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Martedì, 20 Gennaio 2015 12:07

Carpi - Uomo vittima di un incendio

Forse vittima di un elettrodomestico lasciato acceso, ha perso la vita un uomo di 77 anni, residente a Cortile di Carpi -

Modena, 20 gennaio 2015 -

E' rimasto vittima di un incendio scoppiato domenica sera nella sua abitazione. La vittima è un uomo di 77 anni, residente a Cortile di Carpi, nel Modenese. Sono ancora da chiarire le cause del rogo, ma tra le ipotesi dei vigili del fuoco, ci sarebbe la dimenticanza di un elettrodomestico lasciato acceso. A scoprire l'accaduto, il fratello con cui la vittima condivideva l'appartamento, che al rientro a casa ha trovato la stanza da letto in fiamme e il corpo dell'uomo ormai senza vita.

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Numeri sempre in aumento riguardanti l'abuso e la violenza di genere. Per dire no a questo scempio il Comune ha avviato un tavolo d'incontro -

Reggio Emilia, 19 gennaio 2015 – di Federico Bonati -

La violenza sulle donne è uno degli atti più aberranti e vigliacchi che un uomo possa compiere. Spesso, quando i media riportano notizie di questo tipo, si propaga lo sdegno generale in merito ad un'azione tanto meschina, ma allo stesso tempo si ritiene la notizia lontana dalla sfera comune di vita privata. A meno che una tale azione non sia compiuta nel proprio paese o nella propria zona di residenza, affiora la convinzione di vivere in una "isola felice", lontana dall'efferatezza della violenza di genere. Ma non è così.
Parlano chiaro i dati riguardanti la città di Reggio Emilia, considerata una delle città italiane più civili, ma, suo malgrado, anch'essa teatro di atti violenti nei confronti delle donne.

La condanna di un cittadino ghanese di quarantatre anni ad un anno e sei mesi di reclusione, per reiterate violenze nei confronti dell'ex compagna, è solo l'ultimo, triste, punto di un elenco che col tempo si è arricchito sempre di più.
Nella città del Tricolore la Procura ha registrato, sino a novembre 2014, novantatre casi di stalking, quarantotto casi di violenza sessuale e quasi duecento casi di maltrattamenti in famiglia. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, sono state centodiciassette le donne assistite dopo aver subito maltrattamenti, di cui il 54% italiane e il 46% straniere.
Il consultorio famigliare ha registrato, nel 2014, undici casi di violenza, fra cui sei donne italiane, con autori quali partner, coniugi o padri. Il dato che emerge successivamente è sconfortante: la maggior parte di esse non ha sporto denuncia. Paura di ritorsioni, vergogna, incapacità di agire dopo così tante vessazioni? Tante ipotesi alle quali è impossibile accostare una vera e propria certezza.

A fronte di tali dati, il Comune di Reggio Emilia, il Tavolo interistituzionale contro la violenza sulle donne, gli ordini professionali e le associazioni di genere avvieranno, dal 28 gennaio, un nuovo percorso di partecipazione dal titolo "Dire no alla violenza riguarda tutti", per coinvolgere e sensibilizzare sempre più cittadini e cittadine sul tema della violenza di genere. Lo scopo di ciò è quello di impostare, attraverso il dialogo e l'ascolto, le nuove azioni da mettere in campo per il periodo 2015-2018 in ambito sociale e culturale.

Durante gli appuntamenti che si focalizzeranno sulle varie sfaccettature del fenomeno in questione, la discussione sarà moderata da personale competente in modo da accompagnare le idee emerse nella loro realizzazione concreta. Agli incontri parteciperanno anche i funzionari del Comune ed i rappresentanti del tavolo Interistituzionale contro la violenza di genere che raggruppa gli attori pubblici e privati che si occupano del tema. Saranno loro a raccogliere gli stimoli e le idee emerse per mutarli in proposte progettuali.
Come tanti problemi di carattere sociale, anche il tema della violenza di genere può deve essere risolto attraverso il dialogo, l'ascolto e la formulazione di proposte e severe punizioni giudiziarie nei confronti di chi compie questi atti infami.
Perché definire "uomo" un essere che compie violenza nei confronti di una donna è un eufemismo che non ci si può permettere di riportare.

