Editoriale: - Povero Mattarella, Di Maio e Zingaretti “danno i numeri”, Salvini ci ripensa... - Andamenti speculari e rovesciati per latte e burro nel corso del 2019 - Cereali e dintorni. Mercati ribassisti, ma attenzione ai risultati del Pro Farmer Crop Tour - Parmigiano Reggiano in festa a Monticelli Terme -
SOMMARIO Anno 18 - n° 34 25 agosto 2019
1.1 editoriale
Povero Mattarella, Di Maio e Zingaretti “danno i numeri”, Salvini ci ripensa...
2.1 lattiero caseario Andamenti speculari e rovesciati per latte e burro nel corso del 2019
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ribassisti, ma attenzione ai risultati del Pro Farmer Crop Tour
4.1 cereali e dintorni tendenze.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ai minimi.
7.1 eventi parma Parmigiano Reggiano in festa a Monticelli Terme
8.1 mercato caseario Parmigiano Reggiano, via libera alla regolazione dell’offerta
8.2 politica C'eravamo tanto amati
13.1 eventi parmesan Torna “Caseifici Aperti”: il Re dei Formaggi apre le porte dei Caseifici!
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners
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Editoriale: - I botti di Ferragosto. - Le sorprese in dote all’USDA del 12 agosto - Allerta, pezzi di vetro nell'Aglio, olio e peperoncino -E’ allarme per i calabroni killer, un morto in Italia e un ferito grave in Spagna - Buon Ferragosto! -
SOMMARIO Anno 18 - n° 33 18 agosto 2019
1.1 editoriale
I botti di Ferragosto.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. 6 agosto 2019
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Le sorprese in dote all’USDA del 12 agosto.
4.1 cereali e dintorni tendenze. Ripresa delle quotazioni nazionali
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La sorpresa soia come era prevedibile
6.1 sicurezza alimentare Allerta, pezzi di vetro nell'Aglio, olio e peperoncino
6.2 salute e sicurezza E’ allarme per i calabroni killer, un morto in Italia e un ferito grave in Spagna.
7.1 ferragosto Buon Ferragosto!
8.1promozioni “vino” e partners
9.1 promozioni “birra” e partners
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Editoriale: - Un Italiano a Parigi,- Lattiero caseario. Latte spot e burro in caduta libera, stop crema e formaggi.- DOP IGP, la qualità dei territori. - Sabato 7 settembre torna a Bologna la Festa del BIO - Apicoltura. La Regione investe 560 mila euro - Cimice asiatica, Alleanza Cooperative chiede un tavolo di crisi - Fiume Po, scatta l’operazione “Argini Sicuri” -
SOMMARIO Anno 18 - n° 32 11 agosto 2019
1.1 editoriale
Un Italiano a Parigi,
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte spot e burro in caduta libera, stop crema e formaggi. -
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora turbati. In attesa dei dati USDA.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 agroalimentare dop igp DOP IGP, la qualità dei territori.
6.2 bio eventi Sabato 7 settembre torna a Bologna la Festa del BIO
7.1 apicoltura Apicoltura. La Regione investe 560 mila euro
7.2 rischio cimice asiatica Cimice asiatica, Alleanza Cooperative chiede un tavolo di crisi
8.1 argini sicuri Fiume Po, scatta l’operazione “Argini Sicuri”
9.1promozioni “vino” e partners
10.1 promozioni “birra” e partners
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2,5 milioni di euro sulla ricerca finalizzata all’azione nelle aree più fragili: una azione mai attuata prima d’ora. Una task force tecnica-operativa, frutto di una convenzione siglata oggi tra Autorità di Distretto e Agenzia Interregionale per il Fiume Po, consentirà di pianificare un’azione mirata grazie ai big data sempre più all’avanguardia. Berselli (AdbPo) e Mille (AIPo): “Un’intesa tra i due enti più efficace per un’azione in grado di rispondere alle criticità in tempi adeguati alle emergenze climatiche in atto”.
Parma, 7 Agosto 2019 –
Il Grande Fiume osservato speciale e stavolta non per le portate di risorsa idrica sufficienti a sostenere le attività del territorio dal Monviso al Delta viste le alte e perduranti temperature del periodo estivo, ma per la costituzione di una innovativa task force operativa che avrà il compito essenziale di individuare e prevenire le ripercussioni sul territorio causate dai mutamenti climatici in atto lungo tutta l’asta del più grande importante corso d’acqua italiano.
L’intesa “Argini Sicuri”, siglata stamane a Parma tra Autorità Distrettuale del Fiume Po (Ministero dell’Ambiente) e AIPo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po – Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) mette sotto la lente tecnica dei rispettivi staff una straordinaria e potenziata azione di raccolta di dati utili con monitoraggi avanzati che consentiranno di intervenire in tempo utile sulla base di una scala precisa di priorità ambientali e di sicurezza idraulica. Le sponde arginali lungo l’asta del fiume, inserite spesso in contesti socio-produttivi densamente abitati necessitano di una attenzione rinnovata e soprattutto di un altrettanto aggiornato e utile impegno nella fase di manutenzione e corretta prevenzione. E in quest’ottica la convenzione di collaborazione fattiva tra i due enti sarà fondamentale per agire con tempistiche più agili in relazione alle criticità riscontrate.
L’Autorità di Distretto – che ha come competenza specifica la pianificazione generale delle opere, in armonia con le normative europee e nazionali – contribuirà, in modo rilevante in stretta e costante sinergia con AIPo a migliorare e soprattutto attualizzare tutte le conoscenze oggi disponibili. Grazie alle nuove tecnologie sarà dunque possibile proiettare la maggior parte dei potenziali scenari sul sistema arginale ottimizzandone le performance, verificare le stime e le tempistiche di portata, calcolare l’efficienza complessiva del sistema golenale per la laminazione delle piene in fase alluvionale e misurare il livello di incidenza dei sedimenti presenti e depositati in alveo.
“Su queste, ma anche su altre tematiche di estremo rilievo per il territorio e per le operose comunità che abitano nel Distretto – hanno commentato nel corso della conferenza stampa il Segretario Generale dell’Autorità di Distretto Meuccio Berselli e il Direttore di AIPo Luigi Mille – le parole-chiave dell’intesa sono dunque l’agire in modo concertato, omogeneo e ancora più sincronizzato ed efficace rispetto al passato: modalità di intervento congiunte, coordinate e complementari per realizzare in tempi adeguati rilievi, monitoraggi, opere infrastrutturali e costanti controlli di sorveglianza”.
Una convenzione solida che presenta come denominatore comune il principio della capacità dei territori di essere resilienti. “Si tratta di un’azione concertata che non ha precedenti nel recente passato – hanno proseguito i due dirigenti all’unisono – negli ultimi 15 anni i fondi disponibili per la conoscenza del distretto idrografico e le conseguenti misure finalizzate alla capacità di adattamento viste le emergenze sempre più frequenti sono state scarse; oggi disporre di 2,5 milioni di euro per studiare al fine di agire dimostra anche una rinnovata volontà di puntare sull’innovazione, sulle nuove tecnologie e soprattutto darsi una scala di priorità dettata dall’intervenire nelle aree più fragili”.
Ed in conclusione: “Senza ricerca tecnico-scientifica aggiornata e con metodi avanzati – hanno chiosato Berselli e Mille – non c’è soluzione programmatica idonea, risoluzione delle criticità e rilancio dello sviluppo con salvaguardia ambientale e della biodiversità. E in questo ambizioso percorso comune avremo al fianco anche le migliori risorse delle Università presenti nel Distretto del Po che ci affiancheranno, un valore aggiunto straordinario di cui daremo periodicamente conto alle nostre comunità”.
Riceviamo e pubblichiamo la posizione di Lgambiente sul taglio di alberi messo in atto durante l’estate a Parma e provincia.
Parma -
Una certa discussione hanno sollevato gli abbattimenti di alberi a Parma (in viale della Villetta e in via S. Michele) e a Monticelli Terme.
Legambiente è stata silente pubblicamente perché ha cercato il dialogo con le Amministrazioni, con diplomazia per intervenire ove possibile per arginare la situazione. Se qualche risultato è stato ottenuto dal Comune di Montechiarugolo, con rinvio parziale dei tagli e disponibilità a rivedere il progetto, purtroppo quasi nulla è stato ottenuto dal Comune di Parma, se non promesse futuribili, comunque apprezzabili.
