Recentemente, Massimo Spigaroli ha presentato un ambizioso progetto per la produzione di energia elettrica utilizzando le acque del fiume Po.
Questo progetto si ispira alle tecnologie all'avanguardia sviluppate in regioni come il Trentino-Alto Adige, adattandole al contesto locale del Po. L'idea è di sfruttare il potenziale idroelettrico del grande fiume, utilizzando turbine idrocinetiche simili a quelle impiegate in impianti di minore portata.
Sebbene i dettagli specifici del progetto non siano ancora stati resi pubblici, si prevede che l'impianto costituito da turbine dislocate lungo il fiume, possa generare energia pulita per la comunità locale, contribuendo all'autonomia energetica del territorio. Il sindaco Spigaroli, noto per il suo impegno in iniziative innovative, vede in questo progetto un'opportunità per posizionare Polesine Zibello all'avanguardia nella produzione di energia rinnovabile.
L'approccio di Polesine Zibello riflette una tendenza più ampia verso la diversificazione delle fonti energetiche rinnovabili. Mentre il Comune sta esplorando il potenziale idroelettrico, sono in corso anche progetti per l'energia solare, come dimostra il recente impianto fotovoltaico realizzato da Iren.
Inoltre, l'amministrazione comunale sta promuovendo attivamente il concetto di comunità energetiche rinnovabili (CER), organizzando incontri informativi per i cittadini. Questo dimostra un approccio olistico alla transizione energetica, che combina grandi progetti infrastrutturali con iniziative di partecipazione comunitaria.
Il progetto idroelettrico di Polesine Zibello potrebbe diventare un modello per altre comunità lungo il Po e altri grandi fiumi italiani. La collaborazione con aziende specializzate e il trasferimento di know-how da regioni come il Trentino-Alto Adige potrebbero accelerare l'adozione di queste tecnologie innovative.
Sotto la guida di Spigaroli, Polesine Zibello si sta posizionando come un laboratorio per l'innovazione energetica sostenibile. Questo progetto non solo promette di generare energia pulita, ma potrebbe anche stimolare l'economia locale e posizionare il Comune come un leader nella transizione verso un futuro energetico più verde e sostenibile.