva il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – sappiamo bene che questi contributi non sono risolutivi, ma certo rappresentano un concreto aiuto al decollo di nuove imprese giovanili e, al tempo stesso, anche un incentivo alla riflessione sul tema dell’autoimprenditorialità rispetto al solo lavoro dipendente”. “Peraltro – prosegue Landi – stanno aumentando le risorse pubbliche a disposizione dei giovani che scelgono la via dell’impresa, cui si affiancano anche iniziative di fondazioni private: a maggior ragione, dunque, è importante riportare al centro dell’interesse dei giovani quella capacità di intraprendere che ha rappresentato il motore dello sviluppo del nostro territorio, con l’aggiunta di quei nuovi livelli di conoscenza e di capacità di innovazione di cui proprio i giovani sono in possesso”.

I dettagli del bando – che stabilisce in 8.000 euro il limite massimo del sostegno concedibile a fondo perduto per singola impresa – sono pubblicati su: www.re.camcom.gov.it

Sullo stesso sito è disponibile anche il bando per lo sviluppo e la costituzione di reti d’impresa: “una formula – spiega Landi – che offre vantaggi competitivi, logistici, fiscali, finanziari, amministrativi, di know how, associando alla flessibilità, tipica delle Pmi, maggior potere contrattuale e più credibilità commerciale e finanziaria”.

Le risorse rese disponibili dalla Camera di Commercio su questo bando ammontano a 60.000 euro.

 

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Al via la collaborazione tra la società reggiana e il Gruppo bancario. Obiettivo: supportare le Start Up nei percorsi di innovazione e nello sviluppo di prodotti e progetti.

 

Reggio Emilia, 22 aprile 2014  – 

Reggio Emilia Innovazione e UniCredit uniscono le forze per supportare le nuove idee imprenditoriali del territorio.

La sinergia avviata tra il Gruppo bancario e la società nata nel 2003 su iniziativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Reggio,  punta a sostenere lo sviluppo di percorsi, prodotti e progetti innovativi, favorendo il supporto in termini di consulenza e l’accesso alla liquidità per la crescita del business. 

L’accordo prevede, infatti, la possibilità per i giovani e le imprese del territorio di accedere, attraverso l’azione di Reggio Emilia Innovazione (REI), alla fornitura di servizi per sviluppare piani imprenditoriali che potranno quindi contare sulla disponibilità e sulla professionalità dei consulenti UniCredit dell’area reggiana (un team composto da 44 persone, al lavoro presso 65 agenzie)  per valutarne la fattibilità e procedere al finanziamento, potendo contare su prodotti mirati e condizioni riservate.

 

"UniCredit crede e investe risorse nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia che consentano di ideare nuovi prodotti e servizi – dice Massimo Morselli, Responsabile Area Commerciale Reggio Emilia UniCredit -. Ciò perché puntiamo sul futuro del nostro territorio, sulle idee che valgono e che hanno bisogno di un partner esperto e specializzato affinché si crei un nuovo concetto di economia e nuova occupazione”

 

“A REI è stato affidato il cruciale incarico – dichiara Arturo Tornaboni, Direttore Generale di REI - di svolgere la funzione di intermediazione tra ricerca, imprese e territorio, ponendosi come obiettivi primari l’ampliamento delle capacità di innovazione, l’incentivazione di tutte le azioni che possono favorire l’aumento delle competenze presenti nelle aziende, la contribuzione attiva all’aumento del valore delle produzioni, l’attivazione di reti di imprese e da ultimo, ma non certamente per importanza, l’assistenza alle PMI e al mondo delle professioni nell’attività di fund raising. Il conseguimento di tali obiettivi rappresenta inoltre l’imprescindibile presupposto per favorire la nascita di imprese innovative, spin off e start up. In questo l’accordo con UniCredit si dimostra essere uno strumento fondamentale e strategico.” 

 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

Decine di aziende reggiane ultracentenarie già presenti. Un archivio che raccoglie le imprese centenarie del nostro Paese ed è stato pensato per valorizzare le aziende che con la loro ininterrotta attività hanno contribuito a scrivere la storia economica d'Italia.

 

Reggio Emilia, 18 aprile 2014 -

La Camera di Commercio ha aperto i termini per consentire alle imprese reggiane di iscriversi al Registro delle imprese storiche - anno 2014. 

Il Registro Nazionale delle Imprese Storiche, voluto dall’Unioncamere nazionale e reso disponibile sul sito www.unioncamere.gov.it, è un archivio che raccoglie le imprese centenarie del nostro Paese ed è stato pensato per valorizzare le aziende che con la loro ininterrotta attività hanno contribuito a scrivere la storia economica d’Italia. 

Il Registro è dunque dedicato alle imprese con almeno 100 anni di storia e tutt’ora in attività, operanti in qualsiasi settore merceologico, e vuole essere uno strumento di conoscenza e promozione per quelle realtà imprenditoriali che, nel tempo, hanno saputo coniugare innovazione e tradizione, apertura al mondo e appartenenza alla comunità.

L'iscrizione al Registro è volontaria e gratuita, e alle imprese che faranno domanda e che avranno i requisiti per essere iscritte al Registro delle imprese storiche verrà concesso da Unioncamere anche l’utilizzo del logo "Impresa storica d'Italia" che celebra la longevità e la continuità dell'attività delle imprese inserite nel Registro imprese storiche. 

Il regolamento per l'iscrizione al Registro delle imprese storiche e la relativa modulistica sono disponibili sul sito web camerale www.re.camcom.gov.it alla sezione dedicata al Registro delle imprese storiche. 

Sempre in tale sezione sono elencate le imprese reggiane attualmente inserite nel Registro, ad ognuna delle quali è dedicata una pagina con un breve profilo storico ed un video.

I termini per la presentazione delle domande di iscrizione si chiuderanno il 30 giugno.

 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

 

Gli esperti di Prefina assistono le imprese nelle relazioni con gli istituti di credito -

 

Reggio Emilia, 17 aprile 2014 -

Alcuni giorni fa si è aperto il bando relativo al fondo StartEr destinato alle neo imprese costituite dopo il 01/01/2011 con sede operativa in Emilia Romagna che potranno ottenere finanziamenti agevolati finalizzati a progetti di investimento, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia Romagna pari a 8,7 milioni di Euro (80% Regione, 20% banche convenzionate) e gestito dal sistema dei Confidi. CNA con gli esperti di Prefina Srl assisterà le imprese nella fase di relazione con gli istituti di credito e nella gestione delle domande.

Gli investimenti ammissibili riguarderanno l’acquisto di immobili strumentali, l’ampliamento o la ristrutturazione degli stessi, l’acquisto di terreni (nel limite del 10% dell’intero investimento), l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, brevetti, licenze, marchi, avviamento, consulenze, personale (nel limite del 30% del progetto), spese per la presentazione della domanda. I giustificativi di spesa dovranno avere data successiva al 1 gennaio 2013 e gli interventi dovranno essere realizzati entro un anno dalla concessione del finanziamento.

Secondo Manuel Villa, Presidente CNA Giovani Imprenditori: “Si tratta di un’opportunità da cogliere in modo tempestivo. Le neo imprese e i giovani imprenditori in particolare, sono infatti i più esposti alla stretta creditizia causata dalla crisi economica. Nelle relazioni con gli Istituti bancari, si aggiungono per i giovani le difficoltà legate alla mancanza di garanzie, oltre alle delicata fase di avviamento e start up di impresa. Importante quindi dare una consulenza su questi strumenti mirati, per rilanciare gli investimenti nel breve e medio periodo”.

Le domande possono essere presentate esclusivamente online con firma digitale a partire dal 4 aprile e fino ad esaurimento risorse, reperendo la modulistica sul sito www.fondostarter.eu.

