Parma, 7 Gennaio 2021 – Tre pluviometri di ultimissima generazione dotati di sofisticati strumenti tecnologici, volti al monitoraggio in tempo reale dell’intensità delle precipitazioni, sono stati installati dal Consorzio di Bonifica Parmense che – tra i primi al mondo – si è dotato di un sistema così avanzato.
Il nuovo pluviometro infatti, studiato, elaborato e assemblato dagli ingegneri esperti di CAE innovation for a safer world S.p.A (società leader del settore che fornisce a enti pubblici e ad imprese private le tecnologie più evolute per la misurazione del rischio ambientale causato dai fenomeni naturali) in collaborazione con alcune Università, ha la caratteristica funzionale di fornire dati di altissima precisione e analisi approfondite sull’entità delle precipitazioni che cadono su un territorio e che, in questo caso, si ripercuotono direttamente sulla complessa rete di canalizzazioni di bonifica.
Tutto questo consente allo staff consortile di avere informazioni utili in tempi adeguati e quindi poter prendere le decisioni più corrette aggiungendo alle tecniche attuali e consolidata esperienza, anche un “big data” fondamentale per programmare gli interventi idraulici da compiere. La Bonifica Parmense, come detto, è tra i primi a dotarsi di questi innovativi strumenti che oggi stanno interessando sempre di più diverse altre realtà italiane ed estere, tra cui: la rete di monitoraggio del Republic Hydrometeorological Institute of Serbia, il sistema locale della Città di Belgrado, la rete del Maldive Meteorological Service.
Ubicati nelle aree del Comune di Fontanellato, del Comune di Colorno e presso la chiavica del canale Cavetto, nel Comune di Soragna (un quarto sarà installato nei prossimi mesi in corrispondenza della paratoia del cavo Gambalone, nel Comune di Sorbolo Mezzani) i pluviometri sono in grado, tramite il 3G integrato, di misurare, registrare in locale e inviare in autonomia a un server FTP i dati relativi non solo alla precipitazione cumulata, ma anche alla sua intensità al minuto: il tutto senza collegamento a un datalogger esterno.
Calcolata dallo strumento sulla base dei ribaltamenti della bascula, i pluviometri indicano l'intensità reale di pioggia di ogni minuto, che viene espressa in mm/h e ha risoluzione finale di 0.1 mm/h, con un errore massimo – sottolinea CAE – inferiore al 3% fino a 350 mm/h, al 5% tra 350 e 500 mm/h e al 10% tra 500 e 600 mm/h: una precisione preziosissima in grado di fornire quelle rilevazioni accurate che possono scongiurare criticità idrauliche, consentendo al personale consortile di intervenire in tempo e con maggiore precisione circa l’ubicazione del possibile evento di piena.
“Lo sguardo dell’ente è costantemente rivolto al futuro – sottolinea il direttore generale Fabrizio Useri – perseguendo l’ottica di un rinnovamento volto a dotare il Consorzio di maggiori e più funzionali strumenti che agevolino l’operatività dei nostri uomini garantendo, al contempo, una sempre più celere e precisa risposta alle esigenze e alla difesa dei territori”.