Giovedì 13 novembre 2014 h 21.00, presso IRIS 2000 Multisala in c. so Vittorio Emanuele 49 Piacenza, la proiezione in anteprima del film CHAGALL-MALEVICH di Alexander Mitta (2014, v.o.sott.it.) -
Piacenza, 11 novembre 2014 -
Prosegue presso il Cinema Iris 2000 di Piacenza, grazie alla collaborazione tra l'assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza e la Fondazione Cineteca Italiana la rassegna "Grandi film su grande schermo" (iniziata il 23 ottobre), che si articola nella sua interezza in nove appuntamenti, sempre di giovedì, alle ore 21. La manifestazione segue tre percorsi: "Cinema e spiritualità", "Cinema di montagna e di avventura" e un "Omaggio a François Truffaut" dedicato al grande regista francese a 30 anni dalla sua prematura scomparsa. A parte i film di Truffaut, presentati in lingua originale con sottotitoli italiani, tutte le altre opere sono anteprime per la sala in quanto mai distribuite in Italia.
Il quarto appuntamento corrisponde è un evento speciale dedicato alla magica arte di Marc Chagall, in concomitanza con la grande mostra allestita a Palazzo Reale di Milano.
Il film di Alexander Mitta "Chagall-Malevich", è già stato proposto con grande successo a Milano da Fondazione Cineteca Italiana in occasione della mostra "Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985", a Palazzo Reale dal 17 settembre scorso e fino all'1 febbraio 2015. L'ultimo intenso film dell'ottantunenne regista russo Alexander Mitta riscopre il pittore nel contesto del rapporto con la prima moglie Belle in un periodo di depressione dovuto soprattutto a un conflitto umano e professionale. Mentre infiamma la tempesta della rivoluzione d'Ottobre, infatti, Chagall viene nominato commissario dell'arte per il governatorato di Vitebsk, sua città natale, allora facente parte dell'Impero Russo e oggi in Bielorussia. Qui egli fonda l'Accademia e il museo di arte moderna, ispirandosi a sogni di un luminoso futuro, senza però incontrare l'approvazione del governo ed entrando in discussione per le sue scelte artistiche con il pittore Kazimir Malevich.
Il film è un tentativo di ricreare il mondo di Chagall e il suo mito all'interno della storia dell'arte, e così con la volontà di trasmettere una proiezione drammatizzata della sua creatività sullo schermo cinematografico, basandosi su elementi di fantasia e fatti realmente accaduti. Viene evidenziato, ad esempio, l'opposto temperamento dei due artisti nonché il diverso modo di porsi nei confronti degli allievi. Difatti, se il primo ha sempre dato molta importanza e attenzione ai suoi alunni, Malevich li ha sempre considerati come soldatini in cui inculcare l'idea dell'arte astratta. Le atmosfere oniriche, i mondi surreali e la tenerezza dei personaggi che popolano le sue opere hanno reso l'arte di Chagall un ponte tra la pittura e la poesia. Così vuole essere il film di Mitta, attraverso la volontà esibita di illustrare la biografia di Chagall con l'estetica fantasiosa e variopinta dei suoi lavori, ma anche di raccontare la storia del più fiabesco tra gli artisti come se fosse una vera e propria favola. Presentato a molteplici festival europei, tra cui l'VIII Andrey Tarkovsky International Film Festival Zerkalo, il Montreal World Film Festival e il Moscow International Film Festival, il film ha ottenuto un grande consenso da parte della critica cinematografica mondiale. Ricordiamo che la retrospettiva di Palazzo Reale a Milano, si articola in un percorso cronologico che ripercorre le tappe fondamentali della produzione dell'artista, dalle prime opere eseguite in Russia al definitivo ritiro tra Costa Azzurra e Provenza. Proprio nel sud della Francia, superata la depressione causata dalla perdita della moglie nel 1944, ritrova quei colori liberi e brillanti capaci di creare immagini di leggerezza e fantasia, in una sorta di favola illustrata.
MODALITÀ D'INGRESSO:
Proiezioni: ore 21, IRIS 2000 MULTISALA, C.so Vittorio Emanuele 49 (PC)
Ingresso: € 6.
Over 65 e studenti: € 5.
Info: 0523.334175
SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO
Giovedì 13 novembre h 21.00
CHAGALL – MALEVICH (ANTEPRIMA)
R. e sc.: Alexander Mitta. Int.: Leonid Bichevin, Kristina Shneidermann, Anatoliy Beliy, Semen Shikalov Russia, 2014, 120', v.o. sott.it.
Il pittore Marc Chagall nel 1917 viene nominato commissario dell'arte per il governatorato di Vitebsk. Durante la sua breve permanenza, egli fonda l'Accademia e il museo di arte moderna, ispirandosi ai suoi sogni di un luminoso futuro, senza però incontrare l'approvazione del governo ed entrando in discussione per le sue scelte artistiche con il pittore Kazimir Malevich.
Giovedì 20 novembre h 21.00
IL CIELO IN ME. VITA IRRIMEDIABILE DI UNA POETESSA. ANTONIA POZZI (1912-1938) (ANTEPRIMA)
R.: Sabrina Bonaiti, Marco Ongania. Italia, 2014, 67'.
Antonia Pozzi nasce a Milano il 13 febbraio del 1912 da una famiglia di origini aristocratiche. L'amore per la montagna è però precoce e assoluto, come evidenza questo documentario che propone diversi spunti di riflessione sul rapporto tra l'opera di Antonia Pozzi e gli amatissimi luoghi della Valsassina che hanno ispirato tanta parte della sua produzione poetica. Il richiamo a Pasturo come "luogo dell'anima" di Antonia e alle "mamme montagne" è costante e costituisce un fil rouge fondamentale nella trama narrativa e visiva del film, che utilizza poesie, lettere, pagine di diario, anche filmati d'archivio in 8 millimetri e numerose fotografie per raccontare la breve ma appassionata esistenza della poetessa.
Giovedì 27 novembre h 21.00
HAPPINESS (ANTEPRIMA)
R. e sc.: Thomas Balmès. Fot.: T. Balmès, Nina Bernfeld. Mont.: Alex Cardon, Ronan Sinquin. Francia, 2014, 80', v.o. sott. it.
Peyangki è un monaco di otto anni, solitario e sognatore, che vive con sua madre a Laya, un villaggio del Bhutan abbarbicato sulle alture himalayane. Un giorno, i confini del suo mondo si allargano: il villaggio viene allacciato alla rete elettrica, e Peyangki intraprende un viaggio di tre giorni con suo zio verso la capitale dove compera una televisione e scopre le luci della città. Le televisione porterà la felicità?
Giovedì 4 dicembre h 21.00
HIGH TENSION (ANTEPRIMA)
R.: Zachary Barr. Int.: Ueli Steck, Simone Moro. USA, 2013, 36', v.o. sott. it.
Nel 2013 il Monte Everest è stato sotto le luci della ribalta in tutto il mondo per la delicata vicenda che ha visto protagonisti Ueli Steck e Simone Moro, una delle più forti cordate al mondo, attaccati da una folla di sherpa inferociti al Campo 2. Il film offre uno sguardo esclusivo su quello che è successo quel giorno, e perché.
A seguire
HIGH AND HALLOWED: EVEREST 1963 (ANTEPRIMA)
R.: David Morton, Jake Norton, USA, 2013, 48', v.o. sott. it.