Le imprese interessate potranno avvalersi dell’assistenza di PREFINA contattando i seguenti recapiti: 0522-356389; 0522-356251; 0522-356336 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

 

La presidente Palma Costi ha incontrato la delegazione della Provincia vietnamita di Bing Dhoung che ha creato un distretto industriale di 300 ettari, 3 chilometri quadrati, pensato appositamente per le imprese emiliano-romagnole intenzionate ad aprire una sede nel Paese asiatico.

 

Parma, 17 aprile 2014 -

'Destinazione Vietnam' ha ora una prima meta ben precisa: grazie anche agli accordi sottoscritti lo scorso anno con la Regione Emilia-Romagna e Unioncamere regionale, la Provincia vietnamita di Bing Dhoung ha infatti creato un distretto industriale di 300 ettari, 3 chilometri quadrati, pensato appositamente per le imprese emiliano-romagnole intenzionate ad aprire una sede nel Paese asiatico. Ad annunciarlo è Le Thanh Cung, presidente del Comitato del popolo della Provincia di Binh Duong, durante l'incontro di ieri mattina in Assemblea legislativa regionale con la presidente Palma Costi, primo appuntamento di una visita di tre giorni che ricambia il viaggio del novembre 2013 della presidente Costi in Vietnam, dove firmò per la Regione intese economiche e di collaborazione. 

“Siamo qui in Emilia-Romagna non solo per l’amicizia che ci lega a questa Regione ma anche per sviluppare concretamente un piano d’azione per il programma lanciato lo scorso anno- spiega Thanh Cung-, la nostra Provincia da anni è impegnata non solo per garantirsi un proprio sviluppo industriale ma anche per aumentare l’attrattività nei confronti degli investitori stranieri, lo stiamo facendo con il massimo impegno garantendo agevolazioni per gli imprenditori stranieri, e vogliamo che l’Emilia-Romagna sia il primo dei nostri partner”.

D’altra parte, assicura Costi, “anche la Regione ha lavorato molto per accrescere l’interesse delle proprie imprese nei confronti del Vietnam, sia per quanto riguarda gli scambi commerciali che per integrare le due economie, con risultati positivi tanto per il Vietnam quanto per la Provincia di Bing Dhoung. Quando pochi mesi fa mi sono recata in missione in Vietnam ho potuto conoscere un Paese ricco di opportunità, lavoreremo per stringere ancora di più i rapporti tra le nostre imprese”.

Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e delegato di Unioncamere regionale, ricorda come “l’interscambio tra Emilia-Romagna e Vietnam, seppur ancora limitato nel valore assoluto, è in costante crescita; nel 2013 l’export emiliano-romagnolo in Vietnam è stato pari a 120 milioni di euro, il 27% in più rispetto all’anno precedente, e il 40% delle operazioni ha riguardato la meccanica”.

E proprio una azienda di meccanica è stata la prima tappa del tour nelle imprese della delegazione vietnamita: si tratta della Bonfiglioli Riduttori di Calderara di Reno, alle porte di Bologna, società fondata nel 1956 che occupa più di 3.300 persone in tutto il mondo e che dal 2008 è presente, prima in Emilia-Romagna, anche in Vietnam. “Abbiamo scelto proprio il Vietnam perché è un Paese dove la situazione politica è stabile e c’è molta apertura nei confronti degli investimenti stranieri- spiega Sonia Bonfiglioli, presidente del gruppo-, i costi della manodopera sono contenuti e stabili ma non mancano le risorse umane qualificate, e non è da sottovalutare nemmeno la posizione baricentrica in un mercato fondamentale come quello dell’Asia”. Il presidente del Comitato del Popolo di Binh Duong ha rassicurato a tal proposito Bonfiglioli, garantendo di “accompagnare il percorso di Bonfiglioli in Vietnam: farò personalmente da tramite con il Governo per soddisfare le richieste degli imprenditori italiani”.

Nella delegazione vietnamita, che rimarrà in Emilia-Romagna fino a sabato, figurano diversi tra imprenditori e politici: fra gli altri, Nguyen Van Hung, presidente del gruppo Becamex Idc, Mai Hung Dung, direttore del locale Dipartimento per gli investimenti, Nguyen Thanh Toan, del Dipartimento degli affari esteri, e Nguyen Phu Thinh, direttore del gruppo industriale Park Jv. Nel pomeriggio di ieri, gli ospiti hanno partecipato alla tavola rotonda “Vietnam: un mondo di opportunità”, promosso da Unioncamere nella sua sede regionale a Bologna Ad aprire i lavori è stata la stessa Palma Costi, che ha colto l’occasione per ricordare ancora una volta come “le relazioni che la Regione intende portare avanti con il Vietnam la vedono coinvolta a 360 gradi per la collaborazione in modo particolare nel campo istituzionale e delle relazioni internazionali, dell’imprenditoria, della cultura, della formazione, dell’Università, della ricerca. L’Emilia-Romagna è pronta a proseguire sulla strada del dialogo e dell’interscambio con il Vietnam in un ottica di medio-lungo periodo e quindi auspico che anche il governo del Vietnam possa identificarci come piattaforma in Europa per le sue imprese e per i suoi studenti, in modo particolare- ha chiuso la presidente dell’Assemblea legislativa- su alcune filiere produttive di grande interesse per entrambi i territori, ossia meccanica, alimentare e meccanica applicata all’alimentare”.

(Nella prima foto in allegato, Le Thanh Cung, Palma Costi e Alberto Zambianchi durante l'incontro in Assemblea legislativa regionale. Nella seconda, Le Thanh Cung, Costi e Zambianchi con la presidente del Gruppo Bonfiglioli Riduttori, Sonia Bonfiglioli, all'interno dello stabilimento Bonfiglioli Riduttori di Calderara di Reno, Bo)

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Edizione 2014 del bando fUNDER35, iniziativa promossa da 10 fondazioni di origine bancaria, tra cui Fondazione Cariparma con l'obiettivo di sostenere l'impresa culturale giovanile: 1 milione di euro per le imprese culturali giovanili -

 

Parma, 16 aprile 2014 -

1 milione di euro per la crescita di imprese non profit, operanti da almeno due anni nell’ambito della produzione artistica e creativa e dei servizi di supporto alla valorizzazione, tutela, protezione e circolazione dei beni culturali, il cui l’organo di amministrazione sia costituito in maggioranza da membri di età inferiore ai 35 anni. Lo mettono a disposizione, attraverso l’edizione 2014 del bando fUnder35, 10 Fondazioni di origine bancaria: Fondazione Cariplo, capofila del progetto, e Fondazioni Banco di Sardegna, Cariparma, Cassa di Risparmio della Spezia, Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa di Risparmio di Modena, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Cassa di Risparmio di Torino, Livorno, Monte di Bologna e Ravenna. 

 

L’obiettivo di fUNDER35 è far decollare le migliori imprese culturali giovanili, che si distinguano per la qualità dell’offerta, nonché per una corretta politica del lavoro, e si prefiggano chiari obiettivi di sostenibilità economica tramite specifici progetti di miglioramento tanto in campo progettuale che gestionale. Il bando scade il 16 giugno 2014 ed è disponibile all’indirizzo (http://www.fondazionecariplo.it/it/progetti/arte/fUNDER35/index.html).

 

Con il bando fUnder35 le Fondazioni hanno deciso di dare un forte sostegno a imprese già attive, privilegiando le migliori in termini di qualità dell’offerta e corretta politica del lavoro; ovvero di concedere un contributo economico e formativo a quelle imprese che intendono sviluppare progetti di miglioramento tanto in campo progettuale che gestionale. Le principali tematiche sostenute nelle edizioni precedenti sono, infatti, l’avviamento professionale di artisti neo-diplomati e di nuovi talenti, l’avvicinamento del pubblico giovane alla cultura e la promozione di eventi teatrali dedicati ai giovanissimi, il miglioramento organizzativo finalizzato a una gestione sostenibile nel tempo, il consolidamento di posizioni lavorative strutturalmente precarie ma temporalmente stabili e l’assunzione di figure professionali under 35, lo svolgimento di un percorso formativo in campo manageriale destinato al personale interno e l’ampliamento/potenziamento dell’offerta culturale.

