Il gruppo della Lega Nord (Mauro Manfredini, Roberto Corradi, Manes Bernardini e Stefano Cavalli), in una risoluzione, sollecita la Giunta regionale a esprimere la propria contrarietà a progetti di ricerca idrocarburi che prevedano nuove trivellazioni nelle zone interessate dal sisma del 2012.
Il Piano energetico adottato di recente dal Governo propone infatti, secondo i consiglieri, il raddoppio della produzione di idrocarburi nel giro di pochi anni, con l'obiettivo di soddisfare un 20% dei consumi contro l'attuale 10%, con possibili estrazioni anche in Emilia-Romagna.
Il commissario delegato Vasco Errani, di contro, avrebbe istituito, sottolineano i leghisti, una commissione tecnico-scientifica per "la valutazione delle possibili relazioni tra attività di esplorazione per gli idrocarburi e aumento dell'attività sismica nell'area emiliano-romagnola".
"Secondo fonti giornalistiche - si legge ancora nel documento - l'istanza di ricerca in terraferma, denominata 'Reno Centese', sarebbe stata presentata da Expoenergy il 14 marzo 2012" per trovare "nel sottosuolo dei comuni di Finale, Camposanto, Ravarino, Medolla, San Felice, Mirandola e Bomporto (Bassa modenese) lo shale gas".
"Il 30 aprile 2012 - aggiungono i firmatari - sarebbe quindi avvenuta la pubblicazione della procedura 'Reno Centese' sul Buig (Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e Georisorse), il successivo 12 dicembre l'istanza avrebbe superato l'esame della Cirm (commissione per gli idrocarburi) con parere favorevole e l'1 marzo 2013 l'istanza sarebbe stata presentata alla commissione VIA" per il rilascio del "parere favorevole alle trivellazioni indirizzate alla ricerca di gas", senza che i Comuni interessati dal progetto di estrazione di gas naturale fossero informati della procedura già avviata.
Ma, a fronte dei "gravi eventi sismici" verificatisi in quell'area e in assenza di studi scientifici mirati a valutare possibili correlazioni tra trivellazioni ed eventi sismici, "è indispensabile - secondo i consiglieri - adottare sistemi di prevenzione per evitare ulteriori danni al territorio, agli edifici e soprattutto alle persone", anche richiamando, in assenza di certezze scientifiche e degli esiti delle valutazioni tecniche, il principio di precauzione all'interno del diritto internazionale, in modo da "limitare e/o inibire attività che possano arrecare danni alla salute umana e all'ambiente".
I leghisti invitano quindi la Giunta a trasmettere i contenuti del documento, una volta approvato, ai ministeri coinvolti, ricordando che per quanto riguarda il permesso di ricerca per lo shale gas nei territori interessati dalla procedura 'Reno Centese', l'assessore regionale Giancarlo Muzzarelli, nei giorni scorsi, avrebbe dichiarato che: "Il ministero dello Sviluppo Economico fornisce il permesso di ricerca in terraferma d'intesa con la Regione interessata, una volta espletate le procedure previste per la valutazione di impatto ambientale, e la Regione Emilia-Romagna non ha mai rilasciato intese relative a modalità di ricerca o produzione di gas diverse da quelle sul gas convenzionale già largamente conosciuto" (AC)
(fonte Regione Emilia Romagna)