Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 9 aprile 2024 -
Il mercato UE dei cereali è in attesa di nuovi sviluppi, come riportato in un comunicato di un grande sindacato agricolo italiano:
“Import cereali dall’Ucraina. Non ancora approvata la proroga della sospensione dei dazi. Il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso la Ue (Coreper), non ha ancora assunto una decisione sulla proposta di regolamento per la proroga, fino a giugno 2025, della sospensione dei dazi e dei contingenti sui prodotti agroalimentari dell’Ucraina destinati al mercato dell’Unione. L’intesa provvisoria raggiunta nei giorni scorsi, a conclusione del trilogo con il Parlamento europeo, non è stata ratificata dal Coreper per la mancanza della maggioranza. L’intesa prevede il freno di emergenza (cioè, il ripristino dei dazi ordinari) in presenza di un quantitativo di importazioni superiore alla media del periodo 2022-2023 per una lista di prodotti sensibili composta da pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele. L’accordo è stato ritenuto insufficiente da alcuni stati membri (Polonia e Francia per primi) che hanno chiesto di inserire il grano tra i prodotti sensibili e di includere il 2021 nel periodo di riferimento. In tale anno le importazioni dall’Ucraina erano infatti ordinarie e non soggette alla crescita dei flussi dovuti alla guerra. La proposta di compromesso sarà discussa dalla commissione per il Commercio internazionale dell’Europarlamento che si riunirà per l’ultima volta il 9 aprile. Successivamente dovrà esprimersi il Parlamento europeo, il quale concluderà la propria attività il 21 e 22 aprile. Senza un accordo sulla proroga ritornerebbero i dazi ordinari sulle importazioni dall’Ucraina verso la Ue.”
Quindi senza accordo ritornerebbero i dazi, e questo sarebbe un fattore rialzista; già da diversi giorni i principali commercianti ed importatori faticano a dare quotazioni sui futuri, si limitano al pronto e breve termine!
Intanto i dazi delle merci russe stanno mettendo in rialzo semi di colza, girasole, lino e quindi anche i loro derivati.
Nel mercato interno poco da segnalare stante i pochi scambi; mentre per i proteici, c’è tensione sulla farina di soya dove la scarsità di farina nazionale specie la 44% (le aziende produttrici pare siano corte di seme di soya) sta disturbando il mercato. In tensione massima il seme di soya sia estero che nazionale a causa di un “corto di merce” sui porti che terminerà appena dopo il 15/04.
Per le bioenergie si segnala maggior disponibilità di Corn Steep liquido e di semola umida mentre scarseggiano ancora le farinette di mais, introvabile il mais uso energetico.
Ricordatevi sempre che ci sono due guerre, e che c’è una centrale nucleare in Ucraina che non è al top della sicurezza!
Indici Internazionali al 9 aprile 2024
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 1.594 punti, il petrolio wti è salito a circa 86,5 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08580 ore 08,21.
(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano