Piacenza, 30 maggio 2019 La diga del Molato, simbolo della Val Tidone, è stata la location di una delle cinque puntate della trasmissione Giorgione (orto e cucina) che andrà in onda prossimamente su Gambero Rosso Channel con prodotti e piatti tipici della vallata nella loro essenzialità e caratterizzazione.
"Acqua e cibo sono un connubio imprescindibile e Giorgione è un testimonial autentico che porta un messaggio di salubrità, di ricchezza di sapori ed esaltazione del cibo come elemento primario.
Noi conserviamo la risorsa idrica e la mettiamo a disposizione, lui esprime la potenzialità di un territorio che trasferisce le sue peculiarità ai propri prodotti. Abbiamo parlato di natura, di biodiversità e del valore che l'acqua crea plasmando un territorio che con le proprie vie d'acqua caratterizza regione e nostro motivo di esistere" commenta Fausto Zermani.
Il popolare conduttore, prima della Val Tidone, aveva già avuto modo di conoscere e apprezzare la nostra provincia promuovendo la Val Trebbia e la zona rivierasca del Po.
Protagonisti della trasmissione: ristoratori, produttori, agriturismi, salumifici locali ecc.
Organizzatore delle puntate piacentine: Michele Milani.
La diga del Molato - quasi novantenne ma perfettamente funzionante e al passo con i tempi grazie alla manutenzione costante - è lo sbarramento situato a Nibbiano in comune Alta Val Tidone che forma il lago di Trebecco.
La grandiosa diga ad archi multipli, impianto dall'architettura unica e suggestiva, ogni anno è meta di migliaia di visitatori che vogliono vedere il bel paesaggio che crea e conoscere la storia e le funzioni di questo sbarramento grazie al quale, oltre alla produzione di energia idroelettrica e alla difesa del territorio di valle, è presente risorsa utile al distretto irriguo Tidone (3200 ettari) e a una produzione agricola dal valore stimato di circa 14 milioni di euro (stima basata sui dati del valore medio della produzione provinciale analizzati dal Laboratorio di Economia Locale – Università Cattolica di Piacenza).
La diga del Molato, gestita dal Consorzio di Bonifica di Piacenza (insieme alla diga di Mignano e ad altri impianti), è visitabile sia in forma libera che accompagnata: si può entrare sul camminamento, per una semplice passeggiata e qualche scatto fotografico, tutti i giorni dalle ore 9 alle 18 ed è invece necessario accordarsi con i tecnici del Consorzio (mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefono: 0523/464811) per una visita guidata approfondita e completa anche nella parte interna dell'impianto.
Piacenza, 31 maggio 2019 - Il progetto VENTO Bici Tour ha fatto tappa alla Finarda. A fare gli onori di casa - parlando dell'impianto idrovoro e di turismo - è stato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: "Questo impianto è un modello perché quasi 100 anni fa, con la sua entrata in funzione, ha permesso agli uomini di strappare le terre alle acque per renderle fertili e sicure e perché oggi continua a essere perfettamente funzionante grazie alla manutenzione costante. E' sempre Fausto Zermani a continuare: "Il turismo si sta evolvendo, cresce la voglia di esperienze autentiche ed emozionali".
E' poi Paolo Pileri, responsabile scientifico di VENTO ad illustrare il senso della giornata: "Siamo qui per dedicarci alla progettazione delle infrastrutture pedalando su percorsi in parte attrezzati e in parte ancora da attrezzare per individuare pregi e difetti, errori progettuali e rimedi possibili ma soprattutto per fornire agli studenti presenti gli elementi per progettare una ciclabile nella sua geometria e funzionalità. Insieme dobbiamo avere visione, immaginandoci qualcosa che vada oltre ai territori comunali".
Ed è proprio di superamento dei confini che parla Paolo Mancioppi Assessore all'Ambiente, Parchi, Protezione civile, Mobilità e Servizi al Cittadino del Comune di Piacenza: "Con VENTO abbiamo fatto un lavoro di squadra dialogando tra comuni e regioni e perseguendo una direzione e un interesse comune. VENTO è un bando progettuale unico che vedrà Piacenza parte del prossimo stralcio".
A chiudere, sempre parlando di territorio, è Amerigo Filippi, Capitano del Gruppo Carabinieri Forestale di Piacenza: "Dal Punto di vista naturalistico, antropico, umano e di caratterizzazione del paesaggio quello che si incontra da Torino a Venezia è in un certo modo ascrivibile ad una regione unica e sovra-amministrativa, quella del Po".
VENTO è una dorsale cicloturistica di otre 700 chilometri, da VENezia a Torino, in parte esistente e in parte in progetto; coinvolge un territorio ampio con l'obiettivo di rigeneralo e di rilanciare il paesaggio italiano e il piacere di visitarlo attivando occupazione, socialità e urbanità.
Il 28 maggio a effettuare il bici tour (dall'impianto della Finarda fino a Cremona) è stato un gruppo di circa 40 studenti del Politecnico di Milano accompagnati, tra gli altri, da Paolo Pileri, Alessandro Giacomel e una delegazione di Carabineri Forestali.
L'impianto idrovoro della Finarda, cornice della mattinata e oggetto di visita guidata, è strategico per la città di Piacenza sia durante i periodi di piena del Po che per lo scolo delle acque che giungono dai due canali principali: Settentrionale e Rifiuto. L'impianto è costituito da una centrale con cinque elettropompe con una portata complessiva pari a 25.000 litri al secondo.
Editoriale: - Festa delle Repubblica, sempre più attuale - Lattiero tendenze - 28 maggio 2019 - Cereali e dintorni. Il clima compromette raccolti e semine - Farm Run, cresce nell'apprezzamento e nella condivisione. -
SOMMARIO Anno 18 - n° 22 02 giugno 2019
1.1 editoriale
Festa delle Repubblica, sempre più attuale.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Forte calo dei prezzi per burro, panna e crema. Grana Padano in leggero aumento..
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze - 28 maggio 2019
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il clima compromette raccolti e semine.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. i segnali di tendenza.
7.1 eventi sportivi Farm Run, cresce nell'apprezzamento e nella condivisione. Oltre 1000 atleti attesi a Noceto
9.1 clima e ambiente Clima, Allerta Rossa per fiumi e frane.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Editoriale: - Finalmente, tutti ai seggi! - In discesa il latte scremato, la crema e la panna. - Bonifica, al via gli sfalci sulla rete di 3.600 km. -Report Emilia Centrale: piogge intense e interventi in tutto il comprensorio - Farm Run, un evento sportivo sempre più apprezzato e condiviso - Nicola Bertinelli commenta le indiscrezioni stampa circa l'interesse di Lactalis verso Nuova Castelli -
SOMMARIO Anno 18 - n° 21 26 maggio 2019
1.1 editoriale - Finalmente, tutti ai seggi!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. In discesa il latte scremato, la crema e la panna.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 21 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il "meteo" spinge sui prezzi.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni.
7.1 ambiente parma Bonifica, al via gli sfalci sulla rete di 3.600 km.
7.2 maltempo emilia Report Emilia Centrale: piogge intense e interventi in tutto il comprensorio
8.1 eventi sportivi Farm Run, un evento sportivo sempre più apprezzato e condiviso.
8.2 parmigiano reggiano Nicola Bertinelli commenta le indiscrezioni stampa circa l'interesse di Lactalis verso Nuova Castelli
10.1 clima e ambiente Palazzo del Governatore per il secondo appuntamento della rassegna "Maggio 2019 con la Bonifica Parmense"
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Lavori full time sulla lunghissima rete dei canali del Consorzio dell’Emilia Centrale già dai prossimi giorni. Danni agli argini sempre più gravi causati dalle colonie di nutrie.
Con il tanto atteso arrivo della bella stagione prendono il via i lavori capillari di manutenzione del reticolo di canali regolati dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale fino ad oggi purtroppo eseguiti solo in piccola parte a causa delle intense piogge che hanno reso impraticabile l’attività con i mezzi operativi consortili.
Si tratta di un complesso di canalizzazioni particolarmente articolato che dalla pedecollina va a lambire il Po a Boretto con una lunghezza complessiva estesissima di oltre 3.600 chilometri. Gli interventi mirati sulla complessa rete prevedono lo sfalcio e la trinciatura delle sponde dei canali nonché la ripresa delle frane e dei fontanazzi che, purtroppo, si registrano molto di frequente anche a causa del numero sempre crescente delle colonie di nutrie che popolano gli argini minandone gravemente la stabilità.
Lo sfalcio dei canali viene eseguito di norma 2 volte l’anno, in primavera e in autunno. Quest’anno le particolari condizioni climatiche hanno in molti casi ritardato l’avvio di questi interventi. Si tratta di un’attività normalmente eseguita dal Consorzio facendo ricorso, per il 75 % circa, ad appalti esterni e per il restante 25 % con mezzi ed operatori propri della bonifica. Gli appalti hanno comportato una trentina di gare per l’affidamento di lavori dal costo complessivo di quasi 3.400.000 euro, per contratti in alcuni casi pluriennali. Queste attività sono fondamentali per garantire un adeguato grado di sicurezza idraulica del territorio, nonostante l’eccessivo aumento dell’opera di urbanizzazione, che ha inciso pesantemente sul grado di impermeabilizzazione dei terreni, ed il cambiamento climatico in atto che sta comportando un fenomeno di “tropicalizzazione” del clima.
Greenpeace lancia la sua campagna di comunicazione annuale per chiedere ai cittadini italiani, in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi, di devolvere il 5x1000 a sostegno dell'associazione ambientalista.
Destinare il 5x1000 a Greenpeace è infatti una prima semplice azione, un primo importante passo per contribuire alla salvaguardia del Pianeta.
La campagna, che viene declinata in versione tv, radio, web e cartaceo, presenta sia immagini delle azioni dimostrative di Greenpeace che delle mobilitazioni di piazza, alle quali ognuno può dare il proprio contributo. Un invito per ciascuno di noi ad agire in prima persona e prendere parte al necessario cambiamento che Greenpeace vuole realizzare, per un mondo più verde e di pace. Tante volte ci capita di assistere a ingiustizie, piccole e grandi, e di non dire nulla, di rimanere in silenzio a guardare. Ignorare i problemi non li risolve, per cambiare bisogna farsi sentire. Non si può restare fermi e indifferenti davanti alla distruzione del Pianeta, bisogna aggiungere la propria voce per ottenere un cambiamento: per questo il titolo "Non alzare le spalle. Alza la voce".
Greenpeace è presente in Italia da oltre 30 anni e, con i suoi circa 83mila sostenitori, ha fatto sempre sentire la sua voce, in modo chiaro e netto: per la protezione del mare, delle foreste, contro l'inquinamento, il nucleare e i cambiamenti climatici. Ma non basta. Bisogna dare più voce a Greenpeace – un'organizzazione indipendente, che non accetta fondi da istituzioni o aziende, per preservare la propria credibilità – e per farlo non sono necessari grandi sforzi. Per questo è molto importante il contributo che arriva dal 5x1000.
Destinare il 5x1000 a Greenpeace Italia è infatti facile e non costa nulla: basta mettere la firma nel primo settore in alto denominato: "Sostegno del volontariato..." e inserire il codice fiscale di GREENPEACE: 97046630584
Editoriale: - Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti - Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi. - Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati - Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine -
SOMMARIO Anno 18 - n° 20 19 maggio 2019
1.1 editoriale
Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 14 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA tranquillizzanti ma fondi molto corti
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati
6.1 ambiente piacenza Il progetto di Ronchi nasce da un impegno durato 15 anni
6.2 ambiente appennino della Val d'Enza": weekend con le geoesplorazioni della Bonifica
8.1 maltempo emilia romagna Emilia Romagna, Maltempo. Situazione meteo migliora
9.1 fake parmesan Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine
9.2 maltempo emilia I 100 Lambruschi di Viadana
10.1 acqua Acqua: la tutela del territorio passa attraverso la conoscenza
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners
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Consumo di suolo: dai dati ufficiali il Comune di Parma secondo in regione con 61 km2. La provincia parmense ottava in Italia, a causa della Tibre autorizzata nel 2015
Intervento di Verdi e Possibile, anime della lista Europa Verde. L'intervento è firmato da Isidoro Colluto , coordinatore dei Verdi di Parma, e Silvia Massera, coordinatrice di Parma Possibile.
Nell'intento di dare un contributo positivo al dibattito sul consumo di suolo riportiamo i dati ufficiali del Rapporto consumo di suolo 2018 emesso dall'Ispra 2018 , riferiti al 2017. L'Ispra è l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ente pubblico di ricerca italiano, istituito con la legge n. 133/2008, e sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'ambiente.
Si tratta degli unici e ultimi dati certificati disponibili.
Qui il link: http://www.isprambiente.gov.it/public_files/ConsumoSuolo2018/Rapporto_Consumo_Suolo_2018_2.pdf
I dati evidenziano una realtà ben diversa da quella espressa dal sindaco Pizzarotti. Nel 2017 il Comune di Parma risulta secondo in regione per consumo di suolo assoluto con 61 km2, con un incremento percentuale ricompreso nella seconda peggior fascia, quella tra il 15 e il 30% (tabelle e grafici a pagina 126 del Rapporto).
Per inquadrare compiutamente la portata dell'impatto delle scelte (o non scelte) operate dall'Amministrazione comunale di Parma in questi anni occorre focalizzare altri due dati: quello della provincia di Parma, che vede un incremento di 135 ettari di suolo consumato tra il 2016 e il 2017, piazzandosi ottava assoluta in Italia; questo aumento è dovuto per metà dal comune di Sissa Trecasali che vede cementificati 74 ettari: il peggiore di tutta Italia, dovuto all'inizio della costruzione del moncone di 10 km dell'autostrada Tibre.
Giova ricordare come il sindaco Pizzarotti, con la sua grave defezione fece saltare l'assemblea provinciale dei sindaci nell'ottobre 2015, chiamata a deliberare su una mozione contro la Tibre, che ne avrebbe fermato il progetto. E questo nonostante vi fosse una mozione del Consiglio comunale approvata all'unanimità che lo impegnava a farlo.
Oggi il cemento presenta il conto e non è sanabile.
Avremmo confrontato volentieri i dati dell'Ispra con quelli del rapporto Icity lab citato dal sindaco ma, purtroppo, questi dati non sono disponibili pubblicamente in modo trasparente. E qui ci fermiamo, non avendo potuto leggere il rapporto.
La vantata riduzione di consumo di suolo peraltro rimane teorica e su un doppio livello: sotto il profilo normativo il nuovo PSC elaborato dalla giunta Pizzarotti è stato adottato nel 2017 ma non ancora approvato. Da un punto di vista semantico non si può parlare di riduzione ma casomai di cambio di destinazione di aree che da previsione erano edificabili e tornano agricole sulla carta, mentre nella realtà sono finora sempre state agricole, terreno naturale. Non è un sofisma come può sembrare. Per spiegarlo compiutamente dovremmo distinguere tra aree POC e non. Cosa che diventa di difficile comprensione per molti cittadini, non esperti di urbanistica. Una domanda però la facciamo: quante aree POC (Piano operativo comunale), già quindi edificabili in pieno diritto, sono effettivamente state cancellate nei sette anni di questa Amministrazione Comunale? In quanti casi sono pendenti ricorsi al TAR?
Detto questo è senz'altro positivo che le previsioni esagerate dell'epoca Ubaldi, che voleva raddoppiare la città da 200 a 400mila abitanti, siano state cancellate. E di questo diamo atto a Pizzarotti.
Proprio alla luce di questa presa d'atto della realtà non capiamo perché il sindaco insista in progetti cementificatori fuori posto (in aree verdi) e su progetti molto discutibili come per l'aeroporto. Da stime più che attendibili si ipotizza una cementificazione di 40 ettari, poiché non ci sarebbe solo il nuovo sedime aeroportuale, ma tutta la viabilità per raggiungere le Fiere da rifare ex-novo.
Vorremmo rassicurare, infine, il sindaco e il suo partito: siamo cittadini di Parma e conosciamo i progetti dell'Amministrazione. Sappiamo quello di cui parliamo perché ci documentiamo, così come fanno i consiglieri comunali di opposizione, le associazioni ambientaliste e le tante altre realtà che hanno a cuore Parma e tentano di difenderla da progetti scellerati che la deturperebbero.
La pensiamo diversamente su molti temi che vengono sbandierati: purtroppo non vediamo risultati nell'efficientamento energetico degli edifici, non vediamo nuove piste ciclabili ma marciapiedi pitturati color amaranto, la rigenerazione urbana è ferma al Wopa, i parchi monumentali ridotti a parco giochi o chiusi tristemente, e quando in inverno il pm10 era altissimo i cittadini hanno visto per un mese il modello di un'auto in vetrina in piazza.
Sui rifiuti, tacendo dell'inceneritore, dopo la raccolta differenziata, di cui riconosciamo gli ottimi risultati raggiunti nel primo mandato con l'assessore Folli, i progetti di riduzione sono minimali.
Non siamo sciocchi da dire che è tutto sbagliato. Però siamo delusi, fortemente. I provvedimenti ambientali della giunta sono di facciata, come l'accetta.
Invece è ora, per contrastare l'emergenza climatica, che ogni atto sia consequenziale ai macro obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra. In questo senso è fortemente contraddittorio stringere la ztl in centro se poi si amplia l'aeroporto per i voli cargo. È contraddittorio voler spostare il gattile in un'area industriale (e infatti il bando è andato deserto), è contraddittorio dire di essere contro i centri commerciali e autorizzarne uno gigantesco che poi viene sequestrato perché "macroscopicamente illegittimo", è truffaldino chiamare "parco fluviale" un percorso di 1,9 km con "soletta di cemento" nell'alveo di un fiume.
Siamo orgogliosi che la candidata di Parma che sosteniamo – si chiama Chiara Bertogalli, sindaco – sia espressione di quell'ecologismo di base, delle associazioni, di cui è fortunatamente ricca la città e il territorio, che affronta i problemi studiando e approfondendo, con metodo scientifico. Saprà farsi valere in Europa.
Piacenza, 14 maggio 2019 - Il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha premiato da poco il lavoro di progettazione e di concertazione con il territorio fatto in questi anni da tecnici e da amministratori ma sono circa 15 anni che il Consorzio di Bonifica ci lavora.
Tra gli altri Giampiero Cremonesi (candidato sindaco per Caorso), consigliere oggi come allora del Consorzio Bacini Piacentini di Levante a cui è succeduto - a seguito del riordino - l'attuale Consorzio di Bonifica di Piacenza ed Emilio Bottazzi Dirigente consortile nel 2005.
Con il nuovo impianto a Ronchi si punta all'efficientamento del sistema di distribuzione irrigua dell'areale e il ricircolo del torrente Chiavenna in rispondenza alle esigenze ambientali di Caorso.
"Facendo questo impianto, da una parte creiamo una circolazione inversa dell'acqua, dando ossigenazione all'ambiente acquatico e risolvendo quei problemi di acqua stagnante che da decenni condizionano il periodo estivo; dall'altra diamo valore alle produzione locali ad alto reddito come aglio, pomodoro e scalogno piacentino già peculiari per tipologia e salubrità". Commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Nel 2005 tecnici e amministratori stavano affrontando il tema della necessità idrica in Val d'Arda e tra le varie soluzioni erano emersi due studi di fattibilità: l'impianto di Ronchi ora finanziato e l'interconnessione dei sistemi irrigui dell'alta e bassa pianura Arda per il sollevamento delle acque dalla bassa fino a Fiorenzuola con un notevole risparmio idrico per la vallata (derivante dalla redistribuzione delle porzioni di territorio servite da diga ovvero da Po).
"Il nostro Paese ha molte contraddizioni però conserva valori importanti. Come territorio, abbiamo intrapreso un percorso virtuoso che sta portando i primi frutti ma dobbiamo continuare a guardare al futuro, avere visione e perseguire con coraggio quelle azioni che mirano a contribuire al benessere e alla felicità" Conclude Fausto Zermani.
Piacenza, 13 maggio 2019 - Spettacolare la gara di Triathlon Cross che si è svolta ieri, 13 maggio, alla diga di Mignano:
2,5 Km di corsa (frazione che ha sostituito quella di nuoto causa temperatura troppo rigida dell'acqua del bacino), 12 km di MTb su uno splendido anello sterrato lungo il contorno del lago e infine 5 km di trail sulla collina di fronte alla diga che ora si presenta nella sua massima bellezza.
Una gara impegnativa ma sicuramente unica nel suo genere per il contatto così diretto con la natura, tanto bella quanto selvaggia nei percorsi.
"E' il decimo anno consecutivo che Piacenza Sport organizza questa gara in acque libere piacentine e sono migliaia gli atleti che hanno ammirato la bellezza del nostro territorio" commenta Stefano Bettini, organizzatore della manifestazione.
"Quest'anno la location è diversa: ci siamo trasferiti in Val d'Arda. Una nuova avventura che mantiene stretto il legame con il Consorzio di Bonifica che ringraziamo insieme alle nuove amministrazioni locali coinvolte, Vernasca e Morfasso" continua Stefano Bettini.
La diga di Mignano, allestita a festa, si è presentata in tutto il suo splendore grazie all'acqua che ha raggiunto il massimo livello consentito, al paesaggio ora quanto mai rigoglioso e alla balena in legno rimessa in sesto dal personale del Consorzio coordinato da Luigi (responsabile operativo della manutenzione degli impianti) e Domenico (guardiano della diga). La balena - lunga diciotto metri e alta tre e composta da assicelle recuperate da vecchi bancali in disuso - era approdata alla diga in occasione del collaudo dello scorso anno a ricordo del cetaceo scoperto nei calanchi della Val d'Arda nel 1934 a testimonianza che 2 milioni di anni fa a far da padrone nella vallata era il mare.
"E' stata una giornata particolare: 85 anni fa ci fu l'inaugurazione della diga di Mignano, un'opera che può essere considerata il simbolo e metaforicamente la madre di una vallata che si è sviluppata anche grazie ai benefici che la risorsa stoccata garantisce rappresentando un simbolo di fecondità e protezione. L'acqua è vita e quello che un tempo era avveniristico oggi ci sembra scontato. Dobbiamo guardare avanti e non smettere di contribuire a rendere il nostro territorio felice" conclude Fausto Zermani Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.