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Il Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, interviene sulla vicenda della quattordicenne reggiana obbligata dalla madre a prostituirsi: "Al mio ufficio non è arrivata nessuna segnalazione. Scenario inquitante per l'Emilia Romagna" -

Reggio Emilia, 16 gennaio 2015 -

Costringeva la figlia minorenne a prostituirsi per saldare debiti economici. La terribile vicenda che ha avuto luogo nel reggiano, ha come vittima una 14enne coinvolta in un giro di prostituzione allargato a circa 15 uomini, parecchi over 50. I Carabinieri hanno denunciato all'autorità giudiziaria sia la madre che gli uomini coinvolti, per sfruttamento della prostituzione. La vicenda è inziata quando un imprenditore ha proposto alla donna di estinguere i suoi debiti in cambio di rapporti con la minorenne.   

All'ufficio del Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza "non era giunta alcuna segnalazione su questo o sugli altri casi di cui parla la stampa", e si tratta sicuramente di un "fatto strano" se è vero che "questo istituto è chiamato per legge a vigilare sul rispetto dei minori presenti nel territorio della regione". A dirlo è lo stesso Garante, Luigi Fadiga, intervenendo sulla vicenda della quattordicenne reggiana "venduta" dalla madre e poi diventata il centro di un "giro di affari" che avrebbe coinvolto una quindicina di adulti. "Non posso che esprimere profondo sdegno per l'accaduto, questa notizia, se confermata anche nelle sue dimensioni, aprirebbe uno scenario inquietante e inaspettato per la nostra regione, solo in Val d'Enza sarebbero sei i casi di abuso su minori segnalati negli ultimi mesi".

Nel frattempo, "mi sono prontamente attivato per avere notizie sulla vicenda dall'Autorità giudiziaria e dai Servizi dell'Unione- spiega il Garante-, e di questa vicenda intendo discutere anche con il nuovo assessore regionale al Welfare per cercare di capire quali siano le reali dimensioni del fenomeno nel nostro territorio". Inoltre, annuncia, "non escludo di affrontare la questione anche nell'ambito del Tavolo con le autorità giudiziarie minorili, da tempo attivo presso il mio ufficio: il dramma di questa ragazza, costretta per lungo tempo a prostituirsi in cambio di denaro e che trovava normale ciò che normale non è, non può e non deve essere preso sotto gamba".

Secondo il Garante, "il messaggio che deve passare, ai vari livelli, è che le segnalazioni vanno fatte e che farlo non significa danneggiare il minore o la sua famiglia, ma attivare un percorso di aiuto". Infatti, rimarca Fadiga, "il maltrattamento ai danni dei minori, come noto, è un fenomeno dalle molte sfaccettature, che resta in gran parte sommerso perché spesso avviene all'interno delle mura domestiche, e riconoscere e far emergere precocemente le situazioni di malessere diventa dunque fondamentale per un'efficace presa in carico". Per il Garante, prosegue, "con la recente approvazione delle Linee di indirizzo regionali per l'accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento e abuso, cui il mio ufficio ha collaborato, la Regione Emilia-Romagna sembra andare in questa direzione".

