La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla presenza di esponenti del PD nelle scuole parmensi: "L'Itsos "Gadda" di Fornovo nello spiacevole elenco di scuole parmensi le cui attività sono state occasione di presenzialismo improprio di esponenti del PD. Il silenzio complice dell'Ufficio Scolastico Provinciale." -
Parma, 21 dicembre 2015 -
Mancava l'Itsos "Gadda" di Fornovo nello spiacevole elenco di scuole parmensi le cui attività sono state occasione di presenzialismo improprio di esponenti del PD, è accaduto nei giorni scorsi in occasione di "scuola aperta".
A quale titolo un parlamentare del Pd fosse presente in una simile occasione non lo si capisce, le scuole devono essere immuni dalla politica e non l'occasione per offrire ribalta agli esponenti di parte, cosa che nel Parmense è diventata triste routine per il partito di governo, come avviene nei regimi.
In questo caso quale messaggio hanno ricevuto i futuri studenti della scuola interessata, se alla presentazione della stessa trovano anche un politico?
Il tutto avviene di fronte all'assenza continua di un Ufficio Scolastico Provinciale (oggi Ambito Territoriale Scolastico), la cui dirigenza mai è intervenuta di fronte ad un fenomeno che ha un carattere territoriale.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti, in merito a questo nuovo episodio precisa: "A noi interessa molto ricercare sinergie costruttive per arrivare ad una "comunione" e "liberazione" della scuola, intesa come armonia tra docenti ed estinzione di certe patologie comportamentali, di cui la scuola parmense è afflitta a livello territoriale per l'evidente assenza di chi la rappresenta".
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Progetto di educazione alimentare "Sono come mangio", lanciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Un percorso di educazione alimentare che coinvolge oltre 1.000 insegnanti di materne e scuole primarie di primo e secondo grado. Grazie a metodologie interattive e coinvolgenti e all'uso dei linguaggi preferiti dai bambini e dai ragazzi, gli alunni acquisiscono gli strumenti per conoscere e riconoscere meglio i cibi e vengono guidati ad abitudini alimentari sane. -
Reggio Emilia, 18 dicembre 2015 -
E' già in pieno svolgimento una delle parti più importanti - per la formazione degli insegnanti - del progetto di educazione alimentare "Sono come mangio", lanciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano un anno fa e destinato a coinvolgere in modo attivo oltre 1.000 insegnanti e più di 25.000 ragazzi in quella che, sulla base di queste cifre, si configura come una delle più importanti campagne di educazione alimentare in atto nel nostro Paese.
In queste settimane, infatti, si stanno concentrando gli incontri degli insegnanti all'interno dei caseifici presenti nelle 5 province in cui nasce il Parmigiano Reggiano; un confronto diretto con la realtà produttiva che comprende la visita guidata del caseificio, la formazione all'analisi sensoriale del Parmigiano Reggiano e la presentazione del piano di lavoro e delle attività ludico-didattiche per i ragazzi previste dal progetto educativo proposto.
"Sono come mangio" - sottolinea il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – si pone due grandi obiettivi: da una parte, infatti, vuole accompagnare i ragazzi verso la consapevolezza dell'infinita ricchezza alimentare del nostro Paese e, dall'altra, offre agli insegnanti nuovi strumenti e metodologie per sviluppare al meglio quelle responsabilità che li hanno progressivamente investiti anche sul versante della cultura alimentare, concepita come strumento fondamentale per una più ampia educazione alla salute e al benessere psico-fisico".
Destinato a insegnanti e alunni delle scuole d'infanzia, delle primarie e secondarie di primo grado, il progetto del Consorzio propone un vero e proprio viaggio educativo alla scoperta del cibo, delle buone abitudini alimentari e del territorio, valorizzando in tal modo anche la storia, la cultura, le tradizioni e le risorse ambientali che danno origine ai nostri alimenti.
L'iniziativa - realizzata in partnership con la cooperativa Creativ Cise di Reggio Emilia, da anni impegnata nella formazione e nell'animazione - si realizza attraverso un percorso multidisciplinare che crea un filo conduttore tra le diverse discipline scolastiche (dalla storia alla geografia, alle scienze, alla matematica).
