Provincia di Parma

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Il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli: "Senza risorse non possiamo garantire servizi e sicurezza. Resta sul territorio solo il 3% delle tasse provinciali. Anche a Parma rischiamo di non chiudere il Bilancio 2017, ci mancano oltre 9 milioni di euro per il pareggio. Piena adesione all'iniziativa dell'Unione Province d'Italia."

Parma, 21 febbraio 2017

Il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli condivide in pieno l'allarme lanciato nei giorni scorsi dall'Unione Province d'Italia: "Governo e Parlamento devono garantirci i finanziamenti necessari per assicurare alle nostre comunità servizi essenziali, dalle scuole superiori alle strade provinciali, molte delle quali ormai in condizioni drammatiche: abbiamo bisogno di risposte concrete e rapide – afferma – Ad oggi non abbiamo fondi sufficienti neanche per chiudere il bilancio di quest'anno, ci mancano 9 milioni e 400 mila euro. E il bilancio andrebbe approvato entro il 31 marzo. Ad oggi è impossibile, per noi come per le altre Province italiane."

Dopo il referendum del 4 dicembre scorso, le Province sono state confermate enti di rilevanza costituzionale, titolari di funzioni amministrative, con proprie entrate, che dovrebbero consentire di finanziare integralmente tali funzioni.
Cosa accede nella realtà? Che la Legge Finanziaria 2014, considerando le Province enti "in attesa della riforma costituzionale", ne ha svuotato le casse, provocando l'attuale stato di emergenza sui servizi essenziali.

Per la Provincia di Parma i prelievi dal bilancio sono stati pesanti: 12 milioni di euro per il 2015, 17 milioni per il 2016 (quasi pari alle entrate da Rc auto, su un bilancio di 80 milioni di euro), e 24 milioni per il 2017. Nel 2016 la decisione del Consiglio di sforare il Patto di stabilità, per far fronte alle esigenze del territorio e velocizzare i pagamenti alle imprese.

"Non si può neanche più parlare di "tagli", ma di un vero e proprio prelievo di risorse proprie dai bilanci delle Province verso lo Stato – spiega Fritelli – Alle Province ormai resta solo il 3% dei tributi locali, cioè delle tasse dei cittadini residenti sul proprio territorio. Questi prelievi vanno contro il dettato costituzionale e impediscono all'ente locale di svolgere i propri compiti. In queste condizioni come può la Provincia di Parma continuare a gestire i 1400 km di strade provinciali, in gran parte in territorio montano, la ventina di scuole superiori di sua pertinenza, gli edifici storici che sono uno straordinario patrimonio collettivo come la Reggia di Colorno? Per mettere in sicurezza le infrastrutture e il territorio abbiamo bisogno di avere nei nostri organici le professionalità indispensabili, già ridotte per legge del 50% in due anni e le risorse per ricominciare a investire, dando così anche un contributo allo sviluppo dell'economia locale."

Fritelli fa proprie tutte le richieste e le rivendicazioni dell'Upi: "Dobbiamo tornare a disporre delle risorse sufficienti ad assicurare la piena erogazione dei servizi a favore delle comunità che amministriamo, secondo parametri che identifichino i fabbisogni finanziari reali – afferma - Solo così potremo garantire diritti e dignità ai nostri cittadini, anche a quelli che vivono al di fuori del capoluogo, che sono quasi il 60% della popolazione del Parmense."

E ricorda: "Come amministratori abbiamo fatto la nostra parte: da due anni a questa parte nessuno di noi percepisce compensi, ma esercitiamo gratuitamente la nostra funzione di Presidente e consiglieri provinciali, caso unico tra le istituzioni della Repubblica. Ora chiediamo che questi risparmi dei costi della politica vengano messi a disposizione delle nostre comunità: siano riconosciuti e restino nei bilanci delle Province."

Nei giorni scorsi l'Unione Province d'Italia ha incontrato il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, per presentare il proprio appello per una soluzione urgente del problema, che coinvolge tutte le Province italiane. L'Upi ha chiesto che il Governo affronti la questione con un decreto-legge e che il Parlamento porti il tema al centro della discussione di Camera e Senato.

Queste per l'Upi le priorità minime che vanno affrontate subito nel decreto legge

Fermo restando l'azzeramento del taglio di ulteriori 650 milioni per il 2017 è indispensabile:
1. Assegnare alle Province almeno 250 milioni aggiuntivi per l'esercizio delle funzioni fondamentali necessari per garantire la sicurezza e i servizi adeguati ai cittadini.
2. Assegnare alle Province almeno 300 milioni del fondo Anas per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, così da aprire le opere necessarie per riportare in sicurezza questa rete viaria strategica.
3. Lasciare nei bilanci delle Province i risparmi dei costi della politica determinati dalla gratuità totale dei Presidenti e dei Consiglieri provinciali.
4. Ripristinare l'autonomia organizzativa degli enti attraverso la soppressione del comma 420 della legge 190/2014;
5. Eliminare la prospettiva transitoria e le incongruenze della Legge 56/14. La legge che regola una istituzione costitutiva della Repubblica ai sensi dell'art 114 non può essere temporanea.
6. Cancellare le sanzioni per le Province che hanno sforato il patto di stabilità 2017: lo sforamento è stato indotto dai tagli ai bilanci e dall'uso degli strumenti straordinari che il Governo ha obbligato ad usare pur di chiudere i bilanci.
7. Consentire alle Province in via straordinaria anche per il 2017 di utilizzare gli avanzi di amministrazione per assicurare gli equilibri dei bilanci.

Senza il Decreto Legge, afferma l'Upi, nessuna Provincia sarà in grado né di approvare i bilanci né di erogare i servizi: una evenienza che non si è mai verificata prima nella storia del Paese.

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La Provincia ha emesso il bando per le Borse di studio 2016-2017. Le domande si possono presentare dal 15 febbraio al 31 marzo 2017, SOLO ON-LINE.

Parma, 15 febbraio 2017

La Provincia di Parma ha emanato il bando per le borse di studio per le scuole medie superiori, in base ai criteri identificati dalla Regione Emilia Romagna.
Scopo: ridurre il rischio di abbandono scolastico e favorire l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione.
Il bando è disponibile sul sito della Provincia www.provincia.parma.it 

Si è può fare domanda tra il 15 febbraio 2017 e il 31 marzo 2017.
Le domande si possono presentare solo on line, con l'applicativo regionale disponibile all'indirizzo scuola.er-go.it.
Da tale indirizzo sarà possibile anche scaricare la guida per l'utilizzo dell'applicativo.

Requisiti

Possono fare domanda tutti gli studenti residenti sul territorio regionale che hanno completato l'anno scolastico 2016-2017, frequentanti:
- le prime due classi delle scuole secondarie di 2° grado del sistema nazionale di istruzione
- il 2° anno dell'IeFP presso un organismo di formazione professionale accreditato per l'obbligo di istruzione che opera nel sistema regionale IeFP
- le prime due annualità dei progetti personalizzati dell'IeFP

Per poter presentare la propria domanda on line occorre:
1. Essere in possesso del requisito reddituale (Isee 2017 inferiore a euro 10.632,94).
Si invitano pertanto le famiglie ad attivarsi per il rilascio dell'attestazione Isee 2017 per le prestazioni agevolate rivolte a minorenni (coincidente con l'Isee ordinario qualora il nucleo familiare non si trovi nelle casistiche disciplinate dall'art. 7 del D.P.C.M. 159/13) e viene calcolato secondo criteri unificati a livello nazionale.
Qualora non sia ancora disponibile l'attestazione riportante l'Isee, la domanda può essere comunque presentata inserendo i dati relativi alla presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica prodotta dall'utente per richiedere l'Isee).
2. Avere un indirizzo e-mail e un numero di cellulare nazionale per la registrazione all'applicativo

Per calcolare l'Isee gratuitamente:
- ci si può rivolgere ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) autorizzati,
- ci si può rivolgere alle sedi INPS
- ci si può collegare al sito INPS - Servizi on line e compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu.) on line.

Per informazioni:
Servizio Programmazione Rete Scolastica
v.le Martiri della Liberta' 15 - 43121 Parma
tel 0521/931822
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Orari: dal lunedì al venerdì 9.00-13.00

Per assistenza tecnica all'applicativo:
Help Desk Tecnico di Er.go 051/05 10 168

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Destinati alle strade provinciali di Tizzano e Corniglio colpite dagli eventi atmosferici della primavera 2013. Soddisfatti Fritelli e Serpagli. "E' il contributo più alto rispetto alle altre Province."

Parma, 14 febbraio 2017

La Giunta Regionale, su proposta dell'Agenzia regionale per la Protezione civile, ha deliberato di assegnare 830 mila euro alla Provincia di Parma per far fronte alle conseguenze degli eventi alluvionali e ai dissesti idraulici e idrogeologici della primavera 2013, per cui era stato dichiarato a suo tempo lo stato di emergenza.

Con la delibera 123/2017, è stata quindi approvata la rimodulazione degli interventi, che ha tenuto conto delle segnalazioni degli enti locali, e che comprende 25 interventi sul patrimonio pubblico per un totale di 1.782 mila euro complessivi sui territori delle Province di Piacenza, Parma, Reggio e Modena.
Soddisfatto il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli, che sottolinea: "E' il contributo di gran lunga più alto rispetto alle altre Province; infatti a Reggio sono andati 220 mila euro, a Modena 222 mila e a Piacenza 510 mila."
E il Delegato alla Viabilità Serpagli spiega: "Con questi finanziamenti potremo finalmente mettere in sicurezza una parte importante della viabilità della Val Parma. Anche la Provincia farà la sua parte, con un co - finanziamento di 110 mila euro. "

Nel Parmense, gli interventi finanziati riguardano: la Sp 74 Bosco – Berceto in località Sillara, la Sp 84 del Carobbio e la Sp 115 di Reno, nei territori dei Comuni di Corniglio e Tizzano, che vedranno la Provincia di Parma come soggetto attuatore e co- finanziatore; gli interventi sulla ex Sp di Marra (comune di Corniglio) la strada de Bocconi in località Casglavana e Capriglio, le strade dei Lavioni, di Pietta, di Borghetto in Reno, (Comune di Tizzano), oltre ad opere strutturali di consolidamento e manutenzione straordinaria di opere di drenaggio profondo dell'abitato di Tizzano capoluogo, che saranno attuate dall'Agenzia regionale di Protezione civile.

In allegato la tabella completa.


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