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Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe. 

Modena, 9 settembre 2016

Dopo il successo delle prime due edizioni, continua Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe.
Il concorso mette a disposizione delle persone interessate a creare nuove cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno.
Come le prime due, anche la terza edizione di Imprendocoop è stata sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena, l'ente che si occupa di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e formazione a favore delle imprese. Il progetto è sostenuto dal Comune di Modena, Emil Banca e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese. Inoltre è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dall'Università di Modena e Reggio Emilia.

«Dalla prima edizione di Imprendocoop sono nate quattro cooperative, mentre grazie alla seconda edizione se ne sono costituite altre quattro. Questo conferma – dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – che la cooperativa è lo strumento più adatto per dare forma e sostanza alle idee e progetti innovativi d'impresa sviluppati da persone che hanno voglia d'impresa. Ricordo che cooperare significa scegliere di operare insieme, unire sforzi, lavoro, prodotti, risparmi, nel tentativo di raggiungere un obiettivo comune».

La nuova edizione del concorso si sviluppa tra l'autunno 2016 e la primavera 2017. È prevista la selezione finale di tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. Il quarto, quinto e sesto progetto classificato riceveranno da Emil Banca un finanziamento agevolato per l'avvio d'impresa. I progetti vincenti potranno avere, inoltre, uno spazio co-working per sei mesi, servizi amministrativi, fiscali ed elaborazione servizi del personale gratuiti per tutto il 2017 accesso ai servizi di Confcooperative Modena, conto corrente Emil Banca a canone zero per dodici mesi.
L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione entro il 15 giugno 2017 di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it e si conclude il 31 ottobre. A novembre gli aspiranti imprenditori selezionati cominceranno il percorso formativo (dieci tra incontri, laboratori e seminari tecnici) per apprendere le competenze necessarie a concretizzare un'idea e creare un'impresa. Durante questo periodo, che finirà entro metà febbraio, i partecipanti a Imprendocoop saranno sempre affiancati da mentor, tutor, esperti e dirigenti di cooperative che li aiuteranno nella fase di start up. Entro marzo 2017 i progetti d'impresa saranno valutati da un comitato tecnico scientifico.

Dopo l'evento pubblico di premiazione dei progetti vincenti, in programma nella primavera 2017, manager e imprenditori cooperativi trasferiranno agli aspiranti cooperatori parte del loro know how e, grazie alle loro reti di relazioni, accelereranno l'ingresso delle neo cooperative nel mercato. In questa fase i tutor di Confcooperative e Democenter garantiranno supporto nella ricerca di fondi, accesso al credito e partecipazione a bandi per finanziamenti pubblici. Info: tel. 059.384602; www.imprendocoop.it;  www.democentersipe.it.

Imprendocoop: le dichiarazioni dei partner di Confcooperative

Erio Luigi Munari, presidente Fondazione Democenter-Sipe: «Imprendocoop sta diventando sempre più importante nel nostro panorama di attività. Da un lato consente a Democenter di avere un ritorno concreto rispetto alle attività di diffusione della cultura dell'innovazione che stiamo perseguendo da anni, dall'altro colloca il significato di start up in un ambito di valori che è proprio di questo territorio. Con l'edizione 2016/17 cercheremo di facilitare un altro passaggio: il percorso di Imprendocoop non solo come acceleratore di nuove imprese, ma anche come strumento di innovazione utile alle imprese già strutturate. Innovazione che attrae innovazione, qualità che sviluppa qualità: insieme alle imprese, alle istituzioni e a soggetti come Confcooperative, siamo impegnati a realizzare un ecosistema dell'innovazione che faccia crescere il territorio e la sua capacità di attrazione».
Matteo Passini, vicedirettore generale Emil Banca: «In un periodo difficile come quello che sta attraversando la nostra economia, i risultati delle prime edizioni di Imprendocoop ci dimostrano che lo strumento cooperativo è vincente, soprattutto se sostenuto da una rete di competenze elevate. Anche noi faremo la nostra parte e, come abbiamo fatto sin dalla prima edizione, metteremo a disposizione dei nuovi cooperatori tutti gli strumenti finanziari di cui avranno bisogno accompagnandoli nel loro percorso di crescita».

