Sabato 14 maggio 2016 dalle ore 19,30 il Liceo Statale "R. CORSO" di Correggio organizza una performance proposta dalle ragazze e dai ragazzi che frequentano l'Istituto. Con il patrocinio della Città di Correggio. Causa maltempo, la serata si svolgera' nella sede della Scuola Liceo Statale R. Corso, via Roma 15.
Reggio Emilia, 11 aprile 2016
Sabato 14 maggio, a partire dalle ore 19,30, il Liceo Statale "R. CORSO" di Correggio organizzerà una performance proposta dalle ragazze e dai ragazzi che frequentano l'Istituto.
L'iniziativa ha lo scopo di presentare alla città l'Istituto, in tutte le sue componenti e in tutti i suoi indirizzi, uscendo dalle mura della storica sede dell'ex convento dei francescani per aprirsi al territorio ed interagire con esso.
Si tratta di un evento coraggioso, che mostra il dinamismo e la voglia di mettersi in gioco soprattutto da parte dei ragazzi e delle ragazze della scuola, opportunamente coadiuvati dal prezioso contributo di alcuni docenti e dal sostegno dell'Istituzione scolastica.
I ragazzi e le ragazze si cimenteranno in esibizioni di vario genere (spaziando dai quadri viventi al teatro, dalla danza alla musica ed altro ancora), ognuna emozionante espressione sia di attitudini personali coltivate nel tempo libero, sia di argomenti affrontati nell'ambito dei programmi didattici veri e propri.
Poiché l'obiettivo primario dell'iniziativa è quello di avvicinare e far meglio conoscere l'Istituto alle comunità locali di provenienza dei suoi studenti e non solo, la Città di Correggio, che ci metterà a disposizione le necessarie attrezzature, ha concesso il suo qualificante patrocinio.
Dice Linda Bianchini, studentessa di quarta che aprirà la serata con una performance di ballo: "Dopo mesi di preparazione eccoci qua. Tutto il liceo unito in un unico evento, la seconda edizione della "Serata in Corso" in cui ogni studente può mostrare le sue potenzialità, dove possiamo dimostrare che la scuola non è fatta solo di studio ma anche di condivisione di esperienze come questa, che ci uniscono tra noi e ci fanno crescere. Il 14 maggio quindi vedrete in scena uno spettacolo unico, fatto di danza, poesia, recitazione, tanta musica ma soprattutto fatto con il cuore e sarà difficile anche per il pubblico rimanere seduto a guardare senza provare a scatenarsi con noi o senza rimanere stupito davanti alla bravura dei nostri musicisti e cantanti. Quindi non prendete impegni il Liceo Corso vi aspetta."
Dice Francesca Ternullo, studentessa di quinta che organizza per il secondo anno la serata: "E' questo genere di eventi che, più di ogni altra cosa, ci fanno capire di essere parte del "Liceo Corso". Siamo in tanti, ognuno con il suo indirizzo di studi e con i suoi interessi, ma questa serata ci fa capire che abbiamo molte passioni in comune, come il ballo, la recitazione o il canto, che tuttavia non si riescono a condividere durante le mattine a scuola. Questa serata è stata la dimostrazione che la nostra scuola è di più che un solo luogo di studio perché è anche un ambiente di amicizie, di scambio e di divertimento. Noi siamo entusiasti di questa serata e più di settanta studenti non vedono l'ora di salire su quel palco".
Causa maltempo, la serata si svolgera' nella sede della Scuola Liceo Statale R. Corso, via Roma 15, anziche' nel cortile del Palazzo dei Principi, come inizialmente previsto.
Sciopero della scuola Giovedì 12 maggio indetto dalla Gilda degli Insegnanti. Lo sciopero generale della scuola italiana coinvolgerà pesantemente anche Parma ed il Parmense.
Parma, 10 maggio 2016
Giovedì 12 maggio la Gilda degli Insegnanti ha proclamato uno sciopero generale della scuola italiana che coinvolgerà pesantemente anche Parma ed il Parmense. "Le trattative per il rinnovo del contratto scaduto da circa sette anni sono ancora al palo.
