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Confcooperative ER prende atto delle decisioni del Governo: “Tasse ingiuste e inutili, non creano benefici ambientali e di educazione alimentare ma solo danni alle imprese”.

(Bologna, 13 dicembre 2019) – “Plastic Tax e Sugar Tax rappresenteranno un freno per la locomotiva Emilia-Romagna che in questi anni ha contribuito a trainare il Paese grazie soprattutto alla vitalità del suo sistema economico. Le imprese di questa regione escono penalizzate più di altre dalla Legge di Bilancio, nonostante rimodulazioni e rinvii. La decisione del Governo di mantenere queste tasse finirà per danneggiare alcune eccellenze emiliano-romagnole quali il settore agroalimentare e la packaging valley”.

Lo dichiara Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, prendendo atto con rammarico della scelta di confermare “due tasse che non generano alcun beneficio né in termini ambientali né di maggiore educazione alimentare, ma solo pesanti ripercussioni sulle imprese coinvolte”.

“La tassa sulla plastica – spiega Milza – danneggia sia la packaging valley emiliana che le aziende agroalimentari, attualmente prive di una reale alternativa pienamente percorribile all’utilizzo della plastica per imballaggi dei prodotti alimentari. Tassare queste aziende significa minare la loro competitività sui mercati internazionali, dove già devono confrontarsi con imprese di altri Paesi che hanno costi del lavoro molti più bassi”.

Per quanto riguarda la Sugar Tax, continua Milza, “è una tassa che si accanisce contro una filiera già in crisi come quella bieticolo-saccarifera. In Italia è rimasta solo la cooperativa bolognese Coprob-Italia Zuccheri a produrre zucchero 100% italiano. Inoltre - prosegue Milza - con buona pace di chi pensa che si facciano favori alle multinazionali, la Sugar Tax colpisce le aziende agroalimentari che producono succhi e bevande utilizzando prioritariamente frutta italiana. Saranno anche gli agricoltori della nostra regione, già colpiti dal flagello della cimice asiatica, a pagare il conto di questa tassa”.

“Siamo consapevoli – conclude Milza – di quanto sia necessario l’impegno di tutti per fare crescere la sensibilità di cittadini e imprese verso un minore utilizzo di plastiche non riciclabili e la conversione dei processi produttivi. Per questo abbiamo condiviso l’impostazione del Piano ‘PlasticFreER’ della Regione Emilia-Romagna finalizzato ad accompagnare anche con incentivi il sistema produttivo verso questa transizione, senza provvedimenti punitivi che scaricano i costi della sostenibilità ambientale e sociale sulle spalle di imprese e lavoratori.

 

Pubblicato in Economia Emilia

“La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale”. Il presidente di Confcooperative ER Francesco Milza chiede al Governo un ripensamento

Bologna, 4 novembre 2019 – “Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica: è bene che le Istituzioni a tutti i livelli lo comprendano, altrimenti si continuano a lanciare proclami che non trovano concretezza. Aggiungere una nuova tassa per le imprese sull’utilizzo della plastica negli imballaggi non risolve il problema ma scarica i costi della riduzione dell’impatto ambientale esclusivamente su aziende, lavoratori e consumatori”.


Così Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, commenta l’introduzione della Plastic Tax nella prossima Legge di Bilancio a cui sta lavorando il Governo.


“Le nostre imprese hanno bisogno di essere accompagnate per un periodo congruo e con apposite misure verso un processo di riconversione industriale per diminuire l’utilizzo della plastica nelle loro produzioni – aggiunge Milza –, ma questo obiettivo non può essere perseguito improvvisando una nuova tassa. Invece di premiare e valorizzare quelle aziende che stanno riducendo il ricorso alla plastica e scelgono di utilizzare i materiali riciclati per il packaging dei loro prodotti, e invece di sostenere la filiera industriale del riciclo oggi più che mai in difficoltà dopo il blocco delle importazioni dalla Cina, con l’introduzione della Plastic Tax il Governo rischia di arrecare danni al sistema produttivo, senza portare benefici ambientali”.
“Confidiamo – conclude il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, organizzazione che rappresenta 1.600 cooperative con 230.000 soci e oltre 80.000 occupati – in un ripensamento da parte del Governo, auspicando un orientamento verso percorsi di incentivazione per le imprese che favoriscano un minore ricorso alla plastica. Dal canto nostro, in linea con le iniziative portate avanti da Confcooperative nazionale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, dal prossimo 6 novembre elimineremo tutte le bottiglie di plastica dai nostri uffici”.