Narrato da Jon Krakauer, scrittore di successo e veterano dell'Everest, il film celebra gli sforzi audaci e visionari della spedizione americana del 1963, dove il grande impegno e una lotta estenuante portarono all'avventurosa prima scalata della cresta ovest, compiuta da Tom Hornbein e Willi Unsoeld. Cinquant'anni dopo, un team di alpinisti d'élite torna alla base della montagna per ripercorrere l'itinerario del 1963 e scoprire se il rischio, l'avventura e l'ignoto che aveva attirato i primi americani, sia ancora presente sul Tetto del Mondo.
Giovedì 11 dicembre h 21.00
LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE
R. e Sc.: F. Truffaut, dal romanzo di William Irish Vertigine senza fine. Int.: Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve, Michel Bouquet, Nelly Borgeaud, Marcel Berbert. Francia, 1969, col., 120', v. o. sott. it. Copia restaurata
Louis è un ricco avventuriero proprietario di una fabbrica di sigarette nell'isola di Réunion. Decide di sposarsi, e lo fa con un'avventuriera conosciuta per corrispondenza. La donna è bella, anche troppo, e infatti scappa con i soldi. Louis la insegue, la ritrova, la perdona e, per proteggerla, arriva a uccidere un uomo.
Giovedì 18 dicembre h 21.00
SAMSARA (ANTEPRIMA)
R. e fot.: Ron Frike. Mont.: R. Fricke, Mark Magidson. Musica: Michael Stearns, Lisa Gerrard, Marcello De Francisci. Usa, 2011, col., 102'.
Una sinfonia di immagini e suoni di incredibile potenza spettacolare unita a una profondità di sguardo che coglie la densità della natura e dell'uomo. Il mistero della vita sulla terra in tutta la sua energia fisica e spirituale.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Simone Cristicchi domenica 16 novembre alle ore 21.00 sarà in scena al Teatro della Rocca Franco Tagliavini con il suo spettacolo "Magazzino 18" prodotto da Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per la regia di Antonio Calenda -
Novellara, 10 ottobre 2014 –
E' già possibile acquistare presso la biblioteca comunale (aperta martedì - giovedì - sabato ore 9.00 - 13.00 e dal martedì al sabato 15.00 - 19.00) i biglietti (intero euro 18.00 e ridotto euro 15.00) di questo spettacolo che racconta tra musica e storia le vicende istriane sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
"Magazzino 18" è un edificio realmente esistente nel porto vecchio di Trieste, "un logo della memoria" dove furono portati e custoditi mobili e masserizie dei trecentocinquantamila esuli istriani, mai recuperati dai proprietari per oltre sessant'anni. Un luogo o, meglio, un cimitero della memoria che documenta una pagina dolorosissima della storia d'Italia, di una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento.
Simone Cristicchi, coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto dalla mano esperta di Antonio Calenda, partirà proprio da quegli oggetti privati, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde: la narrerà schiettamente e passerà dall'una all'altra cambiando registri vocali, costumi, atmosfere musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma nuova, che forse si può definire "Musical-Civile".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)
Sabato 15 novembre al Teatro Magnani il concerto gratuito "VA pensIerO" con la Corale San Donnino, organizzato dall'Azienda USL, in collaborazione con il Comune di Fidenza -
Parma, 8 novembre 2014 -
Sabato 15 novembre, con inizio alle 20 e 45, al teatro Magnani, la Corale San Donnino città di Fidenza tiene il concerto "VA pensIerO", organizzato dall'Azienda USL, in occasione dei primi 10 anni di attività dell'Ospedale di Vaio.
Il Maestro Giovanni Chiapponi, direttore del coro, propone l'esecuzione di diversi brani di Giuseppe Verdi, da Macbeth al Nabucco, da La forza del destino a Il trovatore, e di Gioachino Rossini.
Al pianoforte ci sarà la Maestra Serena Fava, mentre si esibiscono come cantanti solisti il soprano Maria Carla Ferri, il tenore Luigi Rossetti e il basso Fabio Bonelli.
L'ingresso è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.
L'evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Fidenza.
(Fonte: Ufficio stampa Azienda Usl Parma)
Questo fine settimana e quello successivo la "Casa della Cultura" di Busseto ospita "Scorci di Terre Verdiane", una mostra della pittrice Angelica Caccia che illustra la bellezza di quella parte del territorio parmense a ridosso del Po -
Parma, 8 novembre 2014 -
Questo fine settimana e quello successivo la "Casa della Cultura" di Busseto, che fu anche l'abitazione in cui visse Giuseppe Verdi dai 10 ai 17 anni, ospiterà "Scorci di Terre Verdiane", una mostra delle opere della pittrice Angelica Caccia, attuale titolare della cattedra di pittura ad olio dell'Unisalso. Il titolo dell'appuntamento culturale, che si terrà nello spazio in Via Piroli messo gratuitamente a disposizione della filantropa bussetana Anna Sichel, si intreccia con la realtà propria dei luoghi verdiani.
Angelica Caccia, milanese d'adozione e formatasi con i maestri Brera, con le sue opere intende illustrare la bellezza di quella parte del territorio parmense a ridosso del Po, infatti nella sua pittura si possono cogliere le mille sfumature cromatiche della natura padana, un ambiente naturale che l'ha colpita molto, fino al punto di essersi trasferita stabilmente nel parmense.
Le opere di Angelica Caccia figurano in numerose collezioni private sia in Italia che all'estero.
Inizialmente realizzava i suoi dipinti con l'acquerello e il carboncino, poi si è dedicata all'olio su tela, prima su piccoli formati ed ora su grandi misure.
Colorno Photo Life: la 5° edizione nella Reggia di Colorno dal 7 al 9 novembre. Per il sindaco Canova: "una manifestazione che cresce di qualità, anche grazie alla collaborazione con lo CSAC" -
Parma, 6 novembre 2014 –
Dal 7 al 9 novembre la Reggia di Colorno ospiterà la 5° edizione del Colorno Photo Life, un festival fotografico che sta diventando uno dei più significativi dell'Emilia Romagna. Nato dalla passione del fondatore Gigi Montali e dall'entusiasmo dei volontari del Circolo fotografico Color's Light, l'iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Colorno e all'attenzione della Provincia di Parma che ha concesso la disponibilità degli spazi più prestigiosi della Reggia, dalla collaborazione con lo Csac (Centro studi e archivio della comunicazione dell'Università di Parma) e con la coop Antea.
"Si tratta di una manifestazione che è cresciuta molto di qualità, anche grazie all'aiuto formidabile dello Csac, prima con Gloria Bianchino, ora con Luigi Allegri, che presenta una mostra di alto profilo – ha affermato Michela Canova – per questo abbiamo deciso di concedere gli spazi importanti del piano nobile della Regia e dell'Aranciaia, da sempre dedicati ad iniziative di alto livello. Inoltre la collaborazione della coop Antea ci consente di promuovere iniziative che altrimenti non sarebbero realizzabili con le risorse comunali."
Ora si punta sulla de-stagionalizzazione del turismo a Colorno, per fare arrivare visitatori non solo nella bella stagione, ma anche in autunno.
"Quest'anno il Festival apre i propri spazi alla fotografia nazionale, pur ponendo particolare attenzione agli autori emiliano-romagnoli, con un'offerta molto differenziata – ha spiegato Erika Sereni presidente del Color's Light – non solo mostra di fotografie, ma anche workshop, conferenze, letture portfolio face to face, proiezioni di audiovisivi."