La situazione è diventata ormai insostenibile e riteniamo che lo sciopero, sia necessario in questo difficile momento" - dichiara Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda per le province di Parma e Piacenza - che aggiunge - "chiediamo la modifica della legge 107/2015, meglio nota con il furbesco e capzioso nome di Buona Scuola", in particolare l´abrogazione dell´assunzione diretta da parte dei presidi novità che farà piombare il sistema in preda al clientelismo se non peggio, l'abolizione degli ambiti territoriali scolastici che fanno perdere il diritto ai docenti di essere titolari presso una scuola e dei poteri premiali conferiti ai dirigenti scolastici che possono assegnare soldi con modalità forfettrie e discrezionali, infine si richiede la restituzione dello scatto di anzianità relativo al 2013 che i docenti devono ancora percepire".
Conclude Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza: "Dobbiamo difenderci dall'aggressione che il Pd ha messo in atto uando l'ingannevole nome di Buona Scuola, per questo invitiamo i cittadini tutti a starci vicini non votando i candidati del Pd già alle prossime amministrative che interessano vari comuni del nostro territorio".
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Un centinaio di studenti dell'istituto agrario Bocchialini hanno simulato modelli di irrigazione virtuosa sulle coltivazioni tipiche applicando l'innovativo software IRRINET-IRRIFRAME ideato dai laboratori di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo e accreditato per il risparmio di risorsa nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
Parma, 2 maggio 2016
Un centinaio di studenti dell'Istituto Agrario Bocchialini – terze e quarte classi provenienti dalle sezioni di Parma e San Secondo – ha partecipato attivamente ad un incontro sull'irrigazione di precisione, realizzata secondo modalità virtuose e applicata mediante un avanzato sistema tecnologico che consente un significativo risparmio idrico in agricoltura. In uno scenario globale caratterizzato da temperature altalenanti che causano periodi particolarmente siccitosi anche nel nostro comprensorio, l'utilizzo oculato di acqua non rappresenta solo un comportamento responsabile in un'ottica di diffusa sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un risparmio di denaro per l'imprenditore agricolo che ne fa un uso costante. Tutto questo è "Acqua e Territorio Lab", il progetto realizzato da ANBI Emilia Romagna, CER e Consorzio della Bonifica per gli istituti agrari dell'Emilia Romagna- recentemente accreditato dall'Ufficio Scolastico Regionale-Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Le lezioni itineranti nelle varie province hanno fatto tappa anche a Parma dove - nel corso di una ricca mattinata di lavoro all'Auditorium dell'Istituto Bocchialini - ANBI e Bonifica Parmense hanno approfondito ruolo e attività svolti dal Consorzio per una corretta manutenzione e difesa del territorio attraverso la regimazione delle acque e la mitigazione del dissesto idrogeologico montano. Sulle tematiche di evidente criticità, rischi e soluzioni di prevenzione sono intervenuti, dopo l'introduzione della preside Annarita Sicuri e del presidente del Consorzio Luigi Spinazzi, Patrizia Narducci di ANBI Emilia Romagna, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi e il direttore generale del Consorzio Meuccio Berselli. Un ampio spazio è stato lasciato – come detto – alle buone pratiche nell'utilizzo della risorsa irrigua; Gioele Chiari - ricercatore dei laboratori del CER - ha illustrato IRRINET-IRRIFRAME ponendo l'accento sulle modalità tecniche e tecnologiche del software (da oggi anche disponibile e scaricabile gratuitamente come APP per mobile) e coinvolgendo gli studenti in un percorso condiviso di informazioni specifiche.
