Venerdì, 21 Giugno 2024 11:32

“Cereali e dintorni”. Deforestazione, norme ancora inapplicabili In evidenza

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Gli Stati Uniti hanno chiesto all'Unione Europea di ritardare l'imminente divieto di importazione di soia, legno e altre materie prime legate alla deforestazione.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 21 giugno 2024  -

prezzi_20giu24.png La notizia più importante è la seguente, tratta da Pellati informa:

SEMI E FARINA DI SOIA E EUROPA E USA

A soli sei mesi dall'entrata in vigore della legge, l'UE deve ancora lanciare un sistema per la presentazione della documentazione da parte dei produttori e non ha fornito chiare indicazioni per l'attuazione della norma. 

Se non slitta l’attuazione della legge EU e/o se non se ne capiscono le modalità, si rischia di non  poter commercializzare nulla che non abbia la dovuta certificazione.

Potrebbe, dunque, non essere una scelta strategica quella di importare più del dovuto prima del 31/12 (come suggerito da alcuni analisti intervistati mercoledì)

Speriamo che questo smuova i legislatori perché sul 2025 si è arrivato all’assurdo delle prenotazioni quantitative di prodotti senza fissare i prezzi, questo per avere la certezza dell’avere merce! Perché la situazione è così poco chiara che i riflessi interessano tutti i settori non solo i proteici e la farina di soya!

Mercato interno: cereali pesanti, orzo nella confusione più totale per la qualità si va dai 45kg di peso ettolitrico ai 62/63 qualche raro 64/65 mentre dall’estero entra merce discreta, fatte posizioni a 210€ per merce minima 65 su luglio ed agosto. Grano troppo presto per dire come sarà anche se in diversi segnalano problemi di DON.

Cruscami in appesantimento, per i proteici pesanti le farine di soya più tenute le altre farine proteiche, (dalla prossima settimana dovrebbe esserci far colza nazionale).

Sottoprodotti industriali altalenanti, fibrosi industriali stabili, disidratati in calo, foraggi: mercato molto confuso.

Per il mondo dei biodigestori caccia a tutti i prodotti alternativi.

Indici Internazionali al 21 giugno 2024

L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.984 punti, il petrolio wti è stabile a circa 81 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,06754 ore 9,40  

indici_21giu24.png

 

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(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano