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"Mentre il sindaco Pizzarotti annunciava l'arrivo in via Cavour delle panchine (simili a quelle sedute "tombali" che hanno già trasformato l'adiacente piazza Cesare Battisti nel principale ritrovo delle "baby-gang" nostrane), il mio appello per liberare Parma dall'incubo dei rifiuti raggiungeva e superava largamente le 1.500 firme in meno di una settimana.

Abbiamo atteso invano, dopo avergli offerto ampia e incondizionata ospitalità sulla pagina dell'appello, che il sindaco ci rispondesse sulla situazione dei rifiuti a Parma.

A questo punto, e a nome di tutti i firmatari di "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!", propongo al sindaco Pizzarotti un pubblico confronto. Da tenersi dove e quando riterrà più opportuno e condotto da un soggetto "terzo" di reciproco gradimento.

Libero ovviamente lui di rifiutare l'invito, o di non risponderci neanche stavolta. Ma liberi anche noi di pensare che il suo ostinato silenzio sia dettato dal più totale disprezzo verso la società civile e da una altrettanto totale mancanza di argomenti seri sul tema che più di ogni altro oggi sta a cuore a tutti i parmigiani. Se poi il sindaco preferirà continuare a occuparsi di panchine, faccia pure. Noi intanto andiamo avanti!".

Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"

Numero firmatari dell'appello: 1.574

(comunicto stampa)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 34 23 agosto 2015 (in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 34 23 agosto 2015
1.1 editoriale Il profumo della monnezza
3.1 cereali Materie prime, mercati in stand-by dopo i ribassi della scorsa settimana
4.1 Lattiero caseario Lattiero caseario: NQ
5.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015-2016
6.1 economia energetica Il mistero buffo del prezzo dei carburanti
7.1 lavoro e caporalato Morire di fatica per 27 euro al giorno
7.2 turismo Agriturismo: presenze +5%
8.3 agroalimentare AgrOsserva: dall'export ancora una spinta propulsiva per l'agroalimentare italiano
9.1 turismo emilia romagna Eductour con quattro reporter degli Stati Uniti
10.2 promozioni "vino" e partners

GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE (G.A.S.). Per l'acquisto di dispositivi energetici per la riduzione dei consumi. Obblighi di legge e nuove disposizioni in materia di riduzione dei consumi energetici impogono a famiglie e imprese di dotarsi di adeguate tecnologie.

Il gruppo di acquisto solidale comunale può essere uno strumento in grado fornire opportunità di risparmio.

In occasione della presentazione ufficiale dello "Sportello Energia" del Comune di Medesano, che si terrà in Sala Civica giovedì 24 settembre alle ore 20.45, gli assessorati alle Politiche Ambientali e all'Innovazione Tecnologica illustreranno alla cittadinanza il progetto di creazione di un gruppo di acquisto solidale finalizzato all'acquisto di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore per termosifoni, la cui installazione sarà obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2017 in tutti i condomini a riscaldamento centralizzato.

Clicca qui per saperne di più sui G.A.S.

Clicca qui per saperne di più sull'iniziativa del Comune di Medesano e sulla creazione del G.A.S. comunale

Per saperne di più su tutte le iniziative dello Sportello Energia, visita la nostra pagina facebook o il nostro sito web

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MEDESANO COMUNE GREEN AL 100%
Ottenuta la certificazione

Per il Sindaco Federico Pizzarotti Parma è un esempio da clonare a livello nazionale tanto da suggerire il suo modello al Premier Renzi, per alcuni movimenti cittadini il rischio sarebbe di fare diventare l'Italia una discarica a cielo aperto "come Parma".

di Lamberto Colla Parma 20 agosto 2015 - -
Rifiuti, croce e delizia del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Dapprima la chimera di far chiudere il nuovo inceneritore di Parma, punto di forza della campagna elettorale, che lo ha fatto incoronare primo cittadino della Petit Paris, poi il duro confronto con la realtà e l'inceneritore che dà fuoco alle polveri e avvia la sua produzione a pieno regime.

Unica consolazione: i ricchi dividendi ricevuti da Iren a fronte della risibile quota azionaria detenuta dall'amministrazione comunale ducale. Milioni di euro che sono serviti per tamponare le polemiche soprattutto sull'assistenza alle famiglie.

Ciononostante, anche su pressione dei suoi alleati di GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e sostenitori del M5S, lancia in resta, ha preso d'assedio il mostro di Ugozzolo tagliandone i viveri e i rifornimenti nella speranza di portarlo alla morte per fame.

