Tra le novità: lingua russa, corso di packaging e di storia dell' Italia prima della Grande Guerra. Inaugurazione il 20 novembre a Felino con una lezione di Italo Comelli sull'astrologia nella Divina Commedia. -
Parma, 5 ottobre 2015 -
Per il sesto anno consecutivo, l'Amministrazione Comunale di Felino in collaborazione con l'Università Popolare di Parma propone a Felino corsi pomeridiani e serali che spaziano dalla letteratura alle lingue e dalla storia all'arte.
L'offerta formativa dell'anno accademico 2015/2016 è stata presentata sabato presso il Municipio di Felino alla presenza del Presidente dell'Università Popolare Italo Comelli, degli amministratori locali e dei docenti dei corsi di Felino. "La possibilità di rinnovare anche quest'anno la proficua collaborazione con l'Università Popolare di Parma ci permette di proseguire nel positivo percorso incominciato a Felino nel 2011 e portato avanti con successo in questi anni. L'Università Popolare rappresenta per l'Amministrazione Comunale di Felino un progetto centrale nell'ambito delle politiche culturali nonché un'importante opportunità per i cittadini che consente a numerosissime persone di arricchire la propria formazione extra scolastica, continuando percorsi formativi già intrapresi o iniziandone dei nuovi" - ha affermato Elisa Leoni, Vice Sindaco del Comune di Felino.
Anche il Presidente Italo Comelli ha espresso grande apprezzamento per questa iniziativa che ha trovato, fin dall'inizio, un terreno molto fertile a Felino sia per il numero di iscritti che per il numero di docenti che mettono a disposizione, in molti casi anche gratuitamente, il proprio tempo e le proprie competenze.
"L'Università Popolare – afferma Comelli – ha raccolto lo scorso anno circa 1650 iscrizioni, grazie anche al contributo di Felino con il suoi 232 partecipanti. L'offerta formativa di Felino in questi anni è stata molto ricca, così come la partecipazione ai corsi, contribuendo a dare un notevole valore aggiunto alla programmazione didattica complessiva dell'Università Popolare. La collaborazione tra la sezione di Felino e la sede di Parma è stretta e ormai consolidata e, grazie all'esempio di Felino, altri comuni stanno attivando corsi sul territorio della provincia. Per tutti i soci sono in programma lezioni speciali ed escursioni culturali mentre per l'intera cittadinanza proponiamo un ciclo di conferenze pubbliche a Parma".
Valeria Longhi in Fochi, Assessore alla Scuola del Comune di Felino e coordinatrice del progetto dell'Università Popolare a Felino, ha quindi delineato, dati alla mano, i primi cinque anni dell'Università Popolare a Felino.
"Dal 2011 ad oggi - spiega la Longhi - sono stati 956 gli iscritti che hanno preso parte agli oltre 60 corsi che si sono svolti a Felino. Dal punto di vista del profilo socio demografico degli iscritti, la sezione felinese dell'Università Popolare è composta per circa il 64% da donne e da circa il 62 % da over 50. La provenienza dei corsisti è varia: circa il 40% sono di Felino ma oltre il 47% provengono da altri comuni della nostra provincia. Questo dato è da sempre motivo di orgoglio per la nostra Amministrazione perché dimostra che l'offerta formativa proposta a Felino risponde al fabbisogno di formazione extrascolastica di un bacino molto più ampio di quello del nostro comune".
Come ha ricordato Rosina Trombi, Assessore alla Cultura del Comune di Felino, "con il progetto dell'Università Popolare il Comune intende coinvolgere giovani e adulti con un programma che comprende numerosi corsi inerenti vari ambiti tematici tra i quali lingue straniere, letteratura, storia, arte e anche corsi pratici in modo da attirare diverse fasce della popolazione".
"Dal punto di vista dell'offerta formativa, la grande sorpresa di quest'anno – anticipa la Trombi - è il nuovo corso di lingua russa: partiamo per il primo anno con un corso base di russo, una lingua sempre più importante in ambito commerciale e che desta molta curiosità tra gli appassionati di lingue. Tra le altre nuove proposte si aggiungono poi un corso pratico di packaging e confezionamento creativo food e non food e un corso sulla storia d' Italia prima della Grande Guerra".
