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Mercoledì, 17 Ottobre 2018 10:53

Un caso di malaria a Firenze.

Un caso di malaria a Firenze. Malattia contratta da un uomo in Italia è stata trattata a metà agosto in un reparto di medicina interna di un ospedale terziario a Firenze. L'allerta pubblicata sulla rivista Eurosurveillance

Un caso di malaria a Firenze a metà agosto 2018. Il paziente è un uomo marocchino residente in Toscana che apparentemente non ha avuto contatti a rischio. L'uomo si è presentato al pronto soccorso con tutti i sintomi di un'influenza: febbre alta, dolori articolari e muscolari.

Il medico di turno però non ha intuito che qualcosa non quadrava perché il paziente ha riferito di non aver visitato recentemente alcun paese endemico, causando ritardo diagnostico e anemia grave.

In ogni caso si è proceduto al ricovero. Solo al 4° giorno, dato che le condizioni del paziente peggioravano, i medici hanno deciso di procedere con alcuni approfondimenti diagnostici. Quindi il paziente è stato sottoposto a una radiografia toracica e ad esami del sangue che comunque ancora non evidenziavano niente di anormale. La svolta, però, è arrivata poco dopo, quando si è proceduto con nuovi esami del sangue nel laboratorio dell'ospedale di Firenze dove, si è proceduto con lo "striscio" del sangue, individuando la causa dei problemi dell'uomo. La diagnosi è arrivata. Si trattava di Malaria criptica severa di Plasmodium falciparum che ha un periodo di incubazione tra i sette e i dieci giorni, come mostravano chiaramente al microscopio i globuli rossi infettati dalla malattia trasmessa dall'anofele, tra l'altro uno dei tipi più aggressivi che deve essere trattata immediatamente.

Nello specifico gli esami hanno rivelato la presenza di trofozoiti di P. falciparum con una parassitemia dello 0,5%. PCR confermato Monoinfezione da P. falciparum, il protozoo che provoca la forma più diffusa di malaria nel continente africano dove determina il 75 per cento del totale dei casi di infezione registrati. Una diagnosi fatta però in ritardo. Il paziente è stato indirizzato all'Unità Malattie Infettive e Tropicali con la diagnosi di malaria grave (emoglobina (Hb) <7 g / dL e parassitemia> 0,2%. Tempestivamente gli è stato somministrato per 2 giorni dell'artesunato per via endovenosa e successivamente della diidroartemisina orale -piperaquina per 3 giorni. Sono state trasfuse due unità di globuli rossi concentrati. Le condizioni del paziente sono migliorate al punto da poterlo dimettere pochi giorni dopo.

Il caso è stato notificato alle autorità sanitarie pubbliche (la malaria è una malattia obbligatoria notificabile in Italia) e confermata microscopicamente dall'Istituto Nazionale della Sanità, Roma.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ricorda che la malaria si contrae attraverso la puntura di una zanzara del genere anofele e nel nostro paese non è mai stata rilevata la circolazione del vettore. In Italia non c'è al momento alcun allarme malaria, ma occorre capire il prima possibile la modalità di trasmissione del parassita. Ad oggi non sono state identificate zanzare infette in grado di trasmettere il parassita anche se non si può escludere che l'aumento delle temperature che i cambiamenti climatici hanno fatto registrare anche da noi potrebbe in linea teorica favorirne un ipotetico adattamento nel nostro Paese. Ma è un'evenienza ancora tutta da studiare. Sì dunque a indagini e controlli perché il rischio zero non esiste, ma niente allarmismi.

(16 ottobre 2018)

Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. Se mangiate crude si rischiano conseguenze anche gravi. Avrebbero già raggiunto supermercati e banchi delle pescherie. Il Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l'allerta per la possibile presenza del pericoloso batterio della Salmonella nelle cozze vive greche
Cozze vive contaminate da Salmonella, che sarebbero state già immesse sull'intero mercato nazionale. E' delle ultime ore la notizia di un nuovo allerta alimentare che, questa volta, non riguarda il temibile batterio Escherichia Coli.

Non si conoscono i lotti con cozze vive contaminate anche perché riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. Ad allertare le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei ed esteri circa la presenza di salmonella è stata proprio l'Italia che ha prontamente avvisato le autorità sanitarie della UE (Dettagli di notifica - 2018.2889 del 12.10.2018). Rasff, il sistema di allerta rapido dell'Unione Europea, invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Le cozze sono organismi "filtratori", cioè filtrano tutto ciò che è contenuto nei mari nei quali vivono. Di conseguenza, se provengono da acque non perfettamente pulite, possono essere fonte di contaminazione batterica. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di mangiarle crude, sia a casa sia al ristorante dove spesso vengono servite sotto forma di "Crudités".

Solo con l'abbattimento (che non sappiamo se è stato fatto accuratamente) e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali. Con l'occasione ricordiamo che la salmonella è l'agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell'uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium.

Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l'uomo rappresenta l'unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell'uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d'acqua).

I principali serbatoi dell'infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l'ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione. La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall'ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni.

Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l'ospedalizzazione, ma talvolta l'infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero.Le salmonellosi nell'uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico.

Il Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale. Il rischio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello"Sportello dei Diritti", rilanciando le raccomandazioni del Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle produzioni zootecniche, è che i mitili interessati dal richiamo possano esser commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo a grave rischio la salute dei consumatori. Mentre i molluschi acquistati esclusivamente attraverso "canali autorizzati all'interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza, possono essere acquistati in sicurezza".

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(14 ottobre 2018)

Giornata nazionale della psicologia. Dal 10 ottobre al 10 novembre, un mese di colloqui informativi, incontri e workshop

Non un solo giorno, ma un mese di iniziative rivolte ai cittadini per celebrare – in concomitanza con la Giornata Mondiale della Salute Mentale – la Giornata Nazionale della Psicologia, promossa dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi e patrocinata dal Ministero della Salute.

Dal 10 ottobre al 10 novembre 2018, le psicologhe e psicoterapeute Amalia Prunotto e Samantha Vitali e la psicologa Arianna Gatti aderiranno all'iniziativa «Studi Aperti» con colloqui di informazione e consulenza gratuiti, su appuntamento, nei loro Studi in centro città.

Incontri e workshop sono pensati per favorire il dialogo tra professionisti ed utenti e per promuovere il benessere psicologico.

In linea con gli scopi della Giornata Nazionale, l'obiettivo è infatti quello di informare sulle più rilevanti ed emergenti tematiche di interesse psicologico e di far conoscere maggiormente ai cittadini ed alla comunità le potenzialità della Psicologia come scienza e come professione.

Per conoscere il programma, ricevere info e prenotare i colloqui:
Amalia Prunotto tel. 338 2795278; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; www.amaliaprunotto.com 
Samantha Vitali tel. 3930409920; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Arianna Gatti tel. 3280594658; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Elogio del "Tè matcha ". L'antitumorale della natura. Proprietà e Benefici. Per gli scienziati, questo tipo di tè verde è un portento contro il cancro al seno.

 

Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, piante che utilizzate nelle cucine o nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica.

Questa volta, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", vuol parlare dei benefici ed usi di una pianta, utilizzata come bevanda da oltre 5.000 anni in Cina denominata "Tè matcha", perché le sue foglie, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, vengono cotte al vapore, asciugate e, infine pestate fino ad ottenere una polvere finissima che viene comunemente utilizzata principalmente nella tradizionale cerimonia del tè.

 

I BENEFICI DEL TÈ MATCHA

Il matcha è una varietà di tè comunissima nel mondo orientale, e sempre più diffusa anche da noi per le sue eccellenti proprietà detox, in favore del metabolismo e contro il colesterolo alto. Ma non è tutto. Secondo una nuova ricerca condotta presso la Università di Salford, a Manchester, gli antiossidanti e le altre proprietà del matcha sono in grado di combattere le cellule del cancro. Il team ha testato un estratto del tè in laboratorio sulle cellule staminali del tumore al seno, impiegando fenotipi metabolici, una strategia mirata alla comprensione dell'interazione tra il genotipo, l'ambiente e lo stile di vita a livello molecolare.