IL PROGRAMMA
venerdì 7 novembre
18:00 Reggia, Sala del Trono: apertura Festival, saluto delle autorità, presentazione delle mostre da parte dei curatori e dei autori (breve proiezioni di immagini delle mostre)
19:30 Apericena
21:30 Aranciaia: proiezioni audiovisivi con la presentazione di La Casa della fotografia di Parma. Lo spazio visto dai circoli.
sabato 8 novembre
09:00/17:30: workshop con Alex Liverani e Ivano Bolondi
10:00 Reggia: apertura stand della libreria specializzata HF libri Fotoelite con attrezzature fotografiche in prova Nital/Nikon
10:00-12:30 Reggia Sale espositive: letture portfolio (è necessaria la prenotazione online)
11:00-12:00 Reggia Sala del Trono: conferenza "Gente di Fotografia" di Antonella
Monzoni
14:30 -18:30 Reggia Sale espositive: letture portfolio (è necessaria la prenotazione online)
15:00-17:30 Reggia Sala del Trono: lettura Portfolio Face to Face, con Cinzia Busi Thompson e Silvano Bicocchi
17:30 – 18:30 Reggia Sala del Trono: conferenza "Lo spazio del Mediterraneo" di Paolo Barbaro
21:30 Aranciaia: proiezione audiovisivi, lo spazio del reportage negli anni di "Viaggi sotto le stelle" con i seguenti autori:
- Pastorino, "Guatemala"
- Foroni, "Afghaghistan 2001"
- Anzola, "Gujarat"
- Ferretti, Vudù
- Montali, "L'inferno di Bamako"
- Zuliani, "G8 –Genova"
- Gandolfi Alessandro, "Cina – Generazione Rolls Royce"
- Ottani, "Beslan"
domenica 9 novembre
09:00-17:30: workshop con Alex Liverani
10:00 Reggia: apertura stand della libreria specializzata HF libri Fotoelite con attrezzature fotografiche in prova Nital/Nikon
9:30-12:30 Reggia Sale espositive: letture portfolio (è necessaria la prenotazione online)
11:00–12:00 Reggia Sala del Trono: conferenza "Lo spazio sulla carta stampata" di Andrea Tinterri & Michele Smargiassi
14:30-16:30: set fotografici
17:00 Reggia Sala del Trono: proclamazione dei vincitori del "Portfolio Maria Luigia" con assegnazione dei premi e chiusura del Festival
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Oggi e domani a Mirandola, si tiene la 49° edizione della Fiera Mercato del Principato di Franciacorta con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia. Non mancheranno gli stand gastronomici con piatti tipici, le celebri sfilate in costume, mostre, concerti e la 26° edizione del concorso di pittura per bambini.
Modena, 15 novembre 2014 - di Manuela Fiorini -
Tutto è pronto per la 49° edizione della Fiera Mercato del Principato di Francia Corta che, come ogni anno, dal 1965, anima l'autunno mirandolese con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia, le suggestive sfilate della Corte di Francia Corta in costume storico, l'incoronazione della Principessa e lo spettacolo degli sbandieratori. Non mancheranno nemmeno gli stand gastronomici con i piatti della tradizione, tra cui la fasulada, la pasta e fagioli, la pulenta imbrucada, polenta con il ragù, vin brulè e gnocco fritto, il concorso di pittura per bambini, giunto alla sua 26°edizione e poi concerti, esposizioni, gare sportive e, ospite d'eccezione, la Famiglia Pavironica da Modena, con il tradizionale "sproloquio" di Sandrone dal palco dei proclami di Piazza Costituente, a cui seguirà il saluto di Mirandolina e il discorso del Principe di Francia Corta Antonio I.
Dietro alla Fiera Mercato e alle altre manifestazioni che l'Associazione "Società del Principato di Francia Corta" (www.principatodifranciacorta.it) organizza durante tutto il corso dell'anno, c'è una storia secolare, che risale addirittura alla prima metà del 1500.
Le origini di Francia Corta
Il perché in quel di Mirandola, nella Bassa modenese, esista un quartiere chiamato Francia Corta è da ricercarsi nel lontano 1533. Allora, sulla città regnava la Signoria dei Pico, ma è proprio in questo anno che Galeotto II Pico fa assassinare lo zio Gianfrancesco e i suoi eredi per diventare l'unico reggente. Galeotto è un giovane assetato di potere, ambizioso, spietato ma con grande abilità politica. L'assassinio dello zio scatena le ire dell'Imperatore Carlo V di Spagna, l'uomo allora più potente del mondo, i cui domini si estendevano dall'Europa all'America. Carlo V ordina al suo luogotenente a Milano, il Generale spagnolo Antonio De Leyva, di convocare Galeotto, processarlo e scacciarlo da Mirandola. Il giovane, però, fa spallucce. Continua a ignorare l'imperatore anche quando questi lo fa decadere da Signore del Feudo della Mirandola e lo condanna a morte per decapitazione. Anzi, quando l'imperatore fa calare De Leyva con 3000 fanti e l'ordine di distruggere Mirandola e catturare Galeotto. Questi, non solo fa terra bruciata all'esercito spagnolo, incendiando Concordia, ma corrompe il generale con 5000 ducati d'oro, facendolo tornare a Milano. Non si ferma qui. Contro Carlo V, cerca l'alleanza di Francesco I, re di Francia e nemico storico del sovrano spagnolo. Mette a disposizione la sua roccaforte nel cuore della Pianura Padana e invia alla corte di Francia i suoi figli come ostaggio. Dopo aver insignito Galeotto dell'Ordine Cavalleresco di San Michele con una sontuosa cerimonia nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi, Francesco I fa scortare il mirandolese a casa con un seguito di 200 fanti, che si stabiliranno nella parte est della città, che oggi corrisponde a quella compresa tra via Francesco Montanari, via Francia Corta, via Quartieri e via delle Mura. Galeotto muore a 42 anni a Parigi, nel 1550. Gli succede Federico II Pico, che decide di abbandonare l'alleanza francese per tornare con la Spagna di Rodolfo II. A questo punto, i francesi abbandonano il quartiere che, da allora, viene chiamato Francia Corta (ex corte dei soldati francesi). Nei decenni successivi, qui si stabilisce il sottoproletariato, cioè la parte più povera della popolazione, quella che vive di furtarelli ed espedienti. Tant'è che nello stemma araldico del futuro "Libero Stato di Franciacorta", del 1863, compare una sporta di paglia mezza rotta, dalla quale fuoriescono porri, cipolle e aglio, sottratti ai legittimi proprietari.
La Società di Franciacorta
Nonostante la povertà e l'arte di arrangiarsi, gli abitanti di Francia Corta non hanno mai rinunciato a divertirsi e a fare baldoria. Nel corso della storia, non sono mai mancate le occasioni per fare festa. Da questa tradizione, nel 1862, nasce il "Principato di Francia Corta – Stato Libero della Mirandola", come racconta Enrico Castellazzi, attuale segretario della "Società del Principato di Francia Corta". "Lo scopo della società era quella del mutuo soccorso, cioè di raccogliere fondi per aiutare i più poveri attraverso le quote sociali e il ricavato dagli eventi e dalle manifestazioni folkloristiche. – spiega Castellazzi - A capo della società c'era un Ministro, chiamato anche "Signore della Povertà" o della Miseria, circondato da una corte di dignitari".
Nel 1863 nasce lo stemma araldico e viene composto l'inno, nel 1869 nasce il Gran Museo della Francia Corta. Dopo la parentesi della Prima Guerra Mondiale, che ha fatto diverse vittime anche tra i mirandolesi partiti al fronte, il primo Dopoguerra vede la rinascita di Francia Corta e una piccola rivoluzione. Nel 1920, il Ministro viene sostituito dal Principe di Francia Corta, Signore dei Quartieri, al quale si affiancano un Gran Maresciallo, un Ambasciatore, un Guardasigilli, un Colonnello di Artiglieria, un Gran Giudice, un Ciambellano e un Ingegnere. Tutte figure che entreranno a fare parte della tradizione storica di Francia Corta. Sempre in quell'anno, viene organizzato anche il primo "Corso Mascherato" con ricchi premi.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo Fascista, dobbiamo attendere il 1965 per una nuova grande ripresa delle attività in grande stile, il tutto supportato dalla stampa e dalla televisione. La RAI, infatti, è spesso presente per riprendere le manifestazioni e proporle al resto d'Italia. Nello stesso anno viene organizzata la prima "Grande Sagra di Francia Corta", oggi Fiera Mercato, e viene introdotta la figura della Principessa, una giovane donna con molti anni in meno del suo Principe, che a ogni edizione viene eletta tra celebrità o tra le ragazze mirandolesi. Tra le più note, l'attrice Sheyla Rosin, prima e indimenticabile Principessa di Franciacorta, Gilda Giuffrida (1967), Miss Cinema e valletta di Mike Bongiorno, e l'attrice e cantante Cristina Hansen, comparsa nel film di Fellini "Tre storie straordinarie". La tradizione di Francia Corta continua tutt'oggi con tanti eventi, tra cui la Festa di Fine Anno, le sfilate storiche, le sfilate carnevalesche, la Festa di Primavera, la festa di luglio e la P'caria in piazza.
Il programma della fiera 2014
Sabato 15 Novembre
ore 13,30 - Apertura cucina del principato con specialità tipiche: maccheroni al pettine, polenta con ragù, "zampone dei Pico" (marchio registrato), stracotto con polenta e gnocco fritto.
ore 14,30 - Esposizione dei dipinti del Concorso di pittura per ragazzi.
ore 14,30 - Luna Park e divertimenti sul piazzale A.T.C.M.
ore 14,30 - Apertura Mercato Straordinario degli ambulanti con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia.
ore 15,30 - Inaugurazione Fiera del principato di Francia Corta alla presenza delle Autorità.
ore 16,00 - Sfilata della Corte di Francia Corta con spettacolo degli sbandieratori della Contrada Santa Maria in Vado.
ore 16,15 - Inaugurazione Mostra Personale di Leila Bergamini presso il locale sito all'angolo tra via Cavallotti e via Fenice.
ore 16,30 - Presentazione ed incoronazione della nuova Principessa di Francia Corta.
ore 18,30 - I Principi offriranno la cena al popolo affamato: allo stand gastronomico troverete "fasulada, pulenta imbrucada, e ven brulè".
Domenica 16 Novembre
ore 08,00 - Riapertura del Mercato Straordinario degli Ambulanti
ore 08,00 - Esposizione del 26° Concorso di pittura per ragazzi.
ore 09,00 - Dal piazzale della stazione "A.T.C.M." partenza corsa Podistica non competitiva "29° Trofeo Francia Corta" in collaborazione con il Gruppo Podisti Mirandolesi.
ore 14,30 - Premiazione "26° Concorso di pittura per ragazzi".
ore 15,30 - Concerto per le vie del Principato con la Banda di Dozza Bolognese, i famosi S'ciucaren.
ore 16,30 - Dal palco dei proclami in Piazza Costituente, saluto di Mirandolina, sproloquio di Sandrone e della famiglia Pavironica e discorso del Principe di Francia Corta.
A partire dal mezzogiorno funzionerà lo stand gastronomico del Principato
Info: www.principatodifranciacorta.it
www.facebook.com/principato.difranciacorta
Questo fine settimana, a Mirandola, si tiene la 49° edizione della Fiera Mercato del Principato di Franciacorta con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia. Non mancheranno gli stand gastronomici con piatti tipici, le celebri sfilate in costume, mostre, concerti e la 26° edizione del concorso di pittura per bambini.
Modena, 12 novembre 2014 - di Manuela Fiorini -
Tutto è pronto per la 49° edizione della Fiera Mercato del Principato di Francia Corta che, come ogni anno, dal 1965, anima l'autunno mirandolese con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia, le suggestive sfilate della Corte di Francia Corta in costume storico, l'incoronazione della Principessa e lo spettacolo degli sbandieratori. Non mancheranno nemmeno gli stand gastronomici con i piatti della tradizione, tra cui la fasulada, la pasta e fagioli, la pulenta imbrucada, polenta con il ragù, vin brulè e gnocco fritto, il concorso di pittura per bambini, giunto alla sua 26°edizione e poi concerti, esposizioni, gare sportive e, ospite d'eccezione, la Famiglia Pavironica da Modena, con il tradizionale "sproloquio" di Sandrone dal palco dei proclami di Piazza Costituente, a cui seguirà il saluto di Mirandolina e il discorso del Principe di Francia Corta Antonio I.
Dietro alla Fiera Mercato e alle altre manifestazioni che l'Associazione "Società del Principato di Francia Corta" (www.principatodifranciacorta.it) organizza durante tutto il corso dell'anno, c'è una storia secolare, che risale addirittura alla prima metà del 1500.
Le origini di Francia Corta
Il perché in quel di Mirandola, nella Bassa modenese, esista un quartiere chiamato Francia Corta è da ricercarsi nel lontano 1533. Allora, sulla città regnava la Signoria dei Pico, ma è proprio in questo anno che Galeotto II Pico fa assassinare lo zio Gianfrancesco e i suoi eredi per diventare l'unico reggente. Galeotto è un giovane assetato di potere, ambizioso, spietato ma con grande abilità politica. L'assassinio dello zio scatena le ire dell'Imperatore Carlo V di Spagna, l'uomo allora più potente del mondo, i cui domini si estendevano dall'Europa all'America. Carlo V ordina al suo luogotenente a Milano, il Generale spagnolo Antonio De Leyva, di convocare Galeotto, processarlo e scacciarlo da Mirandola. Il giovane, però, fa spallucce. Continua a ignorare l'imperatore anche quando questi lo fa decadere da Signore del Feudo della Mirandola e lo condanna a morte per decapitazione. Anzi, quando l'imperatore fa calare De Leyva con 3000 fanti e l'ordine di distruggere Mirandola e catturare Galeotto. Questi, non solo fa terra bruciata all'esercito spagnolo, incendiando Concordia, ma corrompe il generale con 5000 ducati d'oro, facendolo tornare a Milano. Non si ferma qui. Contro Carlo V, cerca l'alleanza di Francesco I, re di Francia e nemico storico del sovrano spagnolo. Mette a disposizione la sua roccaforte nel cuore della Pianura Padana e invia alla corte di Francia i suoi figli come ostaggio. Dopo aver insignito Galeotto dell'Ordine Cavalleresco di San Michele con una sontuosa cerimonia nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi, Francesco I fa scortare il mirandolese a casa con un seguito di 200 fanti, che si stabiliranno nella parte est della città, che oggi corrisponde a quella compresa tra via Francesco Montanari, via Francia Corta, via Quartieri e via delle Mura. Galeotto muore a 42 anni a Parigi, nel 1550. Gli succede Federico II Pico, che decide di abbandonare l'alleanza francese per tornare con la Spagna di Rodolfo II. A questo punto, i francesi abbandonano il quartiere che, da allora, viene chiamato Francia Corta (ex corte dei soldati francesi). Nei decenni successivi, qui si stabilisce il sottoproletariato, cioè la parte più povera della popolazione, quella che vive di furtarelli ed espedienti. Tant'è che nello stemma araldico del futuro "Libero Stato di Franciacorta", del 1863, compare una sporta di paglia mezza rotta, dalla quale fuoriescono porri, cipolle e aglio, sottratti ai legittimi proprietari.
