Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi:"le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio". In arrivo 55mila euro per il Progetto Tutor, a sostegno degli studenti diversamente abili. -
Parma, 23 ottobre 2015 -
Provincia e dirigenti scolastici a confronto, questa mattina a Palazzo Allende, per continuare quella collaborazione che ha sempre contraddistinto le due istituzioni e che oggi si rinnova adattandosi al lungo e complesso percorso di riordino. Come ha infatti chiarito il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, anche dopo la Legge Delrio e quella regionale che lo scorso luglio ha rideterminate le funzioni delegate, "le competenze della Provincia nel campo dell'istruzione rimangono tante e noi intendiamo continuare a svolgerle al meglio".
Oltre all'edilizia e alla programmazione della rete scolastica, riconosciute dalla legge nazionale, la Regione Emilia-Romagna ha infatti riassegnato alle Province le competenze relative ad esempio al dimensionamento degli istituti, all'attivazione o soppressione di indirizzi scolastici, alla gestione di interventi a favore del diritto allo studio (borse di studio e, in supporto ai Comuni, buoni- libro), al trasporto e alla programmazione edilizia.
"Il tema è come esercitare bene funzioni non più assegnateci dallo Stato e che quest'ultimo, conseguentemente, finanzia sempre meno tramite trasferimenti propri", ha detto il presidente Manghi sottolineando "questa sorta di 'fai da te' al quale le Province sono chiamate per ricercare strade alternative da percorrere per garantire alle nostre scuola quella qualità e quella sicurezza che fino ad oggi abbiamo sempre assicurato".
Ecco allora le dismissioni di patrimonio non più strategico (i magazzini ex Car, Palazzo Trivelli, case cantoniere) per finanziare strade e scuole o la scelta politica "meditata e non semplice, del deliberato sforamento del Patto di stabilità per sbloccare 8 milioni, 2 dei quali destinati all'adeguamento antisismico del Chierici". E poi ancora l'operazione straordinaria varata dal Governo con le Regioni per attivare mutui con la Banca europea destinati all'edilizia scolastica, grazie alla quale la Provincia di Reggio Emilia per il 2015 ha predisposto ben 52 progetti, il numero più alto insieme alla Città metropolitana di Bologna, ottenendo 7,4 milioni di euro destinati a un quindicina di interventi tra cui l'ampliamento del polo scolastico Gobetti di Scandiano (sopraelevando di un piano la nuova ala inaugurata nel 2010 e raddoppiando le aule da 8 a 16). Infine la destinazione di parte dell'avanzo di amministrazione per finanziare tra l'altro un sistema di videosorveglianza al polo scolastico di via Makallé (18 telecamere con 3 centri di registrazione).
Confermato poi, come ha annunciato il dirigente del Servizio Scuola Verter Eletti, lo stanziamento di un Fondo unico provinciale da 200.000 euro da ripartire tra tutti gli istituti in base a numero di sedi e di studenti, mentre la funzionaria Paola Canova – oltre ad anticipare una nuova edizione del Salone dell'orientamento tra novembre e dicembre e una nuova guida per aiutare i ragazzi di terza media nella decisiva scelta della scuola superiore – ha ribadito l'impegno a favore degli studenti disabili attraverso il progetto Tutor, per il quale oltre alla convenzione attivata ad aprile con il Dipartimento di Educazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia saranno destinati anche 55.000 euro di un finanziamento straordinario concesso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Martino Soragni dell'Ufficio Politiche comunitarie ha infine ricordato l'impegno della Provincia a favore della mobilità degli studenti: "Anche quest'anno, grazie a ben 4 progetti, per un importo complessivo di contributi pari a circa 1 milione e mezzo, che ci sono stati approvati nell'ambito del Programma Erasmus+ altri 319 studenti reggiani, 223 delle quarte superiori e 96 neodiplomati, potranno svolgere importanti esperienze formative all'estero da uno a tre mesi".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Tante le opportunità per le scuole nelle Aree Protette di Parma e Piacenza. Cantoni delegato provinciale ai Parchi: "I Parchi sono anche un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili". Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato: "Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e ricomporre la relazione fra persone e ambiente". -
Parma, 21 ottobre 2015 –
Sono davvero tante le proposte per le scuole di ogni ordine e grado contenute nel cartellone "A scuola nei Parchi del Ducato" presentato stamattina al Parma Point da Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi, Agostino Maggiali Presidente dei Parchi del Ducato, Sonia Anelli Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi.
Tra i temi proposti: biodiversità, conservazione della flora e della fauna, ecologia del fiume e del bosco, storia ed evoluzione dell'agricoltura, cultura e tradizioni locali e loro testimonianze. Per orientare i docenti nella scelta dei pacchetti didattici per arricchire la programmazione scolastica è stato attivato anche quest'anno l'apposito sportello informativo.
I protagonisti sono cinque Parchi Regionali (Cento Laghi, Boschi di Carrega, Taro, Stirone Piacenziano e Trebbia), quattro Riserve (Ghirardi, Monte Prinzera, Torrile Trecasali e Parma Morta) e un Parco provinciale (Monte Fuso) nelle Province di Parma e Piacenza, che saranno sede di laboratori educativi, esperienze, paesaggi emozionali e percorsi di scoperta e conoscenza per bambini e ragazzi; non mancano le uscite sul campo dall'Appennino al Grande Fiume.
"I Parchi oggi devono essere considerati un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili, con una visione di futuro attenta e sensibile alla tutela dell'ambiente, ma anche un grande veicolo di conoscenze per grandi e piccini" afferma Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi.
"Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e per ricomporre la relazione fra persone e ambiente. Il contatto diretto con le nostre aree protette crea suggestioni e favorisce il legame fra studenti e territorio. I ragazzi, poi, sono uno straordinario strumento di stimolo e riflessione anche per le famiglie e dunque per tutta la comunità." spiega Agostino Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato.
E i dati sulle presenze negli ultimi tre anni confermano una tendenza in crescita: lo scorso anno scolastico sono stati oltre 17 mila gli alunni coinvolti nelle attività di Parchi e Riserve, prevalentemente dei Comuni del territorio. Per alcune aree protette è stato un vero e proprio boom, come il Parco del Taro, i Cento Laghi e Stirone Piacenziano. Materne ed elementari gli ordini di scuole più rappresentate.
Particolare attenzione nella progettazione è stata dedicata alle metodologie didattiche.
"Per i più piccoli sono stati privilegiati il gioco, la fiaba e le esperienze senso percettive – spiega Sonia Anelli, Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi - Per elementari e secondarie inferiori puntiamo su laboratori ed esperimenti, mentre per le scuole superiori la progettazione è specifica e condivisa con i docenti. Gli interventi educativi programmati sono il risultato di un percorso partecipato dal personale e dagli esperti incaricati dall'Ente di Gestione".
In questi tempi di crisi, i Parchi del Ducato propongono azioni didattiche a costi contenuti e, per le scuole dei Comuni di parchi e riserve, anche Progetti prioritari gratuiti e Progetti speciali a costi ridotti, ad esaurimento del budget.
Per informazioni:
CEAS Aree Protette Emilia Occidentale
Tel. 0521 802688 e 803017
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Domani alla Solgarden di Sassuolo l'agronomo Lucio Brioschi insegna come coltivare i frutti da terrazzo. Per partecipare al corso è richiesto un contributo di 5 euro. -
Modena, 16 ottobre 2015 -
Continuano i corsi proposti dalla Solgarden, la cooperativa sociale che gestisce il garden di via Madre Teresa 5 a Sassuolo. Domani – sabato 17 ottobre – dalle 15 alle 18 l'agronomo Lucio Brioschi insegna come coltivare i frutti da terrazzo: melo, pero, ciliegio, pesco, susina, fico, melograno, uva, kiwi, kaki, nespolo, mini frutti o frutti del sottobosco quali mora, lampone, mirtillo, ribes, uvaspina, bacche di goji.
A questi si possono aggiungere anche frutti classici con portainnesto (la parte bassa della pianta su cui viene innestata la varietà specifica), adatti a vivere in piccoli contenitori su balcone e terrazzo. Per partecipare al corso è richiesto un contributo di 5 euro.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Questura di Modena, mondo della scuola e Associazioni di categoria hanno firmato un protocollo di intesa per diffondere il tema della legalità tra i banchi di scuola e nei luoghi di lavoro. Due gli sviluppi: educativo e informativo. -
Modena, 16 ottobre 2015 - Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi -
Gli agenti della Polizia di Stato diventeranno insegnanti d'eccezione nelle scuole di Modena e provincia e informatori di tematiche legate alla sicurezza e alla legalità sui luoghi di lavoro. E' stato siglato ieri mattina il protocollo Awake tra la Questura di Modena, l'Ufficio Scolastico Provinciale, la Camera di Commercio e le principali Associazioni di categoria.