Secondo i risultati, il matcha ha «condotto le cellule tumorali ad uno stato metabolico quiescente», come riporta l'articolo pubblicato nella rivista scientifica Aging. Anche la loro diffusione è stata limitata ad una concentrazione relativamente bassa (0.2 mg/ml). «Il tè verde è un prodotto naturale usato come supplemento nelle diete, dal potenziale enorme per una vasta gamma di trattamenti», ha dichiarato Michael Lisanti, professore di medicina tradizionale presso l'università britannica. «Usando questo fenotipo metabolico, abbiamo scoperto che il tè è in grado di sopprimere il metabolismo mitocondriale ossidativo: in altre parole, previene la "ricarica" delle cellule, e dunque causa loro di diventare inattive e di morire».

Gli effetti del matcha sono stati rilevati anche sulla mTOR (rapamicina), che regola la crescita e la sopravvivenza delle cellule. Il ruolo della mTOR è considerato cruciale nel metabolismo delle cellule tumorali; per questo il team di ricerca ha considerato il suo impiego nelle terapie per i pazienti con il cancro al posto dei farmaci con rapamicina. «Gli effetti del matcha sulle cellule del carcinoma della mammella negli esseri umani sono stati veramente impressionanti», continua il professor Lisanti. «Questi risultati confermano la nostra convinzione che il matcha ha un enorme potenziale terapeutico sulla riprogrammazione delle cellule tumorali».

 

NON TUTTI GLI ESPERTI SONO GIUNTI ALLE STESSE CONCLUSIONI

Anche se i risultati sono significativi, non tutti gli esperti sono giunti alle stesse conclusioni. Martin Ledwick, dell'associazione Cancer Research UK, ha dichiarato: «Non ci sono prove sufficientemente forti che dimostrino che il tè verde può aiutare a curare i pazienti con il cancro». «Anche se questo studio indica che il matcha possa uccidere le cellule tumorali in laboratorio, è molto difficile che questo accada bevendo il tè».

Una intera giornata da dedicare alla propria salute e al benessere nella splendida cornice del parco della Villa Meli Lupi a Vigatto: domenica 9 settembre, dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito, l'associazione culturale "Le Monadi", con il patrocinio del Comune di Parma, organizza la sesta edizione di "Benessere in Villa", un momento per entrare in contatto con tante discipline per prendersi cura di se stessi. L'iniziativa è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato Nicoletta Paci, assessora alla Sanità e all'Associazionismo; Lena Tritto e Claudia Politi Persson dell'Associazione Culturale Le Monadi.

"Il Comune di Parma ha patrocinato, anche quest'anno, – ha spiegato l'assessora alla Sanità, Nicoletta Paci – questo bell'evento che prevede diverse attività volte a pubblicizzare e migliorare il rapporto con pratiche legate al benessere".

Claudia Politi Persson, Presidente dell'Associazione Culturale Le Monadi, ha ricordato che "si tratta della sesta edizione di una giornata dedicata al benessere, per presentare diversi operatori del territorio in modo da soddisfare le esigenze delle persone che intendono migliorare la qualità della propria vita. Il programma della giornata è molto ricco e prevede ben 16 conferenze". La Presidente ha ricordato che ci sarà la possibilità, grazie alla collaborazione con FIAB Bicinsieme di raggiungere Villa Meli Lupi in bici con la partenza alla mattina da Parma e due rientri, uno in tarda mattinata ed uno al pomeriggio.

Lena Tritto, dell'Associazione Culturale Le Monadi, ha ringraziato le associazioni che hanno messo a disposizione i laboratori per bambini. "La giornata vuole essere una grande vetrina – ha detto – con attività all'aria aperta e coinvolge l'intera frazione di Vigatto".