Ma il sistema della raccolta differenziata locale sembra non essere apprezzata né dai commercianti e tantomeno dai cittadini e col passare del tempo i rumors sono sempre più intensi sino ai giorni scorsi quando, su iniziativa di Pino Agnetti, è stata aperta la pagina di facebook "Rifiutiamoci" Parma non è una discarica che in pochissime ore ha raccolto numerosi "amici", commenti e soprattutto foto degli angoli meno suggestivi della città.

PR Rifiuti Rifiutiamoci agnetti

La definitiva rincorsa ai "mi piace" sembrerebbe stata alimentata proprio dalla lettera di Pizzarotti a Renzi nella quale si suggerisce di acquisire il sistema di gestione dei rifiuti di Parma come modello nazionale.

PR Pizzarotti raccolta differenziata renzi

Apriti o cielo, in poche ore il contatore del social "rifiutiamoci" arriva a sfiorare i 400 aderenti a riprova del diffuso sentimento di intolleranza verso l'innovativo sistema di raccolta "porta a porta" istituito dal locale governo pentastellato.

E mentre da un lato s'è innescata la rincorsa a aderire alla petizione, dal lato politico, la discussione esplode anche in forza della infuocata replica dell'assessore all'ambiente Gabriele Folli alle critiche di Maestri, Ghiretti e Pellacini accusati di fregarsene "di ambiente e cambiamenti climatici".

Insomma, in quest'astate calda e afosa, gli aromi dei rifiuti si sono fatti ancora più intensi.

PR Rifiutiamoci

 

Pubblicato in Ambiente Parma


Lo scempio scoperto dal Nucleo di Polizia provinciale che opera presso il Servizio Ambiente della Provincia. L'azienda di Paderna scaricava direttamente i liquami nel campo, approfittando della forte pioggia. Canova:"Sulla tutela delle acque e dei suoli, la Provincia continua a operare con decisione e rigore". On line anche il video.

Parma, 12 agosto 2015 – Non c'è pace per il rio Termina, ma per fortuna il Nucleo di Polizia provinciale che opera presso il Servizio Ambiente della Provincia sta all'erta anche nei giorni di peggiore maltempo. Così, sotto la pioggia battente di lunedì 10 agosto, gli agenti provinciali hanno scoperto in flagranza di reato un'azienda agricola vicina alla frazione di Paderna, nel Comune di Neviano Arduini.

Ecco quello che hanno visto, e filmato: lo scarico illecito di liquami prelevati dalla tampa tramite una pompa e il loro riversamento nel campo adiacente tramite una tubazione in pvc e canalette del terreno.
Il liquame ruscellava in vari rivoli verso la cunetta della strada che conduca in località Paderna, nel Comune di Neviano Arduini.
L'areale, cioè il terreno agricolo in questione, è classificato "ad alta vulnerabilità" dal punto di vista idrogeologico, quindi non adatto a ricevere alcun tipo di spandimento.

L'azienda ha ricevuto dalla Provincia due sanzioni, una per scarico non autorizzato e una per superamento dei limiti tabellari.

"Sappiamo che i giorni di forte pioggia sono i preferiti per questo tipo di illeciti, perché i trasgressori sperano di diluire il liquame e quindi nascondere il malfatto – afferma la Delegata provinciale all'Ambiente Michela Canova – ma anche in questo caso sono stati presi, come già altri in circostanze analoghe. Bisogna che tutti sappiano che sulla tutela delle acque e dei terreni la Provincia continua ad operare, con decisione e rigore."

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La ditta, che ha un grosso allevamento di bestiame, non aveva l'autorizzazione agli scarichi e versava direttamente nel rio i reflui della sala mungitura, provocando le proteste dei cittadini. Canova: "Tolleranza zero su questi comportamenti illeciti". -

Parma, 10 agosto 2015 –

E' stato rapido ed efficace, nei giorni scorsi, l'intervento della Provincia per porre fine allo scempio del Rio Termina nel tratto di Castione Baratti. Erano stati alcuni cittadini a segnalare che le acque superficiali del rio erano inquinate da continui scarichi di liquami, provenienti probabilmente da scarichi di tampe, con conseguente cattivo odore persistente.

Le istituzioni hanno fatto il punto della situazione in un incontro che si è svolto in Piazza della Pace il 13 luglio, a cui hanno partecipato l'Assessore all'Ambiente del Comune di Traversetolo, il Sindaco di Neviano degli Arduini, esponenti di Arpa, Lega Ambiente, Corpo Forestale dello Stato, Guardie ecologiche volontarie, Polizia Provinciale e Servizio Ambiente della Provincia.

E' scattato il coordinamento per effettuare sopralluoghi mirati per reprimere l'illecito, con controlli di pronto intervento mirati alle aziende agricole della zona. La Provincia si è attivata già dal 15 luglio e nel corso di un sopralluogo sul rio Termina in località Guardasone ha accertato uno scarico di reflui in acque superficiali, effettuato da una ditta di allevamento bestiame del posto, che scaricava direttamente dal torrente i reflui della sala mungitura. Dal prelievo dei reflui è anche risultato un ampio superamento dei limiti di legge.

La Polizia provinciale ha perciò contestato con verbale di accertamento sia la violazione della legge per scarico non autorizzato, elevando la relativa sanzione amministrativa, sia il superamento dei limiti tabellari. La ditta, oltre che sanzionata, è stata diffidata dal proseguire nel comportamento illecito ed invitata a mettersi in regola.

"Episodi di questo tipo non possono essere tollerati – dichiara la Delegata provinciale all'Ambiente Michela Canova – e la Provincia ha scelto quindi la linea dura di intervento, mettendo in atto tempestivamente le strategie necessarie. Il risultato ci dà grande soddisfazione, anche perché a individuare le responsabilità è stata la Polizia provinciale, che in questa circostanza, come già in molte altre, ha dimostrato il proprio ruolo fondamentale per la tutela ambientale."

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Presto un piano di piccole opere a prevenzione del dissesto idrogeologico. Fritelli e Serpagli ringraziano Bonaccini e Gazzolo per l'interessamento a favore del nostro territorio. -

Parma, 6 agosto 2015 –

Sono 55 i milioni di euro che arriveranno a Parma per la costruzione della Cassa di espansione sul torrente Baganza, opera di cui Aipo sta sviluppando la progettazione, insieme a tutti gli Enti locali coinvolti.
E il prossimo passo sarà un piano sul dissesto idrogeologico che darà risposta anche alle criticità della montagna.

Lo ha reso noto la Regione Emilia-Romagna, dopo il via libera ottenuto oggi a Roma dall'unità di missione "ItaliaSicura" coi ministri all'Ambiente Galletti e alle Infrastrutture Delrio, che ha assegnato alla nostra Regione complessivamente 100 milioni di euro per la prevenzione al dissesto idrogeologico.

Il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli e il Delegato alla Viabilità Gianpaolo Serpagli esprimono il loro ringraziamento al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e all'Assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo per l'interessamento profuso a favore del nostro territorio.

"Con questo provvedimento si inaugura un nuovo modo di affrontare i problemi da parte del governo. Come insistentemente proposto da noi si passa dall'emergenza alla prevenzione in materia di dissesto idrogeologico – afferma Serpagli – Parliamo non solo di un finanziamento su un'opera strategica quale la cassa di espansione, ma anche di altri interventi sull'asta del Baganza a monte della cassa stessa e di un piano che ci consenta di intervenire con maggiore sistematicità anche sulle frane dell'Appennino. La positiva conclusione a cui si è arrivati oggi rafforza l'interlocuzione tra Regione e Provincia di Parma."

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 31 2 agosto 2015

(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 31 2 agosto 2015
1.1 editoriale E' sempre colpa dei giornalisti
3.1 cereali In USA tendenze ribassiste
4.1 Lattiero caseario Continua la crescita del latte spot. Flessione per il Parmigiano Reggiano
5.1 agro mercati Segnali di maggiore dinamismo sul fronte della compravendita dei cereali.,
6.1 frutta Frutta, +500% dal campo alla tavola
6.2 export Peru' I sapori emiliano-romagnoli sbarcano in Perù
6.3 Vini comuni Vini comuni, sempre più forte la leva del prezzo
7.1 Mais e Soia. mais e soia dati previsionali luglio 2015
8.1 acqua Acqua, una risorsa da gestire
10.1 pomodoro In anticipo la raccolta del pomodoro
11.1 eventi Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.2 eventi Ritorna la Sagra di Trecasali
12.2 promozioni "vino" e partners

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Luca Vedrini, direttore di Confesercenti Parma: "Esprimiamo molta delusione per non aver "premiato" le imprese che pagano di più e che stanno collaborando fattivamente, sopportando ogni disagio, al successo della raccolta differenziata." -

Parma, 31 luglio 2015 -

Tariffa dei rifiuti sempre a livelli stellari per le imprese di Parma. Gli importi approvati dall'Amministrazione Comunale, non hanno concesso alcuno sconto alle imprese del settore alimentare, ai bar e ristoranti. Purtroppo si conferma una tendenza che vede le imprese oggi con due problemi: il primo le tariffe crescenti, il secondo problema dato invece dal servizio imposto con le metodologie attuali, che ha evidenziato tante criticità e problemi, come abbiamo avuto modo di esporre all'Assessore Folli non più tardi della settimana scorsa.

Luca Vedrini, direttore di Confesercenti Parma afferma che - "Come ben ha espresso il nostro Presidente nazionale Massimo Vivoli, presentando nei giorni scorsi una indagine sui costi proprio della Tari, più che una tassa legata ad un servizio, la Tari sembra essere ormai diventata un'imposta locale basata sulla superficie dell'attività e del tutto slegata dalla effettiva produzione di rifiuti e dall'efficienza dei sistemi di raccolta. Un tributo salatissimo, che praticamente in tutti i comuni non appare proporzionato né ai consumi prodotti né al servizio ricevuto e che sta mettendo in ginocchio le imprese del commercio e del turismo, comprese quelle ambulanti che occupano per poche ore gli stalli pubblici.
Mentre attendiamo risposte per la raccolta differenziata, esprimiamo molta delusione per non aver "premiato" le imprese che pagano di più e che stanno collaborando fattivamente, sopportando ogni disagio, al successo della raccolta differenziata. A Salsomaggiore Terme, quest'anno riconoscono uno sconto del 3% alle imprese per i risultati conseguiti nella differenziata, a Colorno è accaduto l'anno scorso, -5%, Felino è stato il primo ad applicare sconti, perché il Comune di Parma, pur sempre in gestione Iren, non fa la stessa cosa, avendo inoltre attivato il termovalorizzatore proprio nel nostro Comune?"  – evidenzia in conclusione Luca Vedrini, direttore Confesercenti.

(Fonte: ufficio stampa Confeserecenti Parma)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma
Giovedì, 30 Luglio 2015 12:36

Acqua, una risorsa da gestire

Simona Caselli: "In Emilia Romagna dobbiamo rapidamente ragionare sugli invasi, almeno sui medi invasi, perché non si può più procrastinare la soluzione del problema." -

- di LGC - Parma, 30 luglio 2015 -

Di acqua se ne è discusso ieri sera nel tradizionale convegno che inaugura la Fiera Agricola di Trecasali. Moderato dall'Assessore alle attività produttive del Comune di Sissa Trecasali Igino Zanichelli, il convegno ha visto la partecipazione oltre che del Sindaco Nicola Bernardi di illustri accademici dell'Università di Firenze e di Parma, Stefano Cecchi e Afro Quarantelli, del Direttore del Consorzio della Bonifica Parmense, Meuccio Berselli e della Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli.

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Dopo le presentazioni e i ringraziamenti di rito degli amministratori locali, il rappresentante dell'Università di Firenze ha portato i risultati dell'indagine da loro realizzata su richiesta dell'AMIS, volta a misurare l'efficienza dei sistemi di irrigazione, in particolare mettendo a confronto il sistema di irrigazione a pioggia (aspersione) con quello a "goccia". Inaspettatamente, il sistema da noi maggiormente diffuso, quello per aspersione, è risultato vincente a parità di qualità e quantità di prodotti raccolti.

"Questi risultati, sottolinea il professor Cecchi, non sono inaspettati ma tutti perfettamente riconducibili alla scienza agronomica". Il sistema a goccia, in sintesi, ha dimostrato "una minore efficienza agronomica condizionata anche dalle condizioni pedoclimatiche verificate nell'ambiente delle coltivazioni. In particolare per quanto riguarda i volumi distribuiti, in colture diverse, in 9 casi su 11 sono stati distribuiti volumi di acqua superiori agli omologhi appezzamenti irrigati per aspersione da un minimo di pochi millimetri, come nel caso della coltivazione di Tabacco nel veronese nel 2010, fino a un massimo di 85 millimetri nel caso di pomodoro da industria, registrato in provincia di Parma nel 2011. 85 millimetri, vale la pena di ricordare, corrispondono a 850.000 litri di acqua in più distribuita per ettaro, pur realizzando produzioni analoghe dal punto di vista qualitativo e quantitativo".

A seguire, l'intervento del secondo accademico, il professor Afro Quarantelli del dipartimento di Veterinaria dell'Università di Parma, ha sviscerato l'importanza dell'acqua nella salute e nella attività produttiva delle bovine da latte.
"Finalmente - introduce Quarantelli - si è compreso che l'acqua è un elemento nutriente a tutti gli effetti. Gli animali e l'uomo assumono l'acqua attraverso tre canali, gli alimenti (assunzione esogena), da bevanda (esogena) ma anche per via endogena ovvero attraverso l'azione metabolica."

"L'acqua, - prosegue Quarantelli - svolge un ruolo importantissimo; partecipa alla digestione, interviene nell'assorbimento dei principi nutritivi nella eliminazione dei prodotti di scarto ma soprattutto ha un ruolo importante nel mantenimento del bilancio idrico, un punto sul quale fare molta attenzione".

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Da alcune tabelle mostrate dal docente, si evince quanto sia la necessità d'acqua della bovina in piena lattazione, che può arrivare anche a 190 litri al giorno e che potrebbero sensibilmente aumentare all'incremento delle temperature esterne. Considerando perciò che l'animale è pigro e impiega 4-5 ore per mangiare e soli 20-30 minuti per bere, occorre che gli allevatori pongano particolare attenzione al bilancio idrico di ogni capo in azienda, poiché a uno sbilancio del 10% del fabbisogno si manifestano segni di prostrazione dell'animale per giungere alla morte con un deficit idrico del solo 16-17%.

Il professore ha quindi illustrato dettagliatamente le caratteristiche che devono possedere le acque per mantenere in efficienza l'animale a favore della sua salute e della produzione lattiera. "La pregiata secrezione mammaria è composta per circa l'85% da acqua ed è appunto nella lattazione che la bovina perde la maggior parte del prezioso nutriente." ha ricordato Quarantelli.

A Meuccio Berselli, direttore del Consorzio di Bonifica parmense, il compito di illustrare quali siano le soluzioni possibili per una più corretta distribuzione d'acqua, dopo avere chiarito i compiti a cui è chiamato il Consorzio di Bonifica - "Il consorzio ha tre funzioni principali: la prima riguarda il dissesto idrogeologico, il secondo è lo scolo e il drenaggio delle acque meteoriche e il terzo compito, di cui si parla stasera, è quello dell'irrigazione. Un tema delicatissimo, quest'ultimo, perché soprattutto in questo momento, i nostri partner - gli agricoltori - stanno soffrendo in modo particolare".
Molti gli interventi di manutenzione e ristrutturazione della rete distributiva sulla quale il Consorzio sta investendo notevoli risorse, ma insufficienti a risolvere il problema se non affiancati da interventi strutturali che sono in capo ad altri organismi. "Nella nostra provincia non sono state fatte delle scelte politiche forti negli anni precedenti. Secondo me, questa provincia - sottolinea Berselli - proprio per le eccellenze produttive e gastronomiche di eccellenza che possiede non può più aspettare. Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica noi possiamo fare dei progetti europei per migliorare le condotte e al riguardo è in cantiere un progetto di 12 milioni di euro che prevede la sostituzione di 5 km di canalette."

Il problema, posto dal direttore all'Assessore regionale, riguarda la cattura delle acque affinché tutta l'acqua che scorre a valle venga in qualche modo trattenuta per essere distribuita secondo le diverse necessità e quindi non corra direttamente in Po come sta sino ad ora accadendo. Il tema degli invasi, perciò, è di fondamentale importanza per la migliore efficientazione del sistema idrico provinciale.

Le conclusioni del convegno sono state lasciate a Simona Caselli, Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna, peraltro chiamata in causa dall'intervento precedente. "La risorsa acqua - introduce la Caselli - sarà sempre più scarsa e la sua gestione è centrale per nutrire il pianeta. L'argomento, legato al cambiamento climatico, deve essere in cima ai nostri problemi." Ad Expo, - informa l'Assessore - sono esposte molte tecniche agronomiche innovative e ben presto si vedranno in campo. "Dobbiamo tornare a investire sulle tecniche agronomiche e sull'efficientamento dell'acqua e della sua distribuzione". Cruciale è per l'Amministratore regionale perseverare sull'agricoltura di precisione sulla quale la Regione punta molto. La nostra agricoltura è già all'avanguardia, ma occorre investire anche sulle strutture. "Il punto vero - sottolinea la Caselli - è che abbiamo bisogno di ragionare sugli invasi". "L'acqua ci vuole, -rimarca l'Assessore - e occorre la sicurezza di poterla gestire per tutto il corso dell'anno. Per cui mi aspetto con metodo partecipativo e concertativo, che si arrivi ad una soluzione molto rapida." In conclusione, l'Assessore ha voluto rimarcare l'estrema necessità - "Almeno sui medi invasi occorre che si comici a fare" .

Pubblicato in Ambiente Emilia
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