Il congedo di paternità (e di maternità) è un'indennità che lo Stato riconosce ai neogenitori per garantire al bambino il diritto ad un'adeguata assistenza.
Dal 1° gennaio di quest'anno, e per tutto il 2018, il periodo di congedo obbligatorio retribuito per i padri lavoratori passa da due a quattro giorni e, la normativa, reintroduce anche il congedo facoltativo di un giorno non presente nel 2017. Per quest'ultimo, il padre potrà usufruirne solo in alternativa alla madre in astensione obbligatoria.
Ciò vuol dire che se il padre decide di usufruire del congedo facoltativo la madre dovrà anticipare il termine del congedo per un numero di giorni pari al numero di quelli fruiti dal padre. I giorni di congedo di paternità obbligatoria, fruibili entro e non oltre il quinto mese di vita del bambino, potranno essere usufruiti anche in contemporanea al congedo di maternità obbligatoria.
A quali categorie di lavoratori spetta l'indennità? Possono accedere al beneficio i padri lavoratori dipendenti anche adottivi e affidatari, per eventi di nascita, adozione e affidamento dal 1° gennaio 2013 (come comunicato sulla circolare n° 40 dell'INPS).
Quale l'ammontare dell'indennità? Al padre lavoratore che presenterà domanda di congedo di paternità è riconosciuto il diritto di astenersi dalla prestazione lavorativa per quattro giornate, sulle quali si avrà diritto non soltanto alla retribuzione piena ma anche alla contribuzione figurativa, ovvero ai contributi calcolati in misura piena, come previsto per una normale giornata di lavoro. Nella generalità dei casi l'indennità è anticipata in busta paga dal datore di lavoro e successivamente conguagliata. Ci sono alcuni casi in cui è l'INPS a pagare direttamente il lavoratore, come previsto per l'indennità di maternità in generale (msg. INPS n 18529 e msg. INPS n. 28997).
Al variare di questi casi varia la procedura di accesso al beneficio. Nell'alternativa in cui l'indennità per il congedo di paternità è anticipata dal datore di lavoro e poi conguagliata, la richiesta per il congedo da parte del dipendente deve essere presentata per iscritto direttamente al datore di lavoro. Nella richiesta devono essere comunicate le date in cui il padre intende fruire dell'astensione dal lavoro, con un preavviso di almeno 15 giorni.
Se il lavoratore desidera utilizzare i giorni spettanti in occasione della nascita del figlio, comunicherà la data presunta del parto. Nei casi in cui il pagamento dell'indennità di congedo spetti direttamente all'INPS, il lavoratore dovrà presentare richiesta per via telematica compilando il "modulo domanda congedo papà INPS" tramite il PIN dispositivo INPS (codice segreto che consente a tutti i cittadini di poter utilizzare i servizi online); in alternativa è possibile fare richiesta tramite Contact Center Integrato – n. 803164 oppure tramite Patronati.