Gli alunni, in via preventiva, grazie al lavoro fatto in classe dal professor Giacomo Corradi nelle giornate precedenti, hanno presentato ai relatori-formatori una simulazione di uso del software applicata ad una coltura come il pomodoro, di per sé particolarmente idro-esigente e quindi esemplificazione sintomatica di un contesto che potrebbe davvero avere problematiche notevoli dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi estivi. La dirigente del polo scolastico Annarita Sicuri è intervenuta evidenziando come le attività in collaborazione concreta con realtà quali i Consorzi di Bonifica – chiamati a governare risorse così rilevanti per il territorio come l'acqua – consentano di avere un occhio vigile sulle evoluzioni tecnologiche che sono alla base dell'innovazione utile nel comparto agroalimentare di qualità. Patrizia Narducci (ANBI Emilia-Romagna) ha rimarcato l'importanza del progetto e della collaborazione fattiva delle scuole per rendere fruibile ai più giovani ciò che può rappresentare per loro una base essenziale per una qualificazione professionale delle attività lavorative che riguardano da vicino il territorio e un approccio del tutto sostenibile.
Presidente e direttore della Bonifica locale Luigi Spinazzi e Meuccio Berselli hanno colto l'occasione dell'incontro per annunciare due importanti novità per il Consorzio di Parma che saranno presentate a breve: un Ufficio Irrigazione a disposizione delle imprese agricole e un Laboratorio di Ricerca e Monitoraggio sulla Qualità delle Acque nel reticolo di bonifica gestito dall'ente in tutto il Parmense.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)
Siglata oggi l'intesa fra la Regione, l'Ufficio scolastico regionale e i due Gruppi motoristici per realizzare un percorso biennale per gli studenti delle Aldini-Valeriani e del Belluzzi-Fioravanti di Bologna.
Bologna, 28 aprile 2016
Una nuova edizione del percorso biennale di alternanza scuola-lavoro, dal 2014 punto di riferimento nazionale per il sistema duale. Il Progetto Dual Education System Italy (Desi II) è stato siglato oggi tra Regione Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, Automobili Lamborghini e Ducati Motor Holding. L'intesa, in coerenza con l'accordo aziendale firmato ieri, dà il via ad una nuova progettualità che valorizza l'apprendimento in azienda e permetterà agli studenti degli Istituti Belluzzi-Fioravanti e Aldini-Valeriani di Bologna di vivere un'esperienza di alternanza tra scuola e lavoro altamente qualificata, e conseguire un diploma d'istruzione professionale.
"Nel Patto per il Lavoro ci siamo impegnati a promuovere una maggiore integrazione tra i soggetti formativi e le imprese per intercettare, anticipare e implementare competenze nuove e innovative per lo sviluppo – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Il progetto che abbiamo siglato oggi va esattamente in quella direzione, confermandosi punto di riferimento a livello nazionale per il sistema duale".
"DESI II conferma la capacità di istituzioni, parti sociali, autonomie formative e imprese d'eccellenza del territorio di lavorare insieme per costruire opportunità innovative per la formazione dei giovani e la loro transizione verso il lavoro. L'accordo raggiunto ieri in sede aziendale e le importanti novità dell'intesa che firmiamo qualificano l'intera infrastruttura educativa e formativa regionale e rafforzano uno dei suoi segmenti strategici - ha detto l'assessore regionale a Scuola, Formazione e Lavoro Patrizio Bianchi - perché superano la fase di sperimentazione del duale in Emilia-Romagna per porsi come esperienza riproducibile a livello regionale".
"L'avvio di questo progetto costituisce un ulteriore passo in avanti nella qualificazione dei percorsi di istruzione professionale, qualificazione - ha ricordato il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Stefano Versari - che si realizza sia in termini di nuove metodologie di apprendimento sia in termini di arricchimento di saperi e competenze che migliorano l'occupabilità degli studenti una volta diplomati. Si tratta di un obiettivo specifico dell'istruzione, confermato anche dalla recente legge di riforma, che chiede alle scuole di stringere alleanze strutturate con i soggetti operanti nel territorio di riferimento, alleanze che in Emilia Romagna sono una tradizione che si rinnova."
Sulla base dell'esperienza maturata con il progetto Desi I avviato nel 2014, l'accordo Desi II prevede la realizzazione negli anni scolastici 2016/2018 e 2017/2019 di due percorsi biennali di istruzione e formazione nelle classi quarta e quinta dei due istituti scolastici bolognesi, percorsi caratterizzati dall'alternanza scuola-lavoro e finalizzati al conseguimento del diploma quinquennale d'istruzione professionale e all'acquisizione di ulteriori competenze tecnico-professionali spendibili e richieste dal mercato del lavoro.
L'obiettivo è costruire un sistema duale, cioè un'esperienza di alternanza scuola-lavoro rafforzata, con una presenza degli studenti nell'ambiente aziendale, più ampia di quella prevista dall'ordinamento scolastico degli istituti professionali, sulla base di un progetto formativo unitario, articolato all'interno dell'orario curriculare e attraverso attività extracurriculari.
Nell'anno scolastico 2016/17 potranno accedere al progetto venticinque studenti del quarto anno dell'IIS Belluzzi-Fioravanti e venticinque studenti dell'IIS Aldini-Valeriani. In entrambi i casi si tratta di studenti dell'istituto professionale, a indirizzo "Manutenzione e Assistenza Tecnica". L'anno successivo 2017/18 parteciperanno al progetto le conseguenti due classi quinte e due nuove classi quarte, e l'anno 2018/19 le conseguenti due classi quinte.
Gli studenti dell'Aldini-Valeriani svolgeranno la formazione in azienda presso la Automobili Lamborghini Spa, mentre quelli del Belluzzi-Fioravanti la svolgeranno presso la Ducati Motor Holding Spa. Tra ciascuna scuola e l'azienda partner sarà stipulata una specifica convenzione. Gli studenti saranno impegnati per circa 1000 ore. Sulla base dell'intesa siglata oggi, agli studenti coinvolti nelle attività sarà riconosciuta da parte della Regione Emilia-Romagna e attraverso le scuole una indennità di tirocinio di 450 euro, calcolata sulla base della legge regionale e sui periodi di attività extracurriculare svolti presso i training center aziendali.
Il percorso Desi verrà presentato a tutti gli studenti, e alle loro famiglie, delle classi terze dei due istituti professionali, in tempi utili per raccogliere le domande di partecipazione e per costituire le classi. Le domande saranno valutate sulla base di criteri attitudinali, motivazionali e di merito.
Il Progetto Desi I
Realizzato in collaborazione con la Fondazione dipendenti Volkswagen, Ufficio Scolastico regionale per l'Emilia-Romagna e la Regione Emilia-Romagna. Lamborghini e Ducati, le due società bolognesi del Gruppo Audi, a partire da settembre 2014 hanno offerto a 48 giovani selezionati in base al merito e alle condizioni legate al reddito, la possibilità di fare un'importante esperienza scolastica e formativa attraverso un programma ispirato al sistema duale tedesco. Dopo una prima fase didattica che si è svolta a scuola, si è tenuta una sessione pratica presso i due moderni Training Center Lamborghini e Ducati. In collaborazione con i due istituti superiori Aldini-Valeriani e Fioravanti-Belluzzi di Bologna, le aziende hanno sviluppato un programma congiunto di attività didattica in aula e training on the job, al fine di stabilire un doppio percorso tra scuola e azienda. /BM
(Fonte: ufficio stampa Regione ER)
Alternanza scuola-lavoro nei Consorzi di bonifica, percorsi formativi di cura, difesa ambientale, risparmio idrico e innovazione tecnologica applicata. Nuove opportunità occupazionali per i giovani dell'Emilia Romagna.
Ravenna 26 aprile 2016
Collaborazione operativa su percorsi di formazione utili per comprendere a fondo il proprio territorio e le caratteristiche mutevoli dell'ambiente in cui si vive e riconoscimento dell'importanza fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro per acquisire maggiori e qualificate competenze professionali aggiornate e opportunità favorevoli per inserirsi nel mondo del lavoro. L'ANBI Emilia Romagna (l'Associazione che unisce i Consorzi di bonifica regionali) e l'Ufficio Scolastico Regionale (MIUR-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) con questi presupposti hanno sancito nei giorni scorsi a Ravenna un accordo del tutto nuovo e sperimentale che rappresenta per il sistema consortile e per quello scolastico un esempio unico in Italia alla base di un modello innovativo e replicabile anche ad altre aree. Con la firma i Consorzi di bonifica, forti delle esperienze educational ideate e diffuse da ANBI ER negli ultimi anni all'interno degli istituti della regione, entrano a far parte di un qualificato numero di soggetti individuati dalle istituzioni scolastiche per diffondere percorsi di apprendimento legati alla cura e alla salvaguardia del territorio.
Le attività saranno rivolte agli studenti degli Istituti Tecnici, Professionali e Licei, in relazione agli indirizzi di studio e alle disponibilità dei Consorzi, con attenzione prioritaria verso gli Istituti Tecnici ad indirizzo Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale e Costruzioni, Ambiente e Territorio e Istituti Professionali Settore Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Oltre all'alternanza scuola-lavoro e ai periodi di stage nei Consorzi l'Ufficio Scolastico regionale ha apprezzato il progetto di ANBI ER e Canale Emiliano Romagnolo "Acqua e Territorio Lab" volto per lo più, attraverso il progetto IRRINET e i laboratori in aula, all'informazione capillare sulle azioni tecnologiche per il risparmio idrico in agricoltura.
Il progetto guadagnerà un graduale e successivo ampliamento allargandosi anche ai docenti. L'intesa regionale - che ha avrà una durata iniziale di tre anni con eguale possibilità di rinnovo (2016-2019 ) - è stata presentata nell'Aula Magna dell'Istituto Tecnico di Agraria L.Perdisa a Ravenna alla presenza di circa 200 studenti. Ed è proprio da loro e dalla narrazione delle loro esperienze vissute nei Consorzi in questi anni che è arrivata la conferma della validità dell'iniziativa e delle prospettive della futura sinergia. Dopo i saluti del Consorzio di Bonifica della Romagna che ospitava l'evento e delle autorità locali i contenuti dell'accordo sono stati illustrati dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Giovanni Desco e dal Presidente di ANBI ER Massimiliano Pederzoli che hanno espresso la loro soddisfazione.
"L'USR aderisce con estrema convinzione al progetto elaborato con ANBI ER- ha rimarcato Desco - perché pienamente coerente con lo spirito della Legge 107/2015 che richiede una forte sinergia tra scuola e mondo del lavoro nel progettare le esperienze a tutto vantaggio della qualità dell'offerta formativa". Pederzoli ha sottolineato: "la reciprocità del valore dell'accordo che poggia su basi solide di azioni comuni già sperimentate negli ultimi anni, una intesa a vantaggio di tutti i soggetti interessati in un contesto in cui scuola, studio specifico del territorio e mondo del lavoro diventano un tutt'uno inscindibile".
(Fonte: ufficio stampa ANBI)
I volti, i luoghi e le personalità degli studenti di Parma catturati negli scatti di Chiara Samugheo, celebre fotografa delle star del cinema. La mostra rimarrà allestita fino al 27 maggio nell'Atrio delle Colonne nel Palazzo centrale di via Università.
Parma, 19 aprile 2016
40 immagini che ritraggono gli studenti dell'Università di Parma in situazioni e ambientazioni diverse: l'occhio esperto e attento di Chiara Samugheo, fotografa dei divi e delle dive del cinema come Liz Taylor, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, si è posato sui ragazzi dell'Ateneo. Volti, atteggiamenti, personalità, luoghi d'incontro catturati in un anno di lavoro e illustrati con maestria.
All'inaugurazione di oggi hanno partecipato il Rettore Loris Borghi, Daniela Ciriello nipote e aiutante di Chiara Samugheo - assente per motivi personali - e i curatori Luigi Allegri e Manuela Vico.
La mostra è promossa dal Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo – CAPAS dell'Università di Parma (struttura che raccoglie, organizza e supporta le attività para ed extracurricolari degli studenti negli ambiti artistici, comunicativi, culturali) in collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC, che possiede pressoché l'intero archivio delle immagini della grande fotografa pugliese.
Il Palazzo centrale di via Università, luogo simbolico dell'Ateneo, è la sede della mostra che rimarrà allestita fino al 27 maggio nell'Atrio delle Colonne.
Foto di Francesca Bocchia
Partono oggi due corsi gestiti dalla Scuola Edile di Modena per trenta profughi accolti in provincia nell'ambito di Mare Nostrum, uno sulle tecniche di muratura e carpenteria, l'altro sulle tecniche di posa pavimenti e rivestimenti in ceramica.
Modena, 15 aprile 2016
La Scuola Edile di Modena insegnerà muratura e posa a trenta profughi accolti in provincia di Modena nell'ambito di Mare Nostrum. Lo prevede la convenzione sottoscritta dall'ente bilaterale che si occupa di formazione professionale per il settore delle costruzioni e dalla cooperativa sociale Caleidos, che gestisce l'accoglienza e l'inserimento sociale dei profughi per conto della Prefettura di Modena. «Erogheremo due corsi base: uno sulle tecniche di muratura e carpenteria, l'altro sulle tecniche di posa pavimenti e rivestimenti in ceramica – spiega il direttore della Scuola Edile Alessandro Dondi – Questo progetto rientra nell'attività istituzionale del nostro ente, che l'anno scorso ha organizzato e gestito quasi 150 azioni formative (per complessive 2 mila ore), alle quali hanno partecipato oltre 2 mila persone tra lavoratori dipendenti, imprenditori, tecnici e liberi professionisti».
«La nostra cooperativa gestisce circa 700 profughi sul territorio provinciale nell'ambito dell'operazione umanitaria denominata Mare Nostrum. Si tratta di persone – ricorda Elena Oliva, presidente di Caleidos - che hanno intrapreso in Italia un percorso di autonomia, supportato da personale educativo, che passa soprattutto per l'apprendimento della lingua italiana e la formazione professionale. Quella della Scuola Edile rappresenta un'opportunità funzionale all'inserimento lavorativo e all'autonomia individuale». Le persone da formare saranno indicate da Caleidos. Le attività formative dureranno ciascuna 48 ore e si svolgeranno presso la Scuola Edile, che mette a disposizione un istruttore per addestrare i profughi dal punto di vista tecnico-pratico, le attrezzature, i materiali di consumo e i dispositivi di protezione individuale necessari per le lavorazioni previste dai corsi. Il corso base pratico di muratura comincia oggi - venerdì 15 aprile - con otto ore dedicate alla sicurezza e prosegue fino al 5 maggio con dieci moduli (di quattro ore ciascuno) di pratica in laboratorio. Ai profughi verrà insegnato come si prepara la malta di cemento e come si costruiscono piccoli manufatti in mattoni pieni o semipieni, blocchi forati di laterizio o con cappotto isolante, muratura faccia vista.
Il corso base di posa, invece, parte il 29 aprile (anche qui con otto ore sulla sicurezza in aula e laboratorio), per terminare il 20 maggio dopo dieci moduli di pratica in laboratorio. Gli stranieri verranno addestrati sulle caratteristiche e realizzazione del massetto e dell'intonaco, tecniche e figure di posa del pavimento e rivestimento in ceramica. Dal canto suo la cooperativa Caleidos, che il 28 gennaio scorso ha festeggiato trent'anni di vita ed è specializzata nell'accoglienza dei profughi e rifugiati (è attiva anche nel campo delle dipendenze e gestione di canili), garantirà per l'intera durata dei corsi la presenza di un proprio tutor capace, se necessario, di svolgere anche un ruolo di mediazione culturale. Inoltre Caleidos si impegna a far partecipare alle attività formative profughi che abbiano una conoscenza della lingua italiana sufficiente per interloquire con l'istruttore. La stessa Scuola Edile di Modena ha ormai acquisito una grande esperienza nella formazione degli stranieri che, anche se in misura inferiore rispetto a qualche anno fa, rappresentano una buona parte degli addetti complessivi del settore edile e sempre più numerosi partecipano ai corsi, convegni e seminari organizzati dall'ente.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
La nota della Gilda degli Insegnanti di Parma su un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo: "Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici."
Parma, 6 aprile 2016
Anche su faccende che dovrebbero filare "lisce" le autorità scolastiche del nostro territorio riescono a "toppare": abbiamo appreso dai media locali di un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo, nulla abbiamo da eccepire se il Collegio dei Docenti lo ha regolarmente approvato tenendo conto della libertà di insegnamento di ogni singolo docente che, volendo, potrebbe non aderire. Tuttavia sarebbe più corretto che l'atto fosse compiuto dal collegio che si insedierà il prossimo 1° settembre e quindi titolato pienamente a disporre per il nuovo anno scolastico.
La nostra rimostranza sta nel fatto che questo tipo di determinazioni devono essere legate ad un'informativa preventiva che la dirigenza scolastica deve obbligatoriamente rilasciare alle rappresentanze territoriali di categoria, tra cui la Gilda degli Insegnanti, cosa che ad oggi non è avvenuta e che per contratto deve avvenire entro il prossimo 15 settembre.
Pur essendoci il tempo per notificarci gli atti dovuti, notiamo che ancora una volta lo "stile": dobbiamo ringraziare la stampa locale per sapere di fatti e situazioni scolastiche in merito alle quali abbiamo titolo ad essere informati formalmente e preventivamente. Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda così commenta: "La politica dovrebbe riflettere e fare la propria parte in merito a questa gestione così particolare dell'Ufficio Scolastico Regionale, altrimenti se ne assume la responsabilità anche sotto il profilo elettorale".
Nel caso specifico, da quanto sappiamo solo ufficiosamente, si tratta di un accordo tra Istituzione Scolastica ed Ente Comune, in casi come questi l'informativa, stando alle norme contrattuali, è un atto dovuto.
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)
Ribaltata la sentenza del Tar di Parma che, ben 4 anni dopo la fine dei lavori, aveva a sorpresa annullato l'aggiudicazione: alla Allodi Srl non spetta dunque alcun risarcimento dei danni.
Reggio Emilia, 5 aprile 2016
Il comportamento della Provincia di Reggio Emilia, nell'aggiudicare i lavori del nuovo polo scolastico di Guastalla, fu assolutamente corretto e, pertanto, nessun risarcimento è dovuto alla Allodi Srl di Parma, che si classificò al secondo posto nella gara di appalto. La parola fine al lungo contenzioso avviato dall'azienda parmigiana è giunta nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato che, con la sentenza 1077/2016, ha riconosciuto la piena validità dell'operato della commissione di gara istituita da Palazzo Allende. Ribaltato, dunque, il pronunciamento del Tar di Parma che nel luglio 2014 – quasi quattro anni dopo l'inaugurazione del Polo scolastico di Guastalla e cinque anni dopo la gara – aveva a sorpresa annullato l'aggiudicazione e condannato la Provincia a risarcire circa 80.000 euro alla Allodi, applicando in maniera estremamente rigida il principio di immodificabilità dell'offerta in sede di gara.
Una interpretazione sconfessata dal Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso della Provincia presentato dall'avvocato Paolo Coli, ha ritenuto "del tutto fuori luogo, diversamente da quanto ritenuto dal Tar, discettare sulla veste tipografica assunta dalla dichiarazione delle giustificazioni (un foglio, anziché la relazione poi prodotta nella fase di verifica dell'anomalia)". "La correzione al modulo dell'offerta economica presentata dall'aggiudicataria non integra alcuna violazione della legge essendo ascrivibile alla correzione di un errore materiale e non alla modifica dei parametri oggettivi, relativi alla quantità e misura delle opere, rilevanti per la quantificazione dell'offerta economica – scrive il giudice estensore Oreste Mario Caputo - E' altresì meramente formalistica la censura che suppone la necessaria sottoscrizione della correzione dell'errore materiale da parte di tutti i membri dell'Ati aggiudicatoria, volta che l'imputazione dell'atto non è in discussione".