A proposito della didattica, l'assessore Valeria Longhi ha anche confermato il suo impegno come docente dell'Università Popolare; nel 2015 terrà un corso sulle figure femminili nell'opera di Dante Alighieri. Per i corsi linguistici, sono confermati a Felino i corsi di inglese dal livello principianti all'avanzato, i corsi di francese e spagnolo mentre per l'area artistica e pratica sono proposti anche per questo anno accademico i corsi di disegno e pittura ed il corso di make-up.
L'inaugurazione dell'anno accademico a Felino si terrà il 20 novembre con una lezione del prof. Italo Comelli sul tema dell'astrologia nella Divina Commedia (luogo e orario in via di definizione).
L'elenco ed il programma dei corsi è disponibile sul sito www.comune.felino.pr.it nella sezione Servizi e Uffici / Cultura / Università Popolare. Le iscrizioni saranno aperte fino al 30 ottobre presso l'Ufficio Cultura del Comune di Felino (tel. 0521-335949 - tel. 0521-335920) il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 12.30 e presso la sede dell'Università Popolare di Parma (tel. 0521 236537) negli orari di apertura della segreteria. E' inoltre possibile iscriversi ai corsi della sezione di Felino anche tramite posta elettronica, scaricando la modulistica disponibile sul sito www.comune.felino.pr.it
(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)
E' stata inaugurata nel Palazzo della Pilotta di Parma la terza edizione della Festa Internazionale della Storia: convegni, mostre e momenti di apprendimento. -
Parma 30 Settembre 2015 -
Sabato 26 settembre è stata inaugurata ufficialmente la terza edizione della Festa Internazionale della Storia-Parma, due giornate intense che hanno riscontrato il pieno successo delle scuole promotrici degli eventi.
Alla cerimonia di apertura, nella cornice suggestiva del Palazzo della Pilotta, erano presenti Rolando Dondarini dell'Università di Bologna, Presidente della Festa Internazionale della Storia, Laura Ferraris, Assessore alla cultura del Comune di Parma, Manuela Catarsi della Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna, Luigi Allegri Direttore del Dipartimento Lettere, Arti, Storia e Società dell'Università di Parma, Cecilia Morelli in rappresentanza del Direttore dell'Azienda Ospedaliera di Parma, Massimo Fabi, il Direttore del Mup Marzio dall'Acqua ed il Presidente della Famija Pramzana Maurizio Trapelli.
Primo grande momento di coinvolgimento e spettacolo è stato il flash mob che ha animato Piazzale della Pace, organizzato dall'Itis e dalla Scuola Media di Montechiarugolo per riaffermare il ripudio della guerra, seguito dall'esibizione degli sbandieratori di Fornovo.
Ma gli appuntamenti sono stati tanti: inaugurate due mostre a Palazzo Giordani, quella degli ex allievi del Liceo delle Scienze umane, intitolata "Vecchie fotografe senza storia", e quella della Scuola Media di Calestano, dedicata al centenario della Prima Guerra Mondiale, "Tracce di memoria", organizzata in collaborazione con il Gruppo Alpini di Calestano.
Bardi è stato il teatro nel quale si è affrontato il tema della Seconda Guerra Mondiale, mentre a Neviano si è svolto un convegno su Matilde e Arduino fra Parma e Reggio al tempo di Canossa, presieduto da Paolo Bonacini dell'Università di Bologna. Su "Matilde di Canossa: l'attualità di una donna di potere di 900 anni fa" ha parlato a Palazzo del Governatore Paolo Golinelli, dell'Università di Verona.
Proprio ieri mattina, due classi dell'Istituto Giordani hanno vissuto una intensa ed emozionante mattinata a Palazzo Giordani con la visita guidata dell'artista Alessandra Stivani alla mostra "I bambini del '44", completata poi da una lezione di Umberto Savini sulla strage di Marzabotto, seguita dalle testimonianze di parenti delle vittime in occasione del 70 esimo anniversario.