Imprendocoop: le otto cooperative nate grazie al percorso formativo

Sono sessanta le idee d'impresa che hanno partecipato alle prime due edizioni del concorso Imprendocooop. La metà (trenta progetti) ha completato il percorso formativo e presentato un business plan. A oggi le cooperative nate grazie alle prime due edizioni di Imprendocoop sono otto e hanno complessivamente 120 soci, in maggioranza giovani e donne. Si occupano tutte di servizi alla persona: i loro settori di attività vanno dal sociale al turismo, dallo sport all'avviamento al lavoro. Ecco in breve le loro storie.

La Porta Bella società cooperativa sociale
Costituita il 14 settembre 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale interventi di risposta ai bisogni del mondo giovanile, sia come promozione dell'agio tramite l'animazione del tempo libero, sia nello sviluppo di sinergie tra chi opera in ambito educativo. La cooperativa intende operare nel settore della gestione di servizi educativi alla prima infanzia e sostegno al ruolo genitoriale delle famiglie. Con il progetto Ain Karem la cooperativa ha vinto il terzo premio nella seconda edizione di Imprendocoop. Ain Karem prevede la gestione di un asilo nido a ore da parte di giovani educatrici professionali, con annesso spazio di co-working per genitori. L'obiettivo è creare un luogo di socialità e incontro per costruire relazioni significative tra bambini e genitori. La cooperativa ha attualmente tredici soci.

Pan onlus cooperativa sociale
La cooperativa, che si è costituita il 23 ottobre 2015, è in grado di svolgere servizi socio‐assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo. Nasce dall'esperienza ventennale dei soci nelle politiche sociali e di sostegno al disagio. Attraverso il perseguimento di un'efficacia sempre maggiore nella risposta ai bisogni espressi dalle fasce più deboli della comunità locale, Pan onlus mira a radicarsi nel territorio di riferimento tramite proposte nel settore dell'housing sociale, servizi di accompagnamento e formazione al lavoro, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, sviluppo di comunità. Nella seconda edizione di Imprendocoop alla cooperativa è stato assegnato un premio che consiste in un finanziamento agevolato da parte di Emil Banca, partner di Imprendocoop. La cooperativa ha attualmente otto soci.

Villaggio rurale ecosolidale "Don Giorgio Govoni" cooperativa di comunità
La cooperativa si è costituita il 29 giugno 2016. È la prima cooperativa di comunità che nasce nell'ambito di Confcooperative Modena. L'idea progettuale risale all'indomani del sisma del 2012 a San Biagio in Padule, una frazione di San Felice sul Panaro. Il nucleo storico del paese è strutturato intorno alla chiesa, costruita in età bassomedievale, e a una serie di fabbricati: la canonica (XVIII secolo), l'asilo parrocchiale (costruito nel 1958, ma non più attivo) e gli edifici rurali (XIX secolo) dell'antico Beneficio (un podere agricolo esteso per circa 20 ettari). I danni ingenti a queste strutture hanno indotto un gruppo di parrocchiani a pensare di far confluire diversi progetti della ricostruzione post sisma in un più ampio progetto culturale, agricolo ed economico in una prospettiva di medio e lungo periodo. Per la ricostruzione di questi edifici sono previsti fondi pubblici per circa 1,5 milioni di euro. Sono allo studio progetti di attività commerciali e agricole per la sostenibilità finanziaria della cooperativa. L'idea di impresa si è aggiudicata il secondo premio nella seconda edizione di Imprendocoop. La cooperativa ha una base di dieci soci.

Scuola di Pallavolo Anderlini cooperativa sportiva sociale
La cooperativa si è costituita il 19 luglio 2016. È la prima cooperativa sociale sportiva aderente a Confcooperative Modena. Nasce dalla trasformazione in impresa cooperativa dell'associazione di promozione sportiva Scuola di Pallavolo Anderlini. L'acquisizione della qualifica d'impresa sociale è dovuta al fatto che l'attività sportiva è vissuta come esperienza educativa, di crescita umana prima che sportiva, ed è rivolta principalmente a ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Scopo sociale della cooperativa è l'ideazione, preparazione e gestione di attività, sia agonistiche che non, nell'ambito dell'attività sportiva della pallavolo, compresa la divulgazione, promozione e pratica dell'attività sportiva della pallavolo in forma dilettantistica, anche mediante la realizzazione e gestione dei relativi impianti e servizi. L'operatività della cooperativa parte con la stagione sportiva; il bilancio d'esercizio va dall'1 settembre al 31 agosto. I soci della cooperativa sono a oggi 70.

Stars & Cows società cooperativa a responsabilità limitata
Costituita il 15 giugno 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale servizi di consulenza, accompagnamento, formazione, tutoraggio, mentoring, coaching, counseling e avviamento al lavoro, con l'intento di contribuire a risolvere il problema dell'impiego di giovani neolaureati e del reinserimento nel mercato del lavoro dei "senior d'impresa". Il progetto che ne deriva si fonda sull'avviamento di un'attività originale di servizi di placement per studenti e neolaureati attraverso un portale web innovativo, con l'obiettivo di creare un solido ponte tra impresa e università coinvolgendo senior managers usciti o prossimi all'uscita dal mondo del lavoro, che vogliano mettere le loro competenze ed esperienze a disposizione dei giovani e delle piccole e medie imprese. A febbraio 2016 la cooperativa si è iscritta nell'elenco delle imprese innovative della Camera di commercio di Modena. I soci sono sei. È l'idea d'impresa che si è aggiudicata il primo premio nella prima edizione di Imprendocoop.

Tibuia società cooperativa a responsabilità limitata
Costituita il 23 giugno 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale il recupero e la produzione di un eccellente prodotto gastronomico della tradizione di Finale Emilia: la "sfogliata" di Finale Emilia, o "torta degli ebrei", chiamata anche "Tibuia" (di qui il nome della cooperativa). La cooperativa ha sede a Finale Emilia presso il panificio Ferrari che ha individuato un apposito spazio per lo sviluppo e la produzione dei prodotti da forno. Questa soluzione permette di realizzare fin da subito i prodotti e il confezionamento degli stessi, senza gravare il prodotto di costi di industrializzazione. La base sociale è composta da tre persone. È l'idea d'impresa che si è aggiudicata il secondo premio nella prima edizione di Imprendocoop.

InTandem cooperativa sociale a responsabilità limitata
Costituita il 3 giugno 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale l'offerta di servizi per il tempo libero delle persone con disabilità proponendo percorsi tematici e turistici, uscite serali nel territorio e vacanze. L'altro ambizioso obiettivo di InTandem è rendere Modena una realtà più aperta e ricettiva nei confronti delle tematiche riguardanti il turismo accessibile, migliorando l'offerta attuale per renderla attraente per i turisti con particolari esigenze. Lo scopo è migliorare la qualità della vita delle persone con difficoltà attraverso servizi innovativi e professionalità del personale. La base sociale è costituita da tre giovani under 26 anni. È l'idea d'impresa che si è aggiudicata il terzo premio nella prima edizione di Imprendocoop.

Ectetera cooperativa a responsabilità limitata
Si è costituita il 6 maggio 2015 scorso a Vignola per iniziativa di sette soci fondatori (sei sono donne). La cooperativa nasce da Eidos, un'associazione di promozione sociale che collabora da qualche anno con enti pubblici e privati della zona di Vignola. Lo scopo sociale è valorizzare il territorio modenese, accrescere la cultura dell'accoglienza, accompagnare i turisti alla scoperta delle eccellenze culturali, gastronomiche e paesaggistiche della nostra provincia, promuovere visite guidate, laboratori creativi, punti di informazione turistica e altre attività che favoriscano la conoscenza del territorio.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Produrre meno Lambrusco e aumentarne ulteriormente la qualità. È la proposta lanciata da sei cantine cooperative (tre modenesi e tre reggiane) per reagire al crollo dei prezzi del Lambrusco.

Modena, 8 agosto 2016

Dopo le avvisaglie dell'anno scorso, infatti, a partire dall'ultima vendemmia uno dei vini italiani più venduti al mondo è andato in crisi. Per questo sei grandi produttori (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio) hanno elaborato, condiviso e sottoscritto un documento di azioni e impegni con cui intendono valorizzare le produzioni di Lambrusco, tutelando il reddito dei loro soci. Poiché queste sei cantine lavorano complessivamente oltre 2,1 milioni di quintali di uva (cioè il 70 per cento dell'uva lavorata dalla cooperazione, la quale a sua volta trasforma il 90 per cento delle uve modenesi e reggiane) e producono oltre un milione di ettolitri di Lambrusco, si può affermare che le loro decisioni siano destinate a influenzare notevolmente il futuro del vino simbolo dei nostri territori.