La gara per la realizzazione del nuovo Polo scolastico di Guastalla (20 aule su tre piani) venne espletata dalla Provincia di Reggio Emilia tra il dicembre 2008 ed il febbraio 2009 tramite procedura aperta e con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Proprio grazie a tale criterio - che privilegia la qualità progettuale dell'offerta oltre che il prezzo – i lavori, iniziati nell'estate 2009, si conclusero già nel novembre 2010, quando la nuova scuola venne inaugurata. Ad aggiudicarsi l'appalto fu l'Ati composta da Cooperativa Muratori di Reggiolo e Manutenzioni Generali Reggiane Srl, che di poco punti precedettero la Allodi di Parma. La Commissione – costituita da sei dirigenti e funzionari della Provincia – svolse la gara in ben cinque distinte fasi, proprio al fine di garantire all'ente qualità del risultato, certezza dei costi e rispetto dei tempi di realizzazione, nonché massima trasparenza sugli aspetti tecnici e sui costi dell'appalto. Non a caso, prima che iniziassero i lavori, sia lo stesso Tar di Parma sia il Consiglio di Stato avevano giudicato legittime le attività svolte dalla Provincia, respingendo la richiesta di sospensiva presentata dalla stessa Allodi. A sorpresa, e ben quattro anni dopo l'inaugurazione del Polo, era giunta nell'estate 2014 la sentenza del Tar di Parma sfavorevole alla Provincia, sentenza però ora definitivamente cassata dal Consiglio di Stato.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Domani l'inaugurazione della palestra per imparare a lavorare "in quota", cioè sui ponteggi e sulle coperture, in modo sicuro con un seminario sulla prevenzione delle cadute dall'alto.
Modena, 30 marzo 2016
Una palestra per imparare a lavorare "in quota", cioè sui ponteggi e sulle coperture, in modo sicuro. L'ha realizzata la Scuola Edile di Modena, ente bilaterale per la formazione professionale nel settore delle costruzioni. La struttura viene inaugurata domani - giovedì 31 marzo – in occasione di un seminario dedicato ai lavori in quota e alla prevenzione delle cadute dall'alto. La nuova palestra utilizzata per le attività di addestramento ha una superficie coperta di 180 mq ed è alta 7 metri. È dotata di un allestimento fisso che simula il lavoro su una copertura in quota e su una falda, un piano inclinato per salita e discesa assitita con funi, una struttura per addestramento nei lavori in spazi confinati, ponteggi metallici con tubi a giunti, multidirezionale, a elementi prefabbricati per la parte pratica dei corsi per ponteggisti.
«Fino al 31 dicembre 2015 la palestra per i lavori in quota si trovava in un altro stabile fuori dalla nostra sede di via dei Tipografi – spiega il direttore della Scuola Edile Alessandro Dondi – Con la nuova struttura ci siamo riportati in casa tutte le attività di addestramento in quota e i moduli pratici per ponteggisti, superando problemi logistici e funzionali che una sede esterna comportava. Ora possiamo soddisfare al meglio le esigenze formative delle imprese edili, che devono conoscere e applicare correttamente le misure di prevenzione delle cadute dall'alto, le operazioni di salvataggio e la gestione delle emergenze».
Dalle statistiche di Ausl e Inail emerge che a Modena gli infortuni in edilizia sono in calo, sia in numeri assoluti che per esiti, anche se il dato sui danni permanenti riportati dai lavoratori edili è il doppio degli addetti di tutti gli altri settori. Quanto all'attività di vigilanza, l'anno scorso lo Spsal (Servizio prevenzione salute ambiente lavoro) dell'Ausl di Modena ha ispezionato 1.099 cantieri e riscontrato 350 violazioni, di cui 140 per mancato apprestamento di misure contro le cadute dall'alto.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)