Una delle preoccupazioni maggiore di Fadiga è che "in questo scenario il grande assente è il corpo docente, e anche nella mia esperienza di magistrato sono pochissime le segnalazioni venute dal mondo della scuola", quando invece "è da lì che a mio avviso dovremmo ripartire, ad esempio, attraverso gli sportelli d'ascolto, che possono essere un ottimo modo per intercettare il disagio".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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Venerdì, 16 Gennaio 2015 11:53

Piacenza - Una patente ritirata e tre denunce

Alla guida con un tasso alcolemico di oltre cinque volte il limite massimo consentito, ha perso il controllo del veicolo ribaltandosi. Denunciate altre due persone senza patente -

Piacenza, 16 gennaio 2014 -

Una patente ritirata e tre persone denunciate, di cui una per guida in stato di ebbrezza e due per guida senza patente. Questo, in sintesi, il bilancio dei controlli effettuati negli ultimi giorni dalla Polizia Municipale.
Il primo intervento, domenica scorsa, quando a seguito dei rilievi di un incidente stradale avvenuto poco dopo le 21.30 in via Boselli, una ragazza di ventotto anni, residente a Piacenza, è stata denunciata all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. La ragazza, al volante di una 500, ha perso il controllo del veicolo ribaltandosi, dopo aver urtato una Rover in sosta, sulla fiancata sinistra. Accompagnata all'ospedale, è risultata con una concentrazione alcolemica di oltre cinque volte il limite massimo consentito. L'incidente, per fortuna, ha causato danni unicamente all'auto in sosta. La giovane è stata denunciata all'autorità giudiziaria, la patente ritirata e il suo veicolo sequestrato ai fini della confisca.

Le altre due persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria a seguito della consueta attività di controllo del territorio rispettivamente nella zona di via Emilia Parmense e in via Caorsana. Due conducenti di ciclomotori, alla richiesta di esibizione dei documenti di guida da parte degli agenti, si sono rifiutati e dopo un primo tentativo di giustificazione, hanno ammesso di non essere in possesso della patente perché mai conseguita. Situazione confermata dalle successive verifiche svolte dalla centrale operativa sui due uomini, un 70enne e un 37enne residenti a Piacenza. A entrambi è stato contestato il reato di guida senza patente, sottoponendo i mezzi a fermo amministrativo e aggiungendo, per il cittadino più anziano, la sanzione dovuta alla mancata revisione periodica del mezzo.

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Il 19enne è fuggito lungo via Emilia Parmense, dando vita all'inseguimento da parte degli agenti della Municipale terminato a Pontenure. La patente gli era stata già requisita per essersi allontanato a seguito di un incidente -

Piacenza, 15 gennaio 2015 -

Invece che fermarsi all' alt della pattuglia, il 19enne residente in provincia di Piacenza, è fuggito al volante di una Lancia Y, lungo via Emilia Parmense, in direzione di Pontenure. E' successo verso le 14, di martedì 13 gennaio, quando il giovane si è dato alla fuga tra manovre azzardate e sorpassi ad alta velocità, dopo che gli agenti della Municipale gli avevano intimato lo stop in via Gottifredi, nuovo raccordo stradale nella zona di Montale.

L'inseguimento è terminato a Pontenure, di fronte alla locale caserma dei Carabinieri, allertati dalla centrale operativa del Comando di via Rogerio. Al giovane, sono state contestate diverse violazioni del Codice della Strada, tra cui l'essersi messo alla guida a dispetto del ritiro della patente, la velocità pericolosa e il non essersi fermato all'alt degli agenti. Oltre alle relative sanzioni, gli sono stati decurtati dieci punti dalla patente,  già requisitagli a dicembre per essersi allontanato a seguito di un incidente.

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La salma della giovane 29enne piacentina misteriosamente assassinata è arrivata all'aeroporto di Malpensa la sera del 13 gennaio. La camera ardente è allestita presso la Domus Maccini ed il rosario è previsto per questa sera alle 20.30 alla Besurica -