La Società di Franciacorta
Nonostante la povertà e l'arte di arrangiarsi, gli abitanti di Francia Corta non hanno mai rinunciato a divertirsi e a fare baldoria. Nel corso della storia, non sono mai mancate le occasioni per fare festa. Da questa tradizione, nel 1862, nasce il "Principato di Francia Corta – Stato Libero della Mirandola", come racconta Enrico Castellazzi, attuale segretario della "Società del Principato di Francia Corta". "Lo scopo della società era quella del mutuo soccorso, cioè di raccogliere fondi per aiutare i più poveri attraverso le quote sociali e il ricavato dagli eventi e dalle manifestazioni folkloristiche. – spiega Castellazzi - A capo della società c'era un Ministro, chiamato anche "Signore della Povertà" o della Miseria, circondato da una corte di dignitari".
Nel 1863 nasce lo stemma araldico e viene composto l'inno, nel 1869 nasce il Gran Museo della Francia Corta. Dopo la parentesi della Prima Guerra Mondiale, che ha fatto diverse vittime anche tra i mirandolesi partiti al fronte, il primo Dopoguerra vede la rinascita di Francia Corta e una piccola rivoluzione. Nel 1920, il Ministro viene sostituito dal Principe di Francia Corta, Signore dei Quartieri, al quale si affiancano un Gran Maresciallo, un Ambasciatore, un Guardasigilli, un Colonnello di Artiglieria, un Gran Giudice, un Ciambellano e un Ingegnere. Tutte figure che entreranno a fare parte della tradizione storica di Francia Corta. Sempre in quell'anno, viene organizzato anche il primo "Corso Mascherato" con ricchi premi.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo Fascista, dobbiamo attendere il 1965 per una nuova grande ripresa delle attività in grande stile, il tutto supportato dalla stampa e dalla televisione. La RAI, infatti, è spesso presente per riprendere le manifestazioni e proporle al resto d'Italia. Nello stesso anno viene organizzata la prima "Grande Sagra di Francia Corta", oggi Fiera Mercato, e viene introdotta la figura della Principessa, una giovane donna con molti anni in meno del suo Principe, che a ogni edizione viene eletta tra celebrità o tra le ragazze mirandolesi. Tra le più note, l'attrice Sheyla Rosin, prima e indimenticabile Principessa di Franciacorta, Gilda Giuffrida (1967), Miss Cinema e valletta di Mike Bongiorno, e l'attrice e cantante Cristina Hansen, comparsa nel film di Fellini "Tre storie straordinarie". La tradizione di Francia Corta continua tutt'oggi con tanti eventi, tra cui la Festa di Fine Anno, le sfilate storiche, le sfilate carnevalesche, la Festa di Primavera, la festa di luglio e la P'caria in piazza.
Il programma della fiera 2014
Sabato 15 Novembre
ore 13,30 - Apertura cucina del principato con specialità tipiche: maccheroni al pettine, polenta con ragù, "zampone dei Pico" (marchio registrato), stracotto con polenta e gnocco fritto.
ore 14,30 - Esposizione dei dipinti del Concorso di pittura per ragazzi.
ore 14,30 - Luna Park e divertimenti sul piazzale A.T.C.M.
ore 14,30 - Apertura Mercato Straordinario degli ambulanti con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia.
ore 15,30 - Inaugurazione Fiera del principato di Francia Corta alla presenza delle Autorità.
ore 16,00 - Sfilata della Corte di Francia Corta con spettacolo degli sbandieratori della Contrada Santa Maria in Vado.
ore 16,15 - Inaugurazione Mostra Personale di Leila Bergamini presso il locale sito all'angolo tra via Cavallotti e via Fenice.
ore 16,30 - Presentazione ed incoronazione della nuova Principessa di Francia Corta.
ore 18,30 - I Principi offriranno la cena al popolo affamato: allo stand gastronomico troverete "fasulada, pulenta imbrucada, e ven brulè".
Domenica 16 Novembre
ore 08,00 - Riapertura del Mercato Straordinario degli Ambulanti
ore 08,00 - Esposizione del 26° Concorso di pittura per ragazzi.
ore 09,00 - Dal piazzale della stazione "A.T.C.M." partenza corsa Podistica non competitiva "29° Trofeo Francia Corta" in collaborazione con il Gruppo Podisti Mirandolesi.
ore 14,30 - Premiazione "26° Concorso di pittura per ragazzi".
ore 15,30 - Concerto per le vie del Principato con la Banda di Dozza Bolognese, i famosi S'ciucaren.
ore 16,30 - Dal palco dei proclami in Piazza Costituente, saluto di Mirandolina, sproloquio di Sandrone e della famiglia Pavironica e discorso del Principe di Francia Corta.
A partire dal mezzogiorno funzionerà lo stand gastronomico del Principato
Info: www.principatodifranciacorta.it
www.facebook.com/principato.difranciacorta
Sabato 8 novembre e nel fine settimana del 15 e 16 novembre, a Mirandola, si tiene la 49° edizione della Fiera Mercato del Principato di Franciacorta con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia. Non mancheranno gli stand gastronomici con piatti tipici, le celebri sfilate in costume, mostre, concerti e la 26° edizione del concorso di pittura per bambini.
Modena, 6 novembre 2014 - di Manuela Fiorini -
Tutto è pronto per la 49° edizione della Fiera Mercato del Principato di Francia Corta che, come ogni anno, dal 1965, anima l'autunno mirandolese con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia, le suggestive sfilate della Corte di Francia Corta in costume storico, l'incoronazione della Principessa e lo spettacolo degli sbandieratori. Non mancheranno nemmeno gli stand gastronomici con i piatti della tradizione, tra cui la fasulada, la pasta e fagioli, la pulenta imbrucada, polenta con il ragù, vin brulè e gnocco fritto, il concorso di pittura per bambini, giunto alla sua 26°edizione e poi concerti, esposizioni, gare sportive e, ospite d'eccezione, la Famiglia Pavironica da Modena, con il tradizionale "sproloquio" di Sandrone dal palco dei proclami di Piazza Costituente, a cui seguirà il saluto di Mirandolina e il discorso del Principe di Francia Corta Antonio I.
Dietro alla Fiera Mercato e alle altre manifestazioni che l'Associazione "Società del Principato di Francia Corta" (www.principatodifranciacorta.it) organizza durante tutto il corso dell'anno, c'è una storia secolare, che risale addirittura alla prima metà del 1500.