La mostra è aperta fino al 9 ottobre e molte delle iniziative andranno avanti fino all'11 ottobre. Per tutti i dettagli sul programma è possibile consultare il sito www.festadellastoria.unibo.it
L' intervista dei ragazzi al coordinatore scientifico del festival, Stefano Rodotà e l'incontro in Municipio con il sindaco Dosi. -
Piacenza, 28 settembre 2015 -
Il sindaco Paolo Dosi ha incontrato, ieri pomeriggio nella sala del Consiglio comunale in Municipio, la delegazione degli studenti della Luiss a Piacenza per partecipare al Festival del Diritto: "La presenza, per il terzo anno consecutivo, degli studenti della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali «Guido Carli» di Roma – afferma il primo cittadino - è il segno che il festival riscuote interesse, curiosità e attenzione anche fuori Piacenza, in questo caso da parte di un ateneo prestigioso che offre un modello formativo tra i più avanzati nel nostro Paese. La Luiss, mi è stato confermato dai presenti all'incontro, ritiene il Festival del Diritto un momento di formazione importante, tanto da favorire e sostenere la partecipazione dei suoi studenti nei giorni della manifestazione. Ho rivolto agli studenti l'invito a partecipare agli incontri in calendario in questo fine settimana, ma anche ad apprezzare le eccellenze che Piacenza può offrire dal punto di vista artistico, culturale ed enogastronomico, nonché l'auspicio di ritrovarli l'anno prossimo in occasione della nona edizione del festival".
Ieri mattina, sotto i portici di palazzo Gotico, gli studenti della Luiss hanno invece intervistato il coordinatore scientifico del festival, Stefano Rodotà.
All'inaugurazione il presidente della Regione Stefano Bonaccini: "Per competere con i territori più avanzati d'Europa e del mondo occorre puntare sulla qualità. Imprescindibile l'apporto dell'Università e dei centri di ricerca". -
Modena, 22 settembre 2015 -
Inaugurata ieri mattina a Modena, a nuova sede dei Dipartimenti di Scienze Chimiche e Geologiche e di Scienze della Vita dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), con la partecipazione del presidente della Regione Stefano Bonaccini.
L'edificio, di 12mila metri quadrati, fra via Campi e via Braghiroli presenta aule, laboratori e aree per lo studio.
Sviluppato su piani, al piano seminterrato, è presente un open space per una novantina di studenti, le aule specialistiche di Scienze della Terra, depositi e spogliatoi. Al primo piano il front-office, l'amministrazione, alcuni studi del Dipartimento di Chimica e una parte dei laboratori didattici. Al secondo piano sono collocati gli studi di Scienze della Vita, i rimanenti studi di Chimica e piccoli studi per 6-8 postazioni per specializzandi e dottorandi. Al terzo piano si trovano invece i laboratori di ricerca di Scienze della Vita e di Chimica; completa la struttura il piano tecnico.
Grande attenzione agli "accorgimenti" per il contenimento dei consumi. Saranno presenti sia pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria che pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. L'edificio stato è concepito per poter funzionare durante buona parte della stagione calda senza l'utilizzo dell'aria condizionata, grazie alle prestazioni dell'isolamento termico.
"Mai come in questo periodo il tema della ricerca e dell'innovazione è di vitale importanza – ha sottolineato Bonaccini – per una Regione come la nostra, che ha un sistema produttivo che per competere con i territori più avanzati d'Europa e del mondo ha bisogno di puntare decisamente sulla qualità. In quest'ottica è imprescindibile l'apporto dell'Università e dei centri di ricerca". Bonaccini ha poi ricordato l'impegno della Regione al World Food Research and Innovation Forum, in programma oggi e domani (22 e 23 settembre) ad Expo Milano: "Sfamare nel 2050 nove miliardi di persone, questa è la sfida che ci attende. Garantendo però – ha ribadito il presidente – che l'aumento di produzione di cibo sia coniugata alla la sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto del pianeta. Per raggiungere questi obiettivi occorre mettere in rete sapere, risorse tecnologiche e innovazione: ecco l'impegno che ci tiene uniti, per andare insieme verso un futuro di qualità".
Il nuovo asilo nido ideato con Reggio Children, ospiterà sino a 60 bambini di età compresa fra i 3 e i 36 mesi. Uno spazio per l'infanzia di concezione moderna: multimedialità e multisensorialità sono le parole chiave di questo asilo nido. -
Parma, 21 settembre 2015 -
È stato presentato giovedì mattina, presso UniCredit Pavilion a Milano, il nuovo asilo-nido riservato ai figli dei dipendenti UniCredit e aperto anche alla cittadinanza milanese.