"Benessere in Villa" vuole essere un luogo di incontro e di scambio fra chi vuole occuparsi della propria salute e del proprio benessere e chi di questo ha fatto una professione. Ci saranno conferenze divulgative, workshop, lezioni dimostrative e stand con operatori professionisti saranno a disposizione di tutte le persone che desiderano incontrare e conoscere discipline, metodiche naturali, pratiche per la salute e il benessere: naturopatia, floriterapia, fitoterapia, aromaterapia, al reiki, meditazione, sistema aura soma, feng shui, counseling, tarologia. Arteterapia, riflessologia plantare, shiatsu, massaggio psicosomatico, massaggio on site, massaggio sonoro armonico con campane tibetane, yoga della risata, scuole di naturopatia, reiki counseling e shiatsu.

Nell'incantevole cornice di Villa Meli Lupi a Vigatto oltre alla possibilità di conferenze e lezioni dimostrative gratuite delle varie discipline in spazi dedicati, saranno a disposizione dei partecipanti tante attività dedicate ai bambini e alla mobilità sostenibile.

L'area bimbi prevederà percorsi di pedagogia e didattica per l'infanzia, arteterapia. letture animate, laboratori, attività di manipolazione, attività di travaso, attività di scoperta sensoriale e motricità fine e la presenza di un "angolo morbido" per i piccolissimi.

Lo spazio dedicato alla mobilità verde e sostenibile proporrà laboratori esperienziali dedicati a chi ama andare in bicicletta, un laboratorio di recupero e manutenzione di biciclette usate e tante informazioni su cicloturismo lento e dolce.

Inoltre, per la giornata di domenica 9 settembre Fiab Parma organizza una "Pedalata family bike e adulti" da Parma a Vigatto, con ritrovo al parco Bizzozero (via Bizzozero 15) alle ore 9.15 (la registrazione prevede un costo assicurativo di 3 euro) per tutti coloro che volessero raggiungere la destinazione in bicicletta.

Sarà presente infine, per tutta la giornata, un'area ristoro allestita nel parco della Villa a cura del Circolo Anspi "La Famiglia" di Vigatto.

Per info: Lena Tritto, cell. 338 6168358 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  FB Lena Tritto
Claudia Politi Persson / Ass. Le Monadi Cell. 340 9945603 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.lemonadi.it 

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Giovedì, 06 Settembre 2018 08:36

Vaccini. Conferma dell'obbligo

Vaccini. Conferma dell'obbligo, il presidente Bonaccini e l'assessore Venturi: "Una vittoria del buonsenso e della scienza. E la conferma che avevamo ragione quando in Emilia-Romagna lo introducemmo due anni fa". Dopo l'emendamento della maggioranza al Milleproroghe che cancella il rinvio di un anno. "Una decisione che mette al riparo il tema della salute pubblica dal dibattito politico. Insensato opporsi a quanto sostiene l'intera comunità scientifica"

Bologna - "E' innanzitutto la vittoria del buonsenso: è la risposta giusta alle tante richieste di medici, pediatri, esperti di sanità, ma anche di famiglie e dirigenti scolastici, che a più riprese avevano contestato una scelta rischiosa per la salute dei più piccoli e dell'intera collettività. E sarebbe una vittoria anche per noi, la conferma della correttezza della scelta che avevamo fatto come Regione: l'Emilia-Romagna, lo ricordiamo con orgoglio, ha aperto per prima un percorso con l'approvazione della legge regionale sull'obbligo vaccinale per l'iscrizione ai nidi nel novembre 2016, anticipando la normativa nazionale".
E' quanto affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, commentando la notiziadella presentazione, da parte della maggioranza parlamentare, di un emendamento al Milleproroghe che sopprime il rinvio di un anno dell'applicazione del divieto di frequenza scolastica in assenza delle vaccinazioni obbligatorie, introdotto al Senato.

