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L’Università di Parma promuove un importante convegno in Emilia Romagna su tema della sicurezza informatica: esperti a confronto per una giornata che ha come obiettivo quello della condivisione e diffusione della consapevolezza sui temi della cyber security. Giovedì 14 novembre, dalle 9.00 alle 18.00 presso il Centro Congressi del Campus Universitario di Parma.

Nell’era della digitalizzazione, caratterizzata da un flusso continuo di informazioni e dati sensibili trasmessi tramite la rete, il tema della sicurezza informatica è diventato imprescindibile. Un campo che si muove attraverso strumenti e tecnologie la cui funzione è quella di proteggere i sistemi informatici da attacchi esterni di hacker sempre più specializzati.

Questo l’ambito di approfondimento e analisi che verrà affrontato durante il convegno “Cybersecurity Parma”, in programma per giovedì 14 novembre, dalle ore 9.00 alle 18.00, presso il Centro Congressi del Plesso Aule delle Scienze al Campus di Parma. Una giornata, organizzata dall’Area Sistemi Informativi – Unità Organizzativa Sicurezza e Processi dell’Università di Parma, volta alla condivisione e diffusione della consapevolezza sui temi della cybersecurity. Ad animarla saranno esperti e referenti di grandi aziende che porteranno la loro esperienza diretta attraverso case-study operativi quali esempi concreti legati al tema sicurezza informatica, dando forma a momenti di divulgazione sulla base di competenze e problematiche reali.

La mattinata sarà caratterizzata dal Key Note “4 Cybersec Topics VS 4 InfoSec Cultures”, condotto da due importanti nomi nell’ambito del digitale e della sicurezza informativa: Raoul Chiesa, il primo hacker italiano, ora consulente in ambito ICT Security, e Selene Giupponi, una delle maggiori esperte in Italia di Computer forensic e reperimento dati nel dark web, che introdurranno l’argomento sviluppandone i differenti aspetti, per poi accompagnare l’analisi dei case study presentati durante la giornata. Questo Key Note vuole evidenziare e indirizzare differenti focus verso otto importanti "keyword" tecnologiche, per stimolare e facilitare il confronto tra relatori e pubblico, fornendo nel contempo esempi e casi di studio semplici e concreti sui seguenti temi: DNS Exfiltration, IoT, Disaster Recovery, Infrastrutture Critiche, Proactive Security, Misure Minime, Data Breach ed Incident Detection.

Nel corso della giornata si alterneranno interventi che daranno spazio a una visione internazionale del problema, grazie a relatori referenti di realtà attive anche oltre i confini nazionali:

Michele Rivieri (Cedacri Group): “La gestione della DNS exfiltration, minacce, impatti e contromisure”;

Pietrandrea Lambertini e Roberto Goldoni (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma): “Sviluppare la coscienza informatica attraverso attacchi etici”;

Ilaria Comelli (Università di Parma), Marco Rottigni e Luca Besana (Qualys): “Viaggio al centro di un asset – da visibilità a consapevolezza”;

Luca Veltri (Università di Parma): “Sicurezza in ambito IoT”;

Fabio Berti (IT.City) e Paolo Fontechiari (Comune di Parma): “Il piano di Disaster Recovery del Comune di Parma”;

Armando Tacchella (Università degli Studi di Genova): “Sicurezza delle infrastrutture critiche”;

Domenico Carnicella, Alessandro Rodolfi e Roberto Tanara (DataConSec): “La gestione tecnico organizzativa di un data breach: un caso pratico”;

Enrico Riccardi (Chiesi Farmaceutici): “L’Incident Detection in una multinazionale”;

Christian Alzapiedi (Dallara Automobili): “Protezione delle informazioni e del know-how aziendale in ambito Automotive”;

Pietro Delsante e Bernardino Grignaffini Gregorio (Certego): “Adventures in RansomwareLand”.

Per consultare il programma: cybersecurity.unipr.it/programma/

“Cyber Security Parma” vuole diventare un appuntamento annuale di forte interesse per ciò che riguarda le tematiche legate alla Cyber security e alla sicurezza IT, disegnandone una panoramica il più possibile completa: sicurezza dei dati, analisi della tecnologia attualmente in uso, approcci e tipologie di software più diffusi a supporto della gestione della sicurezza informatica. 

Il Convegno aderisce alla campagna di sensibilizzazione dell’Unione Europea ECSM European Cyber Security Month, che si svolge ogni ottobre in tutta Europa, creata con la volontà di aumentare la consapevolezza nei confronti delle sempre più aggressive e frequenti minacce sulla rete digitale, nonché di promuovere la sicurezza informatica tra cittadini e organizzazioni fornendo risorse per proteggersi online, attraverso l’educazione e la condivisione di buone pratiche.

L’evento è realizzato grazie al supporto di Qualys, Certego, Dataconsec e Interconsul; con il patrocinio di Comune di Parma, Camera di Commercio di Parma, Unione Parmense degli Industriali, ARPAE, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Per maggiori informazioni e registrarsi all’evento: https://cybersecurity.unipr.it/

CYBER SECURITY PARMA

Giovedì 14 Novembre 2019

Ore 9.00-18.00

Centro Congressi del Plesso Aule delle Scienze al Campus Universitario di Parma

Pubblicato in Nuove Tecnologie Parma
Domenica, 27 Ottobre 2019 08:48

Felino: Halloween Party al Babilon Cafe

Di Nicola Comparato - Dolcetto o scherzetto? Il 31 ottobre a Felino si fa sul serio con una serata all' insegna della musica house techno presso il bar Babilon Cafe in Piazza Miodini 4 a Felino (PR). Ad Albertelli Manuel in arte DJ Trinity, membro dell'associazione culturale Vinylistic, noto per aver suonato nei locali "Bar Mercury", "Gambero" e "Bagarre", spetterà il compito di animare la serata dietro alla console.

Aperitivo in musica dalle ore 18.30, chiusura alla ore 24.

Per informazioni 347 229 6560

Pagina Facebook Dj Trinity

https://www.facebook.com/Dj-trinity-1585642538359110/ 

Babilon Cafe vi aspetta il 31 ottobre con la nuova gestione. Vietato mancare.

 

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Prende l’avvio il 25 ottobre prossimo la XXIV edizione di ParmaJazz Frontiere Festival: oltre un mese di programmazione, fino ai primi di dicembre, per un Festival che, come tradizione, mescola produzione, grandi ospiti e formazione. Antiche Presenze, Futuri Misteri: questo il titolo, come sempre giocato su poesia e suggestione, scelto dal Direttore Artistico Roberto Bonati per un’edizione che vedrà salire sul palco nomi come quello di Arve Henriksen assieme al Trio Mediæval (25 ottobre - Teatro Farnese) o, per rimanere in ambito nordico, il progetto svevo-giapponese del Trees of Light (27 ottobre - Teatro Farnese). Spazio anche alle giovani generazioni con Pedro Melo Alves (batteria), vincitore del Premio Giorgio Gaslini 2019, che salirà sul palco della Casa della Musica (7 novembre) insieme al chitarrista Pedro Branco. A seguire il Gabriele Fava Group.

Fra i grandi ospiti del festival ci saranno anche Tor Yttredal (24 novembre - Voltoni del Guazzatoio) in duo con Roberto Bonati in una nuova produzione e Morten Halle (2 dicembre - Casa della Musica) in trio con Alberto Tacchini e Roberto Bonati.
Mario Piacentini (9 novembre - Casa della Musica) regalerà le suggestive note del suo pianoforte proponendo il progetto Kryptikós.
Tra le nuove produzioni il nuovissimo solo di Vincenzo Mingiardi: un concerto per chitarra dal suggestivo titolo di 969/019 (23 novembre).
Fra i temi ricorrenti del Festival anche il rapporto fra musica e spiritualità che quest’anno sarà al centro del repertorio di ispirazione sufi di Kudsi Erguner, uno dei più importanti suonatori di flauto ney, e Pierre Rigopoulos alle percussioni (9 novembre - Casa della Musica). Un grande spazio è dedicato alle nuove generazioni, giovani musicisti, nati all’interno del Festival, che stanno crescendo artisticamente: la nuova produzione di Luca Perciballi, impegnato nel workshop con il Liceo Bertolucci He do the police in different voices, prezioso momento di formazione che si conclude, come ogni anno, con un concerto (16 novembre - Casa Della Musica); ma anche Andrea Grossi con il suo Blend 3, e il Roberta Baldizzone White Quartet (entrambi il 16 novembre - Casa della Musica). L’appuntamento con la Stanza per Caterina (3 novembre - Casa della Musica) sarà affidato ad Areni Agbabian, pianista, cantante e compositrice americana di origini armena.

Non poteva mancare l’appuntamento con Roberto Bonati e la sua Chironomic Orchestra (10 novembre - Voltoni del Guazzatoio). E con un altro appuntamento ormai annuale per il Festival, quello con Cartoons in collaborazione con il Teatro Regio (30 novembre - Ridotto del Teatro Regio). Così come il tradizionale concerto dell’European Academy Ensemble (28 novembre - Casa della Musica) che quest’anno vedrà incontrarsi sul palco gli allievi dell’Academy of Music and Drama di Göteborg, della Faculty of Performing Arts di Stavanger, della Norwegian Academy of Music di Oslo, oltre al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma.

ParmaJazz Frontiere, membro della rete dello Europe Jazz Network, della rete I-Jazz e dell'Associazione Remo Gaibazzi, fa parte delle iniziative di Parma2020 ed è un festival realizzato con il contributo di Comune di Parma, Regione Emilia Romagna, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Dallara Automobili, Reale Ambasciata di Norvegia, Unione Parmense degli Industriali e con la collaborazione di Casa della Musica, Fondazione Teatro Regio, Complesso Monumentale della Pilotta, laFeltrinelli Libri e Musica di Parma, Conservatorio di Musica "Arrigo Boito", Department of Music and Dance dell’Università di Stavanger, Academy of Music and Drama di Göteborg, Norwegian Academy of Music di Oslo, Liceo Musicale “Attilio Bertolucci” e Phocus Agency.

 

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 PROGRAMMA COMPLETO

Ven 25 ottobre |CMP - Teatro Farnese, h 20:30
Arve Henriksen&Trio Mediæval
Rímur
Anna Maria Friman |voce
Linn Andrea Fuglseth |voce
Jorunn Lovise Husan |voce
Arve Henriksen|tromba


Dom 27 ottobre |CMP - Teatro Farnese, h 19
Anders Jormin |Lena Willemark |Karin Nakagawa
Trees of Light
Karin Nakagawa | koto 25 corde
Lena Willemark |violino, viola e voce
Anders Jormin |contrabbasso


Dom 3 novembre |APE Parma Museo, h 19
Una Stanza per Caterina
Areni Agbabian
voce e pianoforte


Gio 7 novembre |Casa della Musica, h 20:30
Pedro Melo Alves
vincitore del "Premio Internazionale Giorgio Gaslini" 2019
con
Pedro Branco
Pedro Branco | chitarra
Pedro Melo Alves | batteria

a seguire

Gabriele Fava Group
I Can See The Darkness Fall Produzione ParmaFrontiere 2019
Gabriele Fava | sax tenore
Tommaso Parmigiani | chitarra elettrica
Giancarlo Patris | contrabbasso
Marcello Canuti|batteria


Sab 9 novembre |Casa della Musica, h 20:30
Mario Piacentini
Kryptikós
Mario Piacentini | pianoforte

a seguire

Kudsi Erguner |Pierre Rigopoulos
Yol “Sufi Invocations”
Kudsi Erguner | flauto ney
Pierre Rigopoulos | percussioni


Dom 10 novembre |CMP – Voltoni del Guazzatoio, h 18
Roberto Bonati |Chironomic Orchestra
The Art of Improvised Chironomy
Produzione ParmaFrontiere 2019

Roberto Bonati | direttore
Diletta Longhi | voce
Angela Malagisi | voce
Cecilia Preste | voce
Elena Rosselli | voce
Thomas Marvasi | clarinetto basso
Gabriele Fava | sax soprano
Emiliano Vernizzi | sax soprano e tenore
Claudio Morenghi | sax tenore
Matteo Valentini | sax tenore
Fabio Frambati | flicorno
Alberto Ferretti | tromba
Antonio Ronchini | tromba
Federica Catania | violino
Sara Valentina Pelosi | violino
Paolo Ricci | violino
Davide Santi | violino
Serafima Gorskova | viola
Caterina Ferrari | violoncello
Giacomo Marzi | contrabbasso
Giancarlo Patris | contrabbasso
Luca Perciballi | chitarra
Tommaso Salvadori | vibrafono
Roberta Baldizzone | pianoforte