Grazie a metodologie interattive e coinvolgenti e all'uso dei linguaggi preferiti dai bambini e dai ragazzi (ludico, musicale, espressivo, corporeo, ecc.), gli alunni acquisiscono gli strumenti per conoscere e riconoscere meglio i cibi e vengono guidati ad abitudini alimentari sane, ampliando ed affinando conoscenze e, soprattutto, allenando i cinque sensi ad un rapporto inedito (specie per ciò che riguarda il tatto, i colori e i "suoni" del cibo) con ciò che consumano e con ciò che non deve mancare nella loro alimentazione.
Conclusa la prima fase di formazione/informazione degli insegnanti, il progetto proseguirà durante l'anno scolastico con attività ludiche nelle classi, un costante affiancamento del docente in tutte le fasi di implementazione delle attività proposte e culminerà con una delle tappe più appassionanti del percorso: "Avventura al caseificio", una visita guidata animata ed interattiva per le classi all'interno dei caseifici del Parmigiano Reggiano alla scoperta dei segreti del "Re dei Formaggi".
A "Sono come mangio" è anche abbinato il concorso "Avventura al caseificio", rivolto alle classi che effettueranno visite guidate ad un caseificio del Parmigiano Reggiano.
A quanti realizzeranno la migliore presentazione grafica e multimediale dell'esperienza saranno assegnati una Apple Tv, un computer portatile, un videoproiettore, una fotocamera e altri premi per categorie speciali.
Al progetto è stata dedicata una specifica sezione del sito del Consorzio di tutela ( www.parmigianoreggiano.it ), nella quale sono riportate le informazioni dettagliate.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Anche quest'anno le scuole della cooperativa sociale La Carovana mettono in scena un presepe vivente nel centro storico di Modena. Alla rappresentazione partecipano oltre 450 alunni e sarà presente anche l'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci. L'ingresso è libero. -
Modena, 17 dicembre 2015
Per il terzo anno consecutivo le scuole della cooperativa sociale La Carovana mettono in scena un presepe vivente nel centro storico di Modena. L'evento è in programma dopodomani - sabato 19 dicembre - alle 10.30 in piazza Grande. Saranno complessivamente oltre 450 gli alunni, tutti in costume, delle scuole primarie Carovana e T. Pellegrini e della secondaria S. Giuseppe protagonisti del presepe vivente, al quale porterà il suo saluto l'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci. I bambini delle primarie Carovana e T. Pellegrini rappresenteranno antichi mestieri, eseguiranno coreografie e reciteranno i brani dei Vangeli che raccontano la nascita di Gesù, mentre i ragazzi della secondaria S. Giuseppe canteranno brani natalizi. L'ingresso è libero.
Mercoledì 23 dicembre – ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie - alle 12 all'auditorium del centro scolastico La Carovana il vescovo Erio celebrerà la messa per insegnanti, alunni e familiari. Da segnalare che le scuole gestite dalla cooperativa La Carovana ora hanno una direttrice didattico-educativa generale: si tratta di Manuela Cervi, consulente educativa per istituti scolastici di ogni ordine e grado. Dottore in Lettere, è specializzata in Linguistica Generale presso l'Università Cattolica di Milano e in Linguistica Cognitiva presso la University of California at Berkeley (Usa). Abilitata dal Feuerstein Institut di Gerusalemme all'applicazione e alla formazione docenti sul metodo Feuerstein di educazione cognitiva e metacognitiva, Manuela Cervi è autrice, curatrice e traduttrice di libri sulla linguistica cognitiva.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Lo spettacolo "Via la maschera bullo!" messo in scena da Galvani-Iodi, Zanelli, Corso e Carrara terzo al concorso nazionale "No bulls be friends": gli istituti si divideranno 3.500 euro. La Provincia ha promosso la partecipazione al concorso, nell'ambito del progetto promosso dall'Unione delle Province d'Italia e finanziato nell'ambito dell'iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un'intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri. -
Reggio Emilia, 14 dicembre 2015 -
Si è classificato al terzo posto al concorso teatrale nazionale "No bulls be friends" – che significa un premio di 3.500 euro da dividere tra i quattro istituti coinvolti – lo spettacolo "Via la maschera bullo!" messo in scena dalle scuole superiori Galvani-Iodi e Zanelli di Reggio, Carrara di Guastalla e convitto Corso di Correggio con la collaborazione dell'associazione Pro.di.Gio. e del Centro teatrale europeo Etoile. La buona notizia è stata comunicata l'altro giorno dalla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega all'Istruzione, Ilenia Malavasi, ai dirigenti dei quattro istituti. E' stata infatti la Provincia a promuovere la partecipazione al concorso, nell'ambito del progetto promosso dall'Unione delle Province d'Italia e finanziato nell'ambito dell'iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un'intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri: l'iniziativa, aveva come obiettivo principale quello di sensibilizzare le nuove generazioni, attraverso l'arte del teatro, sul fenomeno del bullismo al fine di promuovere una cultura del rispetto e dell'accettazione di sé e dell'altro.