"Il protocollo Awake è un primo passo verso un progetto più ampio di sicurezza partecipata", ha detto il Questore Giuseppe Garramone, "Sul territorio provinciale, oggi assistiamo a un calo dei reati del 16% rispetto a una media nazionale del 6/7%. Tuttavia, la percezione di sicurezza da parte dei cittadini non è invece migliorata e tanto resta ancora da fare. Abbiamo deciso di partire dalle scuole, perché i giovani sono il futuro della nostra società".
Proprio nelle scuole di ogni ordine e grado di Modena e provincia, il progetto avrà uno sviluppo dal taglio educativo per favorire la cultura della legalità e il rispetto delle leggi, ma anche per promuovere l'acquisizione di corretti stili e modelli di vita, contribuendo a formare cittadini responsabili. "I temi trattati saranno andranno dal bullismo e cyber bullismo ai comportamenti discriminatori", ha detto la dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Silvia Menabue, sottolineando come il consenso all'iniziativa sia stato unanime da parte di tutto il mondo della scuola modenese.
Sui luoghi di lavoro, invece, al progetto verrà dato un taglio più informativo e coinvolgerà gli iscritti alla diverse Associazioni di categoria, che incontreranno i rappresentanti delle Forze dell'Ordine per uno scambio costante e duraturo di informazioni all'interno di una rete di intervento, con lo scopo di costruire città più vivibili e sicure.
Tante le novità. Su 140 corsi, ben 15 sono di nuova istituzione, 20 sono tenuti a Felino e 3 per la prima volta a Calestano, 69 i docenti. Conferenze pubbliche al Liceo Romagnosi con docenti della scuola, per riscoprire i classici. L'11 novembre l'inaugurazione con la prolusione di don Cocconi. -
Parma, 15 ottobre 2015 –
E' stato presentato stamattina in Provincia l'anno accademico 2015-2016 dell'Università popolare di Parma, dal presidente Italo Comelli, con il Delegato provinciale Gianni Guido Bellini, il Preside del Liceo Romagnosi Guido Campanini, la presidente dell'Associazione Allievi del Romagnosi Gabriella Manelli, l'Assessore alla Scuola del Comune di Felino Valeria Fochi.
"L'Università Popolare è un punto di riferimento importante nel panorama culturale di città e provincia – afferma il Delegato provinciale Gianni Guido Bellini - e offre molte opportunità di accrescere le proprie conoscenze a un vasto pubblico."
"L'anno scorso abbiamo avuto quasi 1650 iscritti, cittadini giovani e meno giovani, quasi tutti con un elevato livello di scolarizzazione, desiderosi di arricchire le loro cognizioni nel campo della cultura e dell'arte" dichiara il presidente dell'Università Popolare Italo Comelli.
L'ANNO ACCADEMICO 2015 - 2016
Sono 140 i corsi di quest'anno, di cui 117 a Parma, 20 a Felino e 3, per la prima volta, a Calestano, tenuti da 69 docenti.
A Parma si svolgeranno: 49 corsi di lingue straniere (da livello base a livello avanzato) di inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo, russo, cinese e giapponese; 4 corsi di Storia dell'Arte; 4 corsi su Parma, storia e monumenti;- 10 corsi di storia e filosofia; 7 corsi di letteratura; 9 corsi su psicologia e mitologia; 6 corsi sul benessere fisico e psichico; 13 corsi di informatica; 10 corsi di "sapere del fare" (disegno, fotografia, cucina, patchwork); 4 corsi sull'ambiente.
Quindici i nuovi corsi, tra cui: Storia dell'opera, Storia e cultura armena, La matematica dei dialoghi platonici, Storia del pensiero federalista,Filosofia:la distruzione della ragione, Poesia: la voce delle donne,Letteratura:l'amore in occidente,Filosofia antica,Medicina tradizionale cinese Storia dell'esoterismo, Letteratura inglese e tedesca, Genetica umana, Storia del giardino.