 

Il progetto fUnder35 prevede la pubblicazione di un bando rivolto a imprese non profit di natura privata aventi sede e operanti, da almeno due anni, nei territori di riferimento delle Fondazioni. Le imprese selezionate sono destinatarie di iniziative di monitoraggio periodico e di supporto connesse alle tematiche organizzative, gestionali e di innovazione tecnologica, con l’obiettivo di accompagnare il processo di miglioramento. Sono inoltre sviluppate attività di orientamento su tematiche fiscali, amministrative, di raccolta fondi a livello nazionale e internazionale da offrire agli enti finanziati come ottimizzazione delle risorse.

 

(Fonte: ufficio stampa ACRI)

 

 

Un seminario operativo di CNA domani, giovedì 17 aprile, alle 19 presso la sede provinciale dell’Associazione -

 

Modena, 16 aprile 2014 -

I “costi minimi di sicurezza” sono al centro di una discussa normativa il cui intento è quello di determinare gli importi dei costi di trasporto necessari a mantenere in sicurezza gli automezzi. Disposizioni discusse, appunto, e piuttosto incerte, tanto da spingere Fita CNA a organizzare un seminario per cercare di fare un po’ di chiarezza in merito. L’iniziativa si terrà domani, giovedì 17 aprile, alle 19 presso la CNA Provinciale, in via Malavolti, 27. L’avvocato Stefania Ghidoni parlerà di come si applicano i costi minimi, illustrerà il concetto di tratta e spiegherà in cosa consistono e come possono essere attivate le azioni speciali per il pagamento dei minimi, e come si definiscono e si stipulano i contratti nell’autotrasporto. Al presidente di FITA CNA Franco Casadei, invece, il compito di esaminare gli effetti che questa normativa ha avuto su tutti i vari attori della filiera della normativa, a volte aggirata da committenti e subvettori. La partecipazione è consigliata sia agli autotrasportatori che ai committenti.

 

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

Parte domani, giovedì 17 alle 9 a Palazzo Giordani una serie di 12 seminari pubblici dedicati alla ricerca attiva di occupazione. Iniziativa finanziata dalla Provincia e realizzata dal Cisita.

 

Parma, 16 aprile 2014 –

La ricerca di un lavoro? Comincia da un curriculum scritto bene. Proprio al curriculum vitae è dedicato il primo di 12 seminari pubblici pensati per dare informazioni sulle tecniche da utilizzare per rendere più fruttuosa la ricerca: dodici appuntamenti finanziati dalla Provincia e realizzati dal Cisita, nei quali si spazierà dal curriculum all’analisi del mercato del lavoro (profili più richiesti e nuove professioni), dal colloquio di lavoro all’uso del web. 

“Oltre che con l’attività quotidiana dei centri per l’impiego, anche con questa iniziativa cerchiamo di stare il più possibile al fianco delle persone nella ricerca del lavoro. In periodi difficili come quelli che stiamo attraversando, di crisi, l'incontro fra chi cerca e chi offre occupazione è talvolta più complicato che in momenti “normali”: con iniziative come questa proviamo a dare alle persone strumenti in più”, spiega l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti.

“Il curriculum vitae: istruzioni per l’uso” il titolo del primo appuntamento, che si svolgerà giovedì 17 aprile dalle 9 alle 13 nella Sala Borri di Palazzo Giordani (viale Martiri della libertà, 15). Relatore del seminario sarà Pier Evaristo Ziliotti, formatore e consulente esperto nell’ambito dell’organizzazione aziendale e della comunicazione. Nel programma della giornata: la mappa delle conoscenze, “disegnare” i propri saperi; il curriculum vitae, considerazioni di contesto; il curriculum vitae quale espressione di un progetto professionale; la creazione e la formattazione di documenti; i modelli utilizzati (criteri di scelta); la struttura del c.v.; la lettera di presentazione/autopresentazione

 

Per informazioni: Cisita Parma, via Cantelli 5, Parma, tel. 0521.226500, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., web www.cisita.parma.it

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

 

 

Intervento CNA sullo stato della semplificazione burocratica emerso dalla Relazione annuale al Parlamento. Nunzio Dallari, CNA: “Imprese e cittadini non possono più aspettare. Occorre individuare subito strumenti di semplificazione per la pubblica amministrazione”

 

Reggio Emilia, 15 aprile 2014 -

La Relazione annuale al Parlamento sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico di imprese e cittadini, prevista dallo Statuto delle Imprese, scatta una fotografia la cui lettura non si presta ad equivoci e conferma l’allarme più volte lanciato dalla CNA: sulla semplificazione siamo ancora ai principi, mancano i fatti. Su un totale di 89 provvedimenti monitorati dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali, fra cui la CNA, sono ben 47 quelli che hanno introdotto nuovi oneri per le imprese e soltanto in pochissimi casi le amministrazioni promotrici ne avevano segnalato la presenza. 

 

“È inquietante la diffusa inadempienza, da parte delle pubbliche amministrazioni, a redigere, allegare e pubblicare l’elenco degli oneri informativi riferiti ai provvedimenti adottati. Ciò - sottolinea Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA -  se, da una parte, denota la presenza di un grave ritardo culturale nelle amministrazioni rispetto alla “normalità” di molti altri Paesi, dall’altra, testimonia le resistenze delle stesse amministrazioni alle politiche per il miglioramento della qualità della regolazione. Per questo motivo, non basta più fare appello alla responsabilità politica, ma occorre individuare meccanismi e strumenti che possano realmente richiamare le pubbliche amministrazioni a comportamenti più virtuosi. Le imprese e i cittadini non possono più aspettare!”  

 

Sostanzialmente dello stesso tenore anche la seconda relazione presentata dal Dipartimento della Funzione Pubblica sul cosiddetto budget regolatorio, cioè sul bilancio complessivo degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati nel corso del 2013. Anche in questo caso, l’attività di monitoraggio, svolta con il contributo della CNA, evidenzia che la maggioranza delle amministrazioni non ha rispettato le indicazioni di “rendicontazione” previste nello Statuto delle Imprese e in un solo caso su 20 sono stati quantificati gli oneri introdotti e quelli eliminati.  

 

“Insomma – conclude Dallari - il quadro generale mostra che è necessaria una rigorosa responsabilizzazione delle amministrazioni nell’utilizzo degli strumenti idonei a prevenire l’introduzione di nuovi oneri. Trasparenza, responsabilità e coinvolgimento diretto dei vertici politici ed amministrativi devono diventare le parole d’ordine per sgonfiare la burocrazia.” 

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

 

“Porte aperte” sui corsi organizzati dall’ente di formazione di CNA -

 

Modena, 15 aprile 2014 -

La bellezza non è un optional, tantomeno lo sono i mestieri che ci permettono di coltivarla. Stiamo parlando di estetica e di acconciatura, mestieri che CNI Ecipar, l’ente di formazione di CNA, insegna da oltre un decennio. Presso CNI Ecipar sono disponibili tutti i percorsi formativi necessari a conseguire la qualifica e l’abilitazione necessarie ad esercitare la professione.

Nei corsi di formazione in acconciatura ed estetica, CNI Ecipar è davvero maestra: assieme all’esperienza, c’è l’alta caratura tecnica dei docenti a garantire una qualificazione professionale di primo livello. A chi volesse verificarlo personalmente, l’ente di formazione aprirà le sue porte domani, mercoledì 16, e giovedì 17 aprile: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, infatti, sarà possibile visitare le aule di formazione ubicate presso la sede provinciale CNA, a Modena in via Malavolti 27 (uscita 5 della tangenziale, direzione Bologna). Per toccare con mano le attrezzature a disposizione degli allievi, per assistere a dimostrazioni pratiche e lezioni teoriche sulle tecniche estetiche, per parlare con i docenti, assistere alle impressionanti performance di “nail art”, conoscere i coordinatori delle lezioni, coloro che rendono possibile il processo di formazione pluriennale richiesto per legge, e ne assicurano l’elevata qualità. 

