La Camera di Commercio di Reggio Emilia punta ad un nuovo rialzo delle esportazioni reggiane verso la Turchia, facendo leva su uno dei settori trainanti gli scambi commerciali con il mercato turco: le macchine agricole -
Reggio Emilia, 7 novembre 2014 -
Dopo il buon risultato del 2013 (138 milioni di valore, con un +4,6% sul 2012), la Camera di Commercio di Reggio Emilia punta ad un nuovo rialzo delle esportazioni reggiane verso la Turchia, facendo leva su uno dei settori trainanti gli scambi commerciali con il mercato turco: le macchine agricole.
Proprio a questo comparto, infatti, sono dedicati gli incontri – organizzati in collaborazione con Promec, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Modena - che il 10 e 11 novembre nella nostra città vedranno a confronto un gruppo di operatori turchi e una ventina di aziende reggiane delle macchine agricole e della componentistica, espressione di quel tessuto economico locale che, nel 2013, ha esportato beni per oltre 138 milioni in Turchia.
"Il dato più interessante per le nostre imprese della meccanica agricola – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – è rappresentato da una domanda che in Turchia si mantiene particolarmente forte: siamo, infatti, di fronte ad un Paese che lega all'economia agricola il 16% del Pil e oltre il 26% della forza lavoro, con ampi spazi anche nell'industria zootecnica, nelle tecnologie per l'irrigazione e nell'industria connessa all'allevamento".
"L'industria della meccanica agricola reggiana – prosegue Landi – è peraltro particolarmente apprezzata in Turchia per la sua capacità d'innovazione e la sua affidabilità, tanto che quasi il 20% di tutto l'export italiano di settore si lega alla nostra provincia".
L'iniziativa camerale prevede una serie di incontri individuali tra le aziende reggiane e gli operatori economici turchi che si terranno a Palazzo Scaruffi.
All'iniziativa hanno aderito 19 imprese reggiane che incontreranno 7 operatori turchi.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)