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Mutti spa, azienda leader nel settore dell'industria conserviera, svela come essere azienda amica del territorio grazie allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche ed impiantistiche.
 Caldaie Melgari partner dell'impresa per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e impiantistiche. 

Parma, 22 gennaio 2016

Le Radici dei nostri prodotti affondano nella cultura del territorio. Da sempre Mutti spa.
Rispettare un territorio non significa solo preservarlo, ma contribuire attivamente al suo sviluppo. Con questa convinzione Mutti instaura da sempre relazioni attive con la società, le istituzioni, le università delle zone dove opera, dando così il proprio contributo a una visione del futuro condivisa. Sono numerosi i programmi di ricerca volti a controllare i consumi delle risorse e sviluppare metodi di coltivazione efficienti e di basso impatto ambientale.
 Quali tra questi?

L'ultimo progetto in ordine di tempo è quella realizzato con Horta, uno spin off dell'Università Cattolica di Piacenza specializzato nello sviluppo di sistemi per il supporto alle decisioni: i DSS (Decision Support System). Mutti, grazie alla collaborazione con l'Università, sta sviluppando "Pomodoro.net": un sistema in grado di simulare la crescita del pomodoro in funzione del clima, nonché di monitorare e prevedere in parallelo lo sviluppo di eventuali malattie o insetti dannosi e di individuare i fabbisogni idrici e nutrizionali. È dunque la forma più avanzata di assistenza tecnica in agricoltura. 
Grazie a questo DSS, di cui nel 2017 verrà rilasciato un primo modulo per peronospora (malattia delle piante) e irrigazione, sarà possibile intervenire in modo più tempestivo ed efficace, con un risparmio di mezzi tecnici ed il conseguente miglioramento delle performance quanti-qualitative, nonché, di quelle ambientali.

Mutti è, inoltre, coinvolto in un'altra importante collaborazione che interessa il Dipartimento Ingegneria Industriale dell'Università di Parma, con l'obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche/impiantistiche in grado di risolvere problemi tecnico-produttivi. 
Grazie a questa collaborazione, è già stato realizzato in laboratorio uno strumento capace di misurare la difettosità qualitativa di una categoria di prodotto finito.

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Caldai Melgari ha fornito a Mutti spa un nuovo impianto, un generatore di vapore da 20 ton/h dotato di economizzatore e sistemi di controllo dei fumi. Si tratta di una soluzione che consente di ridurre il consumo di combustibile e comporta risparmi uniti alla riduzione delle emissioni. Come azienda rappresentate un'eccellenza del territorio in grado anche di investire per preservarlo. Che tipo di risparmi avete avuto? Quanta riduzione di emissioni?

La nuova caldaia Melgari, a differenza delle altre caldaie esistenti, è stata dotata di alcuni accessori di notevole importanza ai fini della riduzione dei consumi energetici e del contenimento delle emissioni. Nello specifico, la caldaia è dotata:
Di un economizzatore, ossia di uno scambiatore di calore che, installato sul camino, è in grado di recuperare il calore residuo ancora presente nei fumi che vengono rilasciati in ambiente e di trasferirlo all'acqua che alimenta la caldaia stessa. Tale soluzione consente di ridurre la temperatura dei fumi, che scende dagli oltre 200°C fino a circa 110°C, permettendo al contempo di pre-riscaldare l'acqua che andrà ad alimentarla. Il risparmio di gas, associato a questo recupero, è notevole e si può stimare in circa 160.000 mc di gas annui. Tale riduzione ha dei benefici sia economici che ambientali. Infatti, oltre a garantirci un risparmio in termini economici, ci permette di ridurre le emissioni di CO2 di circa 192 ton/anno.
Di un sistema di analisi dei fumi, che ne rileva ad ogni istante temperatura ed il contenuto di ossigeno e CO2. Grazie a queste misurazioni, il sistema di gestione elettronico, che controlla il bruciatore, è in grado di correggere continuamente i parametri che ne regolano la combustione. In questo modo, diventa quindi possibile avere sempre il rapporto ottimale tra aria e gas, riducendo ulteriormente i consumi di metano con una riduzione dell'impiego di combustibile di circa l'1%.
Di un inverter - presente nella pompa che alimenta la caldaia - in grado di regolare la velocità, e quindi la portata, in funzione della reale necessità di acqua del generatore di vapore. Un meccanismo di regolazione di questo tipo, al contrario del sistema tradizionale (pompa a portata fissa con valvola di regolazione), consente un risparmio di energia elettrica necessaria al suo funzionamento dell'ordine del 30%.