Piacenza 15 Gennaio 2015 - Di Cloe M. -

Le indagini sono ancora in corso e la sua morte rimane senza un perché, ma ora Gaia Molinari ha fatto ritorno a Piacenza. La salma della giovane 29enne piacentina misteriosamente assassinata a Jericocoara lo scorso 25 dicembre, è arrivata all'aeroporto di Malpensa la sera del 13 gennaio con un volo partito da Fortaleza, in Brasile.
Straziante accettare quanto è accaduto, ma è stata proprio la madre di Gaia, Valentina Carraro, a rompere il silenzio nei giorni scorsi: "Non cerco vendetta, voglio un responsabile non un colpevole. Non ho nessuna idea di cosa possa essere accaduto a mia figlia. Se me la facessi mi attaccherei a cose morbose. Mi sono affidata alle autorità competenti: polizia, consolato, Interpol e a chi di mestiere sta cercando degli assassini. Io aspetto i risultati. Se c'è una vittima quella non è mia figlia, la vera vittima è l'assassino".
La camera ardente è allestita presso la Domus Maccini ed il rosario è previsto per questa sera alle 20.30 alla Besurica, mentre i funerali si svolgeranno sabato 17 gennaio a Rivalta.

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Nel giro di droga coinvolti ragazzi di alcune scuole superiori di Piacenza, anche minorenni: smascherati tramite Whatsapp -

Di Cloe M. - Piacenza 15 Gennaio 2015 -

Il mezzo per comunicare e darsi appuntamento era Whatsapp, ed è stata proprio la popolare applicazione a smascherare il giro di droga che vedeva coinvolti ragazzi di alcune scuole superiori di Piacenza. Grazie all'analisi dei messaggi di altri coetanei già sotto controllo per lo stesso motivo, i carabinieri sono riusciti a documentare quanto stava accadendo e smascherare gli studenti che si incontravano per fumare "erba".
L'indagine, effettuata dai carabinieri della stazione di Piacenza Principale, ha portato alla denuncia a piede libero di un 18enne residente nella Bassa e di altri cinque minorenni tra cui un marocchino e quattro piacentini. Proprio in casa del 18enne i carabinieri hanno trovato un vasetto contenente 80 grammi di marijuana, insieme ad un bilancino di precisione e ad uno strumento per tagliare le foglie essicate. Infine, durante la perquisizione in casa degli altri minorenni segnalati alla procura dei Minori di Bologna, sono stati sequestrati altri venti grammi di sostanza stupefacente. Per tutti è scattata l'accusa di spaccio.

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Mercoledì, 14 Gennaio 2015 14:58

Modena - Donna investita in via Divisione Acqui

Incidente ieri sera in via Divisione Acqui all'altezza del Centro commerciale "I Portali". La donna gravemente ferita è ricoverata in prognosi riservata al reparto di Neurorianimazione - 

Modena, 15 gennaio 2015 -

E' in gravi condizioni la donna investita ieri sera, intorno alle 20.45 mentre attraversava la strada in via Divisione Acqui all'altezza della fermata del bus del Centro commerciale "I Portali". Il marito, che era con lei, è riuscito ad evitare l'urto rimanendo fortunatamente illeso. La dinamica dell'incidente è in corso di accertamento da parte della Polizia municipale. Dalle prime ricostruzioni, sembra che la donna, D. S. 56enne, residente in città, sia stata investita da una Kia "Sportage", guidata da un 36enne residente a Spilamberto.
L'automobile, uscita dal sottopasso del centro commerciale, percorreva via Divisione Acqui in direzione periferia, mentre i due pedoni attraversavano la carreggiata all'altezza della fermata della linea 8 dell'autobus. Trasportata in ambulanza all'Ospedale di Baggiovara, è ricoverata in prognosi riservata al reparto di Neurorianimazione.

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Cerimonia ufficiale all'Auditorium Paganini con la consegna della medaglia d'oro a Claudio Secchi, presidente della sezione di Parma dell'Associazione Italiana Malati di Alzheimer e di sei attestati di civica benemerenza -

Parma, 13 gennaio 2015 - di Sara Bondani -

Si è svolta questa mattina, presso l' Auditorium Paganini, la cerimonia che ogni anno nel giorno del Santo Patrono, celebra chi si è distinto contribuendo a migliorare la vita dei singoli e della comunità.
Dopo l'introduzione del presidente del Consiglio Comunale, Marco Vagnozzi, il sindaco Pizzarotti ha tracciato il bilancio dell'anno appena trascorso, con le difficoltà che hanno segnato la città, prima fra tutte l'alluvione, ringraziando i tanti giovani volontari - "Grazie giovani, il vostro duro lavoro nel fango ci ha arricchito tutti".

Pizzarotti ha quindi fatto il punto su quello che i parmigiani dovranno aspettarsi nel nuovo anno, fra cui la tappa della Mille Miglia, le Frecce Tricolori, i lavori per la nuova scuola Racagni, la ristrutturazione di via Romagnosi, la valorizzazione dell'Ospedale Vecchio come polo bibliotecario e culturale, "Il 2014 è stato l'anno della semina, il 2015 sarà l'anno del raccolto" - ha affermato.

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Presenti alla cerimonia, il magnifico rettore dell'Università degli Studi di Parma Loris Borghi, il presidente delle Camera di Commercio di Parma Andrea Zanlari, il neo insediato prefetto Giuseppe Forlani, il vescovo di Parma monsignor Enrico Solmi e il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli.

Il primo cittadino ha consegnato la medaglia d'oro a Claudio Secchi in qualità di presidente della sezione di Parma dell'Associazione Italiana Malati di Alzheimer – AIMA per "l'efficace e sensibile sostegno in favore dei malati e delle famiglie coinvolte nel delicato problema delle demenze, per garantirne dignità e autonomia."

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Sei gli attestati di civica benemerenza. All'azienda Coppini Arte Oleraria, riconoscimento ritirato da Paolo Coppini; agli "Angeli del Fango" – rappresentati dalla Consulta Provinciale Studenti, riconoscimento ritirato dal presidente della Consulta Gabriele Calì; a Paola Mattiazzi presidente della sezione di Parma dell'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria e amici del cavallo, alla Polisportiva Coop Consumatori Nordest, ritirato dal presidente Enrico Zurlini; al professor Manfredi Saginario ed all'Università Popolare di Parma, riconoscimento ritirato dal presidente Italo Comelli.

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Dopo le consegne, sono state ricordate le vittime degli attentati terroristici che hanno sconvolto nei giorni scorsi Parigi e la Francia, con un minuto di silenzio. La cerimonia si è conclusa con l'esibizione del coro del Marconi, coordinati dalla professoressa Margherita Michielin e diretti dal Maestro Leonardo Morini.

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Martedì, 13 Gennaio 2015 15:44

Modena, cinque arresti per droga

In due distinte operazioni la Squadra Mobile e la Volante della Questura hanno arrestato cinque cittadini magrebini e recuperato più di un chilogrammo di hashish e 210 grammi di cocaina -

Modena, 13 gennaio 2015 - di M.F. -

Questa volta i cittadini della Pomposa, il quartiere di Modena che da qualche anno è diventato il fulcro dello spaccio nel centro storico, non sono stati a guardare. Forse stufi di vedere il loro quartiere trasformato in un "mercatino della droga", hanno segnalato alla Polizia l'attività di due pusher che si muovevano a bordo di scooter, con tanto di casco per rendere difficoltosa la loro identificazione. Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di seguire e sorprendere "con le mani nel sacco" in un casolare di Nonantola due magrebini, regolari sul nostro territorio, ma con precedenti specifici per reati legati allo spaccio di droga. Per i due pusher è scattato l'arresto, mentre nel covo sono stati trovati e sequestrati un chilogrammo di hashish e 100 grammi di cocaina. La scorsa notte, invece, una Squadra Volante della Questura, impegnata in regolari controlli per la prevenzione di furti, aveva fermato in via Canaletto altri tre cittadini marocchini, sulla cui auto, un'Audi, sono stati trovati 200 grammi di cocaina che, una volta tagliata, avrebbe fruttato agli spacciatori un tesoretto di 30 mila euro. Anche per loro è scattato l'arresto.

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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