Per saperne di più potete contattare Majla Biolchini (tel,  059 269.800, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), visitare il sito http://www.cniecipar.com/professione-benessere/, o ancora meglio, venire a trovarci il  16 e 17 aprile.

 

(fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

 

La sorveglianza doganale per stroncare possibili frodi. Un seminario domani 15 aprile promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia -

 

Reggio Emilia, 14 settembre 2014 -

La lotta alla contraffazione di marchi e brevetti è possibile, ed è tanto più efficace quando è preventiva, ovvero quando impedisce la messa in commercio di beni che costituiscono oggetto di frode ai consumatori.

Proprio di questo si parlerà nel seminario promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per martedì 15 aprile alle ore 14,30 nella sede camerale di Piazza della Vittoria.

L’incontro si inserisce nell’ampio ciclo di approfondimenti dedicato dalla Camera di Commercio alle modalità attraverso le quali è possibile tutelare i diritti di proprietà industriale e, conseguentemente, tutto quel patrimonio costituito da marchi, invenzioni e brevetti che rappresenta uno dei più importanti fattori competitivi delle imprese.

Il nuovo seminario in programma il 15 verterà in modo specifico sul servizio di sorveglianza doganale in Italia e nella UE, che si sostanzia di un vero e proprio “filtro” che può arrivare a bloccare partite di merce contraffatta prima che le stesse vengano introdotte e commercializzate nel territorio dello Stato e/o fuoriescano dallo stesso per essere commercializzate in Paesi extra-comunitari.

Il programma dei lavori prevede gli interventi dell’Ing. Aldo Paparo e dell’avv. Agela di Blasio dello studio Bugnion spa.

 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

 


Le Associazioni dell’artigianato e del commercio hanno convocato una conferenza stampa presso la Camera di Commercio di Parma per sollecitare le Amministrazioni comunali a una maggiore attenzione alle imprese nel ridefinire tariffe e regolamenti applicativi relativi ai tributi locali.

 

Parma, 14 aprile 2014 -


La Legge di stabilità 2014 ha istituito la IUC (Imposta Unica Comunale) che si divide in tre voci Tari (Tassa sui rifiuti), Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) e Imu (Imposta municipale propria a carattere patrimoniale). Questi nuovi tributi stanno creando nelle imprese una seria preoccupazione, perché il rischio reale è quello di vedersi aumentare in modo esponenziale i costi.

Tenuto conto che è notorio  il grave stato di difficoltà in cui il sistema economico italiano sta dibattendosi, che come è bene ricordare è costituito per il 97% da imprese con meno di 20 addetti, le Associazioni in rappresentanza di artigianato e commercio, riunite sotto la sigla  di RETE IMPRESE ITALIA, hanno condiviso in un documento unitario da  sottoporre agli amministratori locali alcune riflessioni e richieste delle quali tenere conto nel ridefinire tariffe e regolamenti applicativi dei tributi predetti.

Il nostro sistema produttivo non può sostenere ulteriori oneri così come accaduto in precedenza in modo generalizzato e diffuso in gran parte dei Comuni della provincia. Senza impresa non c’è lavoro e non ci può essere crescita economica.

Per questa ragione le Associazioni chiedono che le scelte che si stanno per deliberare non vadano a penalizzare ulteriormente la componente produttiva e invitano le Amministrazioni a rivedere i contratti con le Multiutility fornitrici dei servizi, che continuano a macinare utili mentre le imprese chiudono,  che le risorse finanziarie di cui i comuni hanno bisogno vengano reperite attraverso una distribuzione,  tra i vari soggetti passivi dei suddetti tributi, con criteri di equità, evitando la tentazione di ricorrere a modalità e metodi che invece hanno, visto anche il periodo, l’unico obiettivo di cercare un consenso elettorale.

Per questo motivo alle Amministrazioni comunali del territorio, oltre che ad un confronto nel merito per condividere le scelte, le Associazioni sollecitano un maggiore coraggio su alcuni punti che ritengono fondamentali per le imprese: TARI, IMU, TASI e COSAP. 

Hanno illustrato questi temi in conferenza stampa:
Michele Pignacca (Presidente provinciale Confartigianato-GIA), Gualtiero Ghirardi (Presidente provinciale CNA), Leonardo Cassinelli (Presidente provinciale Confartigianato-Apla), Ugo Margini (Presidente provinciale Ascom-Confcommercio), Corrado Testa (Presidente provinciale Confesercenti).

 

 

DOCUMENTO INVIATO A TUTTI I SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI PARMA

 

A tutti i Sindaci dei comuni della provincia di Parma

Oggetto: Riduzione della tassazione locale

Illustrissimo Sindaco,

Senza impresa non c’è lavoro e non ci può essere crescita economica e se le imprese continueranno a chiudere non ci  sarà più neppure la base imponibile per tassarle. 

La Legge di stabilità 2014 ha istituito la IUC (Imposta Unica Comunale) che si divide in tre voci Tari (Tassa sui rifiuti), Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) e Imu (Imposta municipale propria a carattere patrimoniale).

Questi nuovi tributi stanno creando nelle imprese che rappresentiamo una seria preoccupazione, perché il rischio reale è quello di vedersi aumentare in modo esponenziale i costi.

Tenuto conto che è notorio  il grave stato di difficoltà in cui il sistema economico italiano sta dibattendosi, che come è bene ricordare è costituito per il 97% da imprese con meno di 20 addetti, le scriventi Associazioni in rappresentanza di artigianato e commercio, riunite sotto la sigla  di RETE IMPRESE ITALIA, attraverso questo documento,  sottopongono agli amministratori locali alcune riflessioni e richieste delle quali auspichiamo vorranno tenere conto nel ridefinire tariffe e regolamenti applicativi dei tributi predetti.

Chiediamo in via generale che le imprese non vengano gravate di ulteriori oneri così come è accaduto in precedenza in modo generalizzato e diffuso nella gran parte delle municipalità del territorio provinciale.

Per questa ragione chiediamo che le scelte che si stanno per deliberare, salvo proroghe, non vadano a penalizzare ulteriormente la componente produttiva. È necessario rivedere i contratti con le Multiutility fornitrici dei servizi, che continuano a macinare utili mentre le imprese chiudono,  che le risorse finanziarie di cui i comuni hanno bisogno vengano reperite attraverso una distribuzione,  tra i vari soggetti passivi dei suddetti tributi, con criteri di equità, evitando la tentazione di ricorrere a modalità e metodi che invece hanno, visto anche il periodo, l’unico obiettivo di cercare un consenso elettorale.

Per questo motivo alle Amministrazioni comunali del territorio, oltre che ad un confronto nel merito per condividere le scelte, chiediamo  maggiore coraggio su alcuni punti che riteniamo fondamentali per le imprese che rappresentiamo e che di seguito elenchiamo.

 

 

TARI

Revisione contratti tra i Comuni ed enti gestori del servizio rifiuti.

Affinché si possa predisporre un piano pluriennale di raccolta dei rifiuti è necessario che da subito gli amministratori chiedano con forza agli enti gestori del servizio una modifica al ribasso dei contratti di fornitura, anche con l’appoggio delle nostre Associazioni. Inoltre è opportuno che il comune dimostri  che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia stato affidato a parità di qualità alle migliori condizioni economiche.

Ogni comune dovrebbe arrivare alla raccolta puntuale.

