Sono numerose le difficoltà per determinare l'acconto TASI per il 2014 e pochissimi i giorni a disposizione per l'adempimento. Confartigianato Imprese Apla chiede una proroga -
Parma, 19 maggio 2014 -
Le nuove regole introdotte in sede di conversione del decreto legge n. 16 del 6 marzo 2014 per il calcolo dell'acconto della TASI, in scadenza il 16 giugno 2014, impongono ai contribuenti di dover necessariamente attendere il 31 maggio 2014 per poter conoscere se e come i Comuni hanno deliberato in ordine alle aliquote e detrazioni, con soli 10 giorni di tempo per l'effettuazione dell'adempimento.
Come è noto, la Tasi è la tassa nuova "tassa sui servizi indivisibili" che si applica sugli immobili in aggiunta all'Imu. Oltre alla misura, ciascun comune può adottare anche un proprio regolamento. Tenuto conto che i tempi di delibera scadono a ridosso della scadenza, le difficoltà dei cittadini e di coloro che li assisteranno nell'assolvimento dell'adempimento sono tali da rendere insostenibile il rispetto della scadenza. Questo disagio è stato già espresso da Confartigianato nazionale, unitamente a R.E.TE. Imprese Italia, in una nota del 14 maggio, al ministero dell'Economia e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A livello locale Confartigianato Imprese Apla, assieme alle altre associazioni di categoria, ha chiesto di mantenere le aliquote al livello più basso e di esentare i bene strumentali (capannoni) dal pagamento.
L'obiettivo è di sollecitare un intervento d'urgenza per differire il termine di pagamento del primo acconto, unificandolo con il saldo dell'imposta da versare entro il 16 dicembre.
Nella lettera al ministero dell'Economia e al sottosegretario alla Presidenza del CDM, è stata inoltre espressa la necessità di esentare, ai fini TASI, i fabbricati 'merce', in analogia di quanto già previsto ai fini IMU.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Parma)