Oggi, Lunedì 21 settembre, ha aperto le sue porte con uno spazio per l'infanzia di concezione moderna, dotato di ampi spazi studiati per favorire la relazione tra i piccoli e di tecnologie che garantiranno ai giovanissimi utenti un luogo multidisciplinare e interattivo, dove l'uso della lingua inglese oltre alla lingua materna contribuirà a "far germogliare" menti multiculturali e flessibili.
"Siamo molto felici di inaugurare questo nuovo asilo per i figli dei nostri colleghi – ha commentato Paolo Cornetta, Responsabile HR Strategy UniCredit – che si aggiunge alle 4 strutture riservate all'infanzia già esistenti presso i nostri uffici in Italia e alle numerose convenzioni attivate su tutto il territorio nazionale per rispondere alle esigenze del maggior numero di dipendenti. L'idea di dotarci di luoghi di lavoro sempre funzionali a un adeguato equilibrio tra vita privata e professionale costituisce uno tra i principali fattori motivazionali delle nostre persone. L'iniziativa si aggiunge ad altre politiche del Gruppo in questa direzione, come gli interventi volti ad alleviare i disagi della mobilità casa-lavoro, la promozione di un'effettiva parità di genere e le numerose convenzioni in tema di servizi a livello territoriale".
Gli ambienti, gli arredi e le dotazioni multimediali di Mini Tree sono state pensate e disegnate per ospitare sino a 60 bimbi di età dai 3 ai 36 mesi, seguendo la filosofia pedagogica di Reggio Children, il cui fine è mettere al centro del progetto educativo e della scuola "il bambino che apprende con i suoi 100 linguaggi".
Multimedialità e multisensorialità sono le parole chiave di questo asilo nido, un ambiente per l'infanzia frutto di una profonda ricerca volta a stimolare il mondo creativo del bambino grazie ai linguaggi visivi, musicali, della danza, della poesia, dell'architettura, del design, del cibo e del rispetto della natura. La concezione pedagogica di Reggio Children ben si riassume nell'esperienza dell'asilo-nido come "atelier impertinente" garante di una conoscenza dove cervello, mani, razionalità ed emozioni lavorano in stretta cooperazione e dove il cambiamento è frutto dello scambio tra bambini e adulti.
"Il bambino è il primo e più alto paradigma di immagine dell'uomo – ha ricordato Carla Rinaldi, Presidente Reggio Children. – Mini Tree presso UniCredit Pavilion non sarà semplicemente un luogo dove i bambini apprendono dagli adulti, ma soprattutto un luogo dove gli adulti apprendono dall'apprendere dei bambini, dal loro fare e dal loro costruire la conoscenza come comunità. Siamo perciò felici di aver contribuito a creare uno spazio per l'infanzia nel cuore di una piazza della conoscenza, ponendo il bambino al centro come parametro di qualità dell'uomo, della sua capacità di innovarsi e aprirsi al sapere con gli occhi dello stupore".
Uno schermo 60 pollici touch screen, un tavolo multimediale che emette suoni e luci, un impianto di diffusione audio per favorire lo sviluppo della sensibilità musicale, spazi per piccole attività di cucina e giardinaggio, un'unica grande aula per incoraggiare le capacità interpersonali e relazionali dei bambini, luci e colori rilassanti con mobili e design delle strutture studiati per favorire tutte le attività dei bimbi, dal gioco, all'apprendimento al riposo. Sono questi alcuni degli apporti che lo studio d'architettura aMDL ha concepito per questo asilo-nido improntato all'innovazione e, contemporaneamente, attento al tema di un'educazione che parta dalle predisposizioni e curiosità dei piccoli nell'ampio spettro delle loro intelligenze multiple.
UniCredit Pavilion
UniCredit Pavilion è un nuovo spazio polifunzionale per conferenze, eventi ed esposizioni, inaugurato a luglio 2015 nel centro di Porta Nuova Garibaldi a Milano. Disegnato dall'architetto Michele De Lucchi, che con lo studio aMDL ha sviluppato il progetto esecutivo, è dotato di un Auditorium che può accogliere fino a 700 posti a sedere ed è modulabile in soluzioni flessibili adatte a ogni tipologia di incontro e di attività. L'edificio ospita anche uno spazio dedicato all'esposizione di arte e di contenuti visivi, una passerella sospesa lungo parte del perimetro dell'Auditorium che può essere utilizzata anche a supporto di eventi ospitati nella sala principale. Sulla sommità, una Lounge estremamente luminosa con vista sui Giardini di Porta Nuova può ospitare fino a 110 persone per incontri più ristretti, conferenze stampa, eventi di vario tipo interni ed esterni. UniCredit Pavilion ospita da oggi anche un nido d'infanzia in grado di accogliere 60 bambini dai 3 ai 36 mesi.