Le origini di Francia Corta
Il perché in quel di Mirandola, nella Bassa modenese, esista un quartiere chiamato Francia Corta è da ricercarsi nel lontano 1533. Allora, sulla città regnava la Signoria dei Pico, ma è proprio in questo anno che Galeotto II Pico fa assassinare lo zio Gianfrancesco e i suoi eredi per diventare l'unico reggente. Galeotto è un giovane assetato di potere, ambizioso, spietato ma con grande abilità politica. L'assassinio dello zio scatena le ire dell'Imperatore Carlo V di Spagna, l'uomo allora più potente del mondo, i cui domini si estendevano dall'Europa all'America. Carlo V ordina al suo luogotenente a Milano, il Generale spagnolo Antonio De Leyva, di convocare Galeotto, processarlo e scacciarlo da Mirandola. Il giovane, però, fa spallucce. Continua a ignorare l'imperatore anche quando questi lo fa decadere da Signore del Feudo della Mirandola e lo condanna a morte per decapitazione. Anzi, quando l'imperatore fa calare De Leyva con 3000 fanti e l'ordine di distruggere Mirandola e catturare Galeotto. Questi, non solo fa terra bruciata all'esercito spagnolo, incendiando Concordia, ma corrompe il generale con 5000 ducati d'oro, facendolo tornare a Milano. Non si ferma qui. Contro Carlo V, cerca l'alleanza di Francesco I, re di Francia e nemico storico del sovrano spagnolo. Mette a disposizione la sua roccaforte nel cuore della Pianura Padana e invia alla corte di Francia i suoi figli come ostaggio. Dopo aver insignito Galeotto dell'Ordine Cavalleresco di San Michele con una sontuosa cerimonia nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi, Francesco I fa scortare il mirandolese a casa con un seguito di 200 fanti, che si stabiliranno nella parte est della città, che oggi corrisponde a quella compresa tra via Francesco Montanari, via Francia Corta, via Quartieri e via delle Mura. Galeotto muore a 42 anni a Parigi, nel 1550. Gli succede Federico II Pico, che decide di abbandonare l'alleanza francese per tornare con la Spagna di Rodolfo II. A questo punto, i francesi abbandonano il quartiere che, da allora, viene chiamato Francia Corta (ex corte dei soldati francesi). Nei decenni successivi, qui si stabilisce il sottoproletariato, cioè la parte più povera della popolazione, quella che vive di furtarelli ed espedienti. Tant'è che nello stemma araldico del futuro "Libero Stato di Franciacorta", del 1863, compare una sporta di paglia mezza rotta, dalla quale fuoriescono porri, cipolle e aglio, sottratti ai legittimi proprietari.
La Società di Franciacorta
Nonostante la povertà e l'arte di arrangiarsi, gli abitanti di Francia Corta non hanno mai rinunciato a divertirsi e a fare baldoria. Nel corso della storia, non sono mai mancate le occasioni per fare festa. Da questa tradizione, nel 1862, nasce il "Principato di Francia Corta – Stato Libero della Mirandola", come racconta Enrico Castellazzi, attuale segretario della "Società del Principato di Francia Corta". "Lo scopo della società era quella del mutuo soccorso, cioè di raccogliere fondi per aiutare i più poveri attraverso le quote sociali e il ricavato dagli eventi e dalle manifestazioni folkloristiche. – spiega Castellazzi - A capo della società c'era un Ministro, chiamato anche "Signore della Povertà" o della Miseria, circondato da una corte di dignitari".
Nel 1863 nasce lo stemma araldico e viene composto l'inno, nel 1869 nasce il Gran Museo della Francia Corta. Dopo la parentesi della Prima Guerra Mondiale, che ha fatto diverse vittime anche tra i mirandolesi partiti al fronte, il primo Dopoguerra vede la rinascita di Francia Corta e una piccola rivoluzione. Nel 1920, il Ministro viene sostituito dal Principe di Francia Corta, Signore dei Quartieri, al quale si affiancano un Gran Maresciallo, un Ambasciatore, un Guardasigilli, un Colonnello di Artiglieria, un Gran Giudice, un Ciambellano e un Ingegnere. Tutte figure che entreranno a fare parte della tradizione storica di Francia Corta. Sempre in quell'anno, viene organizzato anche il primo "Corso Mascherato" con ricchi premi.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e il periodo Fascista, dobbiamo attendere il 1965 per una nuova grande ripresa delle attività in grande stile, il tutto supportato dalla stampa e dalla televisione. La RAI, infatti, è spesso presente per riprendere le manifestazioni e proporle al resto d'Italia. Nello stesso anno viene organizzata la prima "Grande Sagra di Francia Corta", oggi Fiera Mercato, e viene introdotta la figura della Principessa, una giovane donna con molti anni in meno del suo Principe, che a ogni edizione viene eletta tra celebrità o tra le ragazze mirandolesi. Tra le più note, l'attrice Sheyla Rosin, prima e indimenticabile Principessa di Franciacorta, Gilda Giuffrida (1967), Miss Cinema e valletta di Mike Bongiorno, e l'attrice e cantante Cristina Hansen, comparsa nel film di Fellini "Tre storie straordinarie". La tradizione di Francia Corta continua tutt'oggi con tanti eventi, tra cui la Festa di Fine Anno, le sfilate storiche, le sfilate carnevalesche, la Festa di Primavera, la festa di luglio e la P'caria in piazza.
Il programma della fiera 2014
Sabato 8 novembre
Dalle 14.15: nei locali della Scuola Media di Via Tazio Nuvolari (zona piscine) apertura:
26° CONCORSO DI PITTURA PER TUTTI I BAMBINI "ARMANDO ALEOTTI" .
Tutti i bimbi saranno premiati con coppe. Tutte le opere saranno esposte in Piazza Costituente
nei giorni della Fiera. Premiazioni: alle ore 14,30 di Domenica 16 Novembre 2014 in Piazza Costituente.
Sabato 15 Novembre
ore 13,30 - Apertura cucina del principato con specialità tipiche: maccheroni al pettine, polenta con ragù, "zampone dei Pico" (marchio registrato), stracotto con polenta e gnocco fritto.
ore 14,30 - Esposizione dei dipinti del Concorso di pittura per ragazzi.
ore 14,30 - Luna Park e divertimenti sul piazzale A.T.C.M.
ore 14,30 - Apertura Mercato Straordinario degli ambulanti con oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia.
ore 15,30 - Inaugurazione Fiera del principato di Francia Corta alla presenza delle Autorità.
ore 16,00 - Sfilata della Corte di Francia Corta con spettacolo degli sbandieratori della Contrada Santa Maria in Vado.
ore 16,15 - Inaugurazione Mostra Personale di Leila Bergamini presso il locale sito all'angolo tra via Cavallotti e via Fenice.
ore 16,30 - Presentazione ed incoronazione della nuova Principessa di Francia Corta.
ore 18,30 - I Principi offriranno la cena al popolo affamato: allo stand gastronomico troverete "fasulada, pulenta imbrucada, e ven brulè".
Domenica 16 Novembre
ore 08,00 - Riapertura del Mercato Straordinario degli Ambulanti
ore 08,00 - Esposizione del 26° Concorso di pittura per ragazzi.
ore 09,00 - Dal piazzale della stazione "A.T.C.M." partenza corsa Podistica non competitiva "29° Trofeo Francia Corta" in collaborazione con il Gruppo Podisti Mirandolesi.
ore 14,30 - Premiazione "26° Concorso di pittura per ragazzi".
ore 15,30 - Concerto per le vie del Principato con la Banda di Dozza Bolognese, i famosi S'ciucaren.
ore 16,30 - Dal palco dei proclami in Piazza Costituente, saluto di Mirandolina, sproloquio di Sandrone e della famiglia Pavironica e discorso del Principe di Francia Corta.
