Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

Aziende agricole e cittadini possono contare sull'impegno costante del Consorzio nella lotta al dissesto. I tre impianti che necessitano di ampliamento o manutenzione straordinaria e che contribuiscono in modo decisivo ad evitare esondazioni e tracimazioni in caso di bombe d'acqua o alluvioni sono il Cantonale (cantiere tra i territori di Zibello e Busseto), Travacone a Colorno e Bocca d'Enza a Mezzani -

Parma, 15 settembre 2014 –

Sei milioni di euro è la cifra che il Consorzio della Bonifica Parmense si appresta ad investire in opere a tutela del territorio, attraverso lavori di sistemazioni idrauliche e di prevenzione contro il fenomeno del dissesto idrogeologico, causa dei numerosi eventi franosi che affliggono il territorio collinare e montano della provincia di Parma.

Durante l'assemblea, convocata dal Consorzio, sono stati presentati i lavori e i progetti in programmazione per il 2015. Programmazione ricca di interventi che vede l'ente impegnato nella tutela dell'intera area di propria competenza (325.899 ha), che comprende terreni agricoli e città.

L'attenzione del Consorzio della Bonifica parmense per la salute e il benessere del territorio in cui opera, si riflette anche nei numerosi interventi di sfalcio e messa in sicurezza dei canali in programma per il 2015. Lavori e progetti volti ad assicurare un approvvigionamento idrico adeguato, sia in termini qualitativi che quantitativi, alle aziende produttrici di eccellenze di livello internazionale, di cui il territorio è ricco, sia sotto il profilo agroalimentare che industriale e la cui produzione è tutelata dagli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) per il drenaggio delle acque nei 1.500 km di canali di competenza del Consorzio.

L'attività svolta dall'ente di bonifica è diventata molto importante per tutte le realtà presenti sul territorio, in quanto si occupa, tra le altre cose, della ristrutturazione stradale un tempo di competenza della provincia.

A dimostrazione dell'impegno e della trasparenza dell'attività che il Consorzio svolge è stato organizzato un tour, riservato alle componenti del consiglio, dei principali impianti idrovori. Si è potuto osservare, in pieno corso d'opera, la ristrutturazione e il potenziamento dell'impianto del Cantonale (cantiere tra i territori di Zibello e Busseto) i cui lavori murari e meccanici vengono eseguiti con mezzi e maestranze consortili. Mentre, la visita degli impianti di Travacone e di Bocca d'Enza, già precedentemente ristrutturati e potenziati, ha costituito un'importante occasione per osservare il risultato finale dell'impegno e degli sforzi del Consorzio nel mantenere le strutture in condizioni ottimali per il loro funzionamento. Nel dettaglio, l'impianto di Travacone è stato costruito nel 1935 e potenziato nel 2003 mentre quello di Bocca d'Enza a Mezzani è stato edificato fra il 1908 e il 1917 e potenziato nel 2007.

Questo conferma l'attenzione che l'ente pone al proprio lavoro, di grande importanza per l'intero territorio sia da un punto di vista di messa in sicurezza che sotto il profilo economico. Nel corso dell'assemblea, tutte le componenti del consiglio hanno espresso pareri positivi sull'operato del management guidato dal presidente Luigi Spinazzi, dal direttore generale Meuccio Berselli insieme ai dirigenti e a tutte le maestranze consortili.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Bassa parmense: messa in sicurezza di Mezzani e Roccabianca. Nei prossimi giorni la Bonifica effettuerà lo svuotamento dei corsi d'acqua.

Parma - 19 agosto 2014 - Il Consorzio della Bonifica Parmense con provvedimento del direttore generale Meuccio Berselli comunica che nei prossimi giorni provvederà al progressivo abbassamento del livello delle acque in due importanti snodi idrici della Bassa. Nella fattispecie i due corsi d'acqua interessati dall'operazione di "svuotamento" effettuato dai tecnici consortili fino al loro completo prosciugamento generale sono il collettore Parmetta nel comprensorio del Comune di Mezzani e il Cavo Rigosa Bassa nel Comune di Roccabianca.
I lavori, che saranno eseguiti interamente con le risorse della Bonifica Parmense, sono quantomai urgenti e indifferibili e consentiranno la ulteriore messa in sicurezza di un territorio che ha dimostrato tutta la sua fragilità dal punto di vista idraulico soprattutto quando sottoposto al continuo alternarsi di fenomeni metereologici violenti come nell'ultimo periodo. Le opere di difesa idraulica e ammodernamento si estenderanno su un'area complessiva di 10700 ettari (impianto di Mezzani Parmetta 3998 ha, impianto di Rigosa Bassa ha 6705) . Le operazioni concrete prevedono un immediato risezionamento dei canali che dopo svariati anni di utilizzo idraulico presentano un considerevole accumulo di terreno sul fondo tale da non permette più un efficiente scorrimento dell'acqua in occasione di eventi di pioggia.
"Si deve procedere con massima urgenza al dragaggio di questi corsi – ha sottolineato Berselli - asporteremo il materiale depositato al fine di ripristinare al più presto la corretta sezione d'alveo". Per questo motivo i tecnici specializzati del Consorzio della Bonifica Parmense hanno già preso accordi con il personale della Provincia di Parma e con alcune associazioni dei volontari per procedere alle operazioni di svuotamento dei canali cercando di ridurre al minimo possibile l'impatto ambientale. "Sono operazioni essenziali per la difesa del territorio e vanno fatte immediatamente al manifestarsi del primo sintomo di eventuali problematiche– ha tenuto a precisato il presidente dell'ente Luigi Spinazzi – e però è altrettanto essenziale spiegare alla cittadinanza quel che si sta facendo nell'ottica di rispettare l'ambiente e al contempo svolgere importantissime opere per la cittadinanza che va salvaguardata in caso di tracimazione".

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In sicurezza durante il periodo estivo oltre 2.500 chilometri di sponde arginali nella provincia di Parma -

Parma, 11 Luglio 2014 –

Sono oltre 2.500 i chilometri di sponde arginali che il Consorzio della Bonifica Parmense si appresta, e in parte ha già provveduto, a mettere in sicurezza nell'arco temporale di alcuni mesi. Una grande opera silenziosa, ma fondamentale per la difesa idraulica e le colture del territorio, che i tecnici del Consorzio si impegnano a portare a termine entro il mese di Ottobre.

Per rendere l'idea dell'importanza dell'impresa, i chilometri complessivi dei lavori di sfalcio e messa in sicurezza attraverso la realizzazione di opere di consolidamento coprono la distanza che intercorre, in linea d'aria, tra Parma e la capitale della Norvegia, Oslo. L'insieme dei 2.500 km di lavori (su 1.500 km di canali gestiti) è in pieno corso di svolgimento proprio in questo periodo su tutto il territorio governato dalla Bonifica locale per un ammontare di lavori che superano abbondantemente il milione di euro.

Lo scopo dello sfalcio è fondamentale ed è quello di favorire lo scorrimento delle acque ad uso irriguo e quelle ad uso idraulico. E' indispensabile, quindi, avere un sistema idrico funzionante che distribuisca in maniera idonea e costante l'acqua lungo il territorio interessato. Questo aspetto risulta di vitale importanza soprattutto per l'agricoltura alla base dei prodotti tipici locali ambasciatori del Made in Italy, settore trainante dell'economia parmense ed emiliano-romagnola, che senza quest'opera subirebbe dei seri danni alla produzione, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

Il settore agricolo deve fare sempre di più conti salati con un continuo alternarsi di periodi di siccità a periodi di forti piogge che, a causa del fenomeno del cambiamento climatico repentino ed incontrovertibile, sono sempre più difficili da prevedere, gestire e contenere. Ciò ha conferito al Consorzio della Bonifica Parmense un ruolo strategico, determinante in fase decisionale, nella scelta del periodo più adeguato per compiere determinati lavori di ripristino e messa in sicurezza dei canali e non solo.

L'opera di sfalcio dei canali riguarda diverse zone della provincia di Parma, interessando sia territori montuosi – dove è fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico – sia aree di pianura. I lavori vengono eseguiti in tre periodi diversi: un primo sfalcio fra aprile e giugno, un secondo sfalcio tra Luglio e Agosto ed infine lo sfalcio autunnale, che deve essere completato entro la prima metà di Ottobre. In quest'ottica il Consorzio di Bonifica raccomanda anche di mantenere le opportune distanze dai canali (5 metri) nelle diverse operazioni agricole per poter eseguire al meglio le operazioni consentendo al contempo ai tecnici di svolgere il lavoro in tempi più rapidi a beneficio delle stesse colture e delle acque del territorio.

Nell'ultimo periodo poi va evidenziato come si stia sempre più assistendo ad un peggioramento assai gravoso in termini di costi e di incidenza sulla sicurezza collettiva per quanto concerne la stabilità arginale dovuta alla costante erosione da parte delle nutrie, dei tassi, degli istrici e delle volpi; animali che alla luce di quanto accaduto a Modena di recente, con l'improvvisa rottura dell'argine del Secchia che ha portato ad una gravissima inondazione, minano alla base la salvaguardia messa in campo dal Consorzio e da altre istituzioni insieme alle aziende agricole, tutti impegnati in una lotta impari e ad oggi senza nessun tipo di soluzione messa in campo da parte istituzionale per ovviare ai gravi danni causati.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

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