Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

Venerdì, 03 Novembre 2017 12:31

Dissesto idrogeologico. Video dichiarazioni

L'incremento del rischio di dissesto idrogeologico e l'istituzione del Tavolo sulla Siccità nel comprensorio parmense sono due emergenze che vedono il Consorzio di Bonifica locale tra i principali attori protagonisti nel nostro territorio.

La quantificazione delle esigenze territoriali, la prevenzione dei fenomeni, il coordinamento nel corso della fase degli interventi diretti di mitigazione dei rischi dovuti in gran parte all'aggravamento dei mutamenti climatici sono le principali attività svolte dall'ente.

In questa Video-dichiarazione LUIGI SPINAZZI, Presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, interverrà sull'entità del Dissesto Idrogeologico alla luce dell'ultimo monitoraggio geo-morfologico dell'Ufficio Tecnico consortile e degli interventi necessari.

La Delegata alle Politiche Ambientali della Provincia di Parma EMANUELA GRENTI - Sindaco di Fornovo - parlerà invece nell'intervista del Tavolo sulla Siccità e emergenza idrica in provincia in cui il Consorzio di Bonifica Parmense, insieme a numerosi altri enti e portatori di interesse , è coinvolto attivamente.

Ingente morìa di pesci nella canalizzazione dello Spelta da Guardasone a Montechiarugolo a seguito del provvedimento regionale di sospendere a Cerezzola le derivazioni di acqua per l'irrigazione e per garantire il minimo deflusso vitale nell'Enza. Il danno contenuto a monte si ripercuote a valle sulla fauna ittica autoctona.

Parma - 12 Agosto 2017 - Il Consorzio di Bonifica Parmense comunica che nei giorni scorsi, nell'ambito delle quotidiane verifiche eseguite dai tecnici consortili sullo stato delle acque nella propria rete di canalizzazione, ha rilevato una diffusa moria di fauna ittica autoctona nell'area sottesa al Canale Spelta. Il Canale in questione è una delle derivazioni più rilevanti della nostra provincia che grazie all'alveo artificiale di bonifica conduce i flussi delle acque dell'Enza , da Guardasone fino all'abitato di Montechiarugolo, a servizio delle pratiche irrigue di numerose imprese agricole situate in un'area molto vasta che attraversa svariati comuni. Alcuni giorni fa però, per la prima volta dopo 70 anni (cioè dalla sua progettazione ), la derivazione idrica in prossimità della Traversa di Cerezzola nel Comune di Canossa - che consente l'arrivo della risorsa idrica anche sul ramo parmense - è stata sospesa con provvedimento immediato emanato da ARPAE – l'agenzia della Regione Emilia Romagna che sovrintende al governo delle acque sul territorio.

La sospensione secondo la determinazione dell'Agenzia è una misura resa necessaria per garantire il minimo deflusso vitale (DMV) nel corso dell'Enza ovvero la minima quantità di acqua nell'alveo sufficiente per assicurare la biodiversità nel tratto considerato. In questo scenario però la perdurante scarsità di acqua che mette in grave difficoltà economica le aziende agricole del territorio si somma negativamente alla totale chiusura della derivazione di Cerezzola provocando una dannosa ripercussione anche sulla biodiversità della rete consortile.

Da anni infatti il Consorzio sostiene l'importante valore ambientale che la rete di bonifica (di circa 1500 km nel parmense) porta in termini di ricchezza di biodiversità in aree marginali che altrimenti non l'avrebbero.

E' per questo che in questo caso specifico il danno alla stessa fauna ittica che si cerca di limitare per legge a monte si ripercuote a valle proprio a scapito della biodiversità della rete di bonifica che in questo caso subisce ciò che nell'alveo naturale si cerca di contenere. Danno che interessa anche alcune specie arboree fito-depuranti che migliorano l'acqua irrigua a beneficio delle coltivazioni locale alla base della nostra economia agroalimentare.

I lavori estivi della Bonifica Parmense in molti comuni del territorio. Tecnici, operai e 16 mezzi meccanici operativi sulla rete per un costo complessivo di un milione di euro.

Parma, 6 Luglio 2017 

Nel contesto ambientale particolarmente difficile per le colture tipiche della nostra provincia a causa della prolungata siccità che ha caratterizzato la fine dell'inverno, tutta la primavera e l'inizio di questo periodo estivo, il lavoro del Consorzio di Bonifica Parmense prosegue in questi giorni nell'opera imponente di sfalcio sulla quasi totalità degli argini dell'estesa rete di canalizzazioni che mantiene oggi una portata di risorsa invasata piuttosto bassa proprio in considerazione delle attuali condizioni climatiche.

Nel Parmense, nella sua complessità territoriale, la rete d'acqua consortile misura ben 1500 km, che diventano però 3000 km se si considerano le singole sponde arginali su cui è essenziale e opportuno intervenire. Questa attività di manutenzione, volta a consentire, tra le altre cose, il flusso equilibrato delle acque nei mesi meno siccitosi in cui le portate sono più abbondanti vede l'impiego costante (durante tutto il periodo primaverile-estivo fino all'approssimarsi della stagione all'autunnale) di un ingente numero di tecnici ed operai dotati di 16 mezzi meccanici impiegati tra escavatori e trattori.

"Il Consorzio – ha commentato il presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – è custode della sua rete e periodicamente, anno dopo anno, è impegnato a mantenere pulito, quindi decisamente più funzionale, il proprio reticolo che in questo modo diventa più sicuro sotto il profilo idraulico in previsione della stagione più piovosa".
Le operazioni di sfalcio arginale dei canali di pianura consentono di intervenire su eventuali cedimenti delle sponde e sul loro successivo rafforzamento, sulla riparazione e manutenzione dei manufatti idraulici, sulle condizioni funzionali delle piccole e medie chiaviche; inoltre vengono così verificate con attenzione le condizioni delle piante più secche e pericolanti visto che il Consorzio deve garantire il corretto esercizio delle opere in caso di piena.

I lavori si stanno svolgendo e si svolgeranno nelle prossime settimane nei comprensori di diversi comuni del territorio, Fidenza, Busseto, Polesine-Zibello, Roccabianca , Soragna, Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Medesano, San Secondo, Sissa-Trecasali, Torrile, Colorno, Sorbolo, Mezzani, Montechiarugolo e anche Parma. Il costo dell'opera di manutenzione sarà di un milione di euro.

UFFICIO COMUNICAZIONE
CONSORZIO DELLA BONIFICA PARMENSE

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