«Negli scorsi anni il Lambrusco si vendeva bene, poi pian piano su qualche mercato ha iniziato a essere sostituiti da prodotti più economici. Qualche altro mercato, come Brasile e Russia, è andato perso per ragioni geopolitiche – spiega il promotore del documento Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Modena e vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Oggi ci troviamo con più Lambrusco di quanto il mercato possa assorbire, perciò i prezzi sono rapidamente crollati».

Nel documento le sei cantine cooperative propongono una serie di interventi per cercare di risolvere i problemi più immediati. Se la produzione sarà abbondante, si potrà stoccare dal 5 al 10 per cento del prodotto. Ciò significa che una parte del vino non sarà immediatamente commercializzata con la denominazione Lambrusco; in base all'andamento del mercato si deciderà se liberarlo, oppure declassarlo a vino da tavola.
Un prezioso aiuto per la raccolta dati e i controlli potrà venire dal Consorzio di tutela, da sempre impegnato nella valorizzazione del Lambrusco.
Per migliorare ulteriormente la qualità del prodotto, le sei cantine cooperative applicheranno volontariamente vincoli più stringenti delle norme relative alI'Igp, le quali contengono misure non sempre efficaci contro le falsificazioni. «In qualità di produttori – dichiara Piccinini - sentiamo la responsabilità di garantire al consumatore la genuinità del Lambrusco che versa nel suo bicchiere».

Oltre a ciò, la Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio sono convinte che il Lambrusco non debba competere unicamente sul prezzo, ma essere promosso in modo più adeguato sui mercati puntando a costruirsi un'immagine di prodotto d'eccellenza.
«Forse anche per il Lambrusco è venuto il momento di valutare il passaggio dell'intera produzione a Dop. Questo – argomenta Piccinini – consentirebbe maggiori controlli e, quindi, garanzie a tutta la filiera, dal viticoltore al consumatore. Inoltre proteggerebbe più efficacemente la denominazione Lambrusco da attacchi come quello sferrato nei mesi scorsi dall'Ue, che voleva rivedere le norme sull'etichettatura delle denominazioni d'origine e aprire la strada a lambruschi prodotti in altri Paesi».

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

Accordo di programma tra Comune di Modena e Regione Emilia-Romagna per l'avvio del progetto "Labalt, Laboratorio appalti legalità e trasparenza".

Modena, 5 agosto 2016

Giudizio positivo delle cooperative sull'accordo di programma tra Comune di Modena e Regione Emilia-Romagna per l'avvio del progetto "Labalt, Laboratorio appalti legalità e trasparenza". «È un'ottima notizia per il mondo cooperativo modenese – dichiara Carlo Piccinini, portavoce del coordinamento provinciale del'Alleanza delle Cooperative Italiane - L'istituzione di una centrale unica di committenza per gli appalti pubblici, l'impegno per la trasparenza delle pubbliche amministrazioni e l'attivazione di un sistema di monitoraggio del rischio di infiltrazioni mafiose nei diversi comparti economici sono passi fondamentali per portare avanti in modo efficace l'attività di prevenzione e contrasto all'illegalità, indispensabile anche nei nostri territori. In questo senso sarà fondamentale porre molta attenzione anche a quanto previsto dal nuovo codice degli appalti. In attesa dei criteri che definiscano l'offerta economicamente più vantaggiosa, vogliamo scongiurare il ritorno del massimo ribasso, che inficerebbe gli obiettivi di "Labalt"».
Ricordiamo che a livello nazionale l'Alleanza delle Cooperative Italiane sta promuovendo la campagna "Massimo ribasso, minimi diritti" proprio per denunciare gli effetti del massimo ribasso, a tutt'oggi praticato in diversi comparti economici (a partire dai servizi sociali), e segnalare le procedure di gara che contrastano con la scelta del nuovo codice.
L'accordo siglato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena prevede il coinvolgimento delle realtà operanti sul territorio, sia per l'attività di prevenzione e contrasto che per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. «In qualità di portavoce del coordinamento modenese dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, - conclude Carlo Piccinini - garantisco fin da ora la nostra piena disponibilità».

(fonte: ufficio stampa Confcoop MO)