"Non abbiamo mai avuto dubbi in proposito- aggiungono-: la salute pubblica va tutelata, in particolare quella dei bambini, soprattutto dei più deboli. Questo ci ha portato ad avviare un percorso complesso, che alla fine ci ha premiato: ad oggi, in Emilia-Romagna la copertura vaccinale complessiva contro le quattro malattie per le quali abbiamo introdotto l'obbligo regionale, e dunque difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, ha superato il 97% tra i nati nel 2016. Oltre la soglia di sicurezza del 95% indicata dall'Organizzazione mondiale della sanità. Non possiamo, dunque, che essere profondamente soddisfatti- concludono Bonaccini e Venturi-, perché questa, lo ripetiamo, è una vittoria del buonsenso ma anche della scienza e delle istituzioni sanitarie. Una decisione che, giustamente, mette al riparo il tema della salute pubblica da quello che sono confronto e polemica politica".

Martedì, 04 Settembre 2018 08:38

Allarme calabroni Killer in Europa

Germania: 18 persone attaccate da calabroni asiatici. Allarme calabroni Killer in Europa. Alla festa del vino a Weingarten, in Germania, diciotto persone sono state ferite da calabroni questa domenica. Tredici delle vittime sono state ricoverate in ospedale. I calabroni hanno attaccato il gruppo "per nessuna ragione apparente", ha dichiarato un ufficiale di polizia locale. I servizi di soccorso sono intervenuti con due ambulanze e dieci altri veicoli per trasportare i feriti negli ospedali vicini. Un esperto di calabroni è stato chiamato sulla scena dell'attacco per neutralizzare il nido.

In Italia il 18 ottobre 2015, un anziano di 87 anni morì e la moglie fu ricoverata in ospedale per le punture di uno sciame di calabroni, che li aveva attaccati, mentre cercavano funghi nei boschi tra Lenta e Gattinara, in provincia di Vercelli. Si tratta molto probabilmente di calabroni giganti provenienti da Asia, Giappone e Cina che sarebbero arrivati in Europa all'interno di un container di ceramiche cinesi e si sarebbero diffusi in Francia, Portogallo, Spagna e anche in Inghilterra.

Queste creature giganti sono simile alle comuni vespe ma misurano la grandezza di un pollice umano. La loro puntura inietta una potente sostanza che contiene ben 8 sostanze chimiche altamente tossiche per l'uomo.

La Francia conta ben sei vittime per la puntura di questi calabroni giganti ben noti come Vespa Mandarini. Una di queste vittime è un signore di 54 anni che è stato attaccato da uno sciame di calabroni dopo averli disturbati nel loro nido, sicuramente senza volerlo. La sostanza che viene iniettata provoca uno shock anafilattico che se non è tamponato immediatamente con una iniezione di cortisone è letale. Quando la vespa mandarini punge il dolore che si prova è simile ad un chiodo rovente nella pelle, come hanno descritto alcuni malcapitati.

L'allerta in Europa è massima, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" e purtroppo, dopo l'episodio di oggi, anche in Italia. Questi predatori sono terribili a tal punto da non temere l'uomo e cibano le loro larve con gli insetti comuni che uccidono senza pietà.

Lecce, 3 settembre 2018

Domenica, 02 Settembre 2018 08:33

Diabete, a colazione il latte è meglio dei farmaci

Diabete, a colazione il latte è meglio dei farmaci: abbassa il livello di glucosio nel sangue. Secondo una nuova ricerca, una dose quotidiana di latte a colazione può contribuire a prevenire malattie come il diabete e l'obesità.

Il latte è pieno di risorse. Oltre ad essere un alimento gustoso e è sempre stato un elemento fondamentale della nostra dieta per la ricchezza della sua composizione in nutrienti. Ora a quanto pare rappresenta un'arma naturale contro il diabete poiché riesce ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue.

Quando? Lo sappiamo tutti, con la prima colazione che è il pasto più importante della giornata. Per ottenere i migliori benefici sulla nostra salute, pare che non debba mancare una dose quotidiana di latte. A darci questa notizia sono i ricercatori del dipartimento Human Nutraceutical Research Unit, presso la University of Guelp, in Canada, che hanno analizzato gli effetti delle proteine del latte sul livello di glucosio nel sangue, in abbinamento con un'abbondante colazione a base di cereali, dall'alto apporto di carboidrati. In esame, oltre al glucosio, anche la sensazione di sazietà e gli effetti del latte a seguito del consumo di altri cibi durante la giornata.

