Mercoledì, 02 Marzo 2022 06:54

Lavori emergenti e trend del 2022 nel settore professionale In evidenza

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Per la prima volta nella storia, quest’anno l’economia globale toccherà e abbatterà la soglia dei 100mila miliardi di prodotto interno lordo.

L’evento è così eccezionale che vale la pena di domandarsi non solo quali saranno gli ambiti in cui trovare un lavoro risulterà più semplice, ma anche che conseguenze ci saranno per il mercato a causa del fenomeno delle grandi dimissioni. Senza dimenticare un focus specifico sui lavoratori emergenti. Insomma, è vero che in tutto il mondo i lavoratori hanno dovuto fare i conti con i problemi correlati alla pandemia da coronavirus nel corso degli ultimi due anni, eppure in tutti i Paesi sviluppati – inclusa l’Italia – le economie sono in crescita. Ciò non toglie che, sul fronte nazionale, il nuovo mercato del lavoro comprende dei rischi di cui è bene essere consapevoli.

La transizione green e gli altri fattori del cambiamento

Dopo la situazione di emergenza sanitaria, il settore digitale è stato protagonista di una notevole accelerazione: è anche questo il motivo per il quale l’innovazione tecnologica rivestirà sempre di più un ruolo di primo piano. Che cosa vuol dire questo dal punto di vista del mercato del lavoro? Molto semplicemente, che i professionisti che possono vantare il possesso di specifiche competenze in questo ambito avranno una marcia in più in fase di ricerca di una nuova mansione. Non solo: il mutare dei modelli lavorativi è destinato a cambiare anche il modo in cui si lavora, mentre la transizione ecologica avrà un peso sempre più importante, al punto che intere filiere produttive dovranno essere ridisegnate da zero. Due esempi su tutti sono quelli offerti dal settore dell’energia e dall’automotive.

Come trovare lavoro

Il digitale aiuterà anche a trovare un impiego. Lo dimostra il caso di AppLavoro, startup che punta sulla meritocrazia proponendo una classifica dei più bravi professionisti di ogni settore. Non solo: cliccando su Applavoro Milano è possibile trovare gli annunci che mostrano le selezioni in corso nei vari settori. Ma a proposito, quali saranno le mansioni emergenti durante i prossimi mesi? Le nuove figure più ricercate saranno figlie dei tre aspetti che più di tutti stanno condizionando il mercato: la sostenibilità, l’organizzazione e il digitale. Ecco, allora, che per le aziende saranno molto importanti i distribution manager e i logistics analyst: come è stato fatto notare da Forbes, si tratta di quei profili che hanno la capacità non solo di gestire tutta la filiera produttiva, ma anche di ottimizzarla dal punto di vista degli ordini incerti e della flessibilità. Anche gli esperti di interfacce umane troveranno le porte spalancate, grazie alle loro competenze tecniche mirate allo sviluppo di software, a maggior ragione se saranno abbinate a dote relazionali che consentiranno loro di comprendere in che modo le interazioni tra uomo e macchina possono essere agevolate. Infine, saranno tante le richieste per gli ingegneri e per i tecnici che si occupano di guida autonoma.

I professionisti che le aziende non riescono a trovare

Una delle dinamiche negative del mercato del lavoro attuale, destinata ad accentuarsi sempre di più nel corso dei prossimi mesi, sarà quella relativa all’aumento del divario tra l’offerta e la domanda di lavoro. Una sorta di disallineamento, che in Italia è più forte rispetto ad altre parti del mondo, a causa del quale migliaia di aziende fanno una fatica tremenda a reperire dei lavoratori qualificati che possano entrare a far parte del loro staff. Il mismatch riguarda un gran numero di mansioni, siano esse operative o di carattere tecnico. Da qualche mese a questa parte, per esempio, sono davvero richiesti gli addetti alla logistica, i magazzinieri, i camionisti, i data analyst e gli ingegneri.

I lavori green

Infine, in questo scenario una citazione è doverosa per i cosiddetti green job: sono tutti i lavori che hanno a che fare con la transizione ecologica, e che rientrano nella schiera delle professioni emergenti. Anche in questo caso, gli esempi che si possono menzionare sono numerosi, dagli eco-chef agli ingegneri ambientali, passando per i giuristi. Se si tiene conto delle informazioni fornite dal Cnel, allo stato attuale i lavoratori full green sono concentrati soprattutto nel settore delle costruzioni e in quello delle public utilities, mentre nella manifattura, nei servizi sociali privati e nel comparto edile si ritrovano le professioni hybrid green.