“La notte più lunga” è stato il primo corto a parlare del “massacro del Circeo”, avvenuto tra il 29 e il 30 settembre 1975 a San Felice Circeo in provincia di Latina. Quella notte a Villa Moresca morì Rosaria Lopez e venne ferocemente seviziata Donatella Colasanti: un fatto di cronaca agghiacciante che periodicamente ritorna sui mezzi di informazione per ricordare le atrocità subite da quelle allora giovani ragazze, che sono diventate un simbolo contro la violenza sulle donne e i femminicidi.
Il progetto di dedicare un docufilm a quel terribile fatto di cronaca è opera di Manuele Carenzi, sceneggiatore e regista parmense con la grande passione per la cinematografia, in collaborazione con il film maker Mattia Ruggiero che ha sviluppato l’idea di Carenzi dal punto di vista tecnico collaborando anche alla sceneggiatura.
Il film è stato girato in piena pandemia tra le provincie di Parma e di Cremona, precisamente nei comuni di Sissa-Trecasali, Roccabianca, San Secondo Parmense e San Daniele Po e ha come protagonista l'attore parmigiano Donatello Landi, già noto a livello nazionale per aver preso parte a diversi film, spettacoli teatrali e musical.
Landi e Carenzi si sono conosciuti anni fa durante una scena girata al Palazzetto dello Sport “Bruno Raschi” di Parma sul set del film “Il Vincente” dell’attore e regista Luca Magri, e tra i due è nata un'amicizia e un'intesa accomunata dalla grande passione per il cinema e la cinematografia. Quindi quando è stato il momento di iniziare le riprese di "La notte più lunga" Carenzi ha subito pensato di proporre a Landi il ruolo del protagonista, ideatore del massacro.
Donatello Landi in diverse occasioni ha dimostrato grande sensibilità rispetto alla violenza sulle donne e ai femminicidi prestando la sua opera artistica professionale a lavori che avessero come obiettivo la sensibilizzazione di queste tematiche. In particolare ha recitato in alcuni spettacoli teatrali come “Non per amore” diretto da Andreina Garella e “Come petali nel deserto” e “Tacco 12” diretti entrambi da Catia Valenti.
"La notte più lunga" ha ottenuto il patrocinio di diversi enti, tra cui la Provincia di Parma, il Comune di Parma, i Comuni di Fidenza, Roccabianca, San Secondo Parmense e Sissa-Trecasali nel parmense e il Comune di San Daniele Po in provincia di Cremona.
Il corto dopo essere stato proiettato in diverse sale cinematografiche e teatri è ora disponibile per la visione anche sul canale YouTube di Manuele Carenzi di cui trovate il video in apertura di articolo.
Stamattina con il Presidente della Provincia di Parma Massari, il Delegato alla viabilità Bertocchi, i Sindaci di Roccabianca, Polesine Zibello e San Daniele Po, tecnici e progettisti. Si prevedono il rinforzo delle pile, l’impermeabilizzazione dell’impalcato e l’adeguamento del guardrail. Un progetto particolarmente complesso, con lavorazioni impegnative.
Si transita a 50 km/ora e a doppio senso, tranne per il tratto di cantiere, lato Cremona, dove è istituito il senso unico alternato con semaforo e la velocità massima scende a 30 km/ora per la presenza dei lavori. Rossi:”Cercheremo finanziamenti per la costruzione di un nuovo ponte in alveo”
Dopo l’esito positivo delle prove di carico di venerdì scorso, il ponte riapre in sicurezza a senso unico alternato con semaforo, per veicoli fino a 44 tonnellate di portata. Bertocchi:”E’ stato raggiunto un primo obiettivo, che consente di nuovo il collegamento tra due aree di grande importanza del Paese.”
Si attendono i risultati in serata. Ora verranno rimontati i guard-rail e verrà smontata l’impalcatura. Bertocchi: ”Se, come auspichiamo, i risultati saranno positivi, il transito sarà ripristinato a metà della prossima settimana”
Venerdì 16 ottobre alle ore 10,30 le prove di carico. Una volta terminato il collaudo, occorrerà smobilitare il cantiere, poi sarà ripristinato il transito a senso unico alternato.
La misura si è resa necessaria dopo che la piena del Po ha impedito la conclusione dei lavori, che riprenderanno dopo il ripristino delle condizioni di sicurezza dei ponteggi.
Ponte Verdi di Ragazzola chiuso per altre 2 notti fino al 12 ottobre. Dalle 21 alle 6. Decisione della Provincia di Cremona, causa ulteriori ammaloramenti. dei giunti di pavimentazione del viadotto. ATTENZIONE: dalla mattinata di martedì 15 ottobre le corsie di entrate e uscita sul ponte da entrambi i lati saranno ridotte a m.2,35 per impedire fisicamente il transito dei mezzi pesanti.
Parma, 10 ottobre 2019 - La Provincia di Cremona ha deciso di prolungare la chiusura totale al traffico del ponte Verdi tra Ragazzola (PR) San Daniele Po (CR), per altre 2 notti, dalle ore 21 alle ore 6, a partire da oggi 10 ottobre, fino alle ore 6 del 12 ottobre 2019, salvo per i mezzi d’opera della ditta esecutrice dei lavori,
La decisione è stata assunta dopo che sono stati riscontrati ulteriori ammaloramenti durante le recenti operazioni di ripristino su alcune linee di giunto di pavimentazione del ponte.
ATTENZIONE. Dalla mattinata di martedì 15 ottobre le corsie di entrate e uscita sul ponte da entrambi i lati saranno ridotte m. 2,35 per impedire fisicamente il transito dei mezzi pesanti, che continuano a percorre il ponte nonostante sia in vigore dal 3 ottobre l’ordinanza di limitazione della portata a 3,5 tonnellate disposta dalla Provincia di Parma e nonostante i ripetuti controlli della Polizia provinciale.
PERCORSI ALTERNATIVI
I veicoli di massa superiore a t. 3,5 diretti alle località Polesine (PR), Zibello (PR), Roccabianca (PR), Sissa – Trecasali e S.Secondo Parmense dovranno utilizzare come percorso alternativo la strada provinciale SP 87“ Giuseppina” e la SPEXSS343 “Asolana” in territorio della Provincia di Cremona, indi proseguire lungo la SP 343 in direzione Colorno, la SP 9 in direzione Torrile, la SP 43 in direzione Trecasali, la Strada Comunale Via F. de André, la SP 8 e Via Torta in direzione S. Secondo Parmense, giunti alla rotatoria con la SP 10 proseguire in direzione S. Secondo Parmense lungo la stessa SP 10, la Via Enrico Berlinguer e alla rotatoria con la SP 10 proseguire fino alla località Ragazzola.
In senso contrario dovranno procedere i veicoli provenienti dalla località Ragazzola, S. Secondo Parmense e Parma e diretti a S. Daniele Po e Cremona.
Nella foto: il ponte Verdi sul Po di Ragazzola – San Daniele Po
Da giovedì 3 ottobre. Oggi il sopralluogo di tecnici e amministratori. Una trave ammalorata ha richiesto la riduzione del carico sul ponte per garantire la percorrenza in sicurezza ed evitare altri danni. Controlli anche sulle altre travi. Entro due mesi si prevede la fine della misura prudenziale.
Parma, 1 ottobre 2019 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che da giovedì 3 ottobre 2019, il Ponte Verdi sul Po di Ragazzola – San Daniele Po sarà chiuso al traffico pesante, sopra i 35 quintali.
La limitazione di peso si è resa necessaria per mantenere le condizioni di sicurezza che permettono l’utilizzo dell’infrastruttura, dopo che, in seguito a controlli supplementari, si è rilevato che una trave ha manifestato una significativa accelerazione nel deterioramento; questa trave era già inserita nell’intervento di manutenzione da 6 milioni il cui appalto è in via di perfezionamento da parte della Provincia proprio in questi giorni.
I tecnici ritengono che l’accelerato stato di stress strutturale sia conseguenza di un transito non consentito di carichi pesanti che si è registrato nei mesi scorsi.
Con il prolungamento del cantiere in corso, oltre al ripristino della trave danneggiata, sarà effettuato anche un approfondito ulteriore controllo sull’impalcato del ponte per la parte che attraversa la superficie fluviale.
Oltre alla limitazione al transito ai mezzi pesanti, nei prossimi giorni sarà messo in opera anche un più rigido sistema di controllo al fine di disincentivare passaggi di veicoli non ammessi.
La Provincia, con la preziosa collaborazione delle Forze di polizia, confida anche nella partecipazione attiva dei cittadini per un uso corretto del ponte.
Sarà mantenuto il senso unico alternato regolato da semaforo.
Resta in attività l’attuale cantiere, per anticipare quegli interventi urgenti che erano programmati nel secondo lotto.
Sul posto si sono recati stamattina per un sopralluogo il Delegato alla Viabilità della Provincia di Parma Giovanni Bertocchi, i Sindaci di Roccabianca Alessandro Gattara e di San Daniele Po Davide Persico, l’assessore ai Lavori pubblici di Roccabianca Alberto Bini il consigliere Federica Ariozzi di Polesine Zibello, i tecnici dell’impresa, insieme ai tecnici della Provincia di Parma Monteverdi e Botta, e ai carabinieri della stazione di Roccabianca.
L’intervento di ripristino, durerà presumibilmente un paio di mesi.
Nella foto: un momento del sopralluogo
A seguito della chiusura del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, inutilizzato da due anni, e ad oggi in fase di lavori di ripristino, il ponte di San Daniele Po, è diventato essenziale per la viabilità ed il collegamento delle regioni Emilia - Romagna e Lombardia.
Ad oggi purtroppo lo stesso ponte riversa in condizioni davvero preoccupanti, e nei giorni scorsi abbiamo redatto una documentazione fotografica che ne attesta l'ulteriore peggioramento. Dalla documentazione fotografica in nostro possesso si evincono forti e peggiorati danni a più della metà delle travi del ponte Giuseppe Verdi. Un pericoloso deterioramento costante delle travi ed una cospicua quantità di crepe e dello "scheletro arrugginito" sono state messe in "sicurezza" tramite dei ponteggi metallici fissi. Una soluzione tampone che speriamo davvero possa dare gli effetti sperati.
Il ponte Verdi attualmente viene utilizzato a senso unico alternato senza alcun tipo di divieto per i mezzi pesanti. Gli ultimi stanziamenti statali hanno permesso dalla giornata del 4 marzo 2019 di avviare il cantiere per i primi lavori di restauro. Lavori che si svolgeranno senza la chiusura dello stesso e che non interromperanno l'alto passaggio dei veicoli che avverrà sempre a senso unico alternato.
Per la completa sistemazione del ponte occorrono 6 milioni di euro, ma intanto i veicoli continueranno a passare ad una velocità massima consentita di 30 km/h e per i mezzi pesanti sarà in vigore il limite di peso di 44 tonnellate.
Se in realtà non si può fare a meno di tenere il ponte aperto, vista l'assoluta necessità infrastrutturale atta a concedere il passaggio dalla provincia di Parma a quella di Cremona, ci auguriamo che siano effettuati rigorosi e costanti controlli sulla stabilità della struttura e delle forze dell'ordine, atti a verificare l'effettivo peso dei mezzi pesanti in transito sul ponte.
Siamo molto preoccupati e non vorremmo doverci ritrovare ad assistere a qualcosa di irriparabile e per questo chiediamo il massimo dell'impegno alle due province (Parma e Cremona). Abbiamo quindi ritenuto doveroso inviare quanto documentato alle province di Parma e Cremona, al sindaco di Roccabianca, e al commissario prefettizio di Polesine - Zibello.
Il coordinamento del gruppo
AMO - COLORNO