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Climate Counts è l'associazione no profit che classifica le aziende mondiali sulla base della lotta ai cambiamenti climatici, pubblica sempre un report annuale. Da questo scopriamo con piacere che le aziende con migliori performance ambientali sono anche quelle i cui fatturati crescono di anno in anno. Possiamo dire la stessa cosa per Mutti grazie all'intervento di Caldaie Melgari?

L'intervento realizzato con Caldaie Melgari nasce dalla necessità di adeguare la capacità della nostra centrale termica, in seguito alla crescita dei volumi richiesti dallo sviluppo delle nostre vendite. La caldaia è stata scelta in base a precise specifiche legate all'efficienza energetica.

Oltre a questo intervento, ci sono altre azioni che avete fatto per risultare "impresa green"?

A partire dal 2010, Mutti si è volontariamente impegnata, a fianco del WWF, in un progetto di riduzione dell'impronta idrica attraverso misure per migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'irrigazione nei campi e per ridurre l'uso di fertilizzanti. Grazie a strumenti di monitoraggio dell'umidità del terreno, è stato possibile valutare le esatte esigenze di irrigazione del pomodoro, con un risparmio sui volumi di acqua usati in irrigazione e una conseguente riduzione dell'impronta idrica totale. 
Grazie ad un monitoraggio annuale, il calcolo viene inoltre aggiornato tenendo conto del regime climatico e delle pratiche agricole. L'esperienza di Mutti dimostra come attraverso tali azioni sia possibile ridurre l'impatto di un settore strategico come quello agricolo, rendendo la filiera produttiva sempre più coerente con obiettivi ambientali misurabili e tangibili.
Un virtuosismo ambientale che ogni anno si arricchisce di pratiche sostenibili e di nuovi sistemi.
Un impegno che si trasforma in una responsabilità di business ma, soprattutto, in una promessa nei confronti dei consumatori e, nel suo piccolo, del pianeta.
Ulteriori interventi di riduzione dei consumi energetici si sono focalizzati su:
la centrale termica, con l'installazione sia di economizzatori sia del sistema di analisi in continuo dei fumi su altre caldaie;
l'installazione sul tetto dello stabilimento di un impianto fotovoltaico di 1 MW di potenza;
l'installazione di nuovi impianti di concentrazione del pomodoro dotati di un sistema di recupero e di ricompressione meccanica dei vapori di acqua estratti dagli stessi succhi di pomodoro, in luogo di quelli tradizionali e più energivori che funzionavano con vapore di caldaia;
la sostituzione progressiva di tutte le lampade e le plafoniere con i più efficienti sistemi di illuminazione a LED;
l'installazione progressiva di motori con classe di efficienza più alta (IE3) e dotati di regolatori di giri (inverter);
l'installazione di nuovi compressori per l'aria compressa più efficienti e anch'essi dotati di inverter per la regolazione della portata di aria in funzione delle reali necessità del sito.

(Fonte: ufficio stampa Binario Immagine e Comunicazione)

Nuova procedura per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro: un congegno complicato che costringerà le aziende a rincorrere i lavoratori che hanno deciso di andarsene, magari comunicandolo lo stesso giorno in cui se ne vanno, in barba alla procedura prevista.

Parma, 20 gennaio 2016

Il dl 151/2015, che attua i principi di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia di lavoro previsti nel Jobs Act, definisce, tra l'altro, una nuova procedura per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. L'intento della legge è quello di contrastare il fenomeno delle 'dimissioni in bianco', ma lo fa con un congegno complicato che costringerà le aziende a rincorrere i lavoratori che hanno deciso di andarsene, magari comunicandolo lo stesso giorno in cui se ne vanno, in barba alla procedura prevista.

Secondo Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla di Parma, «A leggere le nuove disposizioni, operative dal 12 marzo prossimo, si rimane perplessi nel constatare che un lavoratore, qualora decida volontariamente di dimettersi o concordi con il datore di lavoro una risoluzione consensuale, dovrà seguire un percorso a ostacoli del tutto irragionevole, soprattutto per chi è meno alfabetizzato a livello digitale».

