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Nell'ambito dei controlli compiuti dagli Istituti zooprofilattici sono state riscontrate 2 positività su 114 campioni esaminati.

Roma 21 agosto 2017 - L'agenzia Ansa informa che "Sono state rilevate due positività" nell'ambito dei controlli compiuti dagli Istituti zooprofilattici. Lo rende noto - prosegue l'agenzia - il ministero della Salute precisando che è stata fatta "conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l'adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Come per lo scandalo delle uova e ovoderivati contaminate al fipronil, l'insetticida il cui uso è vietato sugli animali ad uso alimentare, lo "Sportello dei Diritti" è in grado di segnalare in anteprima che l'agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (FASFC) del Belgio sta effettuando test di rilevazione del fipronil non solo nelle uova, ma anche nella carne delle galline. Tale notizia è già stata segnalata in data odierna dalla stampa fiamminga.

È noto, infatti, che dopo aver completato il suo ciclo vitale, le galline vengono macellate e possono ad esempio essere vendute come pollo da bollire. Questa carne surrogata del pollo è venduta anche in Africa, principalmente in Congo. Negli allevamenti di galline sequestrate nel caso del fipronil, "chiediamo innanzitutto di analizzare le galline prima di essere macellate", ha detto un portavoce della FASFC. "Preleviamo un campione ufficiale ed esaminiamo se i polli possono essere commercializzati. Un pollo contaminato dal fipronil non può andare al macello ai fini del consumo".Attualmente dev'essere specificato che il problema del fipronil non riguarda la carne dei polli, sottolinea, comunque, la FASFC. Insomma, lo scandalo si allarga e dopo le raccomandazioni della Commissione UE che ha rilanciato l'allerta in numerosi paesi europei, tra cui l'Italia, e la successiva replica del Ministero della Salute che ha invitato ad evitare allarmismi, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", rileva che si è aperto un altro fronte, quale quello della carne delle galline che dovrà essere comunque immediatamente chiarito dalle autorità sanitarie europee e italiane per rendere edotta la popolazione circa l'insussistenza di alcun rischio per la salute umana.

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