Nello specifico, gli scienziati hanno osservato che la concentrazione di glucosio nel sangue sarebbe inferiore dopo una colazione a base di cereali e latte, rispetto ad una con cereali ma a base d'acqua. Inoltre, abbassare il livello di glucosio è associato alla prevenzione di malattie gravi, come il diabete e l'obesità. «Le malattie del metabolismo sono in aumento in tutto il mondo», ha dichiarato dottor H. Douglas Goff. «Il diabete di tipo 2 e l'obesità sono fonte di enorme preoccupazione per la salute degli esseri umani. Per questo vogliamo agire per sviluppare strategie alimentari che inducano la riduzione del rischio e aiutino a gestire il diabete e l'obesità, dunque permettendo agli individui di godere di una salute migliore».

Ma non è tutto. Il team ha rilevato anche che il consumo di latte con una colazione ad alto apporto di carboidrati può ridurre il glucosio anche dopo il pranzo. In più, le proteine del latte sarebbero in grado anche di ridurre l'appetito dopo il pasto, dato che la digestione delle proteine naturali contenute nel latte rilascia degli ormoni gastrici che agevolano la digestione ed enfatizzano la sensazione di sazietà.

Il latte che cos'è? Questo alimento è importante anche soprattutto per il contenuto di minerali, in particolare calcio e fosforo, presenti in un rapporto ottimale, di magnesio, zinco, rame e selenio, e di vitamine come la A, D, E e K, la vitamina C, l'acido folico e la riboflavina.

Inoltre, come dimostrato recentemente, il latte è ricco di "componenti minori", molecole presenti in piccole quantità, come i peptidi ma in grado di svolgere azioni biologiche particolarmente importanti per il benessere della persona: antiossidanti, antipertensive, antinfiammatorie, immunomodulanti e altro. Poiché svolgono "funzioni" fisiologiche benefiche per l'uomo queste molecole sono chiamate "componenti funzionali" del latte. L'industria lattiero-casearia si è molto impegnata, soprattutto negli ultimi anni, per individuare tecnologie idonee a conservare nel tempo e nelle migliori condizioni i nutrienti e le molecole funzionali presenti nel latte. Inoltre ha studiato e prodotto i cosiddetti "latti speciali", ossia alimenti funzionali adatti a tutti i consumatori, anche a quelli che hanno particolari esigenze nutrizionali.

Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", questo studio conferma l'importanza di consumare il latte a colazione al fine di migliorare il processo di digestione dei carboidrati e aiutare a tenere in regola il livello di glucosio. I nutrizionisti hanno sempre enfatizzato l'importanza di consumare una sana colazione, e questo studio incoraggia gli individui ad integrare il latte nelle loro abitudini.


( 27 agosto 2018 )

Domenica 26 agosto 2018 ultimo appuntamento estivo ricco di iniziative gratuite per la rassegna Salute & Benessere sotto il cielo de La Caplèra.
 
 
Ultimo appuntamento estivo con la rassegna "Salute & Benessere sotto il cielo de La Caplèra", situata in strada Costa Garibalda, 11 a Medesano e già dimora del Maestro Romano Gandolfi.
Durante la giornata di DOMENICA 26 AGOSTO si susseguiranno diverse iniziative - per la maggior parte gratuite - con PRENOTAZIONE fino ad esaurimento posti - come da programma che segue:
MATTINO
 
10.00 - 12.00Sessioni individuali (trattamenti Tao per il risveglio delle emozioni ed eliminare i blocchi di chakra e meridiani e Californiano per liberarsi dallo stress e rilassarsi, campane tibetane) - con contributo
 
12.00 - 14.00 Light lunch con contributo riservato a chi fa i trattamenti individuali
 