Tra le novità anche le 16 conferenze pubbliche al Liceo Romagnosi, tutte ad ingresso libero, dal titolo "I doni dei classici. Incontri per scoprirli", tenute da docenti ed ex docenti, organizzate dal liceo e dall'Associazione ex allievi, che vanno dall'esplorazione della cultura dell'antica Grecia fino a Sant'Agostino, e si terranno di mercoledì dalle 17 alle 19, in Aula Magna.
Ci sono poi gli itinerari d'arte, guide alle mostre dei prossimi mesi, alcuni della durata di uno, alcune di più giorni e infine le conferenze pubbliche mensili, che sono gratuite.
L'inaugurazione dell'Anno Accademico si terrà mercoledì 11 novembre ore 17, nella Biblioteca monumentale dell'Abbazia di san Giovanni (P.le San Giovanni 1, Parma), con la prolusione di Don Umberto Cocconi, assistente spirituale della Cappella Universitaria di Parma, sul tema "A cinquant'anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II: in dialogo con il mondo".
ISCRIZIONI
I corsi sono a pagamento (quota di iscrizione associativa di 20 euro contributo per i singoli corsi, da 30 a 160 euro, a seconda del tipo e della durata). Ci si iscrive:
- a Parma in borgo San Giuseppe 13 (0521/236537) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.):
in ottobre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e il sabato (nel solo mese di ottobre) dalle 9 alle 12.
- a Felino in Comune (Ufficio Cultura, Piazza Miodini 0521/335949) il martedì dalle 9 alle 112,30 e il giovedì dalle 9 alle 12,30.
- a Calestano all'Ufficio Anagrafe del Comune, via Mazzini 10, primo piano, dal lunedì al sabato, ore 9 – 12, tel. 0525 52121.
L'Università Popolare
Fondata nel 1901 da eminenti personalità della cultura, l'Università Popolare ha iniziato la sua attività nel 1902 e continua fino ad oggi, con una sospensione dal 1925 al 1946 ordinata dal Prefetto perché vi era stato commemorato Matteotti.
Organizzava vari corsi di specializzazione professionale e conferenze, ed era sostenuta dal contributo di enti pubblici come Comune e Provincia, istituzioni varie, banche, sindacati, nonché da personalità di rilievo della politica, della cultura e della scuola.
Oggi l'Università Popolare è un'associazione che offre ai propri soci un servizio di crescita culturale svolgendo corsi sui più diversi argomenti e promuovendo attività di educazione permanente degli adulti, mediante corsi di insegnamento teorico e pratico a carattere formativo, informativo, di aggiornamento e qualificazione. Si avvale della collaborazione di insegnanti specializzati e personale qualificato.
ha ricevuto nel 2015 dal Comune di Parma, nell'ambito del Premio Sant'Ilario, l'attestato di Civica Benemerenza "per aver contribuito ad elevare il prestigio della città e a migliorare la vita dei suoi abitanti".
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Domani nell'Aula magna (che verrà intitolata all'ex preside Vittorio Franzoni) sarà celebrata l'importante innovazione strutturale formativa e didattica della scuola superiore. -
Reggio Emilia, 14 ottobre 2015 -
A quarant'anni dalla prima campanella - che suonò nell'anno scolastico 1974-75 per 76 studenti divisi in 4 classi - l'importante innovazione strutturale formativa e didattica della scuola superiore che il Bus (Biennio unico sperimentale) di Reggio Emilia ha rappresentato, sarà ricordata giovedì 15 ottobre (ore 17.30) nell'Aula magna del "Pascal", che nell'occasione verrà intitolata al professor Vittorio Franzoni, il preside del Secchi recentemente scomparso che avviò la sperimentazione.
Con "1, 2, 3...Bus!" - l'iniziativa promossa dalla professoressa Igina Barchi, insegnante di chimica a partire da quell'anno scolastico 1974-75, e sostenuta dalla Provincia di Reggio Emilia – insieme alla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega all'Istruzione Ilenia Malavasi, all'assessore a Educazione e Conoscenza del Comune di Reggio Raffaella Curioni e al dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale XI Antimo Ponticiello saranno richiamati al Pascal tutti i protagonisti di questa avventura: Giuseppe Gherpelli, assessore all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia dal 1970 al 1975, l'ex insegnante Dimma Spaggiari (che è anche autrice del volume "La mia scuola si chiama Bus, ma non è un tram: 20 anni di sperimentazione all'Itgs Pascal di Reggio Emilia"), l'attuale dirigente scolastico del "Pascal", Sonia Ruozzi, ed anche 3 studenti di quel primo, storico corso (Elena Maestri, Andrea Masini e Francesca Torelli).