Reggio Children
Nel 1994, per rispondere alle innumerevoli richieste internazionali di approfondire la conoscenza dei propri servizi educativi nella fascia 0-6 anni, il Comune di Reggio Emilia, nell'impossibilità strutturale di farvi fronte direttamente, promuove la costituzione di una società che ne possa supportare l'azione. Nasce così Reggio Children – Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità delle bambine e dei bambini, da un'idea di Loris Malaguzzi, che non ha modo e tempo di vederla realizzata, e dal sostegno di un gruppo di cittadini e amministratori.
Reggio Children è una società a capitale prevalentemente pubblico (il 51% appartiene al Comune di Reggio Emilia e lo 0,7% alla Regione Emilia-Romagna), con una larga partecipazione di soggetti privati. Reggio Children, operando in stretta relazione con i nidi e le scuole d'infanzia reggiane, si occupa prevalentemente di diffondere un'idea "forte" di infanzia, dei suoi diritti, delle sue potenzialità e risorse. Le attività della Reggio Children si concretizzano in aree specifiche quali ricerca, formazione, consulenze e collaborazioni, mostre, editoria.
(Fonte: UniCredit Media Relations)
Ecco cosa ha di speciale una scuola proiettata nel futuro, nata a tre anni dal terremoto. Un esempio che tutti i Comuni italiani dovrebbero seguire...
Reggio Emilia, 18 settembre 2015 - di Cigno Nero -
A primo impatto, la nuova costruzione che sorge tra le classiche abitazioni di Guastalla sembra un modernissimo albergo con ogni comfort.
Poi ci si accorge che quell'edificio è qualcosa di speciale e unico. E infatti lo è, perché si tratta di un nido per i più piccoli abitanti della comunità. Un asilo come non ce ne sono mai stati.
Domani mattina l'Amministrazione Comunale inaugurerà ufficialmente il nuovo Nido d'Infanzia nella frazione di Pieve.
Si tratta di un evento molto importante perché, a distanza di tre anni dagli eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio, finalmente ci sarà una nuova struttura educativa capace di accogliere i bambini e le bambine da 0 a 3 anni.
La nuova scuola, infatti, sostituirà i due nidi comunali dell'infanzia (Pollicino e Rondine) danneggiati dal terremoto del maggio 2012 e potrà ospitare fino a 120 bimbi.
Il progetto dell'architetto Mario Cucinella è stato pensato per stimolare l'interazione del bambino con lo spazio circostante secondo una visione "pedagogica" in cui nulla è lasciato al caso, dalla distribuzione delle aree didattiche alla scelta dei materiali di costruzione, fino all'integrazione tra ambiente interno ed esterno. La struttura portante è realizzata in materiali naturali e riciclati a basso impatto ambientale e, ad eccezione delle fondazioni di cemento armato, è costituita da telai di legno: un materiale sicuro e ideale per mantenere l'isolamento termico dell'edificio. L'elevata coibentazione, la distribuzione ottimale di superfici trasparenti (massima trasparenza sul fronte sud, massima opacità sui fronti est, ovest e nord), il ricorso a sistemi all'avanguardia per il recupero dell'acqua piovana e l'inserimento in copertura di un impianto fotovoltaico, consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dell'edificio.
La qualità dello spazio è un aspetto centrale del rapporto educativo con i bambini che con l'ambiente circostante stringono un legame emotivo molto intenso perché lo vivono con tutto il corpo e gli attribuiscono un senso attraverso gli odori, i suoni, gli stimoli visivi. Pertanto il nido è il riferimento simbolico del nuovo progetto: uno spazio caldo, accogliente e nello stesso tempo leggero e aperto verso l'esterno, che diventa strumento di apprendimento e svolge una funzione narrativa di scoperta e di cura della natura.