Sab 16 novembre |Casa della Musica, h 17
Luca Perciballi |Liceo Musicale Attilio Bertolucci
He Do the Police in Different Voices Produzione ParmaFrontiere 2019

Esito della VI° edizione del Workshop rivolto agli allievi del Liceo Musicale “A. Bertolucci” di Parma,
condotto da Luca Perciballi

Giulia Petucco | voce e percussioni
Letizia Zanfardino | flauto
Arianna Ruggeri | fagotto
Nico Tosi | trombone
Erika Bernardo | percussioni
Tommaso Pezzani |percussioni
Michele Violi |percussioni
Nicolò Rainieri |pianoforte
Tito Zucchi |pianoforte e violoncello
Giacomo Bianchi |chitarra
Matilde Lombatti |chitarra
Daniele Loche |violino
Mattia Rossetti |viola
Gianluca Spagnoli|violoncello

 

Sab 16 novembre |Casa della Musica, h 20:30
Roberta Baldizzone White Quartet
Changing Textures Produzione ParmaFrontiere 2019
Gabriele Fava| sax soprano / tenore
Roberta Baldizzone | pianoforte
Ricardo Costa| chitarra elettrica
Marcello Canuti| batteria

a seguire

Andrea Grossi Blend 3
Lubok Produzione ParmaFrontiere 2019
Manuel Caliumi | sax contralto
Michele Bonifati | chitarra elettrica
Andrea Grossi| contrabbasso

In collaborazione con Associazione I-Jazz - italiajazz
Presentato all’interno del progetto Nuova Generazione Jazz


Sab 23 novembre |CMP – Voltoni del Guazzatoio, h 20:30
Vincenzo Mingiardi
969/019 Produzione ParmaFrontiere 2019
Vincenzo Mingiardi| chitarra


Dom 24 novembre |CMP – Voltoni del Guazzatoio, h 18
Tor Yttredal |Roberto Bonati
Incanti
Co-produzione ParmaFrontiere Faculty of Performing Arts University of Stavanger

Tor Yttredal| sax soprano / tenore, clarinetto basso
Roberto Bonati| contrabbasso


Gio 28 novembre – Casa della Musica, h 20:30
European Academy Ensemble
The Frailest Leaves of Me Co-produzione ParmaFrontiere 2019
Una dedica a Walt Whitman nel centenario della nascita

Un Progetto di ParmaFrontiere

dall'Academy of Music and Drama di Göteborg
Sebastian Petersson | trombone
Daniel Andersson | contrabbasso

dalla Faculty of Performing Arts UiS
Mathilda BendiKsen Anker | voce
Benjamin Synnevåg Sagebø| batteria

dalla Norwegian Academy of Music di Oslo
Ingrid Skaåland Lia | sassofono
Erling Skorpen |tromba
Leo Dommersnes Sundström |pianoforte

dal Conservatorio di Musica "A.Boito" di Parma
Elena Rosselli | voce
Giacomo Ruggeri | chitarra
Giancarlo Patris | contrabbasso


sab 30 novembre – Ridotto del Teatro Regio, h 15:30 e 18
Cartoons!
Alla ricerca degli Aristogatti Produzione ParmaFrontiere 2019
Se puoi sognarlo puoi farlo!
Sabina Borelli | voce narrante
Diletta Longhi | voce
Matteo Valentini | sassofono
Paolo De Matteis | pianoforte
Giancarlo Patris | contrabbasso
Benedetta Rositano | batteria

In collaborazione con Fondazione Teatro Regio - Cartellone RegioYoung

lun 2 dicembre |Casa della Musica, h 20:30
Morten Halle |Alberto Tacchini |Roberto Bonati
Meeting Produzione ParmaFrontiere 2019
Morten Halle|sax
Alberto Tacchini| pianoforte
Roberto Bonati| contrabbasso

 

Confronti. Dialoghi sulla musica tre le pagine

Sab 26 ottobre |laFeltrinelli Libri e Musica, h 18:30
Vesper and Silence |The Songs We Used To Sing
Whirling Leaves |Changing Textures
Presentazione ultime uscite discografiche ParmaFrontiere


Lun 4 novembre – Associazione Remo Gaibazzi, h 18:30
Roberto Masotti
autore di Jazz Area (Seipersei, 2019)
presenta il suo libro e commenta il volume di
ClÉmentine Deroudille, Doisneau e la musica (Jaca Book 2019)
Conduce l’incontro Alessandro Rigolli

Mer 13 novembre – laFeltrinelli presso La Galleria, h 18:30
Jacopo Tomatis
autore di Storia culturale della canzone italiana (Il Saggiatore, 2019)
presenta il suo libro e dialoga con Marco Buttafuoco
Conduce l’incontro Alessandro Rigolli

Mer 20 novembre – laFeltrinelli presso La Galleria, h 18:30
Claudio Sessa e Stefano Zenni
Sessa curatore di Mister Jelly Roll di Alan Lomax (Quodlibet, 2019)
e Stefano Zenni autore di Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz (Stampa Alternativa, 2018)
Conduce l’incontro Alessandro Rigolli



formazione

Ottobre/Novembre – Liceo Musicale “A. Bertolucci”
Workshop Luca Perciballi
He Do the Police in Different Voices

 

 

 

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“100 anni di cooperazione verso i prossimi scenari” - Abbazia Valserena – CSAC Università di Parma in viazza di Paradigna, 1 – Parma - 23 ottobre ore 9,30. -

Parma 23 ottobre 2019 - “100 anni di cooperazione verso i prossimi scenari” è il titolo del workshop organizzato da Confcooperative Parma e il centro di formazione IRECOOP Emilia Romagna sede di Parma in collaborazione con Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC Alma Mater Studiorum - Università di Bologna per un approfondimento e un confronto circa il “ruolo” dell’impresa stessa nel contesto economico e sociale in cui la medesima svolge la sua attività, tanto con riferimento al tempo presente, quanto in prospettiva.