Se il lavoratore decidesse di non fare da solo, dovrà rivolgersi a soggetti abilitati, inevitabilmente finendo per chiedere consulenza anche al proprio datore di lavoro, ai patronati, alle organizzazioni sindacali, agli enti bilaterali e alle commissioni di certificazione; in tale caso, però, per garantire l'effettiva volontà del lavoratore, si dovrà procedere alla firma digitale del modulo coi dati delle dimissioni, o dell'eventuale revoca.

Già la legge Fornero aveva previsto una nuova procedura per la comunicazione delle dimissioni, però con modalità sicuramente meno complicate e, soprattutto, congegnate in modo tale che se il lavoratore, presentata la lettera di dimissioni, per noncuranza non avesse provveduto alla loro convalida entro sette giorni, quelle dimissioni erano comunque efficaci.

«Oggi – osserva Cassinelli - esiste solo la procedura on line. Ci chiediamo cosa succederà nei casi in cui il lavoratore - soprattutto quelli extracomunitari che magari tornano nei Paesi d'origine si limiterà a presentare una semplice lettera di dimissioni, senza seguire il percorso telematico; le aziende saranno costrette, quasi implorandolo, a invitare il lavoratore ad attivare la procedura on line per dare efficacia alla propria volontà di dimettersi».

Ecco i passaggi che il lavoratore dovrà effettuare: richiedere, se non già posseduto, il codice pin all'Inps; registrarsi sul sito "cliclavoro.gov.it" e ottenere username e password; compilare un modulo telematico che contiene i dati del datore e del rapporto di lavoro e provvedere poi alla trasmissione del modulo di dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto al datore di lavoro (nella sua casella Pec) e alla direzione territoriale del Lavoro. Il sistema provvederà automaticamente ad attribuire un codice alfanumerico che attesterà la data e l'ora di trasmissione del modulo. La procedura dovrà essere utilizzata anche nel caso in cui il lavoratore dovesse decidere, entro i sette giorni successivi, di revocare le proprie dimissioni.

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

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Il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici e delle Concessioni: Lunedì 18 gennaio, alle ore 20,30 presso l'hotel La Cantina di Medolla, un incontro pubblico di CNA sul positivo provvedimento approvato dal Senato. Un cambiamento strutturale della normativa, che comporta un aggiornamento delle imprese necessario per consentire a queste ultime di arrivare preparati e cogliere le nuove opportunità sul mercato degli Appalti Pubblici. -

Medolla, 15 gennaio 2016

Il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici e delle Concessioni, approvato in via definitiva giovedì scorso dal Senato, delega il Governo ad attuare la nuova disciplina europea e a procedere a un riordino della normativa vigente sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Si tratta di un cambiamento strutturale della normativa, che comporta un aggiornamento delle imprese necessario per consentire a queste ultime di arrivare preparati e cogliere le nuove opportunità sul mercato degli Appalti Pubblici. Questa la ragione che ha spinto CNA a organizzare, lunedì 18 gennaio, alle 20.30, presso la sala riunioni dell'Hotel La Cantina di Medolla, un incontro sul tema del Nuovo Codice degli Appalti, seminario a cui prenderanno parte esperti a livello nazionale.

"Più volte, come CNA - dichiara il Presidente di CNA Costruzioni Modena, Paolo Vincenzi - siamo intervenuti, pubblicamente e nelle sedi istituzionali, per rimarcare il punto di vista e le ragioni delle Piccole e Medie Imprese del territorio. In questo incontro vogliamo, oltre ad evidenziare le principali novità del nuovo quadro normativo, sottolineare l'importante azione che abbiamo giocato nella determinazione di alcune norme del nuovo codice, un codice che va nella giusta direzione, muovendosi in coerenza con le indicazioni strategiche delle direttive e conferma tutte le priorità in esse contenute: semplificazione, riduzione degli oneri, uso strategico degli appalti e, soprattutto, facilitazione all'accesso per le PMI. Bisogna tuttavia rilevare che, incomprensibilmente, contiene anche misure che rischiano di azzerare qualsiasi aspetto positivo per le imprese artigiane, e in particolare per quelle che operano nel settore della pulizia".

Il programma prevede, dopo il saluto di Umberto Venturi (Presidente CNA Modena) e l'introduzione di Paolo Vincenzi (Presidente Unione Costruzioni Modena e Vice Presidente Unione Costruzioni Regionale), la relazione di Ivan Cicconi (Direttore di ITACA, Istituto per la Trasparenza e l'Innovazione negli Appalti) che illustrerà le novità sul fronte della trasparenza e pubblicità, semplificazione burocratica e riduzione dei tempi e miglioramento delle condizioni di accesso delle PMI al mercato dei pubblici appalti. A seguire Daniele Spinelli, esperto in contrattualistica, farà il punto sulle procedure di affidamento, l'avvalimento, la qualificazione SOA e i contratti, con particolare riferimento al subappalto. La parola passerà poi al senatore Stefano Vaccari (Membro della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e Segretario della 13^Commissione Permanente territorio, ambiente, beni ambientali), che illustrerà l'iter e l'importanza del lavoro politico sviluppato per arrivare a questa importante riforma. Chiuderà l'incontro Mario Pagani (Responsabile Dipartimento Politiche Industriali CNA Nazionale), che fornirà il punto di vista dell'Associazione e le proposte messe in campo da CNA.

"Il Codice degli Appalti italiano – dichiara Umberto Venturi, Presidente di CNA Modena - era il più complicato d'Europa, con circa 800 articoli fra norme primarie e regolamenti. Una vera e propria giungla giuridica che non faceva né il bene delle imprese, né quello della comunità, ostacolando in particola le medie e piccole aziende. Ecco perché il Nuovo Codice rappresenta un'occasione storica per il nostro Paese, perché ci permetterà di cambiare approccio, a patto di imboccare la strada della semplificazione e della trasparenza. Due valori fondamentali per CNA e per le nostre imprese".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
Giovedì, 14 Gennaio 2016 13:20

Reti di Imprese: nasce Teamreti Italia

Innovazione e social network per una rete di imprese che guarda al futuro. Nasce Teamreti Italia, una rete di imprese fortemente concentrata sul supporto alle Piccole e Medie imprese che sempre più chiedono di fare rete, che trae le sue origini da AssoretiPMI, l'associazione nazionale indipendente nata dal Gruppo Reti di Imprese PMI sul social network LinkedIn. -

Modena, 14 Gennaio 2016

Le origini sono quelle del social network, l'ambiente è l'ecosistema delle reti d'impresa, l'obiettivo è il rafforzamento delle PMI. Da questo insieme di presupposti nasce Teamreti Italia, una rete di imprese fortemente concentrata sul supporto alle Piccole e Medie imprese che sempre più chiedono di fare rete.
"La complessità del momento storico e lo stesso sistema globale nel quale siamo inseriti impongono un livello di esperienza e di aggiornamento straordinari. Ci vuole una fortissima contaminazione tra competenze ed esperienze professionali diversificate, tra i diversi territori e anche tra gli stessi settori industriali. Viviamo in una società liquida in cui anche il tessuto industriale si evolve e si innova, e spesso si presenta con i contorni più sfumati di quelli di un tempo" afferma Eugenio Ferrari, Presidente dell'Organo Comune di Teamreti Italia, che prosegue: "Abbiamo voluto creare una rete di impresa che partisse da questi presupposti acquisiti in oltre 4 anni di esperienze nel mondo social e associativo al fianco delle reti di impresa. Oggi portiamo questo immenso patrimonio di competenze a tutte quelle reti che si devono ancora formare ma anche alle reti che attraversano un momento di stallo e devono rivedere in tutto o in parte le proprie strategie. Siamo appena partiti ma abbiamo già molte domande di Imprese che chiedono di entrare nella rete".

Teamreti Italia trae le sue origini da AssoretiPMI, l'associazione nazionale indipendente nata dal Gruppo Reti di Imprese PMI sul social network LinkedIn. E' da questa esperienza unica a livello nazionale che Teamreti Italia trae quelle competenze che può trasferire alle Imprese direttamente come Organizzazione presente e operativa su tutto il territorio Italiano.
Le 11 Imprese che hanno dato vita a questa aggregazione assolvono e integrano tutte le competenze necessarie alle creazione e allo sviluppo di una rete di impresa: Teamreti S.r.l, Seam Consulting Srl, Blue Lab Srls, DicaConsulting di Dario Di Carlo, Consulcert Srl, Pignatari Carlo D.I, Gamina Srl, Imprenditore Online Srls, Consulenza&Reti Srl, Davide Zanetti D.I, Immagica Comunicazione Srl.
La crescita della rete nella sua compagine segue un progetto di sviluppo che si articola in tre direttrici: competenze, settori, territorio. Con una forza in più, quella di un grande network già esistente e interconnesso composto da Imprese, Professionisti, Reti di Imprese, Manager ed esperti di reti che si raccolgono nella più grande community italiana sulle reti di impresa, costituita dal gruppo Reti di Imprese PMI e dall'associazione AssoretiPMI.

www.teamretitalia.com 

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Uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale. Domande entro il 15 febbraio 2016. Obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti, incidendo sugli spostamenti casa – lavoro.

Parma, 19 dicembre 2015 -

La nuova Provincia che sta delineandosi con la riforma istituzionale conserva funzioni proprie in materia di mobilità sostenibile.
"E' proprio in questo ambito della mobilità sostenibile che si collocano gli interventi che stiamo mettendo in campo per ridurre le emissioni inquinanti, in particolare quelle derivanti dall'uso dei mezzi di trasporto privati negli spostamenti casa-lavoro – spiega il Delegato ai Trasporti della Provincia Andrea Censi – La Provincia ha infatti emanato in questi giorni uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale, escluse quelle con sede nel capoluogo, che sono già oggetto di un analogo bando emesso dal Comune di Parma."

Il bando è pubblicato sul sito internet della Provincia (sezione Avvisi, raggiungibile dalla home, sulla sinistra) e le domande potranno essere presentate entro il 15 febbraio 2016.

Gli interventi di mobility management cofinanziati (fino al 70% delle spese sostenute) dalla Provincia riguarderanno:
redazione/aggiornamento dei Piani Spostamento Casa Lavoro (PSCL);
azioni operative di mobilità sostenibile (es. acquisto abbonamenti TPL, organizzazione servizi di mobilità aziendale, azioni di comunicazione volte a promuovere l'utilizzo di mezzi pubblici o di forme di trasporto alternative all'auto privata, etc.);
azioni operative per sostituzione mezzi aziendali con mezzi a basso impatto ambientale (es. Mobilità elettrica, gas metano, etc.).

L'iniziativa della Provincia è stata resa possibile da un contributo di 45 mila euro di Smtp Spa (Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

DigItaly è il progetto al centro dell'intesa tra CNA, Amazon, Google, Seat Pagine Gialle e Registro.it del CNR. Il percorso di digitalizzazione a supporto delle micro e piccole imprese tradizionali il 17 dicembre, farà tappa a Parma all'interno di Workout Pasubio. -

Parma, 15 dicembre 2015 -

Da una recente indagine di CNA svolta su un campione di oltre 3mila imprese, soltanto il 60% delle micro imprese italiane ha un proprio sito web e soltanto il 13% di imprese vende online. Dati che evidenziano ancora oggi l'evidente gap digitale tra le imprese italiane e i competitor europei.
DigItaly, il progetto al centro dell'intesa tra CNA, Amazon, Google, Seat Pagine Gialle e Registro.it del CNR, definisce un percorso di digitalizzazione a supporto delle micro e piccole imprese tradizionali e prevede una serie di incontri sul territorio, in stile BtoB, con le aziende cosiddette digitali.
Gli incontri organizzati da CNA, in accordo con gli importanti partner dell'iniziativa, mirano a fornire skills formativi, indicazioni e suggerimenti per aiutare le piccole imprese a meglio posizionarsi nel mondo del web e affrontare i mercati esteri.
Sono già stati organizzati oltre 30 incontri sul territorio nazionale per supportare le imprese in percorsi di digitalizzazione in grado di portarle ad emergere nel mercato internazionale grazie all'aiuto del web e delle nuove tecnologie.
Giovedì 17 dicembre il roadshow digitale farà tappa a Parma per coinvolgere le imprese del territorio in un processo di incontro e scambio di competenze, un vero e proprio B2B tra coloro che ricercano servizi digitali, dai siti web al posizionamento sui social network, al web adversting a come meglio gestire il proprio marketing e la propria comunicazione, e coloro che offrono tali servizi.
L'incontro, realizzato con il prezioso contributo di Cariparma, si terrà presso WoPa/Workout Pasubio, la scelta della location non è un caso: si tratta infatti di un contenitore di valore, capace di unire arte, cultura e rigenerazione urbana, in un contesto ricco di fermento ed energia creativa. L'insieme di edifici denominato ex-Manzini/ex-CSAC si trova in prossimità del centro storico di Parma, nel quartiere San Leonardo, zona della prima espansione industriale della città, che da un recente periodo sta vivendo una rinascita culturale, grazie alla riqualificazione urbana e alla valorizzazione del luogo da parte dell'Ordine degli Architetti.
Una rinascita che simboleggia la chiave di lettura per una nuova visione del modo di vivere e di fare impresa oggi. Reinventando l'artigianato e il mondo imprenditoriale con innovazione e digitalizzazione, i nuovi strumenti per crescere in modo positivo e forte. In allegato il programma completo dell'iniziativa. Per maggiori informazioni o per registrarsi: www.digitalyimprese.it  e digitalyparma.eventbrite.it  | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

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Lunedì, 14 Dicembre 2015 09:44

La gestione dei rifiuti nell'edilizia

Seminario gratuito intitolato "La gestione dei rifiuti nel settore edile e nelle costruzioni" in programma oggi, lunedì 14 dicembre dalle 18.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti 27. La presenza di un esperto come Flavio Balestri, permetterà di inquadrare i principali adempimenti che sono da osservare per una corretta gestione in materia di rifiuti nel settore delle costruzioni offrendo agli intervenuti la possibilità di porre domande e di illustrare situazioni di quotidiana operatività. -

Modena, 14 dicembre 2015 -

La gestione dei rifiuti in ambito edile è materia tanto importante quanto delicata. Un argomento, secondo CNA Costruzioni, meritevole di un particolare approfondimento. Ed è proprio attorno a questo tema che si svilupperà il seminario intitolato "La gestione dei rifiuti nel settore edile e nelle costruzioni" in programma oggi, lunedì 14 dicembre dalle 18.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti 27.
"Con questo incontro – spiega Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni - seminario, oltre a fare il punto sulla gestione e sul trattamento dei rifiuti nel settore delle costruzioni, verranno analizzati, nello specifico, casi concreti che si presentano ogni giorno agli imprenditori che operano nei cantieri edili".
Inerti e rifiuti derivanti dalla demolizione di edifici, sottoprodotti, materiali per i quali è possibile il loro riutilizzo, residui delle lavorazioni dei materiali lapidei, raccolta dei rifiuti per l'avvio a recupero o smaltimento, la nuova disciplina sulla gestione delle terre e rocce da scavo, anche alla luce delle novità introdotte dal Consiglio dei Ministri del 6 novembre scorso: queste sono alcune delle numerose problematiche e casistiche concrete che saranno discusse nel corso del seminario.
La presenza di un esperto come Flavio Balestri, permetterà di inquadrare i principali adempimenti che sono da osservare per una corretta gestione in materia di rifiuti nel settore delle costruzioni offrendo agli intervenuti la possibilità di porre domande e di illustrare situazioni di quotidiana operatività.
Ai partecipanti sarà consegnata una scheda che riassume gli obblighi e le problematiche legate alla gestione dei rifiuti nel settore edile e delle costruzioni.
La partecipazione al seminario è gratuita.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

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Poter dedurre l'IMU dai redditi non al 20%, come accade oggi, ma integralmente. La proposta arriva da CNA, per la precisione dal presidente provinciale Umberto Venturi. Per le imprese modenesi si tratterebbe di una diminuzione della tassazione complessiva del 3,6%. -

Modena, 11 dicembre 2015 -

"Ormai ripetutamente esponenti del Governo parlano di emergenza finita. Se così è – e alcuni indicatori economici, sia pur flebilmente, lo confermano – perché allora non fare davvero qualcosa per abbassare significativamente la pressione tributaria sulle imprese. Ad esempio, rendere totalmente deducibile l'Imu sugli immobili strumentali". La proposta arriva da CNA, per la precisione dal presidente provinciale Umberto Venturi, che precisa: "attenzione, non stiamo parlando di non pagare più questa imposta, ma di poterla dedurre dai redditi non al 20%, come accade oggi, ma integralmente. In questo modo si darebbe impulso agli investimenti e all'occupazione".
Per queste ragioni CNA chiede al Governo, in sede di discussione della Legge di Stabilità, di concentrare su questo intervento le risorse disponibili, evitandone la dispersione tra tanti micro-interventi che avrebbero un impatto irrilevante sull'economia. Tutto questo a un costo complessivo di 630 milioni: a tanto ammonterebbe questo intervento per le casse statali.
"Si tratterebbe - continua Venturi – di una misura semplice, comprensibile e d'impatto per le Pmi". Un impatto che CNA ha anche misurato: se la deducibilità di questi immobili fosse totale, la tassazione complessiva per le pmi modenesi scenderebbe del 3,6%, passando dall'attuale 59,8% al 56,2%.
"Una vera boccata di ossigeno per le imprese, ma anche un volano per lo sviluppo, una maggiore equità impositiva tra i diversi territori e, più complessivamente, per le imprese".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Si parla di approcci smart e digital per la gestione, innovazione e promozione della propria impresa nel quarto seminario formativo riservato ai partecipanti di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da

Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Il seminario si svolge dopodomani – mercoledì 9 dicembre – alle 17 presso la Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova alla Crocetta ed è gestita dall'omonima cooperativa sociale. Sono un'ottantina gli iscritti alla seconda edizione di Imprendocoop. Hanno presentato 28 idee d'impresa che spaziano dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. I partecipanti hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti.

Al termine del percorso formativo avverrà la selezione di tre progetti d'impresa che saranno premiati con 2.500, 1.500 e mille euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

Capitani d'impresa non si nasce ma si diventa con tenacia, esperienza e soprattutto formazione manageriale. ITALA-motore di impresa propone diffuse e qualificate esperienze a favore delle idee di molti giovani, trasformando i loro sogni in progetti d'impresa. -

Parma, 1 dicembre 2015 -

Il ricambio generazionale è sempre stato un punto di debolezza delle piccole e medie imprese, quel tessuto imprenditoriale che, grazie a innovazione, capacità e intuizione ha consentito all'Italia di progredire e scalare la classifica delle nazioni più industrializzate del mondo. Per mantenersi ai vertici occorre però innovazione e competenze sempre al passo coi tempi che non si tramandano solo per via genetica ma con apertura mentale, creatività e formazione manageriale a 360 gradi.

Questi gli elementi che spinsero, 25 anni fa, un gruppo di giovani imprenditori a fondare il "gruppo giovanile" di un'importante organizzazione che associava piccole e medi imprese. Con l'umiltà tramandata per via genetica e la determinazione creativa tipica dell'età alcuni di loro promossero quello che oggi è ancora un organo vivo e vivace, una scuola di impresa che è anche scuola di vita.

25 anni fa GIUNTA GGC gde

 25 anni oggi EX giunta GGC rid gde

Quegli stessi, oggi donne e uomini di successo, con rinnovato entusiasmo, hanno dato vita a ITALA-motoredimpresa e quale migliore occasione per presentare e promuovere i suoi scopi proprio in occasione dell'anniversario del quinto lustro di quella prima volta del 1990.

E' stato Alberto Aldegheri, ex vice-presidente nazionale del Gruppo Giovani e presidente di Itala-motore di impresa, a fare gli onori di casa accogliendo, lo scorso sabato, una cinquantina di loro alla "Cascina Capuzza" di Desenzano sul Garda, di proprietà di Luca Fomentino già componente del direttivo dell'ex Gruppo Giovani di Brescia ed attuale Presidente del Consorzio del Lugana.

Non un'occasione nostalgica ma l'invito a una nuova sfida, questo la sintesi dell'intervento di Alberto Aldegheri, che ha infine sollecitato gli intervenuti a pensare di porre a disposizione dell'associazione neo-costituita le loro diffuse e qualificate esperienze favorendo la realizzazione delle idee di molti giovani, trasformando i loro sogni in progetti d'impresa.

"La nostra associazione, costituita all'inizio di quest'anno - conclude Aldegheri -, prende in prestito il nome ITALA da quella gloriosa fabbrica di automobili, fondata nel 1904, la cui vettura 35/45HP nel 1907 prese parte al Raid Internazionale Pechino - Parigi e lo vinse con grande vantaggio su tutti gli altri concorrenti. Per lungo tempo, grazie a questa affermazione, l'Itala fu conosciuta in tutto il mondo. Ed è con questo nome che abbiamo fondato un'associazione con l'idea di offrire un punto d'incontro tra le persone che desiderano diventare degli imprenditori e chi ha le conoscenze e le capacità per realizzare i vari progetti. E in quale migliore bacino attingere, per affrancare gli scopi sociali, se non in quello che 25 anni fa decise di unirsi, fare esperienze comuni e condividerle. Mi piacerebbe che quei momenti si rinnovassero, ancora una volta tutti insieme".

L'incontro non poteva che iniziare dal Museo Nicolis che ospita, tra gli innumerevoli mezzi di trasporto che hanno fatto la storia, anche la mitica Itala.

 

Pubblicato in Lavoro Emilia
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