POMERIGGIO
 
14.00 - 15.00 Workshop gratuito trattamenti Tao e Californiano con Tamara Antic
 
15.00 - 16.00 Lezione gratuita di YOGA della RISATA e YOGA NIDRA con Tamara Antic (portare tappetino e mettersi abiti comodi)
 
16.00 - 17.00 Workshop gratuito sulla MOTIVAZIONE con la dott.ssa in psicologia e counselor Letizia Ciabattoni
 
17.00 - 18.00 Workshop gratuito sulle EMOZIONI con il coach Marco Becchi
 
18.00 - 19.00 Workshop gratuito sulla FISICA QUANTISTICA con il medico dottor Gabriele Restori
 
19.00 - 20.00 Concerto gratuito di MUSICA BIOLOGICA con il compositore e chitarrista Andrea Conti
 
Durante il pomeriggio sarà possibile degustare gratuitamente thè, tisane, prodotti naturali e dietetici.
 
L'evento è organizzato con l'Associazione Gea - quota contributiva per i non iscritti € 10.
 
SERA
 
20.00 - 22.00 Momento conviviale con piatti vegani e tradizionali della tradizione araba - parlando di MEDICINA ANTIAGING a tavola con il medico estetico dottor Naser Jabbarpour - contributo per chi viene solo alla cena € 25 - per chi partecipa ad una o più attività € 20.
 
Ulteriori INFO e PRENOTAZIONI
Tutte le iniziative in programma sono a numero chiuso fino ad esaurimento posti ed è necessario prenotarsi inviando un sms o messaggio whatsapp al numero 338 5219408 o una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome, cognome di ciascun partecipante e a quali attività si vuole partecipare.
 
La rassegna Salute & Benessere, curata dalla giornalista Francesca Caggiati, ha il patrocinio della Provincia di Parma e di Arga Emilia Romagna.
 
In caso di maltempo il programma potrà subire variazioni.

 

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Ambiente e alimentazione: trovato il glifosato in molte famose marche di cereali. I prodotti di una dozzina di famosi marchi di cereali contengono il glifosato, un pesticida considerato cancerogeno. L'allarme del gruppo ambientalista statunitense Environmental Working Group (EGW). Non c'è solo il grano a rivelarsi zeppo di glifosato.

Di 45 prodotti di avena analizzati dall'organizzazione, 43 presentano tracce di glifosato, un erbicida che può causare il cancro negli animali e "probabilmente" negli esseri umani, secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. In 31 campioni, i livelli sono anche superiori a 0,01 milligrammi al giorno, il valore limite per i minatori, secondo gli scienziati di EWG. Il pesticida è stato anche trovato in circa un terzo dei 16 campioni provenienti da colture biologiche, anche se i livelli di glifosato erano ben al di sotto dei limiti previsti. La sostanza può provenire da campi vicini.

Secondo EWG, l'Autorità alimentare statunitense ha rilevato tracce di diserbante in alcuni alimenti da almeno due anni, ma ha nascosto queste informazioni al grande pubblico. Con questo studio, l'organizzazione ora vuole rendere pubbliche queste informazioni. Anche i dati compilati da un chimico della FDA e presentati ad altri chimici in una riunione in Florida hanno mostrato residui del pesticida in diversi tipi di prodotti a base di avena. Nei risultati condivisi, i livelli variano dallo zero, rilevato in diversi prodotti biologici, a 1,67 parti per milione, secondo la presentazione. I livelli di glifosato più alti sono stati trovati in due campioni di Quaker Old Fashioned Oats. Anche tre campioni di Cheerios avevano un alto livello di sostanza. Il glifosato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è l'ingrediente attivo di Roundup, un potente erbicida sviluppato da Monsanto, azienda appena acquistata dalla tedesca Bayer per l'enorme cifra di 63 miliardi di euro.

Ad agosto, la Monsanto è stata condannata al pagamento di 289 milioni di dollari ad un giardiniere ammalatosi di cancro, in quanto non avrebbe adeguatamente avvertito sui rischi nell'utilizzo del prodotto contenente glifosato.

(16 agosto 2018)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia