Martedì, 27 Febbraio 2024 06:27

La più intensa perturbazione atlantica degli ultimi anni compensa la disponibilità idrica nel distretto del Po In evidenza

Scritto da

Prima seduta del 2024 dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici

Sostanziale riequilibrio delle disponibilità di acqua nell’area padana grazie alle precipitazioni in corso. Raddoppiati i deflussi in uscita dal Garda per i livelli mai così alti da 27 anni. Anche il Piemonte torna a parzialmente a sorridere dopo alcuni mesi di prolungata carenza di piogge nella parte meridionale

26 Febbraio 2024 – Con la complicità delle precipitazioni delle ultime ore, cadute a seguito dell’arrivo di correnti umide di matrice atlantica su tutta l’Europa Mediterranea, è arrivato un sostanziale cambio delle circolazioni atmosferiche capace di favorire così il riequilibrio della disponibilità idrica nell’intero distretto del fiume Po.

Distretto che, dall’analisi dettagliata dei dati relativi ai primi quattro mesi dell’anno idrologico (ottobre-gennaio) proietta alcuni risultati significativi: gli accumuli precipitativi sono stati in linea o di poco inferiori a quelli di riferimento nella quasi totalità del territorio distrettuale (dalla Valle d’Aosta alle Marche) con una siccità moderata ad eccezione del Piemonte meridionale che ha registrato una siccità severa a seguito di un prolungato deficit di piogge, originatosi già lo scorso anno.

Le temperature, in questi mesi, risultano sensibilmente superiori ai valori tipici del periodo, con valori localmente eccezionali sui rilievi alpini e appenninici; ciò ha incrementato significativamente lo scioglimento di buona parte del manto nevoso comunque poco consistente; i valori di portata misurati alle principali sezioni del fiume Po (Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro) risultano essere in linea a quelli tipici del periodo (condizione idrologica "nella norma"), mentre per quanto riguarda i principali affluenti, i valori di deflusso presentano valori leggermente inferiori alle medie del periodo quelli in destra idrografica del fiume Po compresi tra le province di Alessandria e Parma; i volumi invasati nei principali laghi prealpini – Maggiore (riempimento 90%), Como (61,2%), Iseo (43,6%), Idro (19%) e Garda (98,6%) – da ottobre ad oggi risultano essere in linea, o di poco superiori, a quelli tipici del periodo (condizione idrica "nella norma".

In estrema sintesi – ha commentato il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Alessandro Bratti, coadiuvato dallo staff tecnico di ADBPO coordinato dal responsabile dell’Osservatorio Francesco Tornatorela situazione idrologica complessiva nel Distretto si presenta sostanzialmente in linea con i valori tipici del periodo di riferimento con l’eccezione, come detto, dell’area meridionale del Piemonte. Ciononostante, nell’ottica della prossima stagione irrigua (Aprile-Settembre), desta comunque preoccupazione il significativo aumento atipico delle temperature registrate che finora non aveva consentito la conservazione del manto nevoso invernale ed il mantenimento di un’adeguata umidità dei suoli”.

È altresì realistico che, tenendo conto degli andamenti meteorologici osservati negli ultimi anni, viste le perturbazioni odierne, è ancora prematuro formulare previsioni certe sul possibile andamento della prossima stagione irrigua. Nel corso della ricognizione dei dati dell’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici sono emerse anche alcune evidenze territoriali: degno di nota, tra gli altri, il raggiungimento di livelli record di riempimento del Lago di Garda che non toccava certe quote da 27 anni e a fronte delle quali l’Agenzia Interregionale per il Po (AIPo), in vista del massimo raggiungibile di 140 mc/secondo, ha raddoppiato i deflussi portando le acque in uscita a 130 mc/s, manovra che ha portato soddisfazione sia ai comuni rivieraschi che alle aree a valle gestite dai consorzi di bonifica del mantovano.

Si segnalano presenti alla seduta odierna, tra gli altri – in funzione del nuovo ruolo operativo dell'Osservatorio sugli Utilizzi Idrici e conseguente modifica dello stesso statuto (da ruolo consultivo ad esecutivo sulla gestione della risorsa) – la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, l'Assessore Gianpaolo Bottacin per il Veneto, l'Assessore Matteo Marnati per il Piemonte, l'Assessore Massimo Sertori per la Lombardia e l'Assessore Davide Sapinet per la Valle d'Aosta. Partecipano all’Osservatorio: Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Ministero della Cultura; Dipartimento della Protezione Civile; Regione Emilia-Romagna; Regione Liguria; Regione Lombardia; Regione Piemonte; Regione Toscana; Regione Valle d’Aosta; Regione Veneto; Provincia Autonoma di Trento; Regione Marche;  ISTAT; ISPRA; CREA; CNR-IRSA; AIPo-Agenzia Interregionale per il Po; Terna Rete Italia; Consorzio del Ticino; Consorzio dell’Adda; Consorzio dell’Oglio; ANBI; UTILITALIA; ANEA; ELETTRICITÀ FUTURA.

Foto_Enti_Regolatori_Grandi_Laghi_-_Situazione_26022024.jpeg

[Foto allegate: una recente immagine del tratto reggiano del Grande Fiume, a Foce Enza (Comune di Brescello); e la mappa con i valori di quota dei Grandi Laghi (fonte: Enti Regolatori dei Grandi Laghi) aggiornata alla mattinata odierna].

--