"Davvero complimenti, e un grazie sentito, ai ragazzi che hanno saputo mettersi in discussione su un tema così impegnativo, affrontandolo con impegno, serietà e tanta intelligenza e dimostrando grande capacità di analisi – commenta la vicepresidente Ilenia Malavasi - Come Provincia, cercheremo di dare continuità al progetto, per coinvolgere altre scuole e altri territori, avendo individuato una metodologia innovativa ed efficace, apprezzata tanto dagli studenti, quanto dai docenti".
Dopo aver debuttato a Novellara lo scorso marzo ed essere stato in seguito messo in scena a Correggio (si sta allestendo lo spettacolo anche a Reggio), il video di "Via la maschera bullo!" è infatti risultato tra i più votati online ed è quindi stato sottoposto alla valutazione di una giuria di tecnici che hanno decretato i vincitori. Grazie al terzo posto il progetto reggiano ha ottenuto un premio di 3.500 euro - da utilizzare per materiale didattico o tecnologico – che è stato suddiviso tra i quattro istituti sulla base degli studenti (in tutto 62) che hanno partecipato.
"Quello curato da Etoile e Pro.di.Gio. è stato davvero un bel progetto, che ha permesso ai ragazzi di analizzare e mettere in discussione il concetto di bullismo attraverso un percorso educativo, trovando nella dimensione del gioco drammatico stimoli e motivazioni per comprendere il fenomeno – conclude la vicepresidente della Provincia - Sul tema del bullismo nelle scuole siamo impegnati sia aiutando i ragazzi a utilizzare la loro creatività per trattare, e dunque fronteggiare, un argomento difficile, sia aumentando il controllo e la sorveglianza, come conferma il recente investimento stanziato dalla Provincia per il Polo scolastico di via Makallé. Fondamentale resta comunque il ruolo anche di insegnanti, dirigenti e genitori per eliminare definitivamente uno dei comportamenti più a rischio durante l'adolescenza, spesso preludio di condotte più gravi anche all'esterno del mondo scolastico, che allarmano l'intera comunità».
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Questa mattina a Piacenza si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso "La voce delle scuole", nell'ambito dell'edizione 2015 del Festival del Diritto: protagonisti gli alunni degli istituti piacentini che con video, immagini e parole hanno dato voce alla loro visione del futuro
Piacenza, 10 Dicembre 2015 - In fondo al testo il video della scuola media di Pontenure (1° classificato) -
Questa mattina, all'interno della sede del Comune di Piacenza, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso "La voce delle scuole", nell'ambito dell'edizione 2015 del Festival del Diritto, quest'anno dedicato al tema del "futuro" inteso come in divenire, ma anche come conseguenza delle nostre scelte ed azioni.
Protagonisti de "La voce delle scuole" sono stati gli studenti degli istituti piacentini che, attraverso video, immagini e parole hanno dato una loro interpretazione del "guardare al domani". Presenti alla cerimonia, oltre all'Assessore alle Politiche scolastiche Giulia Piroli, anche Gaetano Rizzuto, direttore di "Libertà", Mauro Molinaroli, responsabile Ufficio stampa del festival e Luigi Anceschi, quale rappresentante del Comitato promotore della manifestazione.
Nel corso dell'appuntamento sono stati attribuiti i riconoscimenti e le menzioni speciali per gli articoli, il book fotografico ed i video migliori.Per la sezione immagini, il primo classificato è stato il book fotografico del Cassinari realizzato da Alice Pintus, Arianna Casati, Nicole Magnani ed Elena Boni; le menzioni speciali sono andate alle foto "Inviato speciale" e "Futuro è condivisione" tratte dai book fotografici del Leonardo e del Colombini e scattate da Salvatore Castello e Federica Lentoni.
