Martedì, 22 Gennaio 2019 15:27

Istituto Parma Qualità: nuovo software per un maggior controllo sui salumi DOP

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Dr. Marianna Rosi responsabile assicurazione qualità, Dr. Moreno Manenti responsabile di filiera, Maurizio Zinelli responsabile sistema di certificazione, Dr. Mirco Mendogni responsabile organizzativo, Paolo Soncini responsabile prodotto trasformato. Dr. Marianna Rosi responsabile assicurazione qualità, Dr. Moreno Manenti responsabile di filiera, Maurizio Zinelli responsabile sistema di certificazione, Dr. Mirco Mendogni responsabile organizzativo, Paolo Soncini responsabile prodotto trasformato.

L'Istituto Parma Qualità, organismo di certificazione della filiera delle DOP Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Prosciutto di Modena, Salame di Varzi, ha organizzato, il 15 e 16 gennaio, due giornate di presentazione del nuovo software che sarà adottato nella filiera produttiva.

Dopo l'incontro con i macelli svolto a fine 2018, queste due giornate sono state dedicate in particolare agli allevamenti, agli altri enti di controllo, ai consorzi di tutela, ai produttori

La presentazione ha riguardato lo sviluppo del software presso ogni soggetto della filiera con la parte da compilare relativa agli stessi.
Questo nuovo strumento sarà adottato per primo agli allevatori che inseriranno tutti i dati relativi ai suini presenti in allevamento e a quelli che entreranno nel circuito tutelato.

Il software introduce il concetto di filiera stretta: in pratica seguirà tutte le fasi di allevamento specificando il tatuaggio e la lettera/mese di nascita di ogni animale che procede nella filiera; ad ogni trasferimento ciascun soggetto comunicherà al soggetto successivo quanti suini con quel tatuaggio e quella lettera mese di nascita gli sono destinati. L'informazione verrà trasmessa sia al macello che al prosciuttificio.

Il programma prevede anche una tracciabilità dei suini e delle cosce distolte dalla filiera in modo che queste non possano più in nessun modo rientrarvi.

"Impostare il software è stato un lavoro lungo e laborioso che ha richiesto molto tempo" - commenta l'Istituto Parma Qualità - "e sicuramente richiederà altrettanto tempo e lavoro da parte di ogni soggetto della filiera ma tutto questo processo garantirà la conoscenza puntuale e precisa di ogni prosciutto che arriva sulla tavola del consumatore."

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