Gli elementi propriamente architettonici del nuovo nido d'infanzia, come la forma degli interni, la loro organizzazione, la scelta dei materiali, l'insieme delle percezioni sensoriali legate alla luce, ai colori, alle sonorità, alle suggestioni tattili, sono concepiti tenendo conto degli aspetti pedagogici e educativi collegati alla crescita del bambino. Per questo, il progetto di Mario Cucinella Architects si basa sulla semplicità di una struttura in legno con ampie vetrate che consentono l'interazione tra le aree chiuse delle aule e l'esterno, il bosco. La sinuosità dello spazio e il calore dei materiali rimandano a una tana sicura nella quale muovere i primi passi verso la crescita. I piccoli utenti si troveranno, quindi, a scoprire luoghi complessi e allo stesso tempo familiari dove sviluppare le capacità e le peculiarità proprie di ciascuno.
Partendo dai segni sinuosi interni si è articolato pure il percorso sensoriale esterno all'edificio, che abbraccia la struttura senza soffocarla e determina spazi protetti per le attività dei bimbi, degli educatori e dei genitori. Tale percorso, che integra anche gli alberi già esistenti, delinea la forma di un piccolo animale fantasioso, un incrocio tra un ermellino, una donnola, una garzetta e un airone, specie che vivono comunemente nel nostro territorio fluviale. L'animale di fantasia diventa così un riferimento culturale per i bambini poiché rappresenta il cucciolo che vive nella sua comunità dove impara, scopre, cresce. Proprio come loro, piccoli utenti di questo bellissimo nido d'infanzia.
Nido Guastalla è un progetto completo, in cui ogni aspetto è stato curato nel dettaglio per ottenere un ambiente che ottimizza le funzionalità, dando allo stesso tempo la giusta enfasi all'estetica di un luogo dedicato al mondo dell'infanzia.
Anche per gli elementi grafici della segnaletica è stata seguita un'idea coerente con il progetto architettonico, che mette al centro i bambini. Il disegno del logo e del font, affidato allo studio Zup di Perugia, si ispira alle forme geometriche elementari: cerchio, triangolo e quadrato. I caratteri diventano i pezzi di un gioco visivo, un tangram le cui composizioni sono parole e contemporaneamente forme interpretabili. Nel logo Nido Guastalla si può riconoscere una figura stilizzata con le lettere O, A, e doppia L. Non è un caso che nella segnaletica dei vari ambienti del nido le parole siano mandate a capo più volte: la tipografia crea così delle composizioni visive che hanno una forza estetica oltre che di significato. Ogni carattere cerca di essere tondo e largo, di occupare fisicamente spazio ed essere così sfruttato per segnalare le porte vetrate di passaggio.
La progettazione ha coinvolto anche pedagogiste ed educatrici. Poco dopo l'insediamento, infatti, il Sindaco Camilla Verona, in qualità di assessore alla scuola, insieme a Chiara Lanzoni, assessore all'edilizia pubblica e privata, e Gloria Negri, assessore alla cultura, avevano convocato una tavola rotonda per condividere con le insegnanti dei nidi d'infanzia, la pedagogista delle scuole comunali dell'infanzia, i referenti dei servizi scolastici e dell'ufficio tecnico comunale il progetto di Cucinella. "Teniamo particolarmente a questo incontro – aveva esordito l'assessore Chiara Lanzoni – per avere un momento di confronto fra chi progetta e chi lavora quotidianamente con i bambini, le educatrici in primis che meglio di chiunque altro conoscono le problematiche legate agli spazi dedicati alla didattica. La nostra attenzione, come nuova amministrazione, si è focalizzata proprio sulla necessità di impostare un percorso di lavoro e di scambio che porterà ad un arricchimento reciproco".
L'inaugurazione avverrà alla presenza del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, di quello della Provincia Giammaria Manghi, del sindaco di Guastalla Camilla Verona, del direttor Azienda Servizi Bassa Reggiana, dell' architetto Mario Cucinella e con l'esibizione del Corpo filarmonico G. Bonafini.
il presidente Giammaria Manghi e la vicepresidente con delega all'Istruzione Ilenia Malavasi in occasione dell'avvio dell'anno scolastico hanno iniziato una serie di sopralluoghi negli istituti superiori per confermare l'impegno della Provincia. -
Reggio emilia, 15 settembre 2015 -
Con la partenza del nuovo anno scolastico, il presidente Giammaria Manghi e la vicepresidente con delega all'Istruzione Ilenia Malavasi hanno iniziato questa mattina una serie di visite agli istituti superiori reggiani, "a conferma dell'impegno della Provincia di Reggio Emilia a favore della scuola ed in particolare dell'offerta formativa, del diritto allo studio, dell'opera di orientamento attraverso Polaris, della programmazione della rete scolastica e della gestione delle scuole superiori che rimangono di nostra competenza".