"Sarà l'occasione per ricordare gli inizi di questa importante innovazione formativa di cui Reggio Emilia è sempre stata giustamente orgogliosa – spiega la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi – Il Bus rappresenta infatti uno dei tanti, buoni frutti di una luminosa stagione della pubblica amministrazione reggiana che in quegli anni ha saputo costruire un sistema di welfare che ha fatto scuola nel nostro Paese. In particolare, ma non solo, nel campo dell'istruzione, grazie alla lungimiranza di uomini e donne come Jone Bartoli e appunto Giuseppe Gherpelli, che della nascita del "Pascal" fu uno dei principali artefici: perché il Bus non era solo una scuola innovativa, ma rappresentava un tassello fondamentale di una più generale riforma della scuola che - per attenuare quella discriminazione di classe che vedeva i ragazzi delle famiglie meno abbienti iscriversi in massa ai professionali dopo la licenza media – vedeva uno dei punti qualificanti proprio nella realizzazione di un biennio unico e obbligatorio dopo la scuola media, che solo una decina d'anni prima era diventata a sua volta 'unica'".
Costruito dalla Provincia di Reggio Emilia nel 1974 su un altrettanto innovativo progetto - a partire del grande atrio quadrangolare chiamato dai ragazzi "vasca" - della Cooperativa Architetti e Ingegneri, il Bus dall'anno scolastico 1976-77 divenne anche Tcs (Triennio comprensivo sperimentale) e nel 1985, dopo essersi staccato dal "Secchi", fu intitolato al matematico, fisico e filosofo francese Blaise Pascal.
(fonte: uffcio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il concorso Acqua e Territorio, arrivato all'ottava edizione, ideato da ANBI Emilia Romagna coinvolgerà i giovani studenti di tutta la provincia nella produzione di video sul tema dei cambiamenti climatici. -
Parma, 7 ottobre 2015 -
Il Consorzio di Bonifica Parmense torna in classe e grazie all'ANBI Emilia Romagna coinvolgerà migliaia di studenti di tutta la provincia in Acqua e Territorio, un concorso rinnovato, giunto quest'anno alla sua ottava edizione, che porrà al centro del dibattito i rilevanti temi portati all'attenzione universale dalla recente enciclica di Papa Francesco "Laudato si'". I giovanissimi studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I grado del parmense dovranno ideare e produrre in classe, con l'aiuto dei loro insegnanti e del tutor tecnico del Consorzio, dei veri e propri progetti video multimediali in grado di emozionare il pubblico e la giuria di esperti descrivendo in modo suggestivo e coinvolgente gli effetti che i repentini e spesso disastrosi cambiamenti climatici hanno sulle comunità e sull'ambiente che ci circonda. Criticità globali che comportano gravi implicazioni sociali ed economiche e che costituiscono una delle principali sfide per tutta l'umanità del domani. Tra le molteplici problematiche evidenziate c'è anche l'esaurimento delle risorse naturali e tra queste anche l'acqua, bene prezioso, essenziale ed indispensabile per la vita, che necessita di tutela costante e una gestione sempre più consapevole.
"Il nostro ruolo in queste iniziative didattiche – ha sottolineato il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi - è quello di stimolare i giovani a conoscere il loro territorio dal punto di vista ambientale, evidenziandone l'estrema ricchezza e la complessità di una terra, tra l'Appennino e il Po, che in pochi km si differenzia notevolmente a livello morfologico. I nostri tecnici e operai specializzati vivono ogni giorno un territorio che ha bisogno di una prevenzione estesa ed è importantissimo che già in giovane età scolare si venga sensibilizzati sul valore della cura e manutenzione dell'ambiente in cui si vive".
