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Nell’ambito dei servizi finalizzati al contenimento dell’emergenza Covid i carabinieri della compagnia di Parma hanno:

1- deferito in stato di libertà alla locale procura della Repubblica

-Un cittadino nigeriano classe 99 in Italia senza fissa dimora fermato in via d’Azeglio al fine di sottrarsi al controllo reagiva spintonando con forza i militari operanti e si dava alla fuga.

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Nell’ambito dei servizi finalizzati al contenimento dell’emergenza Covid i carabinieri della compagnia di Parma hanno deferito in stato di libertà alla locale procura della Repubblica:

-Un cittadino ivoriano classe 89 in Italia senza fissa dimora fermato in via Po subito dopo aver ceduto 5 gr. di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo marijuana al fine di sottrarsi al controllo reagiva spintonando con forza i militari operanti. Denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti.
L’acquirente identificato in un cittadino italiano classe 97 veniva segnalato alla locale prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti

- un cittadino nigeriano classe 97 in Italia senza fissa dimora incensurato perché a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di 5 involucri del peso di 4 g di sostanza stupefacente del tipo cocaina
- un cittadino nigeriano classe 99 in Italia senza fissa dimora censurata perché trovato in possesso di circa 8,5 g di sostanza stupefacente del tipo marijuana
- un cittadino egiziano classe 00 in Italia senza fissa dimora in quanto gravato dal divieto di dimora nel comune di Parma
- una cittadina italiana classe 97 residente a Parma censurata in quanto gravata dalla misura del foglio di via obbligatorio per anni 3 dal comune di Parma
-un cittadino italiano classe 00 residente a traversetolo Durata in quanto trovato in possesso di un coltello con lama della lunghezza di centimetri 20
-un cittadino italiano classe 2001 residente a Montechiarugolo incensurato in quanto trovato in possesso di un coltello con lama della lunghezza di centimetri 20

Segnalato alla locale prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti:

- cittadino marocchino classe 81
- 4 cittadini italiani classe 74/76:88/96

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I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto per rapina impropria un cittadino brasiliano classe 74 di fatto senza fissa dimora in quanto nei pressi del supermercato Conad in strada XXII Luglio veniva sorpreso mentre cercava di asportare della merce.

In particolare era stato sorpreso dall’addetto al la sicurezza poiché una volta giunto alle casse pagava solamente la merce presente nel carrello e non quella occultata all’interno dello zaino.

Alla richiesta a restituire la merce non pagata, il brasiliano reagiva dapprima con minacce verbali ed in seguito con calci e spintoni nei confronti della guardia giurata.

Il pronto intervento dei militari consentiva di bloccare l’arrestato. La refurtiva, ammontante a 140 euro circa di generi alimentari, veniva immediatamente recuperate e  restituita all’avente diritto.

Terminate le formalità di rito veniva trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima previsto per la giornata odierna.

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Sabato, 25 Aprile 2020 10:22

Romano, dai domiciliari al carcere di Parma.

I carabinieri della stazione di Parma centro hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla corte d’appello di Roma terza sezione penale nei confronti di un cittadino italiano nato a Roma classe 92 residente a Parma celibe censurato.

Lo stesso sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia veniva tradotto presso la casa circondariale di Parma.

Il soggetto che vanta numerosi precedenti sia per reati contro il patrimonio (rapina, furto) che reati In materia di stupefacenti, si è reso più volte responsabile dal 2015 ad oggi di resistenza a pubblico ufficiale e di maltrattamenti in famiglia.

In particolare il primo episodio risale al 7 dicembre 2015 quando a Milano aveva aggredito e minacciato di morte l’allora compagna ,dopo averla sbattuta violentemente contro il muro e ferita ad una mano con il collo di una bottiglia veniva tratto in arresto.

Il 27 ottobre 2017 solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco e del nucleo operativo di Vimercate-Milano si riusciva a liberare l’allora compagna trattenuta contro la propria volontà all’interno dell’abitazione. Il soggetto veniva tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale sequestro di persona.

Il 13 gennaio 2019 si rendeva nuovamente responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti dei genitori ,Che di fronte all’ennesimo episodio non potevano far altro che denunciarlo. Veniva nuovamente arrestato e condannato a scontare la pena nel carcere di Regina Coeli.

Attualmente ristretto in Parma nel regime degli arresti domiciliari, A causa di sopraggiunte esigenze della famiglia che l’ospitava, veniva su disposizione della corte di appello di Roma condotto presso la casa circondariale di Parma.

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Nell’ambito dei servizi finalizzati al contenimento dell’emergenza Covid i carabinieri della compagnia di Parma hanno:

Arrestato
Un cittadino Nigeriano classe 90 domiciliato a Parma per evasione in quanti sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il soggetto Veniva fermato nel piazzale Carlo Alberto dalla Chiesa e sanzionato amministrativamente per le violazioni ai sensi del DPCM del 10 aprile 2020. Lo stesso non fornirva alcuna giustificazione in merito al suo allontanato dal luogo di detenzione. Attualmente in attesa del processo per rito direttissimo.

 Deferito in stato di libertà alla locale procura della Repubblica

- un cittadino cambiano classe 99 in Italia senza fissa dimora censurato perché a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di 40 g di sostanza stupefacente del tipo marijuana
- un cittadino marocchino classe 98 residente a Monticelli terme censurato perché trovato in possesso di circa 4 g di sostanza stupefacente del tipo hashish
- un cittadino moldavo classe 93 residente a Parma in quanto trovato in possesso di un coltello con lama lunga 12 cm all’interno della propria autovettura
- un cittadino italiano classe 78 residente a Parma censurato poiché trovato in possesso di arnesi atti allo scasso

Segnalato alla locale prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti

- cittadino della Guinea classe 2001
- cittadino italiano classe 91
- cittadino parmigiano classe 95 - cittadino moldavo classe 88 - cittadino della Costa d’Avorio classe 95

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I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto per rapina impropria e lesioni personali aggravate una cittadina marocchina classe 94 residente a Piacenza con regolare permesso di soggiorno in quanto nei pressi del supermercato In’s di strada Argini era stata sorpresa mentre cercava di asportare della merce. L’arrestata una volta scoperta, Nel tentativo di darsi alla fuga, reagiva violentemente contro le addette alla vendita del negozio spintonandole e sferrando numerosi calci.

La pronta reazione delle commesse consentiva di bloccare quest’ultima fino all’arrivo della pattuglia. la refurtiva ammontante a 160 a euro circa di generi alimentari veniva immediatamente recuperate restituita l’avente diritto.

Termine formalità di rito è stata tradotta presso casa circondariale di Bologna.

Una delle due donne aggredite veniva giudicata dai sanitari dell’ospedale maggiore di Parma guaribile in giorni otto per aggressione con trauma contusivo gamba destra ed escoriazione

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Sta tagliando un bosco, abbatte un albero sulla linea elettrica si sviluppa un pericoloso incendio boschivo. I Carabinieri Forestali identificano il responsabile.

Parma, 17 aprile 2020. I Carabinieri Forestali della Stazione di Solignano hanno indagato per incendio boschivo colposo un boscaiolo che nel tagliare alcuni alberi ne ha fatto cadere uno sulla linea elettrica, dalla rottura dei cavi si è generato un incendio di problematico spegnimento.

In località Tramonte del comune di Solignano un operatore stava tagliando un bosco quando, a causa dell’imperizia, negligenza e imprudenza un albero è stato fatto cadere su una linea elettrica aerea. Il cavo elettrico che è stato tranciato dalla caduta della pianta ha generato un cortocircuito, con innesco di un pericoloso incendio boschivo.

I Carabinieri forestali della Stazione di Solignano, prontamente intervenuti, dopo le valutazioni del caso e dopo aver raccolto preziose indicazioni anche grazie al Metodo delle Evidenze Fisiche, un protocollo di indagine specifico per la ricerca dei responsabili degli incendi forestali, hanno indagato per incendio boschivo colposo il soggetto, presente sul luogo, che stava tagliando le piante. La pena prevista per questo reato è la reclusione da uno a cinque anni.

Sono in corso approfondimenti per verificare se, alla luce della recentissima normativa sull’emergenza coronavirus, il bosco potesse essere tagliato da chi stava operando. Infatti dal 14 aprile gli operatori del settore forestale (imprese forestali iscritte all’albo regionale e aziende agricole inserite in apposito elenco) possono riprendere le attività, ma ad esempio i tagli boschivi per autoconsumo da parte di privati cittadini possono essere eseguiti solo in presenza di una effettiva situazione di necessità.

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma hanno arrestato in flagranza dei reati di cui agli artt. 600 ter comma 3 (Pornografia minorile) e 600 quater comma 1 e 2 (Detenzione di materiale pornografico) del codice penale, S. A., parmigiano, classe 1983.

In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica di Parma, i militari hanno rinvenuto nella disponibilità dell’indagato, su supporti informatici, documenti pedopornografici per un totale di 22 gigabyte contenenti complessivamente 4173 fotogrammi e 300 video.

Contestualmente si appurava che sul computer portatile in uso all’indagato era installato un software di file sharing all'interno del quale erano in fase di download 925 file, alcuni dei quali di pornografia minorile. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

L’indagato è stato quindi tradotto presso il carcere di Parma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Parma hanno tratto in arresto per rapina e violenza sessuale un cittadino nigeriano classe 96 in Italia senza fissa dimora, celibe, disoccupato, con numerosi precedenti.

Ieri mattina, alle ore 6:50, nei pressi del parcheggio dell’ospedale maggiore di Parma dopo averla seguita a piedi l’arrestato approfittava di qualche attimo di distrazione dell’infermiera impiegata presso l’ospedale, ove doveva intraprendere il turno, per rapinarla.

Dopo aver aperto violentemente lo sportello della macchina per racimolare i pochi spiccioli contenuti all’interno, tentava di asportargli il veicolo.
La pronta reazione della vittima, nonostante le numerose minacce e la forza dell’uomo, richiamavano l’attenzione di una collega che immediatamente sopraggiungeva sul posto e nel mentre componeva il numero di emergenza.

I militari prontamente riuscivano a trarre in arresto il cittadino nigeriano già gravato da numerosi reati contro il patrimonio. Al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Parma

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I carabinieri della stazione di Sorbolo Mezzani sono stati contattati dall’assistente sociale di quel comune per trovare una soluzione ad una problematica di un cittadino, classe 1945, che aveva difficoltà a prelevare dei contanti in banca.

In particolare il soggetto, vista l’età, è destinatario del servizio di assistenza domiciliare relativa alla fornitura di beni di prima necessità. Tuttavia, a causa della situazione epidemiologica, alcuni servizi offerti sono stati sospesi, e l'uomo non riusciva a disporre dei soldi per poter pagare i servizi domiciliari.

Non essendo titolare di patente di guida era perciò impossibilitato a recarsi personalmente presso l’Istituto bancario a prelevare dal suo conto corrente la somma di cui necessitava.

I carabinieri della stazione allertavano pertanto la direttrice della banca, filiale di Colorno, nella quale trovavano un’attenta e comprensiva interlocutrice. Una volta ottenuta la delega dell’anziano i militari si prodigavano al fine di poter prelevare al suo posto la domanda ma di cui necessitava

 

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