Legambiente ritiene opportuno, a beneficio collettivo, ribadire che è del tutto antiscientifico e scellerato il taglio degli alberi in piena estate, con l’unica eccezione del comprovato pericolo di crollo. In merito agli interventi effettuati nei giorni scorsi, questo pericolo poteva ritenersi attuale solo per alcuni dei numerosi pioppi bianchi di viale Villetta, a Parma. L’abbattimento completo dell’alberatura nell’intero viale è da considerarsi, oltre che uno sfregio, del tutto ingiustificato in questo periodo.
I tagli di alberi di quest’estate purtroppo confermano l’arretratezza culturale di taluni politici e funzionari, e anche di agronomi, che continuano a considerare la vegetazione una decorazione urbana quando invece essa è un elemento vitale caratterizzante il contesto della città, e non solo il paesaggio rurale e forestale.
Legambiente, sperando di fare cosa utile, sottolinea ancora una volta alcuni punti fondamentali per una buona gestione del verde.
Il punto di partenza è che gli alberi in città non sono un complemento d’arredo urbano al pari di una panchina o una fioriera. Sono un bene collettivo e un elemento di vita. Se pure la loro piantumazione in passato sia stata compiuta senza disegni progettuali precisi, oggi amministratori e progettisti devono sentirsi moralmente impegnati a tutelarli finché ciò sia possibile, e altresì l’esecuzione di lavori pubblici di risistemazione di strade deve essere fatta con particolare salvaguardia delle alberature (cosa che, al contrario, ha provocato seri danni a posteriori in viale S. Michele a Parma).
Gli alberi hanno inoltre un alto valore di biodiversità come insegnano nelle loro opere i visionari: dagli accademici quali il prof. Mancuso, ai coltivatori come la famiglia Spaggiari, acclamati in pubblico e ignorati nella prassi. Gli alberi sono elementi di vita e contenitori di vita: abbatterli equivale a desertificare l’ambiente circostante e condannare a morte altre forme biologiche. Nelle loro fronde danno ospitalità ad insetti e uccelli che costituiscono un arricchimento della biodiversità, cosa ancora più preziosa in ambito urbano.
Pertanto anche le potature non si debbono effettuare in estate, poiché causano un eccesso di stress all’albero che d’improvviso si ritrova senza fogliame e rami nel momento di massimo sforzo proteso a irrobustirsi. Inutile dire che gli alberi impiegano anni ad avere quelle altezze e quelle chiome e, segandone l’impalcatura, ce ne accorgiamo quando manca l’ombra oppure quando le raffiche di vento li fanno cadere come birilli.
Ultimo aspetto, ma non meno importante, gli alberi contrastano le “isole di calore”, particolarmente pesanti in città piene di asfalto e lamiere. È ormai acclarato che la presenza di alberi abbatte la temperatura circostante dai 2 agli 8 °C. In base ad accertamenti empirici - quindi non validi scientificamente - effettuati da volontari nel viale della Villetta desertificato, nelle ore più calde della giornata la temperatura è stata fin di 12 °C superiore a prima.
L’emergenza climatica – votata dal consiglio comunale – comporta il contrasto al surriscaldamento globale e, nell’azione locale, significa non solo incrementare il patrimonio arboreo ma mantenere il più possibile in vita quello attuale, specialmente d’estate.
La considerazione finale è che gli alberi, qualora necessario, vanno tagliati solo in periodo autunno-invernale, tra novembre e febbraio. La logica che porta ad effettuare i lavori pubblici in estate per comodità è una logica utilitaristica che denota pochezza scientifica e culturale in chi non sa distinguere tra un’asfaltatura e un’alberatura.
La strada per diventare capitale verde è ancora lunga da percorrere.
Editoriale: -Tra diritto alla privacy e buongusto. Quando sbattere il mostro in “prima pagina”? - Lattiero caseario. Leggero calo del latte spot, burro crema e panna ancora giù - Cereali e dintorni. Attenzione alla criticità logistica di agosto.- Energia da scarti agricoli, la Regione Emilia Romagna investe 6,8 milioni -
SOMMARIO Anno 18 - n° 31 04 agosto 2019
1.1 editoriale
Tra diritto alla privacy e buongusto. Quando sbattere il mostro in “prima pagina”?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Leggero calo del latte spot, burro crema e panna ancora giù.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Attenzione alla criticità logistica di agosto.
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 energia verde Energia da scarti agricoli, la Regione Emilia Romagna investe 6,8 milioni
6.2 ambiente e eventi Anche la diga del Molato nel programma di Confluenze Festival
7.1 acqua e caldo L’acqua c’è, per ora.
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Editoriale: - Carola sarà ascoltata in Parlamento UE e invece multati i nostri 3 valorosi parlamentari.- Lattiero caseari. Burro in flessione, burro e panna nuovo crollo del prezzo. - Cereali e dintorni. Aperto un nuovo spiraglio sui dazi USA-Cina -Corsi per manutentori impianti pomodoro - Alert, sicurezza alimentare -
SOMMARIO Anno 18 - n° 30 28 luglio 2019
1.1 editoriale
Carola sarà ascoltata in Parlamento UE e invece multati i nostri 3 valorosi parlamentari.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro in flessione, burro e panna nuovo crollo del prezzo..
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Aperto un nuovo spiraglio sui dazi USA-Cina
4.1 cereali e dintorni Poche novità sul fronte cereali..
5.1 pomodoro Corsi per manutentori impianti pomodoro
5.2 sicurezza alimentare Avviso per i celiaci
5.3 sicurezza alimentare Alert, sicurezza alimentare
6.1 sicurezza alimentare Rischio Listeria
6.2 pomodoro Campagna del pomodoro, Steriltom avvia i motori: prima in Italia
7.1 economia Distretti emiliani, export in crescita
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Con l’insediamento dell’Assemblea dei Sindaci inizia da Piacenza il primo fondamentale passo volto a valorizzare i 250 km di un territorio unico. Berselli: “Obiettivi chiari per un’azione efficace”. Guidesi:“ Adesso tocca al territorio cogliere un’opportunità straordinaria”.
PIACENZA –
La neonata Riserva MaB Unesco, denominata PoGrande, è un vero e proprio appuntamento con la Storia da non mancare, un’opportunità ricca di contenuti e valori territoriali, ambientali, economici e sociali da cogliere e soprattutto realizzare con l’impegno di tutti i soggetti che al Salone Gotico di Piazza Cavalli a Piacenza hanno preso parte all’avvio dell’anno zero dell’ambizioso progetto Man and Biosphere.
L’incontro, aperto con il saluto di benvenuto del sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, ha visto dapprima una sessione istituzionale introdotta dal Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli, l’ente che ha raccolto le istanze degli 85 comuni che fanno parte di PoGrande e ha presentato e ottenuto con successo la candidatura alla commissione internazionale di Unesco di Parigi solo poche settimane fa. “Realizzare subito un incontro operativo – ha esordito Berselli – è un segno tangibile di volontà e di impegno corale dei partner di PoGrande, partener che ringrazio e che contribuiranno in maniera fondamentale a dare contenuti solidi a questo straordinario contenitore rappresentato dal Mab. L’impegno di tutti segue il monito comune rappresentato dalla sostenibilità del nostro territorio, una sostenibilità nuova che unisca le peculiarità delle diverse aree, cementando una prospettiva unica di biodiversità, miglioramento dei servizi e delle attività economiche legate ad una innovativa idea del fiume più fruibile, troppo spesso sottovalutato e talvolta mal utilizzato in questi 250 km che si distendono in tre regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto”.
Nel corso della mattinata le parole d’ordine più ricorrenti sono state quelle che hanno posto l’accento sull’identità di queste zone e sulle modalità progettuali per poter rendere attrattivo e funzionale PoGrande attraverso uno sviluppo più sostenibile e armonico, turismo slow, valorizzazione dei paesaggi e dello straordinario patrimonio colturale e agroalimentare che da lustro all’economia e alle professioni. Stimolato dall’intervento del giornalista RAI Antonio Boschi - che ha moderato gli interventi dei relatori – Meuccio Berselli ha posto l’accento sul “forte sostegno che Ministero Ambiente e Governo e Regioni hanno dato all’iniziativa e che, guardando ai modelli di tutela e valorizzazione dei corsi d’acqua europei questo tratto di Po ha tutte le carte in regola già dai prossimi mesi per darsi obiettivi chiari e raggiungibili per migliorare la qualità della vita delle comunità insediate e per i sempre più numerosi turisti che oggi in modo non coeso raggiungono PoGrande per apprezzarne le peculiarità uniche”. Essenziale, oltre all’attività delle amministrazioni comunali rappresentate nell’occasione dall’Assessore di Guastalla (RE) Ivano Pavesi, è stata l’azione svolta dai partner in questi quattro anni di lavoro sulla candidatura che si sommano all’Autorità Distrettuale del Fiume Po: Legambiente, rappresentata in sala dal responsabile nazionale delle aree protette Antonio Nicoletti e Università degli Studi di Parma intervenuta per bocca del professor Pier Luigi Viaroli del Dipartimento Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale. Intervento conclusivo, di concreta esortazione alla fase progettuale, è stato quello del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Guido Guidesi, uomo di Po, particolarmente interessato alla vita e alle vicende del Grande Fiume e all’occasione imperdibile rappresentata da PoGrande: “La giornata di oggi – ha commentato Guidesi – è un punto di partenza. Tutti coloro che si sono occupati di Po in questi hanno formulato singole proposte progettuali interessanti sia dal punto di vista della auspicabile riqualificazione ambientale sia da quello di un possibile volano per un turismo non occasionale che da quello legato all’indotto economico produttivo. PoGrande vuole essere una leva di sviluppo e non di divieto. Il potenziale c’è e ora serve mettere in campo una pianificazione ordinata, ma fattiva che sia di stimolo per noi e per le nuove generazioni”. Subito dopo la sessione istituzionale si è tenuta la sessione tecnica con l’insediamento dell’Assemblea plenaria dei sindaci della neonata area Mab Unesco.
Il Comune ha attivato “Composharing”: attrezzature e consulenze a domicilio per aiutare chi ricicla i rifiuti organici e verdi. Il Costo? Zero euro.
Parma -
Nel comune di Sala Baganza è attivo un nuovo servizio a costo zero a supporto di chi già pratica il compostaggio domestico o ha intenzione di cominciare a praticarlo nel 2019.
Si tratta di “Composharing”, un’iniziativa che prevede l’utilizzo gratuito di attrezzature come il trituratore e il setaccio meccanico, consulenza a domicilio, la messa a disposizione di integratori e altro ancora.
Composharing rientra all’interno del progetto partecipato ‘Giardini Rifiuti Zero’, realizzato dall’Unione Pedemontana Parmense insieme ai cittadini con il contributo della Regione, ed è cofinanziato da Atersir, l’Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e rifiuti, con i fondi incentivanti della Legge Regionale sull’economia circolare.
Nel comune di Sala Baganza si producono ogni anno diverse centinaia di tonnellate di rifiuti verdi, che possono essere in buona parte riciclati dal compostaggio domestico, con un risparmio in termini di costi ambientali ed economici. Il compostaggio domestico consente di “chiudere il cerchio”, trasformando i rifiuti organici in terriccio di ottima qualità, utile per giardini e orti, evitando così che finiscano nei cassonetti e nei centri di raccolta per essere avviati ad un oneroso smaltimento. Per questo motivo chi pratica il compostaggio può usufruire di uno sconto sulla tariffa rifiuti.
A partire dalle prossime settimane gli utenti che già praticano il compostaggio saranno contattati dagli operatori della Cooperativa Cigno Verde, a cui è affidato il servizio Composharing, per fissare una visita di monitoraggio delle compostiere.
Per prenotare il servizio, anche per una semplice consulenza senza alcun impegno o per essere informati sulle date degli incontri e su altre iniziative riguardanti “Composharing”, occorre rivolgersi alla Cooperativa Cigno Verde (sito https://composharing.it/) telefonando allo 0521 995328, o inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..