A partire dal mezzogiorno funzionerà lo stand gastronomico del Principato
Info: www.principatodifranciacorta.it
www.facebook.com/principato.difranciacorta
Musica al Lavoro 11esima edizione: si parte venerdì con Cisco, ex Modena City Ramblers. "Cultura e lavoro sono tasselli fondamentali della democrazia". Tutti gli eventi ad ingresso libero e gratuito -
Piacenza, 5 novembre 2014 -
Presentata l'undicesima edizione della rassegna "Musica al Lavoro"di Cgil e Arci Piacenza che si aprirà con un appuntamento speciale venerdì 7 al salone Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18 – Piacenza) quando Cisco Bellotti, storica voce dei Modena City Ramblers presenterà la prima nazionale di "Oh belli ciao! Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers" con Carlo Albé voce narrante, Simone Corbellini alla tromba e lo stesso Cisco alla voce e alla chitarra. Tutti gli spettacoli presentati dal direttore artistico Luca Garlaschelli, dal segretario generale Cgil Piacenza Gianluca Zilocchi e da quello organizzativo Ivo Bussacchini sono ad ingresso gratuito.
"Musica al Lavoro investe sull'idea che i temi del lavoro si leghino in maniera molto stretta con il mondo della cultura e dello spettacolo – ha spiegato Zilocchi - anche il nuovo gruppo dirigente della Cgil di Piacenza ha deciso di investire su Musica al Lavoro in una fase nella quale la nostra organizzazione è impegnata in una forte mobilitazione per giustizia ed equità, questa è una delle mille sfaccettature che ci vede in campo".
"Nelle mille difficoltà quotidiane siamo in grado ancora una volta di aprirci alla società in un connubio tra arte, musica e cultura – ha aggiunto Bussacchini - Vogliamo parlare ai giovani e ai meno giovani per dire che nella società la cultura e la conoscenza sono tasselli fondamentali della democrazia".
Garlaschelli, jazzista di fama internazionale che cura il cartellone della rassegna. Ha spiegato come la vita non sia fatta "solo di lavoro o solo di cultura". "Il movimento operaio ci ha dato una lezione e una strada da seguire – ha detto - e proprio questa strada cerchiamo di seguire da undici edizioni di una rassegna che ha portato a Piacenza, in un salone Nelson Mandela dall'acustica splendida, personaggi come Bruno Lauzi, Moni Ovadia, Ascanio Celestini e altri: tutti felici di essere ospitati qui a Piacenza dalla Cgil". Le date scelte per le iniziative non sono casuali: il giorno della scomparsa di Fabrizio De Andrè, la giornata internazionale della memoria dell'Olocausto, la Festa della Donna, la Festa della Liberazione.
Il programma completo:
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito ed avranno inizio alle ore 21,30 presso il Salone Nelson Mandela della Camera del Lavoro di Piacenza via 24 maggio N.18 -
07/11/2014
Stefano "Cisco" Bellotti e Carlo Albè presentano "Oh belli Ciao!" ( ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers" )
Cisco : voce e chitarra
Simone Correllini: tromba
Carlo Albè : voce recitante
Cisco Bellotti nato in quel di Carpi il 29 luglio del 1968, è un cantautore di musica folk rock. Il soprannome Cisco deriva dalla sua passione per il calcio. Infatti, tutte le volte che da ragazzo giocava a pallone con gli amici, indossava una maglietta con la scritta San Francisco, via via usuratasi fino a lasciare solo le ultime cinque lettere, per l'appunto Cisco. Ha militato nei Modena City Ramblers dal 1992 fino al 2005, pubblicando nove album di inediti e vendendo circa un milione di copie, collezionando più di 1200 concerti tra Italia, Europa e America Latina. Ora è un apprezzato cantautore solista con alle spalle tre lavori inediti e due raccolte live. "Oh belli ciao!", è un divertente romanzo-biografia che ripercorre la sua esperienza nei Modena City Ramblers.
Carlo Albè nato a Busto Arsizio nel febbraio del 1981, è un lavoratore precario, ma soprattutto scrittore indipendente e giornalista free lance,. Nel dicembre del 2011 ha dato alle stampe il suo primo romanzo, intitolato "L'importante è non restare", con postfazione dell'amico Stefano "Cisco" Bellotti. Nel febbraio del 2013 pubblica il fortunato "Stabile Precariato" che promuove con un tour di ben cinquanta reading in un anno. Carlo legge ovunque. Nei pub, bar, circoli, biblioteche, scantinati e balere. Scrive racconti e inchieste di cronaca per la Provincia di Varese e la Provincia di Como.
15/01/2015
Nel segno di Faber. Concerto in omaggio a Fabrizio De Andrè - Musicisti, cantanti, attori renderanno omaggio al celeberrimo cantautore genovese alternandosi sul palcoscenico.
25/01/2015
Giornata della memoria - Concerto del gruppo Muzikobando special guest Gabriele Coen
MUZIKOBANDO lavora come laboratorio attento alla riscoperta di una tradizione musicale molto vasta; unisce generi diversi ed apparentemente lontani, in un percorso organico articolato nella forma del viaggio. L'ensemble propone musica popolare ebraica, armena, brani strumentali e canzoni in lingua Yiddish. L'intero programma si basa sul dialogo degli strumenti ad arco (violino e viola) con voce e fisarmonica.
Nel 2013 è stato presentato il primo album: Babil.Una personale idea della musica klezmer; una Babele di suoni e di lingue che cerca la propria riunificazione attorno al piacere dell'ascolto. Melodie dolci e suadenti lasciano spazio a suoni taglienti e gutturali.
MUZIKOBANDO è un ensemble formato da musicisti che apportano al gruppo le personali esperienze artistiche, frutto di collaborazioni che spaziano dalla musica antica al folk, dal melodramma alla musica leggera, ma anche dalla televisione agli studi di registrazione. Il gruppo ha partecipato ad importanti Festival, tra cui: Mantova Chamber Music Festival, Festival Musica Diffusa di Pontenure (Pc), Festival Internazionale violinistico di Salò, Stagione Concertistica del Centro Culturale Italo-Tedesco 'Goethe Zentrum' di Piacenza, Festival Folk di Savignano Irpino (Av), BAF – Bibiena Art Festival di Piacenza, Estri d'Estate (Parma), Rovigo, Cremona, Camogli, Torino, Mondovì.
GABRIELE COEN sassofonista, clarinettista e compositore è tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione popolare ebraica e punto di riferimento importante per il Jazz contemporaneo. Fondatore e leader dei Klezroym, la più nota formazione italiana di musica klezmer con la quale è tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione musicale popolare ebraica reinterpetata in chiave jazzistica. Parallelamente, Gabriele amplia la sua intensa attività didattica e divulgativa che vede uno dei suoi momenti più importanti nella pubblicazione del saggio "Musica errante. Tra folk e jazz: klezmer e canzone yiddish" edito nel 2009 da Stampa Alternativa.