La legge di stabilità 2014 offre la possibilità ai comuni di adottare una tariffazione o determinata dai criteri del DPR 158/99 (Legge Ronchi), oppure nel rispetto di chi “inquina paga”. Nel secondo caso che è certamente più significativo, il comune può commisurare la tariffa alla quantità e qualità medie ordinarie dei rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e ad alla tipologia delle attività svolte, nonché al costo del servizio sui rifiuti. Questo porterebbe alla raccolta puntuale dei rifiuti, che andrebbe a risolvere molte problematiche relative ai costi: l’impresa paga in base a quanti rifiuti produce. In quest’ottica rileviamo la necessità che per la tariffazione puntuale venga considerato l’effettivo peso dei rifiuti prodotti e non il numero degli svuotamenti effettuati dal servizio di raccolta e vengano detassati i rifiuti speciali, assimilabili agli urbani ed i sottoprodotti che lo stesso produttore dimostri di avere avviato al recupero o in subordine individuare effettive agevolazioni proporzionali alla quota di rifiuti smaltiti autonomamente.

Ridefinire la ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche in base ai mq nella parte variabile della tassa.

Come più volte sottolineato, per le aziende che rappresentiamo, la tassazione dei rifiuti è un a delle voci che incide maggiormente sui costi dell’impresa, pertanto è auspicabile che i comuni ridefiniscano, sulla parte variabile del tributo, in accordo con le Associazioni di categoria, una diversa ripartizione tra le utenze domestiche e quelle non domestiche in base ai metri quadrati di superficie atti a produrre rifiuto.

Agevolazioni per le attività economiche site nelle frazioni dei comuni.

È necessario inserire agevolazioni sulla tassa dei rifiuti per le attività commerciali e produttive site in frazioni con non più di 500 abitanti che esercitano un ruolo di presidio e servizio per la collettività.

Circoli privati e simili per la parte di somministrazione equiparati ai Pubblici Esercizi.

È necessaria una parità di trattamento per quanto riguarda la tassa dei rifiuti tra circoli privati o similari e aziende del settore dei Pubblici Esercizi (Bar, Ristoranti, ecc.).

Il termovalorizzatore come risorsa per diminuire la tassazione dei rifiuti.

Il termovalorizzatore, esistente e in funzione sul nostro territorio, deve portare ad un vantaggio economico reale in termini di riduzione delle tariffe dei rifiuti per il mondo delle imprese e sulla collettività. Sono noti infatti i benefici economici derivanti dalla produzione di energia elettrica e calore dalla combustione dei rifiuti. Inoltre, rispetto alla situazione preesistente, tale impianto ha favorito l’autosufficienza del territorio provinciale in tema di rifiuti facendo diminuire i costi di trasporto e smaltimento.

Regolamento uniforme a livello provinciale

Da anni si parla di semplificazioni mentre ci sono 47 regolamenti comunali, uno per ogni comune e tutti diversi tra di loro, per ogni tributo. Si auspica l’adozione di un modello uniforme di regolamento da parte di tutti i comuni del territorio provinciale.

IMU

L'immobile strumentale all'azienda non deve essere tassato.

L’Imu è l’imposta municipale propria di natura patrimoniale. Come ribadito a livello nazionale da Rete Imprese Italia riteniamo  che questa imposta non debba assolutamente essere applicata a tutti quegli immobili che sono strumentali all’azienda. In alternativa richiediamo comunque l’applicazione della tassazione minima consentita. 

TASI

Azzeramento dell'aliquota.

La Tasi è il tributo per i servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile. Nella Legge di stabilità 2014 viene evidenziato che l’aliquota base è pari all’1 per mille. È facoltà del comune, tramite delibera del Consiglio comunale, ridurre l’aliquota sino all’azzeramento oppure determinarla in modo tale che la somma tra l’aliquota Tasi e quella Imu non sia superiore all’aliquota massima statale del 31/12/2013, che per il 2014 non può superare il 2,5 per mille. Pertanto è importante che le amministrazioni tendano all’azzeramento dell’aliquota o al massimo rimangano su quella di base come prescrive la normativa.

COSAP

Incentivazione

Al fine di incentivare l’utilizzo di aree pubbliche al servizio delle attività e renderlo concorrenziale nei confronti dei comuni delle provincie limitrofe, si chiede la riduzione del 20% della tariffa giornaliera.

 

 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia) 

 

Lunedì alle 15 presso la Camera di Commercio un importante seminario tecnico per chi opera nel settore del condizionamento e refrigerazione. Con Cna per imparare tutto ciò che c’è da sapere per il registro dell’apparecchiatura e comunicazione Ispra -

 

Vignola, 11 aprile 2014 -

Importante occasione di aggiornamento professionale per la categoria degli Impiantisti coinvolti nel processo di Certificazione noto come Patentino del Frigorista. Verrà illustrata la corretta compilazione del Registro dell’Apparecchiatura per gli impianti di refrigerazione e/o condizionamento contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra, registro da compilare per gli impianti che contengono più di 3 chilogrammi di gas e da lasciare presso l’impianto. Nell’occasione CNA metterà a disposizione dei partecipanti anche il Libretto in questione. L’incontro si terrà lunedì 14 aprile, a partire dalle 15.00, presso la Camera di Commercio di Modena, in via Ganaceto, 134.

È prevista la presenza di un esperto dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che per conto del Ministero dell’Ambiente si occupa, attraverso procedura telematica, della comunicazione obbligatoria, ai sensi dell’art. 16 del DPR 43/2012, che i proprietari degli impianti devono effettuare entro il 31 di maggio di ogni anno, relativamente agli interventi dell’anno precedente.

ISPRA illustrerà la procedura e il suo funzionamento. Questo permetterà di unire i due ambiti: la compilazione del Registro e la Comunicazione ISPRA in modo da fornire ai manutentori la possibilità di aiutare o fornire il servizio d’inoltro della comunicazione ai propri clienti, i proprietari obbligati alla comunicazione.

Per informazioni rivolgersi a Giorgio Falanelli di CNA Modena, cell. 328-3399860 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

Martedì 15 aprile in via Maiella saranno illustrati nel dettaglio i programmi Horizon 2020 e COSME - 

 

Reggio Emilia, 11 aprile 2014 -

Da quest’anno, le PMI possono accedere alle linee di finanziamento agevolato previste dai nuovi Fondi Europei con i programmi Horizon 2020 e COSME, che offrono opportunità di sostegno agli investimenti in innovazione, ricerca e internazionalizzazione. La Comunità Europea ha infatti destinato all’ Italia 32,2 miliardi di Euro che verranno ripartiti in tre rami di intervento principali l’eccellenza scientifica, la competitività industriale e le sfide sociali. 

 

Industrie Emiliane Unite, il raggruppamento di CNA per le imprese industriali, organizza per martedì 15 Aprile dalle 18 alle 20.30 presso la sede provinciale CNA in via Maiella 4 a Reggio Emilia, un incontro destinato a fare luce sulla programmazione Europea, sull’utilizzo dei Fondi Strutturali 2014-2020 e sui partenariati Università e impresa per sostenere la ricerca e la commercializzazione del prodotto/ servizio, entrando nel dettaglio delle azioni maggiormente interessanti per le PMI e alla base del business futuro.

 

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Carlo Intermite Presidente Industrie Emiliane Unite, seguiranno gli interventi della Dott.ssa Rita Malavasi, Direttore CNA Servizio Estero e della Dott.ssa Barbara Rebecchi, Ufficio Ricerca e relazioni internazionali Università di Modena e Reggio.

 

“Per continuare a stare sul mercato – spiega il Presidente Carlo Intermite - ed essere competitivi anche le piccole e medie imprese hanno sempre più bisogno di puntare su innovazione e internazionalizzazione. Accedere ai finanziamenti europei può rappresentare un’opportunità di sviluppo, rafforzando la capacità innovativa delle nostre eccellenze e aumentando l’innovazione di processo e prodotto. Non sempre è semplice entrare nel dettaglio dei singoli programmi, ecco perché CNA mette a disposizione un team di esperti che possano rendere concrete le possibilità di ottenere i finanziamenti stanziati e di avere comunque le informazioni necessarie”. 

 

Al termine del seminario avrà inizio la parte riservata ai soli componenti l’assemblea dei soci di Industrie Emiliane Unite per il rinnovo degli organi dirigenti.

