Parma – 22 Marzo 2022 – Parma e la sua provincia – terra d’eccellenza dell’agroalimentare italiano e punto di riferimento del Made in Italy universalmente riconosciuto su scala internazionale per i suoi numerosi prodotti di certificata qualità, da oggi è ancora più green grazie all’adesione - nel ruolo di socio sostenitore - del Consorzio Agrario di Parma al progetto di sostenibilità ambientale KilometroVerdeParma.
“Un segno tangibile e concreto – evidenzia il presidente del CAP Giorgio Grenzi - che conferma la vocazione storica del nostro Consorzio al sostegno costante di questa comunità e del suo territorio. Manteniamo alto il rispetto verso la terra e l’ambiente che ci nutrono e che anche grazie al nostro impegno si trasformano in sviluppo e ricchezza per l’intero comprensorio a cui offriamo il nostro servizio indispensabile per molteplici filiere produttive”. E la storia delineata da Grenzi parte infatti da molto lontano.
La data è il 14 gennaio 1893, e corrisponde al battesimo di un Consorzio che diventerà 130 anni dopo un punto fermo e fedele compagno di viaggio dei coltivatori, un sostegno irrinunciabile alle produzioni e leva economica di sviluppo della gran parte delle realtà agricole del Parmense.
Nel corso della sua storia, il CAP è rimasto fedele ai punti programmatici “scolpiti” nel suo statuto: assistenza tecnica, strumenti finanziari ad hoc, contratti di filiera, gestione degli ammassi, macchine e attrezzature agricole, meccanizzazione tecnologicamente avanzata e oggi sempre più green, valorizzazione e conservazione delle produzioni agricole più rilevanti come il Parmigiano Reggiano nei rinnovati magazzini, fornitura degli strumenti e dei mezzi necessari alle coltivazioni ed agli allevamenti in stalla, senza dimenticare naturalmente i concimi, sementi e mangimi rigorosamente NON OGM prodotti da Emilcap; tutto questo racchiuso in un unico Consorzio, un’unica realtà operativa che ha saputo rinnovarsi e che mantiene uno sguardo a 360° senza dimenticare l’attenzione per il futuro grazie alla progressiva implementazione del settore ricerca e sviluppo e alle numerose collaborazioni con partner leader del settore come BF , Eurocap, SIS, CAI.
KilometroVerdeParma si rivolge a tutte le realtà cittadine con l’obiettivo di creare aree verdi e boschi permanenti nel territorio: un’azione utilissima che il Consorzio Agrario ritiene in prospettiva strategica ed indispensabile per migliorare l’ambiente (che per gli imprenditori agricoli è anche sede di lavoro) per le generazioni del domani.
Dalla sua nascita, nell’estate 2015, il disegno progettuale iniziale di KilometroVerdeParma si è evoluto e ampliato, diventando il grande progetto di riforestazione che è oggi, con risultati tangibili sulla sostenibilità ambientale del territorio parmense: 41.467 alberi e arbusti piantati che si traducono in un rimboschimento pari a 34 ettari di superficie e ad una quantità di Co2 stoccata di 600,744 t. “Come Consorzio Agrario di Parma, in forza della nostra storia ultracentenaria che ci ha visto e ci vede tra le principali realtà economiche – sociali la tutela del territorio e la sostenibilità ambientale rappresentano valori primari sui quali puntare, abbiamo quindi voluto offrire il nostro contributo a KilometroVerdeParma - conclude Giorgio Grenzi, presidente del CAP -. Un contributo che intendevamo fosse tangibile e fattivo, con la donazione di diversi materiali, tra i quali sementi, strutture di recinzione, mezzi tecnici per la manutenzione e attrezzi da lavoro per la cura del verde, prodotti per i trattamenti alle specie arboree, forniture di concime organico per la lavorazione e preparazione dei terreni e una variegata tipologia di materiali per l’attività di selvicoltura”.
Per Maria Paola Chiesi, Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, "L’adesione del Consorzio Agrario di Parma ha un valore particolare nell’ottica di aprire un dialogo continuativo e costruttivo con il mondo agricolo. Non dimentichiamo che il territorio dell’Emilia-Romagna continua ad avere un’importante vocazione agricola. Rispetto al passato, per effetto della meccanizzazione e dell’adozione di tecniche di coltura di tipo intensivo, nelle campagne gli alberi sono quasi spariti. Dobbiamo invertire questa tendenza, puntando sul fatto che la presenza di alberi e arbusti hanno effetti benefici sulle attività agricole oltre che per la comunità: un filare di alberi o piante da siepe sono sinonimo di biodiversità, aumentano la resilienza di una coltura, favoriscono la presenza di uccelli e di insetti impollinatori che aumentano la produttività dei campi, fungono da barriera protettiva e frangivento".