Sta per prendere il via il convegno, promosso da CGIL, CISL e UIL di Parma, per discutere sulle priorità del Paese e conseguentemente sulla sulla legge di Bilancio 2019. In allegato il "Volantone" scaricabile in pdf.
Nell'imminenza dell'approvazione della Legge di bilancio 2019, anche CGIL, CISL e UIL di Parma si danno appuntamento per un Attivo provinciale dei delegati e attivisti pensionati per discutere le priorità per il paese in materia di investimenti, strumenti di protezione del lavoro (ammortizzatori sociali e politiche attive), fisco, pensioni, sanità, istruzione e pubblica amministrazione.
Le linee di indirizzo definite unitariamente dalle tre sigle nel documento presentato a Roma il 22 ottobre scorso, saranno illustrate nell'incontro in agenda per il 26 novembre, alle ore 9.00 presso l'Hotel Parma & Congressi di Via Emilia Ovest 281/A a San Pancrazio, il cui programma dei lavori prevede di lasciare ampio spazio agli interventi dalla platea dopo la relazione introduttiva di Marina Molinari, segretaria generale CISL Parma e Piacenza. Il dibattito sarà moderato da Mario Miano, segretario generale UIL Parma e Piacenza, mentre le conclusioni, previste intorno alle ore 12.00, saranno a cura di Marina Balestrieri, della segreteria CGIL Emilia Romagna.
Nel merito, tra i principali temi all'ordine del giorno secondo i sindacati confederali vi sono: la necessità di programmare un graduale incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil e contestualmente aprire una seria discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit; apportare modifiche alla legge sul pareggio di bilancio degli enti locali; sviluppare le infrastrutture che devono rappresentare la priorità degli investimenti pubblici, anche per aumentare la produttività del sistema paese e diffondere la crescita in tutto il territorio; sviluppare reti pubbliche per la salute, l'istruzione e l'assistenza; sviluppare le infrastrutture materiali con il completamento e la programmazione strategica delle grandi opere, che connettono il paese e lo collegano al resto dell'Europa; investire in un piano straordinario per la manutenzione delle infrastrutture esistenti; sviluppare le infrastrutture energetiche e digitali, che dalle reti alle produzioni costituiscono un pilastro della politica industriale; sbloccare le risorse dei fondi destinati allo sviluppo locale previsti dal "Piano periferie"; confermare, nell'eventuale revisione del codice degli appalti, la tutela del lavoro e la lotta per la legalità.
"Su questa base, intendiamo aprire il confronto con il governo sostenendo le nostre proposte, anche con le forme e gli strumenti propri dell'esperienza sindacale –, si legge nella presentazione del documento unitario nazionale –. Queste proposte delineano un modello di sviluppo del Paese fondato sulla sostenibilità sociale e ambientale, sulla solidarietà nazionale, anche in netto contrasto con scelte autonomiste che la potrebbero compromettere".
Rispetto, poi, al confronto con l'Europa, i sindacati unitariamente scrivono che "dovrebbe essere caratterizzato più che da atteggiamenti strumentali spesso reciproci e da tensioni antieuropeiste, da una grande e seria battaglia per cambiare lo statuto economico e le politiche economiche" dell'Unione Europea "attraverso lo scomputo delle spese per investimenti materiali e sociali dal deficit, l'aumento delle risorse europee per gli investimenti, per la sostenibilità ambientale e per le politiche di coesione".
(Foto di Nicola Comparato) - In allegato il VOLANTONE scaricabile in pdf