Per quanto riguarda la sezione parole, nella categoria articoli generici il primo classificato è stato il pezzo "La capacità di guardare oltre" di Kassandra Molinaroli del Marcora di Cortemaggiore, mentre nella categoria articoli di approfondimento i primi classificati pari merito sono stati "Un Dio fai da te o un Dio è per me?" e "Onu: pro e contro" rispettivamente di Paolo Balordi e Nadia Dagnino e Luna Giurato dei licei Gioia e Cassinari e una menzione speciale è stata data a "Io urlo, non sussurro. Le donne piacentine nella Resistenza" di Alessia Gandolfi del Marcora di Cortemaggiore.
Nella categoria interviste il primo classificato è stato l'articolo "Chi insegna con passione riesce sempre a imparare. Il patto educativo nelle parole di un'insegnante" di Ilaria Riboni del Marcora di Cortemaggiore, mentre una menzione speciale è stata assegnata a "Una battaglia continua. Donatella Scardi, presidente dell'associazione Telefono Rosa, racconta" di Kassandra Molinaroli del Marcora di Cortemaggiore.
Una menzione speciale per l'impegno e la partecipazione al festival è andata alla redazione "Obiettivo terra" del Marcora di Cortemaggiore.
Infine, per la sezione video, prima classificata è stata la redazione www.news della media di Pontenure, e quella de "L'eco di Giulia" del Colombini che si è aggiudicata la menzione speciale.
Sabato la presentazione degli istituti superiori nei distretti. Online la guida di Polaris. Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario. -
Parma, 10 dicembre 2015 -
Dopo il successo del 28 novembre, con cinquemila persone che hanno affollato la sede dell'Università di Reggio Emilia, sabato il Salone dell'orientamento promosso per il sesto anno dalla Provincia al fine di aiutare i 4.886 ragazzi reggiani chiamati a scegliere – insieme alle loro famiglie – la scuola superiore, fa tappa in provincia. L'iniziativa si svolgerà alle 15 di sabato 12 dicembre contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5), mentre a Castelnovo Monti, l'attività di presentazione per le scuole superiori è prevista per le 14.30 al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. In tutte le sedi sarà presente un operatore di Polaris della Provincia per fornire informazioni.
Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it oppure contattare il servizio Polaris (telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). Sempre sul sito della Provincia può essere scaricata la guida curata da Polaris con tutte le informazioni utili per conoscere le nostre scuole e la loro offerta formativa, che verrà comunque consegnata entro Natale a ognuno dei quasi 5.000 ragazzi in uscita dalle scuole medie.
"La scelta della scuola superiore è un momento importante per gli studenti e le loro famiglie, chiamati a una decisione che va ponderata con attenzione, valutando gli interessi e le potenzialità di ogni ragazzo al fine di individuare la scuola migliore per esprimere il talento che è in ognuno di noi, assicurandone così il successo formativo – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Data la complessità della scelta, la Provincia ha organizzato diverse iniziative, utili a conoscere la ricca offerta formativa presente nel territorio provinciale, a partire dal Salone dell'orientamento, dove è possibile approfondire ogni curiosità, incontrando direttamente le scuole, dagli studenti ai docenti, ai dirigenti scolastici. Come ulteriore aiuto alla scelta è possibile inoltre chiedere una consulenza individuale a Polaris, dove personale preparato e formato può fornire un supporto orientativo e risposte personalizzate alle esigenze dei ragazzi".
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Gli alunni della classe 5° di Sant'Antonio sono stati accolti in Municipio per il progetto "La Scuola in Comune". Al termine dell'incontro nell'aula del Consiglio comunale, i bambini hanno fatto visita al presepe allestito da Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo in sala Cattivelli, al piano terra di Palazzo Mercanti. -
Piacenza, 10 dicembre 2015 -
Sono stati gli alunni della classe 5° della primaria di Sant'Antonio, i protagonisti dell'appuntamento settimanale con il progetto "La Scuola in Comune". Ad accoglierli in Municipio, nella mattinata di mercoledì 9 dicembre, il presidente dell'assemblea consiliare Christian Fiazza, insieme alle consigliere Mirta Quagliaroli e Annalia Reggiani. Ha partecipato anche l'assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini.
Questi i giovanissimi ospiti: Magenta Angelelli, Andrei Benchea, Nicole Bollati, Valentino Caico, Leonardo Camisa, Flavio Rocco Casano, Arianna Cella, Filippo Clamati Morsia, Letizia Fiazza, Matilde Gardi, Megan Michelle Guartatanga Vargas, Samuele Guerra, Lorenzo Marina, Cristel Angeline Matamoros Rodriguez, Francesco Molinaroli, Alice e Charlotte Morini, Tommaso Perugino, Rebecca Pignotti, Thomas Pizzo, Luna Rivoli, Milena Rojas Hurtado Dayelani, Camilla Terzoni.
Al termine dell'incontro nell'aula del Consiglio comunale, i bambini hanno fatto visita al presepe allestito da Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo in sala Cattivelli, al piano terra di Palazzo Mercanti.
Mercoledì 16 dicembre, sempre dalle 9 alle 11, sarà la volta degli scolari della 4° B della primaria Giordani, accolti dal presidente Fiazza, dai consiglieri comunali Paolo Garetti e Daniel Negri.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
La Gilda degli Insegnanti invita gli organi preposti a fare in modo che l'idea di offrire un convitto agli studenti che scelgono l'indirizzo enogastronomico dello "Zappa- Fermi", istituito a Bedonia, si concretizzi ancor di più facendo inserire la scuola nel sistema nazionale dei Convitti, così facendo verrebbe nominato personale educativo statale altamente qualificato, che affiancherebbe i docenti, attingendo alle normali graduatorie provinciali istituite in ogni provincia. Ciò eviterebbe di doversi affidare a personale fornito da soggetti privati o comunque estraneo all'istruzione statale.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti , commenta: "Il Pd che dovrebbe governare le politiche scolastiche italiane almeno questo potrebbe farlo, una volta tanto farebbero qualcosa di utile per il nostro sistema scolastico".
Stamattina l'incontro tra gli studenti di 13 scuole superiori che la scorsa estate hanno studiato e lavorato per un mese in Europa grazie al progetto "Movet" della Provincia e quelli interessati ai ben 321 posti disponibili per il prossimo anno. Ilenia Malavasi: "Esperienza fondamentale". -
Reggio Emilia, 30 novembre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo -
Partono da Reggio Emilia, per un mese studiano la lingua e lavorano all'estero e rientrano diversi: più maturi, più aperti, più pronti ad affrontare il mondo – quello del lavoro, ma non solo – o con le idee più chiare sull'università da intraprendere. Oppure non ritornano, perché trovano subito lavoro: come è successo a Costantin Luca, uno studente di orgini moldave del "Motti" che a Malta è rimasto come cuoco per tutta la stagione estiva, o a Waqar Fahad, un ragazzo pachistano del "Carrara" di Guastalla che è tuttora in Irlanda con un contratto in uno studio di amministrazione e contabilità
Sono i giovani reggiani della "generazione Erasmus+", che questa mattina hanno affollato l'aula magna dell'Università per raccontare le loro esperienze agli studenti che, facendo quest'anno la quarta superiore, saranno i protagonisti dei prossimi progetti coordinati dall'Ufficio politiche comunitarie Provincia di Reggio Emilia: ben 4, per un importo di 1 milione e mezzo di euro, un vero record. Il prossimo anno, infatti, altri 321 studenti (228 di quarta superiore e 93 neodiplomati) potranno infatti a loro volta "vivere quest'esperienza che è davvero importante non solo perché consente di mettere in pratica le abilità acquisite a scuola, di avere un primo approccio col mondo del lavoro e di affrontare meglio la scelta dell'università da intraprendere – ha sottolineato la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi – ma anche perché per moltissimi di loro rappresenta la prima opportunità di vita fuori casa: all'estero questi ragazzi non imparano solo la lingua o un lavoro, ma anche a farsi da mangiare, a lavarsi i vestiti, insomma crescono come cittadini e come studenti". Come ha riconosciuto Laura Paciotti del "Motti", per la quale la sua "a Malta ha rappresentato un'esperienza positiva che ci ha aiutato a crescere e farci capire com'è il mondo fuori dalla "chioccia" dei nostri genitori". E' un modo, insomma, anche per "darsi una mossa", come suggerisce del resto l'azzeccato acronimo del progetto gestito dalla Provincia: Movet (Mobility for vocational and educational training), che dall'inglese passa al latino ammiccando al dialetto reggiano.