 

Per adesioni Rif. Fosca Bonaretti, Tel. 0522 356350 Fax 0522 356351, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Ughetta Fabris, Tel. 0522 356366, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 (Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell'Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.

 

Modena, 9 aprile 2014 

Dure critiche di Cgil e Cisl di Pavullo ai Comuni di Fiumalbo e Montecreto, colpevoli di non aver accettato alcun confronto con le parti sociali sui bilanci preventivi 2014. I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell’Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.

«Non siamo in grado di esprimere alcun giudizio sulle misure adottate - affermano Augusto Casagrandi e Vincenzo Tagliaferri, responsabili pavullesi rispettivamente di Cgil e Cisl – Dal quel poco che abbiamo letto sui giornali non si capisce quanto peserà la Tasi su cittadini e attività commerciali, a quanto ammontano l’Imu sulle seconde case e la Tares, se sarà applicata l’addizionale Irpef e con quale aliquota. Non è dato sapere se c’è stato un incremento delle tariffe per i servizi, se sono stati mantenuti o incrementati gli investimenti sul sociale. Quanto al progetto del polo scolastico, ci permettiamo di osservare che un ragionamento a livello di Unione o sub ambito avrebbe permesso di investire le risorse disponibili in una logica più ampia e di prospettiva».

Casagrandi e Tagliaferri sottolineano che il tavolo dell’Unione del Frignano, che si è riunito qualche giorno fa, serve per un confronto costruttivo e responsabile di tutti gli attori del territorio, dalle parti sociali alle istituzioni, dalle imprese al sistema del credito. L’indisponibilità delle amministrazioni locali di Fiumalbo e Montecreto, chiuse in un campanilismo incomprensibile e impegnate in progetti singoli che non hanno più senso oggi con le limitate risorse a disposizione dei Comuni, rischiano di non favorire un più ampio rilancio del territorio. «Riforma del welfare locale, tutela idrogeologica, sviluppo di un turismo che duri tutto l’anno: sono alcune delle priorità che – continuano Cgil e Cisl di Pavullo – alcuni sindaci del Frignano condividono con noi. Abbiamo apprezzato l’approccio con cui alcuni Comuni hanno confermato i servizi senza aumentare le tariffe. Tuttavia avremmo preferito una maggiore uniformità delle aliquote Tasi e dei regolamenti d’attuazione con le relative detrazioni. L’Unione del Frignano deve servire per compiere passi avanti sull’omogeneità di trattamenti e regolamenti, semplificare burocrazia e modulistica, produrre sinergie, rendere efficienti le macchine amministrative per ridurre i costi e – concludono Casagrandi (Cgil) e Tagliaferri (Cisl) – erogare servizi sempre più efficienti alle nostre comunità».

 

(Fonte: ufficio stampa Cgil e Cisl)

 

Il Gruppo bancario struttura due nuove linee di credito per un totale di 50 milioni di euro a supporto del gruppo internazionale leader mondiale nei settori delle macchine per ceramics, packaging, food e plastics -

 

Parma, 9 aprile 2014 –

Ha il cuore a Imola e un giro d’affari che arriva fino in Cina, passando dall’India e da oltre 80 Paesi del globo. E’ Sacmi, gruppo internazionale leader nei settori delle macchine per ceramics, closures, beverage, food e plastics, grazie all'applicazione di tecnologie innovative, al forte posizionamento sul mercato mondiale e alla ricerca continua di alti standard qualitativi e servizio al cliente. Tutte caratteristiche che hanno contribuito alla conferma del sostegno da parte di UniCredit che ha concesso all’azienda un nuovo finanziamento da 50 milioni di euro.

 

E’ stato infatti siglato nei giorni scorsi un accordo tra Sacmi e UniCredit per la concessione di un “pacchetto di finanziamento”, composto da due linee di credito per un totale di 50 milioni di euro. Obiettivo: sostituire un precedente credito - già parzialmente rimborsato – e concedere nuova liquidità a supporto delle strategie di crescita della società che è presente in 26 Paesi con oltre 70 società (stabilimenti, aziende di distribuzione e di servizio) che fanno capo alla Sacmi Imola.

Una presenza capillare che spiega come l'89% del fatturato del Gruppo sia legato all'export che raggiunge più di 80 Paesi. Il Gruppo Sacmi è infatti  in grado di assicurare in tutto il mondo assistenza e servizi efficienti grazie ad un Global Network che offre ai clienti un servizio rapido, efficace e diretto in qualsiasi continente

Questa operazione, realizzata dalla struttura di Corporate Centro Nord della banca, vede agire UniCredit in qualità di organizzatore e sottoscrittore unico che consolida il rapporto con un player solido e affidabile quale Sacmi. Quest’ultimo “Rappresenta – spiega Elena Goitini, Responsabile Area Commerciale Bologna di UniCredit - un esempio concreto di eccellenza in ambito industriale ed economico; e la conferma che un business di successo non può prescindere dalle linee conduttrici dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Quella di Sacmi è una storia imprenditoriale di successo contraddistinta da un dinamismo che UniCredit intende assecondare e accompagnare nel suo percorso di crescita, prova tangibile dell’impegno del Gruppo nel supportare le eccellenze italiane”.

 

“La presenza internazionale del nostro Gruppo e le esigenze che da questa originano – spiega Paolo Billi, Direttore Finanziario del Gruppo Sacmi e Investor Relator – ci ha fatto “incontrare” sempre più spesso il Gruppo UniCredit con il quale si è sviluppato un rapporto proficuo e di soddisfazione che intendiamo consolidare in futuro. Il finanziamento appena concluso rappresenta un passo di un cammino che ci auguriamo di fare insieme”.

 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

Venerdì 11 aprile selezioni per un nuovo progetto formativo lavorativo per hostess fiere e congressi riservato a dodici giovani donne di Parma e provincia -

 

Parma, 9 aprile 2014 -

Un nuovo progetto formativo e lavorativo che mira formare in modo professionale la figura della hostess per fiere e congressi. Destinatarie dodici giovani donne dai 20 ai 39 anni, residenti a Parma e Provincia diplomate, laureande o laureate, disoccupate, con o senza precedenti esperienze lavorative che dopo la formazione in aula verranno inserite nel mondo del lavoro come hostess durante manifestazioni fieristiche e attività congressuali. Prerequisiti per accedere alle selezioni sono l’ottima conoscenza della lingua italiana e una buona cultura generale, la conoscenza di una lingua straniera e la predisposizione a lavorare in team. Affidabilità, serietà, voglia di imparare e disponibilità a lavorare anche nei week end completano il profilo, unite alle disponibilità di un mezzo di spostamento proprio.

I colloqui di selezione si tengono venerdì 11 aprile dalle 10.30 alle 18.30 chiamando preventivamente il numero 338 5219408. Occorre presentarsi munite di copia cartacea del cv e di una chiavetta usb con due foto primo piano e figura intera.

Il progetto gratuito a riscatto è volto a far apprendere in modo pratico e coinvolgente skills mirati che permettono non solo di lavorare durante fiere e congressi, ma anche come base per tutte le attività a contatto con il pubblico. La frequenza è obbligatoria e verrà rilasciato un attestato di partecipazione finale.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Parma.

In allegato la locandina scaricabile

 

La nota congiunta di Cgil e Cisl Piacenza (comparto Funzione Pubblica) sulla vertenza C.R.I. Emerge che una parte degli ex dipendenti pubblici di Croce Rossa siano stati ri-assunti, dopo la privatizzazione della Croce rossa, tramite Agenzie Interinali. Inoltre, da un'assemblea avvenuta oggi emerge che le perdite salariali siano intorno al 30%.

 

Piacenza, 8 aprile 2014 -

Si è tenuta oggi, martedì 8 aprile, una partecipata assemblea del personale della Croce Rossa di Piacenza, nell'ambito del percorso di mobilitazione iniziato dopo che l'amministrazione nazionale della C.R.I. ha disatteso gli accordi firmati con i sindacati riguardanti il passaggio dei lavoratori dal contratto pubblico a quello privato Anpas a causa della privatizzazione della Croce Rossa.

 

Il progetto di riorganizzazione al completo ribasso mette a rischio retribuzioni e posti di lavoro e di conseguenza i servizi di emergenza e soccorso forniti ai cittadini dal personale dipendente della C.R.I., altamente specializzato e professionalizzato.

 

Il Ministero della Salute in una lettera al presidente nazionale Cri aveva chiarito che il passaggio dei lavoratori al contratto privato sarebbe potuto avvenire solo in seguito a un decreto interministeriale che deve stabilire le norme di raccordo tra il vecchio e il nuovo contratto per garantire i livelli occupazionali e salariali. Ma dopo poche ore con un voltafaccia inaudito, la stessa Ministra ha dichiarato che il contratto poteva già essere applicato senza le tutele dovute.

 

Nel frattempo il passaggio al nuovo contratto Anpas ha già causato una perdita del 30% del salario, mentre la Cri continua a lucrare sulle convenzioni in essere e con il mancato rispetto degli accordi sono a rischio i posti di lavoro, in particolare del personale a tempo determinato, in servizio in media da 15-20 anni e che rappresenta quasi la metà della forza lavoro. 

Inoltre, dal 1°gennaio 2015 con la completa privatizzazione dell'associazione, potrebbe aprirsi lo scenario di nuovi esuberi.

 

Non solo: in questo quadro già abbastanza sconfortante, a Piacenza i lavoratori a tempo determinato non sono stati trattati tutti allo stesso modo: una parte è stata inquadrata con il nuovo contratto Anpas, diventando quindi dipendente a tutti gli effetti della C.R.I. privata pur senza le norme di raccordo con il vecchio contratto pubblico. A un'altra parte, invece, è andata ancora peggio: è stato proposto un contratto di somministrazione tramite un'agenzia interinale. 

Non possiamo che denunciare questa situazione, questa incomprensibile disparità di trattamento tra lavoratori che da moltissimi anni prestano la propria opera al servizio della Croce Rossa e dei suoi 7 principi e che sono stati costretti ad accettare un contratto capestro - che prelude forse al licenziamento? - perché hanno una famiglia da mantenere e un affitto da pagare.

 

Lo stato di agitazione nazionale proseguirà fino a quando non avremo ottenuto una soluzione concreta: il Ministro della Salute deve chiarire la posizione in merito alle sorti dei 4000 dipendenti della croce rossa, ai possibili rischi occupazionali e alla pesante perdita salariale che già stanno subendo.

Senza risposte chiare e tempestive sarà sciopero.

 

 

(Fonte: ufficio stampa CGIL Piacenza)

 

"Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi" incontro che si svolgerà a Palazzo Soragna il 15 aprile a partire dalle ore 9 -

 

Parma, 8 aprile 2014 -

E’ il quinto Paese più popoloso al mondo, ha un PIL in crescita e un trend di sviluppo che continua a interessare le economie avanzate. E’ il Brasile e può costituire un’opportunità per le imprese del territorio. E’ per questo che UniCredit e l’Unione Parmense degli Industriali hanno organizzato l’incontro “Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi” che si svolgerà a Palazzo Soragna il 15 aprile a partire dalle ore 9.L’iniziativa si propone di illustrare le opportunità che offre il Paese verde-oro agli imprenditori interessati a sviluppare la propria attività oltre confine, oltre a facilitare l’ingresso delle aziende locali nel mercato brasiliano per lo sviluppo di rapporti commerciali. L’incontro si aprirà con i saluti e l’introduzione di Cesare Azzali, Direttore Unione Parmense Industriali e di Fabrizio Simonini, Responsabile Area Commerciale Parma UniCredit; Luciano Mario Bencivinni, Political Risk & Country Analysis UniCredit, presenterà lo scenario politico e economico del Paese sudamericano. Prenderà poi la parola, per un approfondimento sul tema “Il Mercato Brasile: il contesto operativo per le imprese”, Renzo Regini, Responsabile dell’UniCredit Office San Paolo del Brasile. Giacomo Guarnera, dello Studio legale Guarnera Advogados, presenterà quindi la sua relazione sul tema “L’impatto fiscale sul business e accorgimenti legali nelle strategie di internazionalizzazione. In chiusura Federico Canuti, Partner Pop Consulting, si soffermerà sulle “opportunità in Brasile per l’industria alimentare”.

 In allegato la locandina scaricabile con il programma 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

Succede a Claudio Della Pasqua, nominato Presidente onorario: lotta alle burocrazie e all’abusivismo e più credito alle imprese le priorità per i prossimi anni -

 

Parma, 08 aprile 2014

Filippo Donati, albergatore di Ravenna, presidente nazionale di ASSOHOTEL, è il nuovo Presidente di ASSOHOTEL Emilia-Romagna; è stato eletto dall’Assemblea elettiva dell’associazione degli albergatori di Confesercenti che si è riunita oggi a Bologna. Per il prossimo mandato, Donati, sarà affiancato da tre vice-presidenti con deleghe specifiche: Fabrizio Albertini, albergatore di Cesenatico e Presidente di Confesercenti Cesenatico; Paolo Mazza, albergatore di Bologna e Presidente di Assohotel Bologna e Gabriella Gibertini, albergatrice di Salvarola Terme e Presidente Assohotel Modena.

L’Assemblea, che si è svolta alla presenza, fra gli altri, dell’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Melucci; del direttore del Ciset-Cà Foscari di Venezia (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica), Mara Manente e del Direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari, è servita anche a delineare il programma di lavoro per i prossimi anni e le tematiche più importanti da affrontare. Prioritari, da questo punto di vista sono stati valutati gli interventi a sostegno degli investimenti delle imprese per il miglioramento delle strutture e dell’offerta; la semplificazione di molte normative, come quella in materia di prevenzione degli incendi, per renderle praticabili da parte anche delle piccole imprese; la lotta a ogni forma di abusivismo e concorrenza sleale. Tutti aspetti valutati nel loro impatto sul territorio regionale e rispetto all’evoluzione del settore a livello nazionale.

“Proprio alla luce di quanto avviene a livello nazionale - ha sottolineato il neopresidente Filippo Donati nel suo intervento- occorre un sempre maggiore impegno, incisivo e costante. Siamo un territorio che ragiona, abituato da sempre a camminare sulle proprie gambe, abituato al confronto e alla concertazione. In tal senso, la riorganizzazione dell’associazione servirà a rappresentare tutto il territorio e a dare l’opportunità a tutti gli imprenditori del turismo della nostra regione, di dare il proprio contributo per lo sviluppo e la promozione delle nostre eccellenze. ”

Claudio Della Pasqua, presidente uscente, ha ripercorso la storia dell’associazione, nata ufficialmente con la sua presidenza: “i risultati ottenuti in tutti questi anni sono il frutto della collaborazione del mondo imprenditoriale turistico. Attraverso Assohotel E.R. abbiamo potuto constatare con mano che se vogliano raggiungere obiettivi importanti per il nostro settore, lo possiamo fare solo con il contributo di tutti. Siamo stati dei pionieri del sindacalismo turistico, ora tocca alla nuova dirigenza trovare strade nuove per rilanciare l’Emilia Romagna”. Proprio per l’importante contributo offerto da Della Pasqua in questi anni, gli è stato conferito il titolo di presidente onorario.

Nel dibattito sono anche intervenuti i vice-presidenti eletti:

Fabrizio Albertini, ha fatto riferimento alla recente costituzione del distretto turistico della Costa sostenendo che “deve essere riempito di contenuti volti all’integrazione delle eccellenze del nostro territorio. Sono necessarie strategie per promuovere e rilanciare l’offerta turistica della Romagna a livello nazionale e internazionale, con una visione di insieme capace di offrire diverse opportunità al turista curioso ed esigente. E’ ovvio che la sinergia tra le diverse realtà turistiche può avvenire soltanto mettendo mano a progetti strutturali, che implementino i collegamenti sia con il resto d’Italia che con il resto del mondo”.

Gabriella Gibertini, ha invece sottolineato come “in un momento delicato come quello che stiamo attraversando, diventi decisiva la formazione degli imprenditori del turismo su diversi fronti: formazione sull’utilizzo complessivo e più avanzato del web, elemento ormai decisivo per essere competitivi e visibili sul mercato nazionale e internazionale, ma altresì sull’accoglienza, sulle competenze linguistiche e culturali, tutte componenti che rendono capace l’operatore di rispondere alle richieste del turista”.

Sul turismo congressuale e fieristico si è soffermato invece Paolo Mazza: “La cronaca bolognese di questo ultimo periodo, che riguarda soprattutto il distretto fieristico, ci preoccupa molto. Come sappiamo non è solo il turismo vacanziero low cost quello che sostiene l’economia turistica bolognese, ma soprattutto quello del business che porta uomini d’affari nella nostra città per periodi più lunghi del turista mordi e fuggi. Come associazione vogliamo incidere sulle scelte strategiche per il nostro capoluogo, per non perdere un settore del turismo che ha da anni è stata una voce economica importante per la filiera turistica.” 

Mara Manente ha presentato alcuni dati sul peso economico del turismo sull’economia regionale attraverso un’analisi che ha affiancato, alle stime e modelli econometrici già in uso, l’analisi sistematica della contabilità del settore turistico considerato come un vero e proprio comparto economico. Come ha illustrato la Manente: “Sul fronte del turismo internazionale l’Emilia-Romagna ha registrato, nel 2013, una spesa di 1,9 miliardi di euro con un aumento del + 8.4% rispetto al 2011. Nello stesso periodo, la spesa complessiva italiana è cresciuta del 6,8%. Riportando i dati a ciò che ha speso ogni giorno il turista internazionale si arriva a 90 euro contro gli 81 del 2011 con un incremento che risponde alle dinamiche nazionali. Un periodo di crisi, infatti, seleziona le fasce medio alte della popolazione turistica internazionale che hanno, quindi, una propensione maggiore alla spesa. Il turismo pesa per l’8,7% sul Pil regionale. Tradotto, senza il turismo in Emilia-Romagna, mancherebbero all’appello 10 miliardi l’anno. Complessivamente, il settore vale l’11% della spesa turistica totale in Italia a conferma della sua importanza per l’economia sia regionale che nazionale”.

L’assemblea regionale di Assohotel è proseguita nel pomeriggio con il seminario sul tema delle agenzie di booking on-line e delle clausole vessatorie della parity rate -“Tra parity rate e contrattualistica, gabbie e consigli utili”- che ha raccolto un’altissima partecipazione delle imprese del settore alberghiero. Il seminario rientrava nel progetto *PER (PerEmiliaRomagna),  il laboratorio di formazione e informazione sui temi più innovativi del turismo, rivolto agli operatori turistici della nostra Regione, realizzato da Cat Confesercenti e BTO Educational.

 

(Fonte: Ufficio stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

 

Giovedì 10 aprile (ore 20.30) se ne parla presso la sede provinciale CNA -

 

Modena, 8 aprile 2014 -

Il passaggio d’impresa è un processo complicato, soprattutto nelle piccole imprese e in particolare in quelle familiari: i motivi di conflitto possono essere numerosi e ostacolare il processo, al punto da metterne in pericolo la sopravvivenza.

Confrontarsi sulle esperienze altrui, esaminare le difficoltà dei colleghi può essere un modo positivo per affrontare e superare gli ostacoli al passaggio generazionale che si sta affrontando. Per questo motivo CNA Giovani Imprenditori e Industria Italia CNA hanno deciso di organizzare un momento di confronto aperto al pubblico.

L’appuntamento è fissato per giovedì 10 aprile, a partire dalle 20.30, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).

L’obiettivo della serata è dare vita a un dibattito sincero e stimolante grazie alla presenza di imprenditori protagonisti di passaggi generazionali, coi quali sarà possibile esaminare in modo propositivo i diversi aspetti legati alla trasmissione di impresa.

Saranno presenti Roberta Pirronello dell’impresa alimentare “Il Mallo” di Maranello, Loris Ballotta per Zaba Impianti di Spilamberto, Fermo Ferrari per Milkyway di Spilamberto, Valdis Borghi per Modelleria Arcadia di Modena, e Giorgio Carretti per Bellwood di Carpi, a confronto in un dibattito moderato dal giornalista Ermes Ferrari

La serata si terminerà con una degustazione offerta da Il Mallo e dal Forno di Levizzano.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA Modena)

 

I ristoranti, i bar e i pubblici esercizi aderenti alla Fiepet Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) hanno chiesto alla Regione di prevedere l'obbligo per i Comuni di regolamentare in modo più efficace, in accordo con le associazioni del settore, la somministrazione di alimenti e bevande in occasione di sagre e feste...

 

Parma, 7 aprile 2014 -

In occasione della modifica alla legge regionale in materia di ristorazione e pubblici esercizi che la Regione Emilia Romagna ha predisposto, i ristoranti, i bar e i pubblici esercizi aderenti alla Fiepet Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) hanno chiesto alla stessa Regione di prevedere l'obbligo per i Comuni di regolamentare in modo più efficace, in accordo con le associazioni del settore, la somministrazione di alimenti e bevande in occasione di sagre e feste e di ridurre significativamente il limite massimo attuale di 30 giornate per la somministrazione temporanea per ogni evento.
L'attuale sistema, infatti, a giudizio dei ristoratori della Fiepet, oltre a rappresentare una forma di concorrenza sleale nei confronti degli esercizi del settore, non garantisce in modo uguale i consumatori da un punto di vista delle normative igienico sanitarie e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
"Noi ristoratori – afferma Andrea Cavallina Presidente della Fiepet Confesercenti dell'Emilia Romagna - non siamo contrari per principio a quelle manifestazioni che valorizzano il territorio e le sue tipicità e le sue culture, che anzi appoggiamo e promuoviamo quando organizzate con criteri di qualità e garanzia per la salute del pubblico che vi partecipa, ma riteniamo che la moltiplicazione delle autorizzazioni alla somministrazione in via temporanea in occasione di questi eventi, abbia assunto una dimensione eccessiva in presenza di norme e adempimenti semplificati che rendono impossibile forme di controllo adeguate da parte degli organi proposti proprio a tutela della salute del consumatore."

Ma per arginare questo fenomeno, la cui semplificazione impedisce forme di controllo Fiepet chiede al Governo che si intervenga anche sulla normativa nazionale, rivedendo l'ingiusta e dannosa semplificazione che è stata introdotta per coloro che fanno ristorazione in questi eventi, prevedendo, come per i veri ristoranti, requisiti a garanzia della sicurezza alimentare e della salute dei consumatori, ma non solo introducendo l'obbligo di presentazione dei requisiti, da parte degli organizzatori dell'evento, con un adeguato margine preventivo per l'accertamento da parte degli enti preposti (Ausl ecc.).
"La pesante crisi economica che stiamo attraversando – conclude Andrea Cavallina – che ha fortissime ripercussioni sui consumi non permette più di tollerare regimi diversi che vedano, da una parte, un sistema di imprese sottoposte a mille adempimenti e a ogni forma di controllo e, dall'altra, un variegato mondo più o meno trasparente, dove tutto è permesso e reso possibile da ogni forma di agevolazione in virtù di una "semplificazione" del tutto sbagliata e dannosa per le imprese e per i consumatori. Questo sistema produce una situazione di concorrenza sleale che rischia di far chiudere definitivamente migliaia di imprese del nostro settore che lavorano onestamente nel rispetto della qualità".

 

(Fonte: L'Ufficio stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

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