Acqua e Territorio, che quest'anno ha come titolo "Vivi-Amo l' Acqua", premierà i migliori lavori degli alunni che sapranno regalare agli adulti e a chi opera nel settore ambientale uno sguardo diverso, mai banale su una realtà climatica in grande e velocissima evoluzione in cui al grande cambiamento globale si auspica faccia eco un nuovo comportamento dell'uomo virtuoso, che fa uso razionale delle risorse, attento ad uno sviluppo sostenibile.
"Oggi tutto è connesso e interdipendente - sottolinea il presidente dell'ANBI ER Massimiliano Pederzoli - l'enciclica di Papa Francesco ci insegna anche come ogni piccola variazione climatica in una parte del pianeta possa incidere su pesanti mutazioni nell'altra ed è per questo che è sempre più necessario essere consapevoli di ciò che ognuno di noi può fare nella sua vita quotidiana per conservare l'unicità delle risorse e non alterare all'eccesso le ricchezze che la natura ci ha regalato".
Gli elaborati degli studenti, inviati al Consorzio di Bonifica Parmense, dovranno pervenire entro il 18 marzo del prossimo anno e successivamente saranno valutati dalla giuria all' ANBI Emilia Romagna. In Primavera poi i migliori lavori, alla presenza di tutte le classi regionali premiate, saranno celebrati all'interno di una giornata di festa e di sensibilizzazione sulle tematiche trattate nel concorso.
(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Parmense)
In Piazza Duomo, domani dalle ore 8.30 in poi, la Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, utilizzando un autoarticolato multimediale allestito come un'aula didattica. -
Parma, 7 ottobre 2015 – di Alexa Kuhne -
La rete affascina. La rete educa. La rete può essere una trappola.
Una consapevolezza che sta attecchendo su scuola, genitori ed istituzioni. Ma occorre che a essere messi in guardia siano soprattutto i più indifesi e incoscienti: i bambini. Che domani potranno visitare un truck speciale, allestito dalla Polizia di Stato per incontrare i più piccoli, i loro genitori e gli insegnanti e parlare di sicurezza online, dei social network, del cyberbullismo, dell'adescamento in rete e dell'importanza della sicurezza della privacy.
Quest'anno la terza edizione riparte da Ponticelli, a Napoli, e domani arriva a Parma.
Si tratta della più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nell'ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete.
Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest'anno dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori "best practices" in Europa.
Nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio.
Ancora una volta le Istituzioni scendono in campo insieme ad Associazioni, Aziende e società civile per un solo grande obiettivo: fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più.
Da Napoli a Milano passando per L'Aquila, Pescara, Pesaro, Rimini, Modena, Parma, Spinea (VE), Treviso, Trieste, Vicenza, Bolzano, Borgo Valsugana (TN), Mantova, Piacenza, Pavia, Brescia, Seriate (BG), Como, Novara, Aosta, Torino, Asti, Savona, Genova, La Spezia, Arezzo, Firenze, Prato, Lucca, Ventimiglia (IM), Sanremo (IM), Perugia, Assisi, Torre del Greco (NA), Casal di Principe (CE), Termoli (CB), Manfredonia (FG), Matera, Taranto, Spezzano Albanese (CS), Crotone, Catania, Caltagirone (CT), Gela (CL), Agrigento, Castel Vetrano (TP), Cagliari, Nuoro, Sassari, Civitavecchia (RM), Viterbo, Tivoli (RM), Tagliacozzo (AQ), Sora (FR), Sezze (LT) e Roma, gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un'aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.
Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l'8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione informatica.
Da questi dati si evince l'importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell'anno passato, hanno coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti. Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell'anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull'uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se 1 si 4 ha deciso di non prendervi parte.
I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager.
La stessa Polizia di Stato, quotidianamente, interagisce con i cittadini attraverso le pagine Facebook dell'Agente Lisa e della Polizia di Stato, nonché con il profilo Twitter istituzionale.
Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo.
Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social. Di seguito i dati statistici sul fenomeno del cyberbullismo confrontati con l'anno precedente.
L'intera campagna educativa e le iniziative ad essa connesse sono inoltre condivise sulla pagina Facebook "Una Vita Da Social" che, nel corso dell'ultimo anno, ha raggiunto 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.
Un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione diffida all'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo da parte della Gilda degli Insegnanti. -
Parma, 6 ottobre 2015 -
La Gilda degli insegnanti ha inoltrato un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione, quali l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza (ex Provveditorato agli Studi), contestualmente ha diffidato l'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo (Parma) dal compiere atti di ingerenza nelle prerogative degli organismi e dei docenti del locale Istituto Comprensivo di Scuola Statale.