Ad Andrea Gennari in qualità di direttore di Confcooperative Parma il compito di illustrare la struttura del convegno e condurre i lavori. Per prima cosa ha riportato i saluti del Presidente Andrea Bonati e dopo aver sottolineato l’importanza della formazione dei dirigenti nelle imprese cooperative e le motivazioni che hanno spinto a organizzare un workshop sul futuro della cooperazione, ha richiamato l’attenzione sulla Abbazia Valserena che è divenuta sede nazionale delle Abbazie cistercensi italiane in ragione del libro “Guida alle abbazie cistercensi” realizzato dalla Associazione Giuseppe Micheli associata a confcooperative di Parma.

100 anni di organizzazione cooperativa sono tanti ma ancor più sono gli anni di vita di talune cooperative come appunto Latteria Cooperativa Frescarolese la cui data di fondazione risale addirittura al 1913 e che questa mattina è stata premiata con la “Targa Commemorativa” del centenario della Confederazione Cooperative Italiane, “Un omaggio, si legge nella targa, alla resilienza della Cooperativa e al suo contributo per lo sviluppo dell’economia civile e per una società più democratica, giusta e solidale. Nei 100 anni di Confcooperative 14 maggio 1919 – 14 maggio 2019”.
In oltre un secolo di vita e di lavoro sul territorio, la Latteria Frescarolese ha saputo proteggere e valorizzare i valori e sapori di un tempo, raggiungendo livelli qualitativi eccellenti e contribuendo a diffondere il prestigio di un territorio e dei suoi prodotti caratteristici. A ritirare il riconoscimento sono stati il presidente storico Claudio Rigoni e l’attuale segretario Lucchetti.

Il convegno è stato un momento di riflessione sull’impresa cooperativa, diversa per scopo dall’impresa lucrativa e per definizione espressione di una comunità e risposta ad un bisogno degli individui che la costituiscono.

Un concetto fondamentale per lo sviluppo omogeneo di un territorio nel quale le cooperative hanno, adattandosi ai tempi, offerto il loro prezioso contributo.

Due esempi recenti, concreti e originali di questa ancestrale attitudine solidale del movimento cooperativo sono stati illustrati, dai diretti interessati, in occasione del convegno:

· L'accordo di collaborazione cooperativa tra “Cooperativa Casearia Agrinascente – Parma2064” e birrificio “Articioc” cooperativa sociale;
· Il “progetto Oasi delle Pievi” realizzato da LEN Service Onlus.

"Responsabilità" e la "Solidarietà" sono i principi fondamentali sui quali si è innestato l'accordo tra due Cooperative appartenenti a due settori apparentemente distanti.
Agrinascente - Parma2064, l'importante casearia che il 21 settembre scorso ha festeggiato il 40esimo anno dalla fondazione, e Articioc, la cooperativa del terzo settore che si è impegnata nella produzione di birre artigianali, forti della responsabilità individuale, collettiva e sociale che le contraddistinguono, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per sentirsi ancor più partecipi della medesima "comunità".
Un'esperienza che dimostra come la diversità possa diventare un valore e come l’appartenenza alla medesima organizzazione di rappresentanza cooperativa - Confcooperative Parma - abbia consentito di agevolare l’incontro e quindi la stesura di un accordo di reciproca intesa, ha commentato, Matteo Ghillani vice presidente di Articioc. L’accordo quadro, prosegue Ghillani, si introduce in un pensiero di cooperativa più ampio. Articioc infatti, oltre a fare una buona birra, come cooperativa di tipo B è orientata a introdurre le persone con disabilità nel mondo del lavoro e della cooperazione.
“Speriamo di essere qui anche fra cent’anni”, ha sottolineato Roberto Gelfi presidente di “Agrinascente - Parma2064”Credo, facendo riferimento alla vetustà della “frescarolese” e riguardo all’accordo di collaborazione con la cooperativa Articioc ha affermato che è nato da un reciproco interesse imprenditoriale, dove l’affermazione di una impresa cooperativa con esperienza contribuisce alla affermazione di una giovane cooperativa appartenente a un settore, quello della birra, che si sta affermando nel nostro paese. In sintesi, obiettivo dell’accordo “Agrinascente – Parma2064” e “Birrificio Articioc” è fare impresa non per massimizzare gli utili ma per valorizzare dal punto di vista etico ed economico quanto viene conferito dai soci cooperatori. Due cooperative con finalità diverse e complementari, alleate per attrarre il consenso del cittadino/consumatore, capace sempre di più di scegliere utilmente e responsabilmente per il proprio bene e per il bene della comunità di appartenenza.

E per meglio fruire del territorio e il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale, ecco che interviene il progetto digitale di divulgazione scientifica, fruibile direttamente da smartphone, "Oasi delle Pievi" By LEN. Il progetto Oasi delle Pievi è nato dalla collaborazione tra LEN Service Onlus e WWF Parma nell’ambito dei Musei Digitali Diffusi, una proposta innovativa che si pone come obiettivo principale la valorizzazione della cultura, della storia, delle tradizioni, degli usi e dei costumi di un territorio e delle persone che lo hanno plasmato. Uno strumento di grande utilità a disposizione della comunità.

“Con Oasi delle Pievi”, spiega il socio volontario di LEN Service Marco Dalcielo, “stiamo cercando di costruire un network tra i piccoli comuni che potrebbero ben avvantaggiarsi dello strumento tecnologico che mettiamo a loro disposizione. Ci piacerebbe poter restituire alla comunità locale e a quella straniera una parte di quel tesoro culturale nascosto che si cela nelle nostre terre e di cui spesso non si conosce l’esistenza. L’applicazione, gratuita e scaricabile su smartphone, renderà accessibile a tutti questo patrimonio”.
“Oasi delle Pievi” è perciò l’applicazione che offre la possibilità a tutti di scoprire un vero e proprio patrimonio culturale e naturalistico del territorio parmense per lo più sconosciuto anche a chi queste terre le vive. Grazie all’app “Oasi delle Pievi” è infatti possibile consultare attraverso testi, immagini, foto immersive a 360°, video e riprese dall’alto fatte con l’ausilio di droni, un percorso inedito delle pievi, delle oasi, dei parchi e delle riserve naturalistiche di Parma e provincia. Ma non solo: l’applicazione, inizialmente rilasciata in due lingue (italiano e inglese), sarà fruibile anche con l’udito grazie alla presenza di podcast audio.
È stata quindi la volta degli interventi dei cattedrattici, presentati nelle loro qualifiche dal segretario del MUEC Giovanni Dadda il quale, oltre a portare i sluti del professor Zamagni, ha ricordato come il percorso di alta formazione manageriale stia per raggiungere il quarto di secolo, a conferma del livello di apprezzamento conseguito.


"La cooperazione nell'epoca del digitale" è il titolo della relazione condotta dal Prof. Tito Menzani, intervenuto in sostituzione del professor Stefano Zamagni trattenuto da sopraggiunti e inderogabili impegni. Il Prof. Menzani del Dipartimento di Scienze Economiche, Dipartimento di Scienze Aziendali e Tutor didattico Dipartimento di Scienze Economiche - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ha evidenziato la forte duttilità della cooperazione agli adeguamenti socio economici intervenuti nelle diverse epoche, anche in forza della educazione e formazione continua. "Ma a monte di tutto ciò, - sottolinea Tito Menzani - la prima e più importante scelta strategica è investire sull’educazione. La storia ci dice che il movimento cooperativo è nato da un’idea, ma ha costruito il proprio successo attraverso la divulgazione di quest’idea e dei principi e dei valori che la sottendevano. L’impresa cooperativa ha attraversato tre secoli – il XIX, il XX e il XXI – e nel mondo ha rappresentato un’opzione e, anzi, un’opportunità per miliardi di persone: giovani e non più giovani, uomini e donne, poveri e benestanti, intellettuali e analfabeti. In tutto ciò, il ricambio generazionale è stato alla base del protrarsi nel tempo degli ideali cooperativi. Se la cooperativa cessasse di essere attrattiva per le nuove leve, inizierebbe rapidamente un serio declino, visto che si tratta di un’impresa fatta dalle persone e per le persone."

Tre sono i fattori problematici che maggiormente intervengo nel mondo cooperativo:
1. la marginalità e il coinvolgimento economico;
2. la mutualità e convenienza con minori margini;
3. le lacune in campo formativo.
Ma a fare da contraltare sono ben 5 le sfide che il movimento cooperativo deve intraprendere, secondo il professor Menzani:
1. il ricambio generazionale;
2. un maggior coinvolgimento della base sociale attraverso l’applicazione del teorema delle 5 I (Invite, Involve, inform, Invest, Include).
3. Il management preparato, almeno pari ai competitor industriali ma con competenze della forma cooperativa;
4. La distintività cooperativa;
5. L’Innovazione.


Il Prof. Flavio Delbono, Direttore Master in Economia della Cooperazione MUEC - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ha esplorato il mondo cooperativo alla luce degli scenari attuali illustrando il tema "La cooperazione tra democrazia e populismo".

“La rivincita degli stati nazionali nella stagione della quarta rivoluzione industriale sta modificando profondamente lo scenario politico ed economico del pianeta. Il disordine internazionale conseguente all’ultima crisi finanziaria è ora alimentato anche da vecchie e nuove forme di protezionismo che rischiano di minare alla radice quella prosperità inclusiva che da sempre ispira e orienta l’azione del movimento cooperativo”.

A tale proposito il direttore del master ha esposto le motivazioni per le quali Democrazia, Globalizzazione e Sovranità Statale non possono coesistere tutti e tre i fattori contemporaneamente, riportando come esemplificazione le tre principali economie mondiali, Gli USA, la Cina e l’Unione Europea. In nessuno di questi mercati infatti esiste completa e totale coesione degli elementi sopra citati. In Cina manca il fattore democratico, negli USA, in forza dei dazi manca il fattore globale e in UE a mancare è la sovranità.
Infine il Professor Delbono ha illustrato i mutamenti che si sono riscontarti a seguito della globalizzazione e come il “Welfare State” abbia necessità di essere adeguato ai forti cambiamenti che ne sono conseguiti, con particolare riferimento al rapido e pesante indebolimento della middle class del mondo occidentale. 

A conclusione del dibattito che si è innescato con il pubblico presente in sala, Andrea Gennari, ha ringraziato i presenti e i relatori per le interessanti testimonianze esposte e ha rimarcato l’utilità di questi momenti formativi che servono a far conoscere l’identità cooperativa anche attraverso testimonianze concrete del territorio, come quelle che abbiamo avuto il piacere di presentare oggi.

APPROFONDIMENTI

Latteria Frescarolese

La Latteria Frescarolese è uno dei simboli del nostro territorio e dei suoi prodotti d’eccellenza: sorge nel cuore profondo della Bassa Parmense, a Busseto, terra che diede i natali al grande Maestro Giuseppe Verdi esattamente 100 anni prima della fondazione di questo storico caseificio.
Era infatti il 1913 quando prese vita quella che sarebbe diventata nel tempo un’importante società nata nello spirito della cooperazione: la Latteria Sociale cooperativa Frescarolese.
Questo caseificio è stato fondato da un piccolo gruppo di produttori locali che hanno deciso di unirsi per poter affrontare con tutti gli strumenti necessari e l’aiuto reciproco i cambiamenti che il tempo che passava imponeva alle produzioni: se restare da soli avrebbe significato non avere abbastanza mezzi e strategie per permettere alle attività di sopravvivere al tempo e alle trasformazioni che esso impone, unirsi e lavorare insieme ha permesso di proseguire e diventare man mano sempre più forti sul territorio.
Immaginando il percorso che la latteria ha fatto a partire dalla sua nascita, sicuramente non saranno mancati momenti di difficoltà, contrasti e sfide da superare, ma il fatto che sia riuscita a restare in piedi e lavorare per oltre cento anni dimostra che una coesione di fondo, di visione e intenti, ha guidato e continua a guidare le attività quotidiane: alla base di un lungo e proficuo percorso come quello che può raccontare questo caseificio, sono indispensabili dialogo e collaborazione, capacità di restare uniti nonostante le differenze e tanto impegno.
In oltre un secolo di vita e di lavoro sul territorio, la Latteria Frescarolese ha saputo proteggere e valorizzare i valori e sapori di un tempo, raggiungendo livelli qualitativi eccellenti e contribuendo a diffondere il prestigio di un territorio e dei suoi prodotti caratteristici.
Nel 2013 la latteria ha festeggiato il suo centenario in quella che è stata la prima sede del caseificio, scelta che ha rappresentato una sorta ritorno alle origini, un modo per ricordare il punto esatto da cui si è partiti e la strada che è stata percorsa per arrivare dove si è ora. Durante la serata è inoltre stato esposto il primo documento contabile del 1913, una traccia concreta dei primi passi compiuti: questo registro, che ne data la nascita il 17 marzo di quell’anno, custodisce informazioni, date e nomi – il primo Presidente Enea Caraffini, il primo casaro Lazzaro Cavalli, i soci e il primo contabile che, con la sua elegante calligrafia, ha tenuto traccia di tutte le azioni quotidiane che hanno segnato il primo periodo di vita della cooperativa.
Ora la latteria ha superato il suo centenario e prosegue nella sua attività, con l’ambizioso e importante obiettivo di coinvolgere sempre più le giovani generazioni: passione, impegno, attenzione alla qualità dei prodotti e valorizzazione del territorio sono infatti valori che ogni giorno si propone di diffondere, a tutti ma in particolare ai più giovani, affinché si appassionino e decidano di prendere in mano il futuro del settore, dedicandosi con slancio alla sua crescita.
Passato e futuro si intrecciano per la Latteria Frescarolese, il bagaglio del secolo trascorso diventa il punto di partenza per continuare a crescere e valorizzare il territorio che la ospita e una delle sue eccellenze più conosciute al mondo, il Parmigiano Reggiano.

BIRRIFICIO ARTICIOC
Articioc, in dialetto parmigiano, significa carciofo. Il carciofo rappresenta la terra, i sapori contadini, la tavola semplice e vera. Così come le foglie e le spine permettono al cuore, la parte più nobile del carciofo, di crescere protetto, così la cooperativa tutela e guida i ragazzi nel mondo del lavoro.
Il logo di Articioc rappresenta proprio questo ideale, ispirandosi anche ad uno degli ingredienti fondamentali della birra, il luppolo.
L’idea del birrificio prese vita intorno al 2009 grazie all’incontro tra il mondo degli Special Olympics e un gruppo di ragazzi volenterosi, i quali avevano aiutato il movimento della birra artigianale a crescere sul territorio parmense. Così come gli Special Olympics mettono in evidenza le capacità di ragazzi straordinariamente speciali nel mondo dello sport, così si è pensato che fosse possibile farlo anche nel mondo del lavoro. Remo Pattini, uno dei pionieri del mondo Special Olympics a Parma, ci ha insegnato come esistano persone che riescono a trasportare mattoni da un quintale, ed altre che hanno la possibilità di spostare solamente un kg: entrambe hanno il diritto di contribuire alla costruzione della società.
Questo è stato il punto di partenza.
"Nel 2014, la nostra passione e tenacia ci hanno permesso di costituire la Cooperativa Sociale ed avviare la produzione di birra su nostre ricette presso birrifici amici.
Abbiamo deciso di costituirci come cooperativa sociale di tipo B, forma che rispecchia al meglio la nostra mission: l’inserimento nel mondo del lavoro di personale con disabilità fisiche o mentali”.
Nasce così, sulla base della tradizione agroalimentare del territorio parmense e sulla sua natura cooperativistica, e con il contributo di Fondazione Cariparma – che ci ha voluto premiare – il progetto vero e proprio: la realizzazione e gestione del Birrificio Sociale Articioc. Grazie all'interessamento della Cooperativa La Bula che ha connesso il progetto con due esperti birrai, Andrea e Anselmo, si sono andati aggregando tanti amici andando a infittire la rete di conoscenze e amicizie.
Ecco quindi che l'accordo di collaborazione con la "casearia Agrinascente" persegue il medesimo obiettivo.
Per informazioni:
Articioc cooperativa sociale
Via Marconi n.6 – 43015 Noceto (PR)
Tel. 0521.628301
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.birrificioarticioc.it

PARMA2064: FORMA E SOSTANZA
Dal Parmigiano Reggiano campione del mondo al formaggio Kasher, Halal e organic. Una cooperativa casearia nel cuore della Food Valley, tutto nel raggio di 10 km.
Nel 2014 nasce il brand Parma2064 da parte della Cooperativa Casearia Agrinascente, che nel 2019 compie 40 anni. Il successo è stato immediato il Parmigiano Reggiano Parma2064 ha ottenuto 12 premi di cui un Supergold al World Cheese Award.
Capitalizzando le esperienze e le competenze, i 5 soci attuali - Cascina “Margherita”, La Rinascente Società Agricola, Società Agricola Colombarola, Società Agricola Fratelli Tonoli e Società Agricola Vighi Mauro e Luigi – hanno perfezionato un metodo che mira a creare un prodotto naturale, frutto di un controllo scrupoloso e della lavorazione del latte proveniente esclusivamente dai loro allevamenti, tutti a conduzione familiare e collocati in un raggio di 10 chilometri dai due caseifici. Agrinascente Parma2064 oggi gestisce direttamente due caseifici, uno a Fidenza e l’altro a Zibello. Un terzo caseificio, alle porte di Soragna, è stato affittato ad altri operatori al momento, in attesa di condurre direttamente anche questo stabilimento.
La disponibilità di una mandria complessiva di circa 1400 bovine in mungitura per quasi 16 milioni di litri di latte prodotti annualmente è il punto di partenza per quello che si presenta oggi come un modello caseario nel cuore dell’area DOP del Parmigiano Reggiano. La produzione totale ha superato nel 2018 oltre 30.000 forme, per un fatturato che oltrepassa i 13 milioni di euro. 20 dipendenti operano nei due caseifici di Fidenza e Zibello, dove ogni giorno vengono lavorati rispettivamente 286 e 187 quintali di latte.
Integrati con le necessarie innovazioni tecnologiche, i processi produttivi sono quelli di sempre, con la competenza di casari a coordinare il lavoro di addetti che seguono fedelmente le fasi stabilite dal Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano DOP, nell’ottica di una filiera senza scorciatoie. Così si coniuga la tradizione con una visione ampia e aperta a sperimentazioni, come quelle che hanno dato vita alle varianti “Organic”, “Halal” e “Kasher”, quest’ultimo prodotto nel caseificio dedicato esclusivamente a questa produzione che si trova a Zibello e ottenuto secondo un procedimento che segue alla lettera le rigide regole della religione ebraica in materia alimentare, ispirate dalla Torah e codificate nello Shulkhan Aruk.
Da poco, alla produzione di Parmigiano Reggiano si è affiancata quella del “Verdiano”, la proposta “veggie” di Parma2064, ottenuto utilizzando caglio di origine vegetale, ideale per quei consumatori più sensibili e interessati all’alimentazione vegetariana,
Le forme di Parmigiano Reggiano Parma2064 sono stagionate nei magazzini aziendali fino a raggiungere, a seconda dei casi: 18, 24, 36 o 48 e più mesi di stagionatura. Per le stagionature oltre i 30 mesi, Parma2064 ha introdotto una selezione di qualità chiamata “Lunga Vita” che, insieme con le stagionature più “giovani”, consente di offrire una gamma di prodotto che capace di incontrare il gusto e le esigenze di tutti i consumatori, in Italia e all’estero, distinguendosi per qualità organolettiche che mantengono traccia di una tradizione antica ed essenziale.
Il brand Parma2064 vuole sottolineare la ricerca di distintività della matricola assegnata storicamente al caseificio di Fidenza dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Il nome “Parma”, prima del numero della matricola, pone l’accento sul territorio dove nasce questo prodotto di eccellenza.
Nel cuore della Pianura Padana, tra i luoghi che hanno dato i natali a Giuseppe Verdi, Parma2064 è allora la nuova melodia di buon gusto di una terra per cui qualità e naturalezza hanno oggi più che mai un valore inestimabile. È così che Parma2064 trova il giusto connubio tra forma e sostanza.
Tre i punti vendita dove acquistare direttamente:
Caseificio Pongennaro - Soragna
Strada per Carzeto 137, 43019 Soragna (Parma)
tel. +39 0524 597065
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Shop del Museo del Parmigiano Reggiano
Corte Castellazzi, Via Volta 5, 43019 Soragna (Parma)
tel. + 39 0524 507205
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Caseificio San Michele Campagna - Fidenza
Via S. Michele Campagna, 22E 43036 Fidenza (PR)
tel. +39 0524.520958
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I numeri di Parma2064 nel 2018
⎫ 1979 anno di nascita dalla cooperativa Agrinascente che nel 2019 compie 40 anni
⎫ 5 aziende consociate nell’arco di 10 chilometri: Cascina “Margherita”, La Rinascente Società Agricola, Società Agricola Colombarola, Società Agricola Fratelli Tonoli e Società Agricola Vighi Mauro e Luigi
⎫ Oltre 13 milioni di euro di fatturato
⎫ 30.011 forme in un anno
⎫ 20 dipendenti
⎫ 187 quintali di latte al giorno lavorati a Zibello
⎫ 286 quintali di latte al giorno lavorati a Fidenza
⎫ 15,9 milioni di litri di latte in un anno
⎫ 1.400 bovine in mungitura
⎫ 12 premi di cui un Supergold al World Cheese Award
⎫ I prodotti: Parmigiano Reggiano a diverse stagionature (12, 18, 24, 30 e oltre), Parmigiano Reggiano Organic, Halal e Kasher. In più il Verdiano (proposta veggie di Parma2064).
⎫ Tre punti vendita diretti: spaccio al Caseificio Pongennaro e Shop del Museo del Parmigiano Reggiano, entrambi a Soragna e spaccio al Caseificio San Michele a Fidenza.

Per informazioni:
Cooperativa casearia Agrinascente - Parma2064
Via S. Michele Campagna, 22E 43036 Fidenza (PR)
Tel. +39 0524.520958
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.2064.it

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Lamberto colla
+39 344 2373963
Ufficio stampa Confcooperative di Parma
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Lunedì, 14 Ottobre 2019 16:43

il Komandante al Manhattan a Collecchio

Sabato 19 ottobre il Komandante al Manhattan a Collecchio (PR)

Di Nicola Comparato - Nuova, ennesima tappa in provincia di Parma, del grande Dj Ginger il Komandante, il padre della techno. Il "Kommander" vi aspetta a Collecchio nel locale "Manhattan" a partire dalle ore 23.30/24 per una serata all' insegna della musica che lo ha reso celebre nel corso degli anni e che continua ad appassionare ragazze e ragazzi di ogni ogni età. Ad affiancare il Komandante ci sarà il dj "Denny T". La mia cassa è la tua cassa. Se non balli stai a casa!

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Programma:

Si comincia verso le 23.30/24 per chiudere la serata alle 04.

Ingresso gratuito con la possibilità di prenotare un menù a 15 euro

Manhattan, Collecchio (PR) in via Milano 2 (zona Parmalat)

Per info e contatti:

Telefono 345 6166796

Pagina Facebook Dj Ginger il Komandante

https://www.facebook.com/gingercomandante/ 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Lunedì, 14 Ottobre 2019 06:51

“A riva la machina”, con la Polizia Stradale

La Polizia di Stato era presente alla manifestazione “A riva la machina”, che si svolge ogni anno nel mese di ottobre a Fidenza (quartiere artigianale “La Bionda”) nel contesto della Gran Fiera di S. Donnino.

All’iniziativa ha preso parte personale della Sezione Stradale di Parma, con diversi mezzi in uso alla Polizia Stradale, tra i quali un’auto e una motocicletta.

L'educazione stradale è stato il tema principale che è stato affrontato con tutti coloro che si sono avvicinati allo stand della polizia dove erano in mostra i vari strumenti di lavoro del presente e del passato.

Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani che saranno i conducenti di domani che dovranno acquisire la consapevolezza dei rischi della strada per poterli affrontare in sicurezza.

"Tutto l’impegno che riponiamo, hanno commentato gli operatori presenti all'evento, in queste circostanze è frutto del fatto che riteniamo che la prevenzione sia il primo strumento per evitare i sinistri stradali."

Pubblicato in Cronaca Parma

Dopo oltre 1400 repliche in 7 diversi Paesi del mondo è arrivato anche a Parma, in San Francesco del Prato, il monologo teatrale con accompagnamento musicale ispirato alla vicenda di Pierre Claverie e Mohamed Bouchikhi, assassinati insieme in Algeria il 1° agosto 1996 dallo stesso terrorismo islamista che colpì anche i monaci di Tibhirine.

(Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Cultura Parma

Parma, 11 ottobre 2019. Si è svolta ieri la cerimonia in onore del Maestro Giuseppe Verdi nel giorno del suo 206° compleanno, alla presenza del sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio Federico Pizzarotti, di Anna Maria Meo, direttore generale della Fondazione, di Michele Guerra, assessore alla Cultura del Comune di Parma, e delle massime autorità cittadine, che, insieme ai rappresentanti delle associazioni musicali del territorio e a Ursula Riccio, presidente dell'associazione "Viva Verdi" di Norimberga, si sono raccolte davanti al monumento dedicato al Maestro, in piazza della Pilotta.

Per l'occasione, numerosamente partecipata da tanti appassionati e che ha visto l'intervento dei cantanti lirici Leo Nucci, Michele Pertusi, Luca Salsi e Armando Gabba, il coro del Teatro Regio e la Corale Giuseppe Verdi hanno infine intonato il “Va pensiero”, accompagnati da Claudia Zucconi al pianoforte e diretti da Massimo Fiocchi Malaspina.

A conclusione della cerimonia si è svolta, nell’ambito del Festival Verdiano, l’inaugurazione al Gran Caffè Teatro Regio della Mostra dedicata ai ritratti di Leo Nucci di Vittorio Ferrarini, alla presenza del Maestro, dell'artista e delle autorità.

 

(Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Cronaca Parma

Di Nicola Comparato 9 ottobre 2019 - Alcuni scatti della manifestazione di ieri sera in piazza Garibaldi a Parma organizzata da Rete Kurdistan Parma per dire NO all' invasione turca del Rojava. A Serkan Xozatli portavoce di Rete Kurdistan Parma il compito di condurre il dibattito, che ha coinvolto molti dei presenti alla manifestazione, invocando giustizia e libertà per il popolo Curdo!

Il video dell'evento: https://youtu.be/ORvcbb-ZuUU

Pubblicato in Cronaca Parma

Numerose novità illustrate dal management ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana all’Auditorium Paganini di Parma di fronte a una platea di oltre 700 ospiti: collaborazioni, progetti e percorsi didattici.  A coronamento della cerimonia la lectio magistralis tenuta dallo chef dell’Osteria Francescana Massimo Bottura.

Di Chiara Marando –

09 Ottobre 2019 -

È stato ancora una volta l’Auditorium Paganini di Parma a ospitare la cerimonia di apertura del XVI Anno Accademico di Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Un totale di 700 ospiti, 400 dei quali hanno vissuto il momento con quella energia di chi sta guardando negli occhi il proprio futuro: era non gli studenti che stanno facendo il loro ingresso nella scuola, giovani aspiranti cuochi, pasticceri, bakery chef, sommelier, maître e manager della ristorazione.

L’evento è stata l’occasione per sottolineare quanto Alma sia oggi non solo Scuola di Cucina, ma anche Scuola dell’Ospitalità Italiana quale punto di riferimento per la formazione del campo dell’accoglienza e della gestione dell’impresa ristorante.

Sul palco dell’Auditorium Paganini era schierato tutto il corpo docente, il Comitato scientifico, il Presidente Enzo Malanca, il Direttore Generale Andrea Sinigaglia e Matteo Berti, Direttore Didattico. Saluti iniziali, poi l’intervento del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha ricordato il ruolo di primo livello della Regione nel comparto alimentare e, in particolare, della Food Valley.

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Il Presidente di Alma Enzo Malanca ha parlato di risultati e numeri, un excursus per rendre concreto il percorso di crescita che caratterizza il “sistema Alma”: Sono quasi 1200 i nuovi studenti che hanno frequentato la Scuola nell’ultimo anno, andando ad aggiungersi agli oltre 10000 degli anni precedenti. La percentuale di occupazione entro sei mesi dal diploma nel 93% dei casi”.

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Nuovi progetti emergono dalle parole del Direttore Generale Andrea Sinigaglia, come nel caso del volume “Terra di Pane, un lavoro corale che racconta l’Italia attraverso 90 tipologie differenti di pane; ma anche accordi innovativi: “ALMA supporta i propri studenti all’entrata nel mondo del lavoro. Abbiamo attivato un progetto con Deloitte attraverso l’Italian Cuisine Market Monitor. Desideriamo che diventi il punto di partenza per la costituzione di un osservatorio continuativo incentrato sul settore del foodservice italiano a livello globale”.

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Matteo Berti, Direttore Didattico, ha spiegato l’evoluzione della proposta formativa: “Da quest’anno, il piano didattico dei Corsi verrà rinnovato per rispondere in modo ancora più efficace alle richieste del mercato del lavoro. Inoltre, da poco abbiamo inaugurato un nuovo spazio scolastico che lega sala e cucina, permettendo ai cuochi di occuparsi anche del servizio dei piatti”.

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Infine lui, l’attesissimo ospite d’onore divenuto portavoce dell’eccellenza culinaria italiana nel mondo: Massimo Bottura, che tre stelle Michelin con la sua Osteria Francescana di Modena. La sua lectio magistralis è stata testimonianza, invito alla presa di coscienza, alla sensibilizzazione e alla spinta creativa senza dimenticare l’importanza dei sogni.

Lo stupore misto a curiosità che avevo negli occhi da bambino non è mai svanito, anzi si è rafforzato. È stato il motore della rivoluzione con cui siamo stati in grado di cambiare questo mondo. Bisogna sempre tenere a mente chi siamo e da dove veniamo, per questo il primo consiglio che mi sento di dare a questi ragazzi è celebrare il passato in modo autentico. Creare qualcosa di nuovo sarà sempre un omaggio a ciò che ci ha preceduto, il nostro lavoro è proiettare il meglio del passato nel futuro, filtrato da un pensiero critico e mai nostalgico - e continua - Lasciate sempre una finestra aperta alla poesia, all’ispirazione”.

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La conclusione del suo intervento è un inno alla bellezza, alla necessità di trasformare ciò che è brutto in bello, ridandogli dignità ma anche senso agli sforzi profusi. Bisogna avere coraggio di cercare il bello, di credere nei sogni con passione e impegno.

 

(Credits Foto Alessandro Carra)

Pubblicato in Food