CNA Modena

CNA Modena

Via F. Malavolti, 27 - 41122 Modena (MO) - Tel 059.418111 - Fax 059.418199

Sito ufficiale: www.mo.cna.it

Domani, martedì 18 marzo, la presentazione in CNA -

Modena, 17 marzo 2014 -

Quando acquistate pensate di scegliere veramente? Pensate di essere voi a comprare le cose, oppure qualcuno ve le sta vendendo? L'arte di persuadere, comunicare efficacemente e rendere piacevole un concetto o un prodotto, è una scienza che si può apprendere: si chiama Neuromarketing & Neuroselling e la si può imparare nel corso che Ecipar organizza a partire dal mese di aprile: 16 ore di lezioni utili per massimizzare l'impatto della comunicazione con i clienti, aumentare l'efficacia commerciale e marketing del team di lavoro, individuare le leve che inducono all'acquisto. Il corso insegnerà anche ad applicare le idee del neuromarketing ai vari strumenti della comunicazione (mail, pubblicità stampate, sito web,social, telemarketing).
Il corso sarà presentato martedì 18 marzo alle 18:30, presso la sala Arcelli di CNA provinciale di Modena, nel corso di un utile e divertente seminario per scoprire assieme quali sono le leve che inducono l'essere umano ad acquistare, e quale parte del nostro cervello decide veramente. La partecipazione all'incontro è gratuita.
I titolari di imprese con dipendenti che versano regolarmente i contributi all'EBNA/EBER da almeno cinque anni, avranno anche l'opportunità di richiedere la restituzione dei costi per la partecipazione al corso di formazione (150 euro più iva per le imprese associate, 300 per i non associati).

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

 

L'associazione artigiana dell'autotrasporto denuncia la retromarcia dei firmatari dell'accordo contenuto nel protocollo artigiano rispetto alla richiesta al Governo di attivare la clausola di salvaguradia per contrastare la concorrenza selvaggia dei vettore dell'est Europa e dei nostri lì delocalizzati.

Roma, 14 marzo 2014 -

Sul cabotaggio CNA-Fita registra la sostanziale retromarcia dei firmatari del protocollo artigiano che è parte integrante dell'ultimo contratto di lavoro nazionale, siglato il 17 dicembre scorso. In poche settimane, i sindacati dei lavoratori e la Confartigianato Trasporti, sono diventati particolarmente cauti e pieni di dubbi sull'unico messaggio politico serio da inviare al Governo rispetto all'allarmante crisi che il cabotaggio estero sta determinando sul nostro mercato in termini di vero e proprio dumping sociale. CNA-Fita aveva proposto di far richiedere, come previsto e condiviso dallo stesso protocollo, al Governo italiano l'attivazione, in Europa, della clausola di salvaguardia per interrompere il regime di cabotaggio nel nostro Paese per un semestre, con la possibilità di reiterare il blocco per altri sei mesi. Una richiesta certamente forte ma capace di rappresentare a Bruxelles il livello di sofferenza insopportabile accumulato dai nostri operatori ormai incapaci di sostenere questa concorrenza selvaggia. La proposta avanzata, dopo alcune ore di serrato confronto, dalla Confartigianato e dagli stessi sindacati dei lavoratori è riassumibile in questi punti: apertura dell'ennesimo tavolo di crisi presso il Ministero dei Trasporti, aumento dei controlli dotando le forze dell'ordine di Pos elettronici per far pagare seduta stante i trasgressori e, come ultima perla, l'inversione dell'onere della prova a carico dell'autista. "Già immagino – ha dichiarato Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita – le poche pattuglie della Polstrada indaffarate a spiegarsi con gli autisti stranieri fermati per l'onere della prova, mentre, di lato, sfrecciano indisturbati altre centinaia di Tir esteri o esterovestiti. Chi fa queste proposte – ha concluso la Franchini – fa finta di non conoscere l'entità del fenomeno a cui urge porre rimedio forzosamente in Italia, in attesa che in Europa si decida di risolvere la questione su scala continentale, armonizzando le condizioni operative delle imprese sul costo del lavoro, sul gasolio professionale e la sua tassazione ecc. ecc.". Le imprese strutturate fuggono all'estero portando lì tasse e contributi, delocalizzando l'intera azienda o, più semplicemente, parti importanti di essa come gli autisti dipendenti. CNA-Fita è contraria a questa impostazione e per tale motivo non può condividere oltre misure attendiste che continuano a rimandare sine die già solo il confronto diretto e risolutivo con simili questioni. Continuiamo a registrare su temi centrali per la competitività delle nostre imprese una sospetta chiusura conservatrice per mantenere invariato lo status quo, ragion per cui chi oggi vorrebbe isolarci renderà chiaro almeno chi rappresentiamo: imprese artigiane italiane che vogliono rimanere a produrre lavoro e ricchezza in Italia.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA-Fita Trasporto merci e persone)

 

 

“Bene se trovano applicazione, ma risultano ancora penalizzati i redditi più bassi dei micro-imprenditori”. “Positiva la volontà di cambiare tendenza, ma sull’Irap si poteva fare di più” -

 

Modena, 13 marzo 2014 -

”Resta da vedere se le misure annunciate dal Governo troveranno pratica applicazione; per ora però ad una prima lettura il giudizio che ci sentiamo di esprimere tende al positivo, se non altro per il tentativo di cambiamento di fare politica”. E’ questo il commento dai rappresentanti di Rete Imprese Italia, ModenaConfesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, Lapam-Confartigianato e CNA riguardo i provvedimenti presi o annunciati dal Consiglio dei ministri.

 

”Il Governo, ha confermato il taglio dell’Irpef nelle buste paga di maggio: una misura a favore dei consumi che accogliamo con favore perché va nella direzione di ripresa del mercato interno Rimane però un errore l’esclusione dai benefici sull’Irpef di tante partite Iva, lavoratori autonomi e pensionati”, rileva Massimo Silingardi presidente di Confesercenti e portavoce attuale di Rete Imprese Modena

 

Positivi poi per Rete Imprese Modena l'intenzione di tagliare la spesa pubblica e le semplificazioni annunciate in tema di lavoro, segnali concreti verso lo snellimento della burocrazia. “Sull’Irap ci aspettavamo di più – prosegue Silingardi – perché si corre il rischio che il provvedimento risulti irrilevante per due terzi del sistema imprenditoriale. Rimane invece per ora il pericolo che le difficoltà burocratiche possano frenare il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Ci riserviamo quindi un giudizio più approfondito dopo aver visto i provvedimenti nel dettaglio, sottolineando la necessità di mantenere aperto il dialogo con le parti sociali per fare in modo che i provvedimenti medesimi corrispondano effettivamente alle esigenze delle imprese”.

 

(Fonte: Ufficio stampa Rete Imprese Modena)

 

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