Prima tappa al Polo scolastico di via Makallé, dove i vertici della Provincia hanno visitato l'istituto superiore "Nobili" – il Polo tecnico nato dall'unione dell'omonimo Iti con Ipsia Lombardini e Ipsia Galvani – e l'istituto tecnico per geometri "Secchi", "due realtà particolarmente significative, per diversi aspetti, del nostro sistema d'istruzione superiore".
Accompagnati dalle dirigenti scolastiche Elena Guidi e Maria Grazia Diana, il presidente Manghi e la vicepresidente Malavasi hanno visitato alcune classi e i laboratori, confrontandosi con i presidi sulle possibilità di ulteriore potenziamento dei due istituti. "Con la serie di visite agli istituti superiori iniziata questa mattina in occasione dell'avvio dell'anno scolastico abbiamo voluto ribadire la nostra volontà di collaborazione con i dirigenti e di migliore conoscenza, anche per quanto riguarda la parte edilizia, degli istituti che siamo chiamati a gestire", spiegano Manghi e Malavasi che, nelle prossime settimane, intendono anche incontrare tutti i presidi degli istituti superiori reggiani.
La Regione Emilia-Romagna, con una legge di luglio ha deciso che con il nuovo anno scolastico non sarà più necessario il certificato medico delle assenze per malattia. -
Parma, 11 settembre 2015
L'inizio del nuovo anno scolastico porta una novità: in caso di assenza per malattia superiore ai cinque giorni, per essere riammessi in classe, non occorre più presentare il certificato medico.
A deciderlo è la Regione Emilia-Romagna, con una legge di luglio, nell'ambito di un più ampio intervento di semplificazione normativa. Il provvedimento riguarda tutti gli alunni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado.
NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE
Evidenze scientifiche in materia di malattie infettive e della loro diffusione confermano che il pericolo di contagio è di solito massimo durante la fase di incubazione e all'esordio, per ridursi durante la convalescenza e, passati i cinque giorni dall'inizio della malattia, raggiunge livelli compatibili con la presenza in collettività.
IL RUOLO DI MEDICI E GENITORI
La novità introdotta responsabilizza i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, chiamati ad educare i genitori circa le indicazioni di profilassi da seguire e le famiglie, che devono assicurare la piena guarigione dei ragazzi, prima di rimandarli a scuola.
LE ECCEZIONI
L'obbligo di presentare il certificato medico rimane quando lo richiedano misure di profilassi a livello internazione e nazionale per esigenza di sanità pubblica (situazioni di particolare criticità) e quando i soggetti interessati siano tenuti alla presentazione del certificato in altre Regioni.
PER INFORMAZIONI E' possibile chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure consultare il sito internet dell'AUSL www.ausl.pr.it
Tutta l'attività della scuola, compresa la Musicoterapia, riprenderà quindi come sempre, ma con rinnovato slancio da parte del nuovo gestore. -
Novellara, 2 settembre 2015 –
Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Novellara, a seguito di un bando di gara per la gestione della Scuola di musica "C. Confetta", ha proceduto all'affidamento del servizio, poiché la convenzione con lo Schiaccianoci, passato gestore, è scaduta con la fine dell'anno scolastico 2014- 2015.
Lo svolgimento da parte del Comune di una procedura di gara è stato un passaggio dovuto sia per rispetto della normativa.
L'aggiudicazione si è svolta correttamente, secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e non del massimo ribasso (70 punti alla qualità e 30 al prezzo); sono stati invitati 6 soggetti, tutti aventi caratteristiche di ricchezza della proposta ed ampia articolazione delle attività e il soggetto risultato aggiudicatario per i prossimi tre anni è ARCI – CEPAM, soggetto più che qualificato e capace di mantenere le attività già in essere e di dare impulso a nuove proposte in un quadro di correttezza e trasparenza.
Tutta l'attività della scuola, compresa la Musicoterapia, riprenderà quindi come sempre, ma con rinnovato slancio da parte del nuovo gestore. Il CEPAM entro la metà di settembre preciserà orari ed insegnanti dei corsi, presenterà le proposte formative, le modalità d'iscrizione e chiunque fosse interessato fin da ora può prendere contatti con la sede di Reggio.
Il nuovo gestore sta già lavorando per privilegiare, come richiesto dal bando, la continuità degli insegnamenti, coinvolgendo i docenti disponibili (chiunque di loro fosse interessato a collaborare con il nuovo gestore può infatti prendere contatti con la sede di Reggio). Permarrà il sistema tariffario in vigore che sarà concordato ogni anno con l'amministrazione.
Spiace sempre assistere a cambi di gestione con realtà con le quali si è collaborato per anni e tuttavia le procedure di affidamento, che mettono a confronto le diverse proposte, sono oggi inevitabili. La Amministrazione ringrazia il professor Curti e "Lo schiaccianoci" per questi anni di proficua collaborazione e si augura che il CEPAM (Centro Permanente Attività Musicali) in qualità di nuovo gestore, forte dell'esperienza acquisita in oltre 30 anni di attività nella gestione di spazi ed attività musicali porti nuovo slancio alla storica scuola di musica novellarese.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)
Sono state 3.696 le domande on line di stabilizzazione presentate in Emilia-Romagna dai precari che dovrebbero rientrare nella fase B e C del piano di assunzioni contenuto nella legge 107/2015.
Lo comunica la Cisl Scuola Emilia Centrale, secondo la quale il governo ha posto grande enfasi sui numeri, ma ha dovuto ammettere che un 20 per cento circa non ha presentato domanda di immissione in ruolo, pur appartenendo alla platea degli aventi diritto. «A parte il fatto che noi stimiamo che coloro che non hanno presentato domanda siano intorno al 30 per cento degli aventi diritto, la causa risiede nel sistema di assegnazione della provincia di titolarità, il quale è praticamente un "salto nel buio" per molti che non possono trasferirsi lontano dalla famiglia – afferma Monica Barbolini, segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale – In queste settimane centinaia di persone hanno affollato le nostre sedi territoriali di Modena e Reggio Emilia chiedendo assistenza e consigli, spesso per decifrare istruzioni poco chiare, criteri improvvisati o cambiati in itinere, in un piano di assunzioni destinato a creare, per come è stato impostato e gestito, più problemi di quanti ne avrebbe dovuto e potuto risolvere. Abbiamo chiesto per mesi di essere ascoltati, di poter discutere le nostre proposte, sostenute da una reale conoscenza dei problemi della scuola e di chi ci lavora. Abbiamo insistito affinché si partisse da un serio rilevamento del fabbisogno di organico, cui far seguire l'indicazione di criteri e modalità di gestione del piano di assunzioni. Si è voluto fare l'esatto contrario, mettendo in piedi una procedura farraginosa, forzando le scelte di persone che oggi si vedono costrette ad affrontare il rischio di una mobilità territoriale insostenibile e assurda».
Secondo Barbolini le modalità di questo piano, oltre a non dare risposta alle legittime attese di tanti precari esclusi dalle procedure di assunzione, sembrano fatte apposta per alimentare un nuovo contenzioso causato dalle lacune e contraddizioni contenute nelle disposizioni ministeriali. Per la Cisl Scuola Emilia Centrale molte persone vivono con disperazione l'ipotesi di dover lasciare la famiglia per accettare una nomina in una qualunque provincia.
«Non è, come vergognosamente è stato detto, la pretesa di avere il lavoro sotto casa. Da sempre chi può va a cercare il lavoro dove c'è, come dimostra ampiamente la storia del precariato scolastico – sottolinea Barbolini - È il governo a mettere tante persone nella condizione di compiere una scelta dolorosa».
La Cisl Scuola aggiunge che la legge 107/2015 in molte parti confligge con i principi costituzionali e le disposizioni normative e contrattuali, in quanto lede la libertà di insegnamento, crea un'autorità salariale nella figura di una sola persona (caso unico nei rapporti di lavoro pubblici), introduce meccanismi di valutazione individuale a cui conseguono premi in denaro che, in quanto elementi di natura salariale, devono essere disciplinati in sede contrattuale. «A breve impugneremo davanti al giudice le parti della legge che riteniamo incostituzionali. Nel frattempo – conclude Monica Barbolini, segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale - chiediamo con forza di rinnovare il contratto nazionale, come sollecitato anche dalla Corte Costituzionale».
(Fonte Cisl Scuola)