L'iniziativa segue una singolare mozione votata recentemente dalla maggioranza del locale Consiglio Comunale, che senza averne titolo pretende di intervenire nell'offerta formativa della scuola, nella definizione degli orari delle lezioni ed addirittura nelle modalità di verifica degli apprendimenti degli alunni, attività che nulla hanno a che vedere con le competenze dei Comuni, esse competono ad altri organismi di rilievo Statale e non locale, quali il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d'Istituto, oltre che ai singoli insegnanti, i quali nel valutare gli alunni e nell'esercizio delle loro funzioni tutte rivestono qualifica di Pubblico Ufficiale. La Gilda degli Insegnanti ricorda che la componente dei genitori, democraticamente eletta, per legge è rappresentata nel Consiglio d'Istituto e che lo stesso organismo è obbligatoriamente presieduto da un genitore.
Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale della Gilda, fa evincere: "Evidentemente certi consiglieri comunali di Montechiarugolo si credono parlamentari, non hanno l'esatta dimensione del loro ruolo speriamo glielo ricordi il Signor Prefetto. Non poteva che trattarsi di una maggioranza politica a prevalenza PD, oramai le pressioni politiche verso la scuola parmense non si contano più, noi resisteremo nella difesa dell'indipendenza della scuola statale e dei suoi docenti. Ai politici locali ricordiamo che il comparto scuola ha i suoi rappresentanti tra cui noi della Gilda, che di certo non restiamo silenti di fronte alle loro ingerenze".
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)
Continuano gli appuntamenti con la Festa della Storia di Parma: sabato 3 ottobre si è svolto un percorso sulle orme di Maria Luigia ed uno spettacolo a Felino, il toccante "Ti riporto a casa". -
Parma, 5 ottobre 2015 -
Quello del 3 Ottobre scorso è stato un altro sabato all'insegna della Festa della Storia a Parma. Al mattino si è svolto un affascinante percorso sulle orme di Maria Luigia, che si è snodato tra la Biblioteca Palatina ed il Museo Glauco Lombardi, una collezione pregiata di cimeli e opere interamente dedicati alla duchessa. Lì, alcuni alunni dell'ITIS hanno egregiamente rappresentato il suo "amorevole ritratto", accompagnati da brani musicali suonati in modo avvincente dagli alunni del Liceo Musicale Bertolucci.
I partecipanti hanno così potuto rivivere alcuni dei momenti più importanti che hanno caratterizzato la vita di Maria Luigia, condividendo in tal modo le sue sensazioni ed ammirando gli oggetti a lei più cari.
Grazie al sapiente lavoro di preparazione svolto dai docenti Cecilia Boggio, Amalia Fracassi e Michele Pinto, con la straordinaria regia di Laura Cleri di Teatro Due è stato possibile assistere ad un emblematico esempio di lezione spettacolo, ispirata ai metodi della pedagogia del patrimonio storico. Nel pomeriggio, il gruppo giovani della compagnia "Nonsoloteatro" di Felino ha presentato uno spettacolo molto coinvolgente, dal titolo "Ti riporto a casa", tratto dall'omonimo racconto di Nicola Maestri. E' la storia di un giovane parmigiano, Eleuterio Massari che, a seguito di un'esperienza lavorativa nel Friuli, si sposa con Livia, torna in città e diviene partigiano, spinto dal desiderio di lottare per la libertà. Questo fino al 1° settembre del '44, quando viene catturato dai nazisti ed ucciso in Piazza Garibaldi a Parma. E' in quel momento che si svolge una delle scene più toccanti che da il nome allo spettacolo: la moglie Livia adagia il suo corpo su un carretto e lo riporta a casa.
Bravissimi gli attori che hanno saputo interpretare in modo spontaneo e realista questa drammatica storia, una storia che fa riflettere e rappresenta un messaggio di vita e libertà dal forte valore educativo. Intelligente la regia di Marco Carbognani che ha dato spazio alle capacità dei giovani attori. Allo spettacolo hanno partecipato l'autore del libro, nipote del protagonista, ed il cantautore Rocco Rosignoli. L'assessore Rosina Trombi ha portato i saluti del Comune di Felino.