E che questi ragazzi siano tornati diversi, più maturi e brillanti, lo ha confermato la mattinata che - con la regia della stessa Ilenia Malavasi, di Martino Soragni dell'Ufficio politiche comunitarie della Provincia e di Fabio Pasquale, amatissimo formatore di ragazzi e docenti dell'Agenzia per la mobilità internazionale di Arezzo, consolidato partner di Palazzo Allende – si è snodata tra i racconti di studenti e professori. Per tutti, vale la testimonianza di Marianna Facchini del liceo "Corso" di Correggio che è stata nel Regno Unito: "Lavorando in una scuola di lingua e vivendo in una casa multietnica, le mie prospettive si sono ampliate, il mio modo di pensare non è più su una scala locale, ma internazionale, e questo mi fa sperare nel futuro, nello scambio di esperienze, di vite, di strade che si intrecciano, di porte che si aprono: perché a volte per iniziare a raccontare una storia, a costruire la propria carriera, il proprio avvenire è necessario diventare qualcun altro...".
I progetti
Quello raccontato stamattina attraverso le parole e le immagini di ragazzi e studenti è stato il progetto Movet (Mobility for vocational and educational training), promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma Erasmus+ KA1 VET in collaborazione con 13 scuole superiori: "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". Cento gli studenti di quarta superiore (e 30 i neodiplomati che rientreranno a dicembre) che la scorsa estate hanno vissuto presso famiglie ospitanti o in appartamenti condivisi, imparato la lingua e lavorato in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona), Spagna (La Coruña) e Malta grazie a borse di studio che hanno coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione.
Ma la Provincia è già al lavoro per i prossimi progetti: per partecipare al prossimo bando e soprattutto per gestire i quattro che sono stati approvati la scorsa primavera e che la prossima estate permetteranno ad altri 321 giovani reggiani di affrontare a loro volta questa importante esperienza. "Reggio Emilia è stata la realtà che più di tutte, a livello nazionale, lo scorso anno è stata capace di raccogliere finanziamenti per i nostri ragazzi, a conferma della capacità di fare rete che caratterizza la nostra terra – conclude la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi - Tutto ciò è merito del grande lavoro di progettazione svolto dai nostri uffici e della preziosa collaborazione con tutte le scuole superiori della provincia, cui si aggiungono i tanti partenariati locali, dalle imprese alle associazioni di categoria".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Generazioni a confronto: in aula gli studenti nel ruolo di docenti, gli anziani in quello di allievi. Il progetto è promosso dalla Provincia di Parma e dall'Associazione ANCeSCAO. Iscrizioni aperte dal 30 novembre presso la sede del Coordinamento Provinciale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti. -
Parma, 28 novembre 2015 –
Si troveranno in aula: gli studenti a insegnare l'informatica, gli anziani ad impararla. Il progetto "Informatica per capelli d'argento", promosso anche per l'anno scolastico 2015/16, dalla Provincia di Parma e dall'Associazione ANCeSCAO parte da quest'idea: mettere insieme le generazioni e far circolare il sapere. E i corsi di alfabetizzazione informatica per la terza età saranno tenuti dagli alunni degli istituti superiori di Parma e provincia. Finalità del progetto sono quelle di offrire alla popolazione anziana la possibilità di apprendere le nuove tecnologie informatiche, di promuovere uno scambio e un dialogo fra generazioni diverse, di offrire ai ragazzi delle scuole la possibilità di sperimentarsi nel ruolo di docenti mettendo a frutto le conoscenze acquisite.
L'iniziativa è garantita dall'accordo tra la Provincia di Parma e il Coordinamento Provinciale Centri Sociali, Comitati anziani e Orti di Parma e prevede lo svolgimento di una lezione settimanale di due ore, in giorni concordati con le scuole aderenti, per l'utilizzo dei laboratori e per un totale di 10 lezioni (20 ore). Alla conclusione del progetto l'Associazione ANCESCAO riconoscerà all'istituto una donazione per l'acquisto di materiale didattico, come cancelleria e libri.
Le iscrizioni si aprono lunedì 30 novembre presso la sede del Coordinamento Provinciale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti, Via Milano 30, Parma, con questi orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.
Per informazioni:
ANCeSCAO 0521 273466
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)