Martedì, 15 Novembre 2022 08:34

Giorgetti: La “Ruspa” europea rade la casa degli italiani In evidenza

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Visibilmente “sostenuto” nei confronti dei precedenti governi, il ministro Giorgietti, si è presentato in conferenza stampa per illustrare le novità del Bonus 110 dicendo che: “non si era mai vista una così grande misura finanziaria dello Stato per pochi”.

Di Andrea Caldart Cagliari, 14 novembre 2022 (Quotidianoweb.it) - In effetti non ha tutti i torti però sig. ministro, dobbiamo ricordarle che, lei era Sottosegratrio di Stato con delega al Cipe nel governo Conte, ministro dello sviluppo economico nel governo Draghi e oggi, non è che ci può raccontare di non sapere come era la norma, perché quella misura parte proprio da quando lei la conosce così come è stata attuata, fin’ora.

Ascoltando le sue dichiarazioni, a noi è venuto un dubbio vista la sua propoensione europeista, non è che si stia “lavorando” per trasferire anche il “potere del mattone privato” ai mercati?

C’è chi ancora nel nostro Paese, non ha ben capito cosa sia il “trasferimento di sovranità”, restando imbambolati a guardare senza spirito critico ed opporsi alla ingerenza di questo inensitente super stato europeo, voluto da un’élite.

Ricordiamo bene la “promozione” mediatica, sostenuta da due fondi d’investimento speculativi, come Blackrock e Vangarde, che volevano Mario Draghi a presidente della Repubblica.

Non vorremmo che dietro la “riduzione” della misura del 110, con la scusante del “green”, ci fosse nuovamente la regia di chi, neanche tanto occultamente, è interessato a far deprezzare il “bene rifugio” degli italiani per eccellenza, la casa.

Molti han perso di vista che il Bonus 110 parte proprio dal concetto del miglioramento della classe energetica da “F” entro il 2030 a “D” entro il 2033.

E chi ha stabilito tutto questo?

Ovviamente la UE e allora sig. ministro, ora chi non potrà aver accesso a poter migliorare il proprio immobile per motivi economici, impossibilità tecnica, etc., non le pare di aver dato una “manganellata” a questi proprietari in modo da non far valere più nulla il loro immobile, costringendoli in futuro a svenderlo?

Come si può “obbedire” ad una direttiva del genere di “svalutazione partimoniale”, che va a cancellare i risparmi di una vita, magari di generazioni di italiani.

Semmai questa è una norma che non va fatta perché disegna un futuro dove non ci sarà più la possibililità di progetti edilizi pubblici e privati e, farà aumentare esclusivamente il mercato degli affitti.

Perché tanta determinazione nel creare una “stretta” dei consumi energetici, parrebbe proprio una bella e buona modalità di repressione finanziaria con conseguente credito sociale.

A noi viene da pensare che, il vero obiettivo non sia la transizione energetica o il risparmio energetico, ma una politica repressiva immobiliare, al servizio di quella “finanza occulta” che oggi chiamiamo green finance.

Il vero obiettivo che si prova a nascondere invece, è la riduzione imposta del debito, ma dirlo compromette l’attività del governo e delle balle raccontate da tutti, in campagna elettorale.

Infatti, il vero pensiero per i politicanti, sono le banche che, se gli immobili non avranno i requisiti “energetici” saranno svalutati e fuori mercato, facendo collassare gli istituti di credito che hanno “prestato” le garanzie.

Secondo il piano green europeo invece, bisogna salvare le banche, “obbligando” i proprietari a fare i lavori comunque, facendoli nuovamente indebitare con le banche, devastando la ricchezza delle famiglie italiane.

Ecco il piano reale della finanza green europea, la nuova “pandemia energetica” con la repressione finanziaria nel nome della “battaglia gretina” per il risparmio energetico.

Picchio_bonus.jpeg

(Un picchio sta "demolendo" un "cappotto" edilizio in Emilia Romagna)