Bomdeno (FE) 20 maggio 2021 - Lungo ed approfondito sopralluogo stamane dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi nel Ferrarese al cantiere della nuova stazione di alimentazione energetica degli impianti del Canale Emiliano Romagnolo a Salvatonica di Bondeno.
Il CER infatti, proprio grazie alle 4 pompe idrovore, alimentate elettronicamente all’impianto Palantone, riesce da sempre a garantire il volume necessario di risorsa idrica per la gran parte dell’agricoltura emiliano romagnola, assicurando in tal modo un approvvigionamento indispensabile per l’economia e l’occupazione nell’intera area produttiva. Oggi, grazie alla nuova ampia struttura (600 mq) in corso di realizzazione, che prevede una complessa ed avanzata cabina elettrica e un innovativo alloggio impiantistico, questa continua fornitura energetica di funzionamento (che grava sull’ente per un costo annuo superiore ai 3 milioni di euro) sarà potenziata e ulteriormente messa in sicurezza in un polo leggermente decentrato. Tutta l’infrastruttura in costruzione poi assumerà caratteristiche peculiari legate al quasi azzerato impatto ambientale tenuto conto che il plesso sarà completamente interrato e coperto da vegetazione arborea. L’opportunità dell’incontro con l’Assessore regionale Mammi, che ha visto l’introduzione del presidente del Canale Emiliano Romagnolo Nicola Dalmonte e le successive relazioni tecniche del direttore generale Paolo Mannini e del direttore tecnico Marco Menetti, è stato favorevole al contempo per una disamina approfondita della situazione climatica del nostro territorio visto che il CER ormai non più ciclicamente, ma annualmente si palesa come principale strumento di consegna di acqua alle colture in tutta l’asta del Grande Fiume. “Nel corso della stagione dell’irrigazione - ha rimarcato il presidente del Canale Dalmonte – il CER , ormai a tutti gli effetti autostrada dell’acqua nella sua lunghezza di 135 km, registra una portata pari a quella di tutti i torrenti Appenninici sommati insieme dal Piacentino al Riminese e questo dato conferma la assoluta centralità dell’opera che necessita di una straordinaria attenzione a funzionamento e manutenzione. Anche per questo che grazie alla qualità della progettazione interna cerchiamo di intercettare quei progetti che possono consentire all’opera e allo staff di mantenere queste performances a servizio dell’agricoltura e non solo , ma è altrettamnto fondamentale il sostegno delle istituzioni a partire da quello della Regione Emilia Romagna con cui collaboriamo fattivamente”. Colpito favorevolmente dai macro-dati numerici di quantità, qualità e rese che grazie ai prelievi dal fiume Po l’impianto ferrarese del CER riesce a dare al comparto regionale è stato l’Assessore Mammi che per la prima volta ha apprezzato dal vivo il ruolo essenziale svolto dal canale e dalla sua gestione in tempo reale. “Dire che il Canale Emiliano Romagnolo è vitale per il settore agricolo è quasi scontato per chi ne ha conoscenza –ha evidenziato Mammi – dire invece che è strategicamente fondamentale per il futuro della nostra agricoltura il suo mantenimento e potenziamento funzionale significa guardare al domani puntando su qualcosa di certo. Per questo sarà importante anche cercare di intercettare risorse finanziarie utili nei diversi capitoli di spesa ed inserire quanto possibile nel Recovery Fund in corso di stesura definitiva”.
Al termine del meeting, ma nel pieno della stagione irrigua sia l’Assessore Mammi che i tecnici esperti del CER hanno convenuto sulle più recenti ricerche e certificazioni documentali che hanno sancito in modo inequivocabile il concreto miglioramento della qualità delle acque del Po (studio peraltro recentemente presentato anche dall’Autorità Distrettuale del Fiume PO – Ministero della Transizione Ecologica).