06/03/2014
Giornata Internazionale della Donna - "Sebben che siamo donne". Giovanna Zucconi voce recitante - Enerbia accompagnamento musicale
Giovanna Zucconi: Giornalista, autrice e conduttrice di trasmissioni televisive e radiofoniche. Scrive di cultura su Stampa ed Espresso. Da qualche anno parla di libri all'interno della trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio. Sempre per RaiTre, è stata autrice e conduttrice di Pickwick con Alessandro Baricco, e Gargantua. Ha lavorato per Radio3 e per Radio2 al programma Sumo (chiuso qualche mese fa), e a Diritto di replica, condotto su RaiSat (primissima coproduzione con il canale culturale europeo Arte)nonché a molte ore di diretta da festival italiani e stranieri. Ha ideato e diretto per Feltrinelli "Effe", la rivista di libri a più ampia diffusione in Italia.
Enerbia:E' uno dei più importanti gruppi italiani attivi nel campo della musica tradizionale e antica e dedica il suo lavoro di ricerca principalmente alla valorizzazione del repertorio dell'Appennino nord-occidentale, tra i più interessanti di tutta la penisola italiana.
Il gruppo ha collaborato con personaggi come Ermanno Olmi nel film "I cento chiodi" con Giuseppe Bertolucci ed Edmondo Berselli nel documentario "Un paese chiamato Po" e con Paolo Rumitz nel libro "La leggenda dei monti naviganti".
27/04/2015
Ancora Bella Ciao - Lucilla Galeazzi voce e chitarra
Lucilla Galeazzi è una cantautrice italiana. Negli anni 70/80 comincia a cantare nell'ambito del folk revival con Giovanna Marini. A partire dagli anni novanta, si dedica con grande energia alla carriera di solista, realizzando sia dischi e progetti suoi, sia collaborazioni con musicisti di differente provenienza:esponenti importanti del jazz francese, come il chitarrista Claude Barthelemy, il violoncellista Vincent Courtois, il suonatore di basso tuba e serpentone Michel Godard e il compositore di musica e canzoni Philippe Eidel. Con i jazzisti italiani Gianluigi Trovesi, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Pino Minafra, Bruno Tommaso, Antonello Salis , Luigi Cinque ecc. ecc.. partecipa a numerosi progetti nazionali ed internazionali. Con Roberto De Simone a L'Opera di Napoli, collabora a 5 progetti di quest'ultimo e poi , nel 1989 fa una lunga tournée di 3 mesi nei grandi teatri francesi, con lo spettacolo "TANGO, MEMORIA DI BUENOS AIRES" insieme al Quarteto Cedron, Juan Josè Mosalini al bandoneon, Gustavo Beytelmann al pianoforte ed il grande violinista di tango Antonio Agri. Lucilla Galeazzi ha dedicato la sua vita alla musica tradizionale della sua terra, l'Umbria: Stornelli a saltarello, a malloppu, a recchia, canti epico-lirici, canti a mete, strambotti, canti a vatoccu ecc... Dal 1994 , da solista, ha creato i progetti: CUORE DI TERRA, LUNARIO, AMORE E ACCIAIO, STAGIONI, MAGGIO MAGGIO È CAPITANO,CORRETE SORELLE con il quartetto vocale Faraualla, CELESTE TESORO, ANCORA BELLA CIAO, IL NATALE DEI SEMPLICI , FESTA ITALIANA) e partecipato a progetti con altri musicisti popolari come Carlo Rizzo e Ambrogio Sparagna formando " IL TRILLO " ed anche con l'organettista Riccardo Tesi per uno spettacolo/CD omaggio alla grande ricercatrice/interprete toscana Caterina Bueno "Sopra i tetti di Firenze" . Ha inoltre interpretato brani di musica contemporanea come le Folk Songs di Luciano Berio e la Passio et Resurrexio di Sergio Rendine. Inoltre nel 2001 comincia la collaborazione con la tiorbista Christina Pluhar al progetto "LA TARANTELLA" con l' Ensemble "Arpeggiata" da lei creato e diretto.
(Fonte: Ufficio stampa CGIL Piacenza)
Inaugurata a Bologna la rassegna itinerante voluta dall'Assemblea legislativa regionale in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra, alla presenza degli studenti di Mirandola. Obiettivo della mostra la campagna di raccolta di materiali di enti, associazioni e privati ad ogni tappa -
Parma, 5 novembre 2014 -
E' stata inaugurata ieri nell'atrio d'ingresso dell'Assemblea legislativa regionale a Bologna, la mostra che racconta il ruolo dell'Emilia-Romagna nella Prima guerra mondiale, una regione che è stata 'cuore pulsante' nelle retrovie italiane durante il conflitto #grandeguERra. "L'Emilia-Romagna tra fronte e retrovia" è il titolo della rassegna itinerante voluta dall'Assemblea legislativa regionale in occasione del centesimo anniversario della Grande Guerra (1914-2014).
Frutto di un lavoro di ricerca originale, la mostra è articolata in 25 pannelli che offrono la panoramica di ciò che le varie comunità emiliano-romagnole furono chiamate a dover fare, attraverso un linguaggio chiaro e l'uso di immagini, in parte, inedite. A realizzarla è l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri di Bologna, in collaborazione con la rete degli Istituti storici dell'Emilia-Romagna e il Museo civico del Risorgimento di Bologna, e con la partecipazione di Clionet, associazione di ricerca storica. All'iniziativa, curata da quattro ricercatori (Mirco Carrattieri, Carlo De Maria, Luca Gorgolini e Fabio Montella), è stato concesso il logo ufficiale delle iniziative legate alle Commemorazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, realizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
La mostra sarà visitabile fino al 20 novembre 2014 nella sede dell'Assemblea legislativa, per poi spostarsi nel 2015 al Museo del Risorgimento di Bologna e nelle principali città della regione. E con la mostra parte anche una campagna di raccolta di immagini fotografiche e documenti autobiografici conservati presso le famiglie emiliano-romagnole: i materiali, una volta digitalizzati e inventariati, andranno a costituire un fondo archivistico di assoluto valore presso il Museo del Risorgimento di Bologna e consultabile anche on line.
E' inoltre disponibile il catalogo in versione cartacea di #grandeguERra, liberamente scaricabile sul sito dell'Assemblea www.assemblea.emr.it.
L'inaugurazione è stata caratterizzata dall'incontro con i ragazzi di cinque classi: una del Liceo scientifico Augusto Righi di Bologna, due del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Casalecchio di Reno (Bo) e due del Liceo G.Pico-Istituto G.Luosi di Mirandola (Mo); ragazzi in rappresentanza degli studenti, ai quali la mostra è principalmente rivolta. In seguito al lavoro nei laboratori di archeologia e giornalismo del Pico-Luosi e della Fondazione Scuola di musica G.Andreoli di Mirandola, nella Sala Polivalente Guido Fanti dell'Assemblea legislativa sono stati letti testi preparati dagli studenti e suonati brani, fra cui La leggenda del Piave e 'O surdato 'nnammurato. In precedenza, gli interventi della presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, dell'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, e del professor Alberto Preti (Istituto Parri).
L'obiettivo principale della mostra è quello di stimolare una riflessione sull'importanza assunta nella storia del Novecento da quell'evento sconvolgente, con particolare riferimento al contesto regionale. L'Emilia-Romagna venne infatti interamente e pesantemente coinvolta nella prima guerra "tecnologica e industriale" della storia, per moltissimi aspetti, a partire dall'altissimo numero di mobilitati (quasi 500 mila), caduti (oltre 50 mila) e decorati (1.837), ricordati in lapidi e monumenti presenti su tutto il territorio regionale.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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