"Previsto un monitoraggio attento sull'inquinamento atmosferico, con l'installazione di centraline fisse e con l'aumento di quelle mobili, nell'area che sarà oggetto del cantiere per la realizzazione del nuovo passante autostradale a Bologna?".
La richiesta, con un'interrogazione a risposta immediata in aula rivolta all'esecutivo regionale, arriva da Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde.
Il passante autostradale, si legge nell'atto, "prevede il potenziamento in sede dell'attuale tratto autostradale e della tangenziale di Bologna, con un allargamento di circa 8 metri per lato e un'estensione di circa 13 chilometri, per un investimento complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro: i lavori dovrebbero partire con le prime cantierizzazioni entro la fine del 2022, mentre i lavori veri e propri nel 2023 e dureranno 57 mesi".
"Alla vigilia dell'imminente avvio dei lavori – rimarca Zamboni – non è noto l'esito del monitoraggio ambientale ante operam previsto dal piano di monitoraggio ambientale: oltre 2.300 cittadini hanno firmato la petizione lanciata nel 2021 dalla rete civica Aria pesa per chiedere un monitoraggio dello smog e una valutazione di impatto ambientale e sanitario del passante (inoltre, i promotori di questa iniziativa lamentano di non essere ancora stati convocati dal Comune di Bologna per un confronto sulle problematiche da loro sollevate)".
Richieste analoghe a quelle avanzate da Aria pesa, aggiunge, "sono contenute in una lettera firmata dalla Rete delle lotte ambientali bolognesi e dalla Rete emergenza climatica ambientale inviata lo scorso febbraio alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bologna". Poi, conclude la consigliera, "per il prossimo 22 ottobre oltre 30 sigle locali di collettivi, movimenti, comitati cittadini e associazioni hanno annunciato una nuova manifestazione di protesta".
La risposta arriva in Assemblea dal sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, che precisa come il monitoraggio della qualità dell'area sia stato oggetto di analisi nel procedimento di Via (Valutazione di impatto ambientale), "ci saranno centraline fisse e mobili (prima, durante e dopo la realizzazione dell'opera), in posizioni significative per un'adeguata misurazione (accordate anche con la Regione Emilia-Romagna)". Società Autostrade, ha concluso l'esponente della giunta, "ha già presentato una prima proposta sulle posizioni delle centraline".
Zamboni, nella replica, si dice "favorevole alle nuove centraline